14 Novembre 2022

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    Ex Ilva, via dai cantieri 145 ditte appalto: pressing Sindacati su Governo

    (Teleborsa) – Entro oggi 145 ditte dell’appalto ex Ilva dovranno liberare i cantieri all’interno dello stabilimento siderurgico di Taranto su disposizione dell’azienda che lega la decisione a “sopraggiunte e superiori circostanze”. Decorso “tale termine – ha spiegato Acciaierie d’Italia nella lettera alle aziende – sarà inibito ogni accesso in stabilimento”.Secondo i sindacati la mossa avrà ripercussioni pesantissime sotto il punto di vista occupazionale. Potrebbero essere oltre 2mila i lavoratori collocati in cassa integrazione, secondo le prime stime ma in attesa di capire quali aziende saranno interessate dallo stop, è evidente che i riflessi saranno su larga scala: manutenzioni, sostituzioni, ma anche ricambi e impiantistica, solo per citare alcune attività che l’ex Ilva affida in appalto.La sospensione potrebbe essere riconducibile alla crisi di liquidità più volte esplicitata dall’Ad, Lucia Morselli, ma i sindacati sono convinti che l’azienda sia ricorsa al blocco delle imprese per esercitare pressioni sul Governo in relazione all’utilizzo del miliardo di euro affidato ad Invitalia, partner pubblico di ArcelorMittal nella compagine societaria, e inserito nel Dl Aiuti. La società ha precisato che sono sospese “le attività oggetto degli ordini, nella rispettiva interezza, prevedibilmente fino al 16 gennaio 2023, oppure fino all’anteriore data prevista dagli ordini quale termine di consegna”. Questa mattina le organizzazioni sindacali confederali e di categoria dei metalmeccanici, multiservizi, edili e trasporti si confronteranno con i parlamentari ionici neo eletti nell’ambito di un incontro nella sala Resta della Cittadella delle imprese che era stato già programmato prima delle determinazioni dell’azienda sull’indotto. Sono stati invitati i deputati Vito De Palma (Forza Italia), Dario Iaia (Fratelli d’Italia), Giovanni Maiorano (Fratelli d’Italia) e Ubaldo Pagano (PD) e il senatore Mario Turco (M5S). In mancanza di una convocazione da parte del governo e di risposte concrete gli stessi sindacati si dicono pronti alla mobilitazione LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari in rialzo sostenuta da utilities e banche

