3 Maggio 2023

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    Patto Stabilità, Meloni punge Bruxelles: “miope non considerare scenario cambiato”

    (Teleborsa) – Nei giorni scorsi la Commissione Europea ha presentato la sua proposta per la riforma del Patto di Stabilità e Crescita, ovvero le regole di governance economica dell’Ue. Invariati i valori di riferimento del 3% e del 60% del PIL per il deficit e il debito. Al termine del piano sulla spesa concordato da ciascuno Stato per il medio termine (4 anni) il rapporto tra debito pubblico e PIL dovrà essere più basso.Una proposta salutata senza troppo entusiasmo da Roma. Se infatti il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha definito la proposta legislativa di riforma della Commissione come “un passo avanti” che consentirà di non tornare al vecchio Patto, sospeso dall’inizio della pandemia grazie alla clausola di salvaguardia, non ha nascosto la delusione per la mancata regola della ‘golden rule’, per scomputare cioè dai conti gli investimenti strategici. “Noi avevamo chiesto con forza l’esclusione delle spese d’investimento, ivi incluse quelle tipiche del Pnrr digitale e green deal, dal calcolo delle spese obiettivo su cui si misura il rispetto dei parametri. Prendiamo atto che così non è”, aveva detto. Proprio in quest’ottica, sono arrivate anche le parole pronunciate ieri dalla Premier Meloni che ha incontrato il cancelliere federale della Repubblica d’Austria, Karl Nehammer. “Abbiamo parlato di come l’Europa debba lavorare per garantire la sicurezza anche in ambito economico. La pandemia e la guerra di aggressione russa hanno cambiato lo scenario e questo non può non essere tenuto in conto nel momento in cui andiamo a definire le nuove regole del patto di stabilità”, ha detto il Presidente del Consiglio. “Rispetto alla proposta – ha aggiunto – vista della commissione pensiamo non si possano non tenere in considerazione gli investimenti per questo, sarebbe una scelta miope” inoltre “parlare di transizione verde digitale e poi non tener conto degli investimenti”. “Con l’Austria è essenziale una collaborazione assidua sia quella bilaterale sia nel consesso europeo: spesso stessa linea, stessa visione. S’è creato un feeling del quale sono molto contenta. Soffriamo ambedue la forte pressione migratoria e intendiamo collaborare di più. Insieme abbiamo chiesto un cambio di paradigma a difesa dei confini esterni”, continua Meloni. “Ci sono questioni aperte, come il traffico pesante in Austria. Lavoriamo per una soluzione condivisa, e sono contenta delle aperture espressa dal Cancelliere”. “Le nostre relazioni commerciali sono in crescita. Intendiamo intensificare queste infrastrutture. Sul tema dell’energia dobbiamo guardare avanti”, ha concluso. “Ci legano il passato e il presente concernente anche l’alleanza contro la criminalità e l’immigrazione illegale, le persone che fanno sfruttamento” dei migranti “questo colpisce entrambi i Paesi: l’Italia” non può essere “sotto scacco” e “su questo serve portare avanti nuove misure, un nuovo paradigma” e “procedimenti analoghi a quelli della Danimarca, sia noi che l’Italia”, ha detto Nehammer al termine dell’incontro a Palazzo Chigi. “Grazie, sono contento che tu venga a Vienna”, ha concluso rivolgendosi a Meloni nell’ottica di rinsaldare ancora l’asse. LEGGI TUTTO

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    UniCredit migliora guidance 2023 dopo primo trimestre record

