27 Marzo 2024

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    Webuild, investitori istituzionali depositano lista per rinnovo CdA

    (Teleborsa) – Gli investitori istituzionali hanno depositato una lista di minoranza di soli candidati indipendenti per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Webuild, big italiano delle costruzioni e dell’ingegneria, previsto nella prossima assemblea ordinaria dei soci. I gestori che hanno presentato la lista sono titolari di circa l’1,2% delle azioni ordinarie della società.La lista presentata per il consiglio di amministrazione è composta da: Francesco Umile Chiappetta, Lucrezia Reichlin, Paolo Boccardelli, Michela Costa, Marcella Elvira Antonietta Logli. La lista è stata composta con il supporto di Korn Ferry, advisor esterno e indipendente. Lo comunica il coordinatore del Comitato dei gestori, Emilio Franco, per conto di: Arca Fondi SGR, Eurizon Capital SA, Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management (Ireland), Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management SGR, Interfund Sicav, Mediolanum Gestione Fondi SGR e Mediolanum International Funds Limited. LEGGI TUTTO

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    Yellen (USA): eccesso di capacità in Cina distorce prezzi e produzione globale

    (Teleborsa) – “Stiamo tenendo d’occhio le pressioni all’estero che pongono rischi non solo per l’America ma anche per l’economia globale. Il presidente Biden è impegnato a fare tutto il possibile per proteggere le nostre industrie dalla concorrenza sleale”. Lo ha detto il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, durante la visita a un impianto di produzione di celle solari aveva chiuso nel 2017 sotto la pressione di “importazioni a basso costo che hanno inondato il mercato” e che ha riaperto grazie al sostegno dell’Inflation Reduction Act (IRA) voluto dall’amministrazione Biden”In particolare, sono preoccupata per le ricadute globali derivanti dall’eccesso di capacità che stiamo vedendo in Cina – ha detto Yellen – In passato, in settori come l’acciaio e l’alluminio, il sostegno del governo cinese ha portato a sostanziali investimenti eccessivi e a un eccesso di capacità che le aziende cinesi cercavano di esportare all’estero a prezzi bassi. Ciò ha mantenuto la produzione e l’occupazione in Cina, ma ha costretto l’industria nel resto del mondo a contrarsi. Ora assistiamo allo sviluppo di capacità in eccesso in “nuovi” settori come quello solare, dei veicoli elettrici e delle batterie agli ioni di litio”.Secondo l’economista, “l’eccesso di capacità produttiva della Cina distorce i prezzi globali e i modelli di produzione e danneggia le imprese e i lavoratori americani, così come le imprese e i lavoratori di tutto il mondo. Le sfide per le singole imprese possono portare a catene di approvvigionamento concentrate, con un impatto negativo sulla resilienza economica globale. Queste sono preoccupazioni che sento sempre più spesso provenienti dalle controparti governative dei paesi industrializzati e dei mercati emergenti, così come dalla comunità imprenditoriale a livello globale”.Yellen ha sottolineato che per lei e il presidente Biden è “importante che le aziende e i lavoratori americani possano competere in condizioni di parità”. “Abbiamo sottolineato l’eccesso di capacità nelle precedenti discussioni con la Cina e ho intenzione di renderlo una questione chiave nelle discussioni durante il mio prossimo viaggio nel paese – ha detto – Trasmetterò la mia convinzione che l’eccesso di capacità comporta rischi non solo per i lavoratori e le imprese americane e per l’economia globale, ma anche per la produttività e la crescita dell’economia cinese, come la stessa Cina ha riconosciuto nel suo Congresso nazionale del popolo questo mese. E farò pressione sulle mie controparti cinesi affinché adottino le misure necessarie per affrontare questo problema”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rialzo dopo serie negativa, attesa per dati macro

    (Teleborsa) – Seduta positiva a New York, in un clima comunque attendista, in quanto gli investitori attendono ulteriori dati macroeconomici per valutare il percorso dei tassi di interesse della Federal Reserve. I riflettori sono puntati sulla lettura cruciale di febbraio dell’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE), l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed, che sarà pubblicato venerdì, quando il mercato azionario statunitense sarà chiuso per festività.Secondo il FedWatch Tool del CME, gli operatori vedono una probabilità del 70% per un taglio di almeno 25 punti base a giugno, in diminuzione rispetto al 75% di una settimana fa.Per quanto riguarda gli interventi dei funzionari della banca centrale statunitense, oggi parla il governatore della Fed Christopher Waller, mentre venerdì sono in programma discorsi della presidente della Fed di San Francisco Mary Daly e del presidente della Fed Jerome Powell.Sul fronte macroeconomico, sono diminuite le domande di mutuo negli Stati Uniti nell’ultima settimana, con i tassi sui mutui trentennali che sono scesi al 6,93% dal 6,97% della settimana precedente.Tra le storie societarie di giornata, Kimberly-Clark ha annunciato un nuovo modello operativo, che però comporterà oneri per 1,5 miliardi di dollari in costi una tantum di ristrutturazione e riorganizzazione. Moderna ha ricevuto un finanziamento di 750 milioni di dollari da Blackstone per portare avanti il programma antinfluenzale dell’azienda. Merck & Co ha ricevuto l’approvazione della Food and Drug Administration per il farmaco Winrevair. GameStop ha registrato risultati inferiore alle attese nel quarto trimestre e dichiarato di aver tagliato un numero imprecisato di posti di lavoro.Guardando ai principali indici del listino USA, il Dow Jones è in aumento dello 0,72%, interrompendo la serie di tre ribassi consecutivi, iniziata venerdì scorso; sulla stessa linea, lieve aumento per l’S&P-500, che si porta a 5.233 punti. Guadagni frazionali per il Nasdaq 100 (+0,46%); sulla stessa tendenza, in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,46%). LEGGI TUTTO