    (Teleborsa) – Seduta positiva per le Borse europee, spinte dalla notizia che la Cina ha varato un pacchetto di misure a sostegno del mercato immobiliare (che andranno dal tamponare la crisi di liquidità dei costruttori al facilitare il pagamento da parte degli acquirenti) e dalle trimestrali di questi giorni, visto che gran parte delle aziende ha registrato degli ottimi risultati e aumentato le stime per l’anno in corso.Sul fronte macroeconomico, la giornata è priva di dati significativi. L’unico degno di nota è che la produzione industriale dell’Eurozona è salita oltre attese a settembre 2022. Per quanto riguarda le banche centrali, Christopher Waller, membro del consiglio dei governatori della Federal Reserve, ha messo in guardia rispetto all’ultimo dato sull’inflazione americana sotto le attese, sottolineando che ci vorranno altri dati affinché la FED allenti la stretta monetaria.Francois Villeroy de Galhau, governatore della Banque de France, e Joachim Nagel, presidente della Bundesbank, hanno affermato che è necessario accelerare il progetto dell’Unione dei mercati dei capitali dell’UE (in inglese Capital Markets Union) per finanziare le “trasformazioni green e digital” del Vecchio Continente.Fabio Panetta ha detto che “dopo i progressi che abbiamo già fatto nell’adeguamento della nostra posizione politica, un inasprimento aggressivo non è consigliabile”. Sul mercato valutario, il dollaro si rafforza con l’euro beneficiando dei commenti hawiksh in tema di inflazione da parte del governatore Waller. Giornata negativa per il petrolio, con il Brent che scambia in ribasso dell’1,1% a 94,9 dollari per barile, e il WTI che perde l’1,3% a quota 87,7 dollari per barile.Tra gli indici di Eurolandia sale Francoforte, che riporta un moderato +0,52%, fanno leggermente peggio Londra (+0,37%), eParigi, con un discreto guadagno dello 0,32%. A Piazza Affari, il FTSE MIB si muove in aumento dello 0,62%, a 24.606 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share guadagna lo 0,58% rispetto alla seduta precedente, portandosi a 26.663 punti.Perde terreno Azimut, dopo il downgrade di HSBC a “Hold” da “Buy” con prezzo obiettivo a 22 euro per azione da 27 euro. Negativa ERG, che continua a scivolare nonostante venerdì abbia rivisto al rialzo la previsione di EBITDA per il 2022 dopo un terzo trimestre in crescita; potrebbe trattarsi di un “sell on news”. Nello stesso settore, bene A2A, con Equita che parla di “indicazioni confortanti che ci permetteranno di migliorare le stime sul 2022”.Tra i titoli più piccoli, positive EEMS(dopo l’acquisto di progetti di sviluppo di impianti fotovoltaici) e Openjobmetis (dopo l’annuncio di un’OPA parziale sotto soglia).Intanto, il BTP Italia ha raggiunto la quota di 2 miliardi di euro attorno alle 13, cioè a poche ore dall’inizio del collocamento che, in questa fase, è dedicato agli investitori retail. Il tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito della diciottesima emissione del BTP Italia è fissato all’1,60%, pari cioè alla precedente emissione di metà giugno scorso.Pressoché stabile lo spread, che si attesta a +204 punti base, con un aumento di 1 punto base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 4,15% e quello del Bund tedesco al 2,11%. LEGGI TUTTO

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    Openjobmetis, analisti: outlook mercato peggiora, apprezzata OPA parziale

    (Teleborsa) – Alantra ha abbassato il prezzo obiettivo sul titolo Openjobmetis, agenzia per il lavoro quotata su Euronext STAR Milan, a 13 euro per azione (da 14 euro) e ha confermato il giudizio sul titolo a “Buy”. La revisione è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati dei primi nove mesi 2022, che si sono chiusi con ricavi pari a 572,9 milioni di euro (vs. 515,3 milioni di euro nei primi nove mesi 2021) e un utile netto pari a 11,4 milioni di euro (vs. 9,5 milioni di euro nei primi nove mesi 2021).Il broker ha anche ridotto le stime sui ricavi FY22-24 (-5,2%) sulla scia della decelerazione del 3Q22 e ridotto la previsione sul margine EBITDA FY22-23 rispettivamente al 4% e 4,3% anche a causa delle difficili condizioni del mercato del lavoro. “Riteniamo che lo slancio nella carenza di talenti sia ancora presente, interessando diversi settori – si legge nella ricerca – Ciò dovrebbe comunque creare opportunità per il mercato di riferimento di Openjobmetis. Tuttavia, alcuni peer della società hanno recentemente iniziato a evidenziare la moderazione sull’attività dei clienti e il raffreddamento della domanda in alcuni settori”.Equita ha confermato la raccomandazione “Buy” con target price a 10,8 euro per azione, sottolineando che nel terzo trimestre la società ha registrato ricavi inferiori alle attese (-5% vs +2,5% atteso) e alle dinamiche di mercato (in crescita low-single digit a luglio-agosto) per una forte attenzione ai termini di pagamento.Venerdì, dopo la chiusura dei mercati, il CdA ha approvato l’avvio di un nuovo programma di acquisto di azioni proprie da eseguirsi per il tramite di un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria e parziale, a un prezzo di 8,80 euro per azione. Equita apprezza l’operazione perché velocizza il processo di acquisto di azioni proprie, reitera la forte convinzione del management sulle prospettive aziendali e ha un impatto positivo sull’adj EPS dell’1,5/2%.Spicca il volo Openjobmetis, che si attesta a 8,28 euro, con un aumento del 4,68%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista in area 8,397 e successiva a quota 8,657. Supporto a 8,137. LEGGI TUTTO

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    Ratti, fatturato di 60 milioni di euro nei 9 mesi (+16,8%)

    (Teleborsa) – Ratti, società quotata su Euronext Milan e attiva nella creazione, produzione e distribuzione di tessuti e accessori di alta gamma a livello internazionale, ha chiuso i primi nove mesi del 2022 con un fatturato pari a 60,1 milioni di euro, in aumento del 16,8% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente.L’andamento delle vendite ha registrato un aumento diffuso in tutte le aree di business. La società segnala la performance dei Poli Luxe (+4,2 milioni, +16,4%), Carnet (+1,9 milioni, +32,8%), Rainbow (+1,2 milioni, +14,8%) e Studio (+1,1 milioni, +14,4%).Le vendite per area geografica evidenziano la crescita dei ricavi nei paesi Europei (+5,5 milioni, +25,2%), nel mercato domestico (+1,5 milioni, +7,4%), e nell’area USA (+1,5 milioni, +51%).Il terzo trimestre dell’anno in corso consuntiva ricavi per 21 milioni di euro, con un incremento di 3,5 milioni (+20,1%) rispetto al medesimo periodo del precedente esercizio. LEGGI TUTTO

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    doValue, analisti confermano target price e apprezzano visibilità guidance

    (Teleborsa) – Gli analisti confermano la view positiva su doValue, quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, dopo che la società ha registrato ricavi lordi nei primi nove mesi del 2022 pari a 425,5 milioni di euro (+10,3% anno su anno) e un utile netto esclusi elementi non ricorrenti pari a 45,6 milioni di euro (+101,2% anno su anno).Equita, che ribadisce il Buy con target price a 8,5 euro per azione, ha rivisto l’EBITDA 2022 del +3% a 196 milioni di euro (nella parte alta della guidance) e portato il Net Income da 46 a 54 milioni di euro (8% sopra guidance). Sostanzialmente confermate le stime di EBITDA 2023-24.”Il titolo tratta ad un 2023 EV/EBITDA = 4.5x (vs media storica a 2 anni di c. 5x) e offre una remunerazione interessante con un 2022-23 dividend yield = 11%-13% (potenzialmente superiore in caso di incremento del dividendo) – sottolinea il broker – Riteniamo che la maggiore visibilità sulla generazione di cassa di doValue sia un elemento chiave a supporto del rerating del titolo”.Mediobanca, invece, conferma la raccomandazione Outperform e il target price a 8,5 euro per azione. Dopo la trimestrale, ha rivisto le stime per il 2022 aumentando i ricavi e l’EBITDA rispettivamente del 4% e del 5,6%, arrivando a risultati in linea con la fascia alta della guidance recentemente confermata dal management. “A causa delle prospettive macroeconomiche ancora molto incerte, abbiamo solo marginalmente aumentato le stime per il 2023, ipotizzando che l’ulteriore crescita nella regione ellenica compenserà sostanzialmente il pieno offboarding del contratto Sareb”, si legge nella ricerca.Discreta oggi la performance di doValue, che si attesta a 6,55 euro, in lieve aumento dello 0,77%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 6,69 e successiva a 6,96. Supporto a 6,42. LEGGI TUTTO

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    Bali, stretta di mano Xi-Biden: “Dobbiamo lavorare per pace nel mondo”

    (Teleborsa) – E’ stato Xi il primo a raggiungere l’hotel di Nusa Dua, a Bali, dove erano state sistemate le bandiere di Cina e Usa per l’incontro, i primi saluti e le foto di rito per immortalare l’evento. Biden, invece, è arrivato poco dopo di gran passo dalla sua sinistra: i due leader si sono salutati calorosamente, stringendosi la mano e parlando fitto fino a quando il presidente Usa ha usato entrambe le mani, subito ricambiato da Xi.Dopo saluti e sorrisi davanti alle telecamere, i due si sono avviati insieme verso la sala dove le due delegazioni stanno discutendo le rispettive “linee rosse”, secondo quanto più volte ripetuto dal capo della Casa Bianca, parte di un’agenda che spazia da Taiwan alla guerra della Russia a danno dell’Ucraina.”Le nostre due nazioni condividono la responsabilità di gestire le loro differenze, dobbiamo evitare che la concorrenza diventi qualcosa di simile al conflitto. Dobbiamo trovare il modo di lavorare insieme su questioni globali urgenti che richiedono la nostra cooperazione”, ha detto il Presidente Usa Biden all’inizio dell’incontro. Il capo della Casa Bianca ha aggiunto che non c’è nulla come i faccia-a-faccia per parlarsi e si è detto “impegnato a mantenere aperta la linea di comunicazione” in modo che i due Paesi possano “lavorare insieme su questioni globali urgenti” come il cambiamento climatico e l’insicurezza. Il mondo, ha aggiunto il presidente Usa, “si aspetta” che le due nazioni lavorino in partnership.Xi ha sottolineato che Cina e Stati Uniti hanno attraversato alti e bassi per più di 50 anni dall’instaurazione delle relazioni diplomatiche ad oggi. La storia è il miglior libro di testo e “dovremmo prenderla come uno specchio per affrontare il futuro”, ha aggiunto ilpresidente cinese, per il quale “l’attuale situazione delle relazioni Cina-Usa non è in linea con gli interessi fondamentali dei due Paesi e dei due popoli, né è in linea con le aspettative della comunità internazionale”.Come leader delle due maggiori potenze mondiali, Cina e Stati Uniti, “dovrebbero svolgere il ruolo di indicare la direzione, trovare la corretta rotta dello sviluppo per le relazioni tra i due Paesi e promuovere il miglioramento verso l’alto delle relazioni Cina-Usa”. LEGGI TUTTO

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    Equitalia Giustizia, Corte dei conti: approvata relazione su gestione 2020

    (Teleborsa) – La Sezione controllo enti della Corte dei conti ha approvato la relazione sulla gestione 2020 di Equitalia giustizia spa, partecipata al 100% dal Mef di concerto con il Ministero della Giustizia.Le note in ingresso (i provvedimenti degli uffici giudiziari per il recupero dei crediti da parte della Società) sono salite del 26% rispetto al 2019, con aumento ulteriore del 6% nel 2021.Sale del 2% la giacenza in magazzino dei crediti di giustizia (680.050 note, sulle 668.787 del 2019), per un valore di stima di 1.479,72 milioni (1.589,80 nel 2019). Il contenzioso relativo all’area business è pari a 4,66 milioni di euro (con 317 fascicoli aperti), quello del lavoro, invece, ammonta a circa 280mila.Il patrimonio netto, in lieve riduzione, è di 12,25 milioni di euro. Le disponibilità liquide scendono di 6,41 milioni di euro (16,75 milioni, sui 23,2 del 2019). Le spese di gestione per il Fondo unico giustizia (Fug) ammontano a 5,58 milioni di euro (5,42 nel 2019), mentre quelle dei crediti per spese di giustizia sono pari a 15,19 milioni (15,20 nel 2019). Il 2020 chiude in utile di 243.748 euro (283.709 nel 2019). Sono in calo sia il valore della produzione, pari a 21.235.562 euro, sia i costi di produzione, che raggiungono quota 20.853.182 euro. Il costo del personale (13.446.757 euro) è in crescita di 612.307, in linea con l’aumento delle unità (12,7 in media). Le disponibilità monetarie nette 2020 sono scese da 23,161 a 16,752 milioni di euro (-6,408 milioni di euro, di cui 1,341 da attività di investimento e 4,763 relativi alla gestione operativa). LEGGI TUTTO