15 Marzo 2023

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    T-Mobile acquista Mint Mobile per 1,35 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – T-Mobile, una delle più grandi compagnie telefoniche statunitensi, ha stipulato un accordo definitivo per l’acquisizione di Ka’ena Corporation e delle sue filiali e marchi: Mint Mobile, un marchio wireless direct-to-consumer (D2C) di successo negli Stati Uniti; Ultra Mobile, un servizio wireless che offre opzioni di chiamata internazionale alle comunità di tutto il paese; e il wholesaler Plum.T-Mobile pagherà fino a un massimo di 1,35 miliardi di dollari in una combinazione di 39% in contanti e 61% in azioni per acquisire Ka’ena. Il prezzo effettivo che T-Mobile dovrà pagare sarà basato sulle prestazioni di Ka’ena durante determinati periodi prima e dopo il closing.”Mint ha creato un’attività digitale diretta al consumatore di incredibile successo [..] e ora siamo entusiasti di utilizzare le nostre dimensioni per aiutarla a crescere nel futuro, ha dichiarato Mike Sievert, CEO di T-Mobile. “A lungo termine, trarremo vantaggio anche dall’applicazione della formula di marketing per cui Mint è diventata famosa in più parti di T-Mobile”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Superbonus, Giorgetti: aperti a forme di bonus sostenibili

    (Teleborsa) – “Una stagione di bonus al 110% per tutti e di opzioni di sconto o cessione per un numero ampissimo di interventi non tornerà mai più”. Lo ha assicurato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento ad un convegno sui bonus edilizi promosso da Eutekne. Al contrario, ha aggiunto, “un dosaggio mirato di percentuali di detrazione spettanti e una perimetrazione accurata di tipologie di interventi per i quali consentire ancora, in presenza di determinate condizioni soggettive ed oggettive, sconti e cessioni, costituisce una ipotesi di futuro sostenibile, rispetto alla quale nessuna persona di buon senso avrebbe ragione di porsi in antitesi a priori”.”Il governo è assolutamente aperto al confronto per la costruzione di un secondo tempo sostenibile dei bonus edilizi, degli sconti e cessioni”, ha sottolineato il ministro. “Naturalmente – ha proseguito – qualsiasi proposta che governo e Parlamento dovessero fare propria dovrà camminare sulle proprie gambe”. Giorgetti ha poi spiegato che il Superbonus implica “60 miliardi di mancati incassi fiscali l’anno che si traducono in 120 miliardi di minori incassi per lo Stato spalmati fino al 2026”. “Sono numeri insostenibili” ha aggiunto.”Restiamo freddi sulla proposta che le banche possano utilizzare crediti di imposta in compensazione degli F24 dei loro clienti. Freddi perché i numeri dell’Agenzia delle Entrate ci dicono che le banche e le assicurazioni sono lontane da aver assunto volumi di crediti d’imposta tali da non avere spazio per acquisire crediti”, ha affermato il ministro. Infine, rispondendo a margine del convegno ad una domanda sulla possibilità che Cdp e Poste possano acquistare crediti derivanti da bonus edilizi Giorgetti ha risposto: “non dipende da me, chiedete a loro”. LEGGI TUTTO

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    USA, indice NAHB marzo aumenta a 44 punti: meglio delle attese

    (Teleborsa) – Migliora la fiducia del settore immobiliare USA, sintetizzata dall’indice NAHB. A marzo 2023 il dato si è attestato a 44 punti, rispetto ai 42 punti del mese precedente e contro i 40 del consensus.Per quanto riguarda le singole componenti dell’indice, quello sulle vendite attuali sale di 2 punti a quota 49, quello relativo alle vendite dei prossimi sei mesi è sceso di 1 punto a 47 punti, mentre quello rappresentativo del traffico dei possibili acquirenti è salito a 31 punti (+2 punti).L’indicatore, elaborato dalla National Association of Home Builders (NAHB), rappresenta un quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte industria gennaio -0,1% m/m vendite +1,5%

    (Teleborsa) – Giungono dati leggermente sotto le attese dalle scorte e le vendite dell’industria in USA a gennaio 2023. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un calo dello 0,1% a 2.479,6 miliardi di dollari, al di sotto di quanto stimato dagli analisti (+0,1%) e dopo il +0,3% del mese precedente. Su base annua si è registrato un aumento dell’11,1%. Nello stesso periodo le vendite sono aumentate dell’1,5% su base mensile, attestandosi a 1.847,5 miliardi di dollari. Su anno si registra una variazione positiva del 5% rispetto a gennaio 2022. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,34. A gennaio 2022 era pari all’1,27. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte.(Foto: Photo by Hannes Egler on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Saras, Massimo Moratti CEO dopo dimissioni Matteo Codazzi

    (Teleborsa) – Il CdA di Saras, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, ha deliberato di attribuire al presidente Massimo Moratti la carica di amministratore delegato, dopo che Matteo Codazzi ha rassegnato le proprie dimissioni, “per ragioni strettamente personali e con efficacia dalla data odierna”, dalla carica di amministratore delegato, consigliere e direttore generale.Il board ha anche deliberato di nominare Franco Balsamo, attuale CFO, quale Direttore Generale, senza inoltre procedere a cooptazione di altro amministratore tenuto conto del rinnovo del consiglio di amministrazione previsto alla prossima assemblea di approvazione del bilancio di esercizio 2022.Non sono previste indennità o altri benefici spettanti a Codazzi a seguito della cessazione dai rapporti, fatto salvo quanto maturato per legge e contratto collettivo in relazione alla carica di direttore generale. LEGGI TUTTO

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    In rosso Wall Street su timori per contagio nel mondo bancario

    (Teleborsa) – Wall Street si muove in ribasso, con il sentiment che è colpito dalle turbolenze di Credit Suisse (in caduta libera nelle quotazioni europee durante la mattinata, dopo che il suo principale azionista ha escluso di investire ulteriormente nella travagliata banca svizzera), che hanno rinnovato i timori di una crisi bancaria. Già nei scorsi scorsi si erano infatti manifestate forti tensioni sui titoli del settore, provocate fallimento della Silicon Valley Bank e Signature Bank, che ha costretto i Regolatori (Fed, FDIC e Tesoro USA) ad intervenire con un consistente piano di salvataggio per i depositanti e le istituzioni colpite dalla crisi. Il re degli hedge fund Ray Dalio ha affermato che “questo fallimento bancario è un canarino nella miniera di carbone”, ovvero una “dinamica dei primi segni che avrà effetti a catena nel mondo del venture capital e ben oltre”.Intanto, alcuni dati economici statunitensi hanno mantenuto vive le speranze di una mossa di politica monetaria meno aggressiva da parte della Federal Reserve la prossima settimana.Le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,4% a febbraio, rispetto a una crescita del 3,2% a gennaio e a previsioni di una contrazione dello 0,3%. Inoltre, i prezzi alla produzione sono aumentati del 4,6% a febbraio su base annua, contro le aspettative di un aumento del 5,4%. Sempre sul fronte macro, è peggiorato a marzo 2023 l’indice manifatturiero Empire State di New York.”In un contesto in cui la Fed è pronta a mantenere condizioni finanziarie rigide, sia a causa del mercato del lavoro sia per l’inflazione persistente, la volatilità associata a una simile situazione non è per forza una cattiva notizia – ha commentato Kevin Thozet, membro del Comitato Investimenti di Carmignac – Il recente stress del settore bancario porterà a condizioni di prestito ancora più rigide (le aziende hanno accumulato manodopera, le banche ora accumuleranno contanti) e peserà quindi sulla domanda (il che va in un certo senso a favore della Fed)”.Intanto, i prezzi del greggio sono scesi ai minimi degli ultimi 15 mesi, mentre i timori per l’economia globale sono aumentati sulla scia dei crolli bancari statunitensi. Anche il rimbalzo relativamente piccolo della produzione industriale in Cina ha indotto a sciogliere alcune scommesse sulla domanda cinese. In particolare, il Brent è sceso sotto i 75 dollari al barile per la prima volta dalla fine del 2021.Giornata “no” per la Borsa USA, in flessione dell’1,20% sul Dow Jones; sulla stessa linea, vendite diffuse sull’S&P-500, che continua la giornata a 3.875 punti. Sotto la parità il Nasdaq 100, che mostra un calo dello 0,54%; con analoga direzione, variazioni negative per l’S&P 100 (-0,93%). LEGGI TUTTO

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    I Grandi Viaggi, ricavi in aumento nel trimestre al 31 gennaio 2023

    (Teleborsa) – I Grandi Viaggi, società italiana attiva nel settore turistico e quotata su Euronext Milan, ha chiuso il 1° trimestre (1° novembre 2022 – 31 gennaio 2023) con ricavi pari a 7,08 milioni di euro (3,93 milioni di euro nel corrispondente periodo 2022), un EBITDA negativo per 0,34 milioni di euro (contro i -0,71 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente) e un risultato netto al netto delle imposte differite negativo per 1,25 milioni di euro a causa della stagionalità, comunque migliorato rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio di circa 0,6 milioni di euro.Con riguarda al futuro, l’azienda ha sottolineato che “l’andamento delle vendite invernali evidenzia un rafforzamento della ripresa nel settore turistico e per quanto riguarda le vendite relative alla prossima stagione estiva, si rileva un buon interesse sia per le strutture di proprietà italiane che estere da parte della clientela con un miglior andamento rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente”. LEGGI TUTTO

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    Terna, Piano di Sviluppo 2023: oltre 21 miliardi di euro di investimenti in 10 anni (+17%)

    (Teleborsa) – Abilitare il conseguimento degli obiettivi europei del pacchetto “Fit-for-55″, favorire l’integrazione delle fonti rinnovabili, sviluppare le interconnessioni con l’estero, aumentare il livello di sicurezza e resilienza del sistema elettrico e investire sulla digitalizzazione della rete. Sono questi i punti cardine del Piano di Sviluppo 2023 della rete di trasmissione nazionale presentato oggi da Terna: oltre 21 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 10 anni, il 17% in più rispetto al precedente Piano, per accelerare la transizione energetica, favorire la decarbonizzazione del Paese, ridurre la dipendenza dalle fonti di approvvigionamento estere, rendere il sistema elettrico italiano sempre più sostenibile sotto il profilo ambientale. Calcolando l’intera vita delle opere inserite in questo Piano di Sviluppo, oltre l’orizzonte decennale, l’ammontare complessivo degli investimenti supererà i 30 miliardi di euro. Il nuovo Piano della società presieduta da Valentina Bosetti e guidata da Stefano Donnarumma è stato illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa alla presenza del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e del presidente di ARERA, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, Stefano Besseghini.Tra le linee di azione del Piano di Sviluppo 2023 figurano: incremento della capacità di scambio tra zone di mercato attraverso lo sviluppo di infrastrutture abilitanti e innovative; valorizzazione di sinergie infrastrutturali con interventi strategici per il Paese già pianificati, come il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link, e utilizzo di infrastrutture esistenti e siti dismessi per integrare la rete, riducendo al contempo l’impatto ambientale; abilitazione delle fonti di energia rinnovabile; incremento della resilienza della rete con un approccio prospettico per misurare il rischio della rete in caso di eventi meteorologici estremi. Il Piano di Sviluppo 2023 è anche digitale, grazie a una sezione dedicata sull’app di Terna. Da mobile sarà possibile consultare i principali progetti e gli interventi della rete di sviluppo con contenuti multimediali rapidi e accessibili.Nel nuovo Piano di Sviluppo, da quest’anno pubblicato con cadenza biennale, Terna ha inserito oltre 30 progetti infrastrutturali, dando elevata priorità agli interventi ritenuti strategici per l’intero sistema elettrico nazionale, mantenendo le opere inserite nel precedente Piano decennale e inserendo i nuovi progetti della rete Hypergrid. La rete Hypergrid, che sfrutterà le tecnologie della trasmissione dell’energia in corrente continua (HVDC, High Voltage Direct Current) per raggiungere gli obiettivi di transizione e sicurezza energetica, rappresenta la principale novità introdotta dal Piano di Sviluppo 2023. In aggiunta agli interventi di sviluppo già previsti, Terna ha pianificato cinque nuove dorsali elettriche, – HVDC Milano-Montalto; Central Link; Dorsale Sarda; Dorsale Ionica-Tirrenica; Dorsale Adriatica, HVDC Foggia-Villanova-Fano-Forlì – funzionali all’integrazione di capacità rinnovabile, per un valore complessivo di circa 11 miliardi di euro. Si tratta di un’imponente operazione di ammodernamento di elettrodotti già esistenti sulle dorsali Tirrenica e Adriatica della penisola e verso le isole, che prevede nuovi collegamenti sottomarini a 500 kV, un elemento, quest’ultimo, che rappresenta una novità assoluta per l’azienda. Con Hypergrid sarà possibile raddoppiare la capacità di scambio tra zone di mercato, passando dagli attuali 16 GW a oltre 30 GW. In aggiunta, lo sviluppo delle dorsali in corrente continua consentirà di minimizzare il consumo di suolo e l’impatto sul territorio.”Gli investimenti inseriti nel Piano di Sviluppo 2023 sono i più alti mai previsti da Terna e consentiranno di abilitare in maniera determinante la transizione energetica e il conseguimento degli obiettivi che l’Europa e l’Italia si sono dati – ha dichiarato Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna –. Mai come oggi, in un contesto particolarmente sfidante, è necessario uno sforzo di programmazione di lungo periodo, un coordinamento fra le istituzioni che consenta all’Italia di cogliere tutte le opportunità che la transizione porta con sé. Le fonti rinnovabili rappresentano il nostro petrolio: abilitarne la diffusione e l’integrazione fa parte della nostra missione di registi del sistema elettrico e sarà determinante per la sicurezza energetica del nostro Paese”.”A causa dell’emergenza del gas, ci siamo trovati di colpo ad affrontare prezzi impensabili prima, quindi bisogna valutare il fronte della produzione in modo più deciso. Nei prossimi tre mesi la programmazione nazionale sarà rivista nel Pniec, l’impegno – ha detto Pichetto – è consegnare la proposta entro il 30 giugno. Dobbiamo arrivare ad autorizzare 12-13-14 GW all’anno di energia rinnovabile, e questo in base agli indicatori è raggiungibile”.Gli interventi previsti da Terna contribuiranno in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi posti a livello europeo dal Pacchetto di misure Fit-for-55, che prevede una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 al 2030 rispetto ai livelli del 1990. In Italia, l’energia prodotta da fonti rinnovabili dovrà coprire almeno il 65% dei consumi finali nel settore elettrico entro il 2030, rispetto al 55% indicato precedentemente dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), per un totale di70 GW di potenza aggiuntiva. Secondo i dati di Terna, a gennaio 2023, le richieste di connessione alla rete di alta tensione di nuovi impianti di generazione da fonte rinnovabile hanno raggiunto circa 340 GW, di cui circa il 37% da fonte solare e circa il 54% da fonte eolica (on-shore e off-shore), un valore pari a circa 5 volte gli obiettivi che l’Italia si è data al 2030. Terna ha lanciato a fine febbraio la piattaforma Econnextion, che consente di monitorare in maniera costante e continuativa queste iniziative.In particolare, gli ingenti investimenti previsti da Terna nella rete di trasmissione elettrica, a beneficio del sistema Paese, serviranno a incrementare la magliatura e l’affidabilità della rete, a rinforzare le dorsali tra Sud (dove è maggiore la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili) e Nord (dove è più sostenuta la domanda di energia elettrica), a potenziare i collegamenti fra le isole e la terraferma, a sviluppare le infrastrutture sulle due isole maggiori, nonché a migliorare la resilienza, l’efficienza, la sostenibilità e l’integrazione delle rinnovabili.Fondamentale per lo sviluppo della rete di trasmissione sarà il tempo di autorizzazione e realizzazione delle opere rispetto alla velocità di evoluzione degli scenari di generazione e di domanda di energia elettrica. In quest’ottica, Terna adotterà un approccio modulare per sviluppare un modello flessibile di investimenti, che permetta di realizzare le future infrastrutture di rete in funzione dell’effettivo scenario energetico. A tal fine, le nuove opere della rete Hypergrid saranno progettate e avviate in iter autorizzativo sin da subito, per poi essere realizzate in funzione delle priorità di sistema, così da rendere la rete pronta ad accogliere la nuova capacità rinnovabile installata.Al 2040, grazie agli interventi inseriti nel Piano, è prevista una riduzione totale delle emissioni di CO2 fino a quasi 12.000 kt/anno. LEGGI TUTTO