23 Novembre 2022

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    Superbonus, con riduzione al 90% risparmio per le casse dello Stato pari a 4,5 miliardi di euro

    (Teleborsa) – La riduzione del Superbonus dal 110% al 90% a partire dal 2023 farà risparmiare allo Stato 4,5 miliardi di euro. È la stima contenuta all’interno della relazione tecnica che accompagna il decreto Aiuti quater in discussione al Senato per la sua conversione in legge e si basa sull’ipotesi che i lavori condominiali si ridurranno del 20% a causa del minor incentivo.La relazione tecnica ha inoltre stimato che la dilatazione dei tempi per le villette unifamiliari per poter usufruire del Superbonus al 110% inserita all’interno del decreto costerebbe allo stato circa 270 milioni di euro. L’agevolazione, per quelle che hanno effettuato almeno il 30% dei lavori complessivi al 30 settembre 2022, verrebbe infatti estesa dal 31 dicembre 2022 al 31 marzo 2023. Una volta approvato il decreto inoltre, il Superbonus ridotto al 90% verrà confermato per le villette delle famiglie con un reddito complessivo sotto i 15mila euro (calcolato in base al numero dei componenti familiari) per ristrutturare la propria abitazione principale. Per questa tipologia di abitazione il costo complessivo sull’orizzonte temporale previsto è di 2,5 miliardi. Nel frattempo un rapporto del Censis realizzato in collaborazione con Harley&Dikkinson e la Filiera delle Costruzioni ha calcolato che i 55 miliardi di investimenti attivati in questi due anni attraverso il Superbonus hanno mobilitato complessivamente quasi 116 miliardi di euro di produzione aggiuntiva, creando lavoro e ricadute fiscali positive. Lo studio ha inoltre stimato che il maxi incentivo in realtà, al netto del gettito generato, è costato allo Stato solo il 30% di quanto messo a bilancio. LEGGI TUTTO

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    Deere & Co rivede al rialzo outlook 2023, boom vendite macchine agricole

    (Teleborsa) – Deere & Co ha annunciato un utile superiore alle attese ed ha rivisto al rialzo l’outlook di utile per l’anno prossimo. L’utile netto è aumentato del 75% a 2,25 miliardi di dollari, pari a 7,44 dollari per azione che supera il consensus di 7,11 dollari per azione.”Deere attende un altro anno forte nel 2023″, ha dichiarato il CEO John May, anticipando un utile di 8.8,5 miliardi l’anno prossimo e vendite in crescita. Le vendite di macchinari per l’agricoltura sono aumentate, in scia ai più alti margini offerti da grano e soia, che hanno spinto gli agricoltori a rinnovare le flotte, ribaltando a situazione di svantaggio del trimestre precedente, quando l’azienda aveva subito le ripercussioni delle carenze dalla catena di approvvigionamento I ricavi netti totali sono aumentati del 37% a 15,54 miliardi di dollari, mentre le vendite di attrezzature sono salite a 14,35 miliardi di dollari, superando le stime di 13,39 miliardi di dollari. (Foto: Joao Marcelo on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas calano a sorpresa

    (Teleborsa) – Calano a sorpresa gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 18 novembre 2022 sono risultati in calo di 80 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela al di sotto del consensus (+63 BCF). La settimana prima si era registrata una crescita di 64 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.564 miliardi di piedi cubici, risultando in calo dell’1,7% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.626) e in diminuzione dell’1,1% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (3.603 BCF). LEGGI TUTTO

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    Petrolio: EIA: scorte in calo di 3,7 milioni oltre consensus

    (Teleborsa) – Si sono ridotte più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 18 novembre 2022, sono diminuiti di quasi 3,7 milioni di barili a 431,7 MBG, contro attese per un decremento di 1 milione circa.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 1,7 milioni a 109,1 MBG, contro attese per una diminuzione di 0,55 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un incremento di 3,1 milioni a quota 211 MBG (era atteso un aumento di 0,4 milioni). Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 1,6 milioni a 390,5 MBG. Frattanto, il petrolio oggi prosegue gli scambi in forte ribasso, risentendo sia delle prospettive di un aumento della produzione Opec che di un possibile rallentamento della domanda causato dai nuovi lockdown in Cina. Il Light Crude statunitense al momento scambia a 77,27 dollari al barile, in calo dello 4,5%, mentre il Brent registra un decremento del 4,4% a 84,43 dollari. LEGGI TUTTO

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    Assolombarda, frena il PIL della Lombardia: +0,3% nel 2023

    (Teleborsa) – Frena nel 2023 il PIL lombardo: solo +0,3% dopo il +3,9% previsto nel 2022. È quanto stima il Centro Studi di Assolombarda nel Booklet Economia di novembre. Il passo della manifattura lombarda, pur dimostrando maggiore vitalità rispetto all’Italia nel complesso, continua a perdere tono con l’arrivo dell’autunno, sottolinea Assolombarda, mettendo in luce il livello di incertezza che frena le prospettive del tessuto economico della regione. Secondo il rapporto, per la Lombardia, così come per l’Italia, si prospetta una flessione dell’economia sia negli ultimi mesi dell’anno che nell’avvio del nuovo: un altro nodo, infatti, riguarda il vigore della domanda, che si sta raffreddando. Nell’arco del 2022 si attende, per la Lombardia, una crescita del +3,9%, un dato superiore rispetto alla media italiana (+3,4%) che consente alla regione di colmare pienamente la perdita di PIL accusata nel 2020, attestandosi così, alla fine del 2022, a +1,8% rispetto al 2019. “Il rallentamento legato al PIL è dovuto alle tensioni che hanno a che fare con l’aumento del costo delle materie prime – ha dichiarato il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada –. Con particolare riferimento al gas, per esempio, le quotazioni in Europa, nell’ultimo mese, sono calate in media a circa 115 ?MW/h, ma risultano ancora dieci volte superiori rispetto al pre-Covid. In tal senso, bene che il nuovo Governo sia intervenuto subito con un Decreto sul problema dell’energia e che non abbia tergiversato. Tuttavia, dobbiamo avere bene a mente che questi provvedimenti, penso anche all’ultima legge di bilancio presentata ieri, sono solo un aiuto a sopravvivere, non la soluzione al problema. Sta all’Italia investire di più sul mix di fonti per traguardare l’indipendenza energetica; penso in particolare all’utilità di rigassificatori e termovalorizzatori e all’importanza degli studi sul nucleare. L’energia è fondamentale per un territorio manifatturiero come il nostro e, in tal senso, dobbiamo impegnarci per mettere al riparo le nostre imprese: il rischio è quello di fermare il motore economico del Paese, la Lombardia”.Con particolare riferimento ai suoi comparti, l’industria regionale non chiuderà, per poco, il divario con il 2019 (-0,2% il valore aggiunto), risentendo del rincaro degli input produttivi e del rallentamento internazionale. Così sarà per l’agricoltura (-2,4%); al contrario, il settore delle costruzioni avanzerà sensibilmente (+30,1%) come anche quello dei servizi e del commercio (+1%). Il rapporto di Assolombarda si concentra anche sulle previsioni legate al PIL per il 2023: si prevede che in Lombardia il prodotto interno lordo possa aumentare solo dello 0,3% (in Italia l’incremento è stimato allo 0,1%). Il risultato regionale è influenzato da una contrazione del valore aggiunto dell’industria (-1%) e dell’agricoltura (-0,5%), a fronte di un limitato incremento sia delle costruzioni (+1,2%) sia dei servizi e del commercio (+0,5%). Con riferimento all’industria regionale, la decelerazione in corso è visibile nel consuntivo del terzo trimestre 2022: dopo una prima metà dell’anno caratterizzata da una progressione, infatti, la produzione registra ancora una crescita del +0,4% congiunturale e del +4,8% tendenziale, ma nei tassi è evidente che la spinta dei periodi precedenti si sia ridotta. L’avanzamento della Lombardia si differenzia, comunque, dalla dinamica italiana che registra un +0,1% tendenziale legato alla produzione. A ottobre, inoltre, le “indicazioni di sentiment” confermano i segnali di rallentamento dei mesi precedenti. La fiducia delle imprese manifatturiere in Lombardia e nel Nord-Ovest, del resto, è ancora in calo per il quarto mese consecutivo e scende sui minimi da gennaio 2021. Questo trend è legato, in particolare, all’ulteriore riduzione degli ordini in portafoglio e alle scorte di prodotti finiti che si accumulano nei magazzini; sono in lieve miglioramento, invece, le aspettative legate alla produzione. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite case nuove in rimonta a ottobre (+7,5%)

    (Teleborsa) – Frena la vendita di case nuove negli Stati Uniti, nel mese di ottobre. Il dato ha evidenziato un incremento del 7,5% a 632 mila unità rispetto alle 588 mila unità di settembre (dato rivisto da 603 mila) e contro le 570 mila unità stimate dal consensus. Lo ha comunicato il Census Bureau degli Stati Uniti. Rispetto alle 671 mila unità di ottobre 2021 si registra un calo del 5,8%.(Foto: Gerd Altmann / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università Michigan rivisto al rialzo a novembre

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di novembre 2022, l’indice sul consumer sentiment è stato rivisto a 56,8 punti dai 54,7 della lettura preliminare e dai 55 del consensus.Rivista anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 55,6 punti da 56,2 e contro il 52,7 atteso, mentre quella sulla condizione attuale è stata rivista a 58,8 punti dal 65,6 preliminare e dal 57,8 atteso. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI manifattura e servizi in contrazione e sotto attese

    (Teleborsa) – In peggioramento l’attività manifatturiera degli Stati Uniti. La stima flash sull’indice PMI manifatturiero di novembre elaborato da Markit indica infatti un livello di 47,6 punti che si confronta con i 50,4 punti del mese precedente e i 50 punti del consensus. Il dato scivola quindi sotto la soglia critica dei 50 punti sotto la quale l’economia è in contrazione.Nello stesso periodo il PMI dei servizi si è attestato a 46,1 punti, in calo dai 47,8 punti del mese precedente ed al di sotto del consensus di 47,9 punti. LEGGI TUTTO