    (Teleborsa) – UniCredit ha registrato un utile netto di 2,1 miliardi di euro nei primi tre mesi del 2023, mettendo a segno il miglior primo trimestre di sempre. La crescita dei ricavi netti del 56,5% anno su anno a 5,8 miliardi di euro è stata trainata dallo slancio commerciale su tutte le linee di business principali, con NII pari a 3,3 miliardi e commissioni pari a 2 miliardi.Le rettifiche sui crediti, pari a 0,1 miliardi nel 1trim23, sono diminuite dell’82,5% trimestre su trimestre e hanno registrato un calo sostanziale anno su anno, anche per effetto delle rettifiche contabilizzate a fronte delle esposizioni in Russia nel 1trim22. Inoltre, UniCredit ha un’elevata copertura sulle esposizioni deteriorate, nonché overlay già esistenti pari a 1,8 miliardi. Complessivamente, ciò si traduce in un costo del rischio (CoR) strutturalmente basso pari a 8 punti base nel 1trim23 e una guidance del CoR invariata.”Per il nono trimestre consecutivo UniCredit ha conseguito risultati finanziari eccellenti, migliorando il livello di redditività e la distribuzione grazie alla capacità di sprigionare il valore intrinseco del gruppo – ha commentato l’AD Andrea Orcel – Stiamo compiendo progressi significativi nell’esecuzione del piano strategico e siamo nella seconda fase della nostra trasformazione industriale, stabilendo un nuovo punto di riferimento per il settore bancario. Stiamo rafforzando la rete commerciale e ottimizzando i nostri prodotti e servizi per offrire il meglio ai nostri clienti nel modo più efficiente”.Il gruppo mantiene un’efficienza patrimoniale leader nel settore, con 111 punti base di generazione organica di capitale nel primo trimestre, che ha portato a un CET1 ratio contabile del 16,05%, già al netto della distribuzione approvata di 5,25 miliardi per il 2022 e del dividendo in contanti accantonato nel 1trim23, in aumento rispetto al CET1 ratio di 14,91% del 4trim22. Le attività ponderate per il rischio (RWA) sono state ridotte del 3,1% trimestre su trimestre, a 298,8 miliardi.Grazie ai solidi risultati finanziari e al favorevole contesto dei tassi d’interesse, UniCredit ha migliorato la propria guidance finanziaria per il 2023, con un NII di oltre 12,6 miliardi, ricavi netti superiori a 20,3 miliardi e un utile netto al di sopra 6,5 miliardi, fissando una nuova base di riferimento per il 2024-2025. Inoltre, ha aumentato le ambizioni di distribuzione agli azionisti per il 2023 ad almeno 5,75 miliardi.”Il basso Costo del Rischio di 30-35 punti base per il 2023, che potrebbe essere ulteriormente ridotto al verificarsi di eventuali sviluppi positivi, è il risultato del nostro solido portafoglio crediti, degli elevati livelli di copertura e dei significativi overlay”, ha sottolineato Orcel. LEGGI TUTTO

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    OPA Sababa Security, corrispettivo incrementato a 4,28 euro da 3,90 euro

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da HWG Group BidCo sulle azioni ordinarie di Sababa Security, società italiana attiva nel settore della cybersecurity e quotata su Euronext Growth Milan, l’offerente ha comunicato di aver incrementato il corrispettivo da 3,90 a 4,28 euro per ciascuna azione portata in adesione.A fronte dei nuovo corrispettivo, l’offerente informa di aver ricevuto in data odierna impegni di adesione per complessive 1.051.200 azioni, rappresentative del 14,147% del capitale sociale e del 45,108% delle azioni oggetto dell’offerta, da parte di taluni azionisti.”Si precisa che, nel ribadire la valenza strategica dell’offerta, l’offerente conferma che il nuovo corrispettivo pari a 4,28 euro è da considerarsi finale e definitivo”, si legge in una nota.Infine, l’offerente ha trasmesso alla CONSOB istanza per prorogare il periodo di adesione di ulteriori 5 giorni di Borsa aperta. In caso di proroga, il periodo di adesione terminerà il 12 maggio 2023. Qualora ne ricorrano i presupposti, il periodo di adesione si riaprirà per le sedute del 22, 23, 24, 25 e 26 maggio. L’offerente provvederà a comunicare la proroga al periodo di adesione concordata con CONSOB.(Foto: Photo by Nicholas Cappello on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Conafi, risultato netto negativo per 3,4 milioni di euro nel 2022

    (Teleborsa) – Conafi, holding di partecipazioni quotata al mercato Euronext Milan, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 5,9 milioni di euro (2,7 milioni di Euro al 31/12/21); l’incremento è dovuto principalmente ai “proventi finanziari su NPL” (non performing loan) realizzati dalla controllata ISCC Fintech, che hanno raggiunto in questo terzo esercizio l’importo di 4,2 milioni di euro rispetto a 1,3 milioni del 2021.Il risultato delle attività finanziarie valutate al fair value è negativo per 3,9 milioni di euro, rispetto ad un impatto positivo di 0,8 milioni di euro nel 2021. Le attività finanziarie della capogruppo hanno subito una significativa perdita di valore soprattutto in coincidenza nel primo semestre con la debolezza dei mercati finanziari per il conflitto in Ucraina.Il risultato operativo lordo è negativo per 0,4 milioni di euro (negativo per 2 milioni al 31/12/2021), mentre il risultato netto consolidato è negativo per 3,4 milioni di euro (negativo per 1,7 milioni al 31/12/2021).La Posizione Finanziaria Netta Consolidata attiva si attesta a 10,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022, rispetto a 23 milioni di euro al 31 dicembre 2021, e fa registrare un decremento significativo. La variazione è dovuta principalmente alla perdita sul portafoglio titoli di 3,9 milioni di euro, alla distribuzione del dividendo 2021 della capogruppo per 1,5 milioni di euro, e all’impatto di nuovi investimenti in portafogli crediti NPL superiori a 6 milioni euro.Con riguardo all’outlook, Conafi afferma che la gestione sociale è indirizzata alla creazione e massimizzazione di valore per gli azionisti attraverso la riorganizzazione dell’assetto societario e la predisposizione di un nuovo programma industriale che vede coinvolta la Conafi nella sua veste di holding di partecipazioni.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO