23 Maggio 2023

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    Banche, Bain: clienti più digitali e multi-bancarizzati, cambiare modello di interazione

    (Teleborsa) – I clienti delle banche italiane sono sempre più digitali, con il 70% delle interazioni nasce online e il 45% dei clienti è oggi digital only. Inoltre, sono sempre più multi-bancarizzati, con il 52% dei clienti con più di una banca. Infine, hanno aspettative di servizio personalizzato e di alta qualità, con l’88% di questi che vuole servizio personalizzato e di alta qualità. Sono i principali dati che emergono da una ricerca pubblicata in occasione del Bain Banking Event 2023.”La propensione dei clienti all’unbundling ha un impatto significativo sui modelli di business e deve spingere a cambiare il modello di interazione con i propri clienti”, ha spiegato Manfredi De’ Mozzi, Senior Partner e responsabile EMEA per la capability SME & Corporate Banking di Bain & Company.Un altro elemento da considerare è che le fintech hanno iniziato a limare la leadership degli operatori tradizionali, con il 57% dei clienti che viene oggi servito da una banca digitale. Inoltre, non va dimenticato che negli ultimi 5 anni sono state chiuse più di 3 filiali al giorno. I nuovi player offrono tipicamente una customer experience eccellente, anche se hanno spazi di miglioramento importanti sulla gestione del rischio e sulla profittabilità. “Oggi si vince sull’esperienza e non sulla prossimità o sul prodotto”, ha sostenuto De’ Mozzi.Secondo la ricerca di Bain, le banche italiane stanno accelerando i propri investimenti sulle infrastrutture tecnologiche, con focus particolare su cloud, core banking, data e automation. Nel periodo compreso fra 2020 e 2022, la crescita della spesa tecnologica delle banche italiane è raddoppiata rispetto al periodo 2017-2020. Il 30% dei CEO delle banche annovera tecnologia e automazione come priorità assoluta all’interno delle proprie strategie. Tra queste, le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale sono notevoli e consentiranno di migliorare la customer experience, fare efficienza e ridurre i rischi.Un altro tema affrontato dal report è quello delle pressioni ESG sulle banche e player finanziari, che oggi arrivano da tutti gli stakeholder: l’85% dei clienti ha cambiato il proprio comportamento di acquisto in logica ESG, e il 75% degli investitori tiene in considerazione questi criteri nelle proprie scelte di investimento. Inoltre, la sostenibilità è sempre più centrale anche nella gestione dei talenti: 8 Millennial su 10 mettono le iniziative ESG tra i driver chiave di scelta del lavoro.(Foto: Photo by rupixen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Turismo e viaggi su misura: +104% rispetto al 2022 e +26% rispetto al 2019

    (Teleborsa) – Nel primo quadrimestre del 2023 CartOrange, azienda italiana di consulenti di viaggio, fa registrare un giro d’affari di 17 milioni di euro: un risultato che rappresenta un incremento del 104% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 26% rispetto al 2019, l’ultimo anno pre-pandemia. A trascinare questo trend positivo è la figura del Consulente per Viaggiare, portata in Italia proprio da CartOrange nel 1998: un esperto specializzato nel creare viaggi su misura, incontrando il cliente a prescindere dall’agenzia di viaggio “fisica” e lavorando con grande flessibilità di orari, luoghi d’incontro, canali comunicativi – quelli digitali su tutti.”Si tratta di una formula che sin dall’inizio ha incontrato un successo crescente e che oggi si conferma in perfetta sintonia con le esigenze dei clienti e con la digitalizzazione nel settore del turismo – commenta Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange –. I nostri risultati di questo inizio anno, il primo pienamente normale, lo dimostrano. Perché gli italiani tornano a viaggiare per il mondo ma lo fanno in modo diverso rispetto a prima. C’è meno fai da te e più voglia di farsi costruire viaggi strutturati, ricchi di esperienze, in tutta sicurezza. In questo spicca la professionalità dei consulenti di viaggio, esperti capaci di curare ogni dettaglio e di garantire assistenza prima, durante e dopo, con l’utilizzo intelligente di tutti i canali di comunicazione fisici e digitali. Il piano industriale 2022-2025, approvato l’anno scorso, è stato pienamente rispettato nel suo primo anno, e ci aspettiamo di mantenerne il rispetto anche nel 2023, sia in termini di volumi e redditività che nel raggiungimento degli altri obiettivi”.Il piano industriale prevede significativi investimenti completamente autofinanziati, che hanno già dato ottimi risultati. Nel 2022 CartOrange ha lanciato il nuovo sito web e ha rinnovato il proprio marchio, entrambi investimenti che si sono tradotti in rendimenti economici e in visibilità. Attualmente, il 40% delle richieste di viaggio proviene dai social e dal web, offrendo ai consulenti CartOrange un flusso costante di migliaia di richieste di viaggio. Nel quarto trimestre del 2022 l’azienda ha inoltre aperto alcuni Corner all’interno dei negozi Coin e inaugurato una nuova boutique di viaggi a Roma Prati.”CartOrange – sottolinea Romano –, nonostante l’impatto della pandemia, è un’azienda finanziariamente liquida grazie al cash flow generato dalla gestione operativa. Ciò permetterà di autofinanziare ulteriori investimenti nel corso dei prossimi tre anni senza ricorrere al debito bancario. Tra questi investimenti, nel 2023 è prevista la completa sostituzione dei software gestionali e contabili”.Il piano industriale prevede inoltre un’ulteriore espansione della rete dei Consulenti per Viaggiare, figura centrale nel modello di business di CartOrange sin dal 1998. Attualmente i consulenti sono oltre 400 tra Italia e Svizzera e l’azienda prevede l’ulteriore rafforzamento della rete vendita da qui al 2025. Si tratta di consulenti di viaggio altamente qualificati, in grado di creare proposte personalizzate e offrire un servizio di vendita su misura. “Questa – afferma Romano – è un’opportunità per tutti gli agenti di viaggio che desiderano intraprendere una nuova fase della loro carriera con il leader del settore, sfruttando a pieno il know-how di chi da più di vent’anni porta al successo i consulenti, senza la necessità di stare seduti in agenzia”. LEGGI TUTTO

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    Yelp, investitore attivista TCS Capital chiede vendita o fusione con Angi

    (Teleborsa) – TCS Capital Management, investitore attivista che ha una partecipazione superiore al 4% in Yelp, società statunitense di recensioni in crowdsourcing per ristoranti, ha mandato una lettera al consiglio di amministrazione di Yelp per chiedere che sia esplorata una vendita dell’azienda o una fusione con la società di servizi online Angi.La lettera esprime “seria preoccupazione e delusione per la pessima performance del prezzo delle azioni di Yelp, con TCS Capital Management che ritiene che Yelp sia “incredibilmente sottovalutato” e potrebbe essere venduto a un acquirente strategico o di private equity per almeno 70 dollari per azione, oltre il 120% in più rispetto all’attuale prezzo delle azioni.In alternativa, Yelp dovrebbe esplorare una fusione con Angi per formare una potenza nel mercato dei servizi per la casa da 500 miliardi di dollari. “In qualità di ex membro del consiglio di amministrazione e investitore di lunga data in Angi, credo che una combinazione di Yelp e Angi produrrebbe enormi sinergie di entrate e risparmi sui costi che alla fine potrebbero raddoppiare il valore delle azioni di Yelp”, afferma Eric Semler, presidente di TCS Capital Management.L’investitore attivista ritiene che il principale ostacolo di Yelp al miglioramento della performance del prezzo delle azioni sia il CEO e co-fondatore dell’azienda, Jeremy Stoppelman. Nonostante la scarsa performance del titolo, Stoppelman è rimasto amministratore delegato della società per quasi 20 anni. “Riteniamo che gestisca in modo inappropriato la società come suo feudo privato, anche se possiede solo il 5% delle azioni in circolazione (solo poco più di noi) e non ha diritti di voto speciali”, si legge nella lettera.Secondo TCS Capital Management, esiste “un vasto universo di potenziali acquirenti”, inclusi acquirenti di private equity che sarebbero attratti dal marchio forte di Yelp, dal bilancio incontaminato, dalla solida crescita, dal flusso di cassa prevedibile e dall’opportunità di ottimizzare i margini. I suoi 73 milioni di utenti, 265 milioni di recensioni, 6,3 milioni di aziende e un enorme traffico organico potrebbero essere “altamente desiderabili per molte aziende orientate al digitale”.(Foto: Foto di Eaters Collective su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Enel X, partnership con FICEI per realizzare prima CER costituita dalle aziende dell’ASI di Buccino

    (Teleborsa) – Enel X, società del Gruppo Enel dedicata allo sviluppo di soluzioni innovative di efficienza energetica, e FICEI, Federazione Italiana Consorzi Enti Industrializzazione, hanno siglato una partnership che ha consentito di realizzare la prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) costituita dalle aziende dell’Area di Sviluppo Industriale (ASI) di Buccino, in provincia di Salerno. Si tratta della prima Comunità Energetica Rinnovabile di questo tipo che potrà essere replicata in tutto il Paese in altre aree di sviluppo industriale rappresentate da FICEI.”Rendere autosufficienti le nostre imprese, mettendo a disposizione il bagaglio di infrastrutture e la capacità di coordinamento che hanno i Consorzi di Sviluppo Industriale, rappresenta l’obiettivo sul quale la FICEI è fortemente impegnata. Un obiettivo strategico che – ha detto Antonio Visconti, presidente FICEI – vede coinvolti tutti e trenta i Consorzi, da Pordenone a Cagliari, da Bari a Salerno, e che punta alla sostenibilità, alla decarbonizzazione e soprattutto all’autonomia energetica del nostro apparato industriale. Le ASI raccolgono quindi la sfida delle CER e puntano a diventare importanti hub energetici, potendo contare al loro interno sulla presenza di molte imprese che da consumatori energivori possono diventare prosumers. Una conversione indispensabile che la realtà della crisi climatica ci impone”.La CER nasce in seguito all’analisi delle superfici dell’Area Industriale e del fabbisogno energetico delle aziende che ne fanno parte, in particolare quelle più energivore o che operano in settori hard-to-abate ed è alimentata da due impianti fotovoltaici per una potenza totale di 1,6 MW di energia rinnovabile, che produrranno circa 1.250 MWh per 20 anni, con un risparmio di 807mila kg di CO2 all’anno. Tra i membri e soci fondatori della Comunità c’è il Gruppo Magaldi che fornisce le batterie per lo storage ottimizzando le performance della CER. Un ruolo in continuità con la partnership che ha visto Enel X al fianco dell’azienda di Buccino per l’inaugurazione del MGTES, batteria a sabbia alimentata da un impianto fotovoltaico in grado di immagazzinare energia e rilasciarla sotto forma di vapore ad alta temperatura.La CER di Buccino rappresenta il primo esempio a livello nazionale di sinergia tra realtà della stessa area di sviluppo industriale: un percorso in direzione della sostenibilità energetica dell’ASI che farà da volano per ulteriori iniziative imprenditoriali. LEGGI TUTTO

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    Segno meno per le Borse europee in attesa da novità su debito USA

    (Teleborsa) – Tutti negativi gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei, in una seduta priva di grandi spunti. Gli investitori guardano agli indici dei responsabili degli acquisti (PMI) dell’Eurozona e al braccio di ferro fra democratici e repubblicani sul tetto al debito USA.Sul primo fronte, l’economia dell’Eurozona ha segnato il quinto mese consecutivo di crescita, registrando una forte espansione economica nel secondo trimestre. Tuttavia, il tasso di crescita è diminuito a causa del flusso dei nuovi ordini quasi allo stallo, generando una crescita sempre più disomogenea. Il forte aumento del settore terziario si è contrapposto ad un calo maggiore della produzione industriale, legati a loro volta al divario sempre più ampio tra il rilancio della domanda dei beni e dei serviziPer quanto riguarda le notizie da oltreoceano, l’incontro fra Biden e McCarthy sul limite del debito è concluso di nuovo senza una soluzione, ma è stato definito “produttivo” da entrambi, che da ora in poi si incontreranno ogni giorno. Sia Biden sia McCarthy hanno ribadito che un default è fuori discussione e che un accordo è possibile, anche se Janet Yellen ha ripetuto che il default è possibile a partire dal 1° giugno.Prevale la cautela sull’Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,31%. Prevale la cautela sull’oro, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,53%. Seduta positiva per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno dello 0,88%.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +184 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,33%.Tra i mercati del Vecchio Continente sostanzialmente debole Francoforte, che registra una flessione dello 0,21%, performance modesta per Londra, che mostra un moderato rialzo dello 0,26%, e si concentrano le vendite su Parigi, che soffre un calo dello 0,86%.Sessione debole per il listino milanese, che scambia con un calo dello 0,41% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, si posiziona sotto la parità il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 29.325 punti. Senza direzione il FTSE Italia Mid Cap (-0,17%); con analoga direzione, pressoché invariato il FTSE Italia Star (0%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, in primo piano Banca MPS, che mostra un forte aumento del 3,24%. Ottima CNH Industrial, che avanza del 2,39%. Resistente Saipem, che segna un aumento dell’1,98%. Ben impostata Tenaris, che mostra un incremento dello 0,99%.I più forti ribassi, invece, si verificano su Moncler, che segna un -3,28%. Ferrari continua la seduta con -2,76%. Debole Leonardo, che evidenzia un decremento dell’1,23%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Saras (+4,21%), GVS (+3,11%), Juventus (+3,01%).I più forti ribassi, invece, si verificano su doValue, che continua la seduta con -3,38%. Vendite su Tod’s, che registra un ribasso del 2,28%. Seduta negativa per Fincantieri, che mostra una perdita dell’1,93%. LEGGI TUTTO

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    Banche, Palenzona: “Ci sono ancora possibilità di aggregazione”

    (Teleborsa) – Il Presidente della Fondazione Crt, Fabrizio Palenzona, torna sul tema delle aggregazioni bancarie ed afferma “le banche in cui siamo azionisti hanno dei manager che devono decidere e fare delle proposte”. “Nel sistema ci sono ancora possibilità di aggregazione”, sottolinea il manager, a margine del Bain Banking Event 2023, in corso a Milano.A proposito di Generali, Palenzona non si è sbilanciato ed ha affermato “sono un nuovo azionista, non so niente”, aggiungendo “il principio della tranquillità è sempre un principio sano”. Quanto all’accordo fra Prelios ed Ion, il Presidente della Fodazione Crt ha confermato “siamo a buon punto, siamo ottimisti”, si conta di “chiudere entro l’estate”. LEGGI TUTTO

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    Lowe’s taglia guidance per domanda più debole del previsto

    (Teleborsa) – Lowe’s, società statunitense che opera nella vendita al dettaglio di materiale per la casa, ha registrato un utile netto di 2,3 miliardi di dollari e un utile per azione (EPS) di 3,77 dollari per il primo trimestre dell’anno fiscale 2023 (terminato il 5 maggio 2023), rispetto all’EPS di 3,51 dollari nel primo trimestre del 2022. Escludendo il guadagno associato alla cessione dell’attività retail canadese, l’EPS rettificato è di 3,67 dollari, in aumento del 5% rispetto all’anno precedente.Le vendite totali sono state di 22,3 miliardi di dollari. Le vendite comparabili sono diminuite del 4,3%, trainate dalla deflazione del legname, condizioni meteorologiche sfavorevoli e minori vendite discrezionali fai-da-te.”Siamo soddisfatti dell’andamento della nostra attività nonostante la deflazione record del legname e il clima primaverile sfavorevole – ha affermato il CEO Marvin Ellison – Sebbene abbiamo realizzato vendite comparabili positive in Pro e online per il primo trimestre, stiamo aggiornando le nostre previsioni per l’intero anno per riflettere una domanda dei consumatori più debole del previsto per gli acquisti discrezionali”.Ora si aspetta per l’intero esercizio: vendite totali di circa 87-89 miliardi di dollari (precedentemente stimate a 88-90 miliardi); vendite comparabili in calo dal -2% al -4% rispetto all’anno precedente (precedentemente da piatte al -2%); utile rettificato per azione da 13,20 a 13,60 dollari (in precedenza da 13,60 a 14,00 dollari). LEGGI TUTTO

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    Redfish verso l’IPO. Pescetto: investiamo a lungo termine su PMI mature

    (Teleborsa) – RedFish LongTerm Capital (RFLTC), holding di partecipazioni industriali con orizzonte di lungo periodo, punta alla quotazione a Piazza Affari per accelerare l’acquisizione di quote in PMI italiane e ampliare i suoi settori d’investimento, convinta che ci sia un grosso bacino di imprenditori pronti ad aprire il capitale delle loro aziende e della propria capacità di competere in maniera efficace con società di private equity più grandi. La società – fondata nel 2020 da Paolo Pescetto (presidente), Andrea Rossotti (CEO) insieme alle famiglie Bazoli e Gitti – dovrebbe sbarcare su Euronext Growth Milan nella seconda metà di giugno, dopo una raccolta in aumento di capitale a cui va aggiunta la conversione di un prestito obbligazionario in IPO. L’operazione è seguita da MIT SIM come Euronext Growth Advisor e Global Coordinator.”La nostra esperienza nasce come advisor nel mondo del private equity e degli investimenti in club deal, ma i turbamenti sui mercati degli ultimi anni ci hanno fatto capire che la stagione dei club deal con investimento su un singolo target è un po’ passata e ora troviamo molto più interessanti le holding diversificate”, spiega a Teleborsa Paolo Pescetto, che vanta più di 10 anni di esperienza nel M&A con Arkios Italy (di cui è co-fondatore) e oltre 15 anni di esperienza nella consulenza strategica con The Boston Consulting Group e con Value Partners. “RFLTC permetterà l’uscita degli investitori sulla basa di una scelta personale e non legata a quella di altri, come avviene nei club deal o in altre forme di private equity – aggiunge – Una volta che si è quotati, ogni investitore può decidere la sua permanenza o meno all’interno dell’asset class”.RFLTC è specializzata in acquisizioni di PMI italiane a conduzione familiare, che si caratterizzano come aziende mature (EBITDA superiore ai 2 milioni di euro), e che sono spinte dalla volontà di perseguire nuove fasi di sviluppo e approcciare il mondo delle acquisizioni sia in Italia che all’estero. Da luglio 2020 RFLTC ha effettuato 7 acquisizioni in primarie aziende italiane, di cui ad oggi partecipate: Convergenze (2020), Telco attiva nella fibra e connettività; Tesi (2021), attiva nel segmento Aerospace strutturale; SolidWorld (2021), attiva nella stampa 3D con software e hardware; Expo Inox (2022), attiva nelle canne fumarie in acciaio; Movinter (2023), attiva nei componenti per treni ad alta velocità. Nel 2022 viene deciso di cedere le partecipazioni in MaticMind e Pistacchio.”RFLTC interviene su aziende che hanno già un business consolidato ma che si affacciano per la prima volta al mercato dei capitali e che non hanno al loro interno dei fondi – racconta Pescetto – E che vogliono un player che le accompagni in un percorso di strutturazione delle attività, sia dal punto di vista manageriale che di presidi di processo, come sistema informativo, controllo di gestione, amministratori indipendenti. Tutto ciò coincide spesso con l’accompagnamento alla quotazione in Borsa”.RFLTC è solo una delle aziende del gruppo RedFish, che ha scelto di presidiare il mercato con diversi veicoli a seconda delle dimensioni e delle caratteristiche delle società target. Fanno parte del gruppo anche I-RFK, holding già quotata sulla Borsa di Parigi e che si concentra su scale-up innovative, e RF4Listing, che investe in PMI in fase di IPO. Anche RF4Listing è destinata a essere quotata, probabilmente tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo.In questo momento tutti gli sforzi sono comunque concentrati su RFLTC, con Pescetto e Rossotti che incontreranno a breve gli investitori. Uno degli aspetti più interessanti, spiega il presidente, è far emergere le differenze rispetto ad altri soggetti che investono in PMI: “Il nostro target ideale sono quelle aziende dai 3 ai 10 milioni di euro di EBITDA, dove è vero che c’è tanta concorrenza di private equity di media dimensione ma non bisogna dimenticare che l’offerta di aziende è molto ampia. Peraltro, siamo forse più in competizione con la quotazione, in quanto non siamo interessati a realtà dove l’imprenditore ha già deciso un programma di vendita e non intende fare un programma di crescita a 10-15 anni”.”Inoltre – aggiunge – stiamo portando sul mercato un partner di lungo termine per le PMI, che non vede l’IPO come una exit, tanto è vero che in Convergenze e SolidWorld abbiamo firmato dei lock-up a 2-3 anni: è una cosa che non firmerebbe mai un private equity, perché andrebbe troppo lungo sul periodo di exit. È un approccio diverso e quindi non siamo in concorrenza con il fondo chiuso che ha regole di uscita ferree”.RFLTC ha chiuso il 2022 (dati consolidati pro forma) con un utile pari a circa 7 milioni di euro e un patrimonio netto pari a circa 25 milioni di euro, corrispondente ad un valore per azione pari a 1,64 euro (con un totale investito di 15 milioni di euro e una disponibilità di cassa pari a 20 milioni di euro). Secondo quanto risulta a Teleborsa, l’aumento di capitale funzionale alla quotazione sarà fino a 6 milioni di euro, mentre la conversione del prestito obbligazionario in IPO si attesterà a 3 milioni di euro.I proventi dell’IPO saranno messi a servizio dell’attività caratteristica della società. “Vorremmo entrare in nuove settori, anche se attualmente non abbiamo formulate nuove offerte vincolanti – spiega Pescetto – Abbiamo però dei contatti che speriamo si trasformino in operazioni a breve, in settori che possono essere quelli che contraddistinguono l’eccellenza italiana, che noi vediamo nella meccanica, nel fashion e nel pharma. Poi sono senz’altro in programma delle operazioni add-on da parte delle controllate, sicuramente nell’aerospazio e nel trasporto ferroviario, che gode di un momento estremamente favorevole di consolidamento del mercato”.L’obiettivo di RFLTC è fare nuove acquisizioni in settori non ancora presidiati e contemporaneamente portare avanti almeno un’acquisizione all’anno delle società partecipate, dove spesso i professionisti della holding prendono le deleghe sulla finanza straordinaria all’interno dei CdA delle partecipate. LEGGI TUTTO