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    Salvatore Ferragamo, investitori istituzionali depositano lista per rinnovo CdA

    (Teleborsa) – Gli investitori istituzionali hanno depositato una lista di minoranza di soli candidati indipendenti per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Salvatore Ferragamo, maison del lusso italiana quotata su Euronext Milan, previsto nella prossima assemblea ordinaria dei soci. I gestori che hanno presentato la lista sono titolari di oltre l’1% delle azioni ordinarie della società.La lista presentata per il consiglio di amministrazione è composta da: Laura Donnini e Daniele Pelli. La lista è stata composta con il supporto di Heidrick & Struggles International, advisor esterno e indipendente. Lo comunica il coordinatore del Comitato dei gestori, Emilio Franco, per conto di: Amundi Asset Management SGR, Anima SGR, Arca Fondi SGR, BancoPosta Fondi SGR, Eurizon Capital SA, Eurizon Capital SGR, Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management SGR, Mediolanum Gestione Fondi SGR e Mediolanum International Funds Limited. LEGGI TUTTO

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    Rc auto, Ivass: prezzi a febbraio rallentano la corsa. Aumento del 6,5% su base annua

    (Teleborsa) – Per i contratti sottoscritti nel mese di febbraio 2024 il prezzo medio dell’r.c. auto è di 395 euro, in aumento su base annua del 6,5% in termini nominali e del 5,7% in termini reali. A febbraio si registra una decelerazione dell’aumento dell’r.c. auto rispetto al +7,5% del mese di gennaio. È quanto rileva il monitoraggio Ivass sulle polizze rc auto. I prezzi medi – evidenzia l’indagine – sono inferiori al periodo pre-pandemico (406 euro a febbraio 2019). Si registrano incrementi di prezzo su base provinciale compresi tra l’1,8% di Ragusa e l’11,0% di Aosta. Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 252 euro, in diminuzione del 3% rispetto all’anno precedente. Per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l’incremento di prezzo è del 9,3%.”La risalita delle tariffe Rc Auto determina una stangata da circa 780 milioni di euro su base annua a carico degli automobilisti italiani” afferma il Codacons, commentando i nuovi dati sulle assicurazioni forniti oggi dall’Ivass. Secondo i calcoli fatti dal Codacons, l’aumento delle tariffe del +6,5% a febbraio equivale ad un incremento di +24 euro a polizza rispetto alle tariffe di febbraio 2023, e porta il costo medio dell’Rc auto a quota 395 euro – analizza l’associazione –. Se si considera che in Italia circolano 43 milioni i veicoli assicurati, di cui 32,5 milioni di autovetture, la stangata sull’Rc auto raggiunge la maxi-cifra di 780 milioni di euro annui solo per la categoria degli automobilisti. Gli incrementi delle polizze risultano poi estremamente diversificati sul territorio – spiega il Codacons – Aosta registra il rincaro annuo più pesante, con le tariffe che a febbraio salgono del +11%, seguita da Padova, Alessandria, Belluno e Brindisi con aumenti superiori al +9,2%. Ragusa è la città dove le polizze crescono meno, solo il +1,8% a febbraio, +2,4% a Cuneo, +3,1% a La Spezia.”Scandaloso! Non solo l’rc auto sale su febbraio 2023 del 6,5%, ma in un solo mese, da gennaio 2024, sale di oltre 5 euro, da 389,14 a 394,52, +5,38 euro, pari ad un balzo mensile dell’1,4% (+1,38) – afferma il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimo Dona –. Per trovare a febbraio un prezzo medio più alto si deve tornare al 2019, quando era pari a 405,54, ossia ben 5 anni fa, prima del guadagno milionario ottenuto dalle compagnie grazie ai lockdown. In alcune città, poi, il rialzo è addirittura astronomico, come ad Aosta dove l’incremento annuo è dell’11% o a Padova, al secondo posto della classifica con +9,2%, oppure a Brindisi, Belluno e Alessandria con +9,1%. Chiediamo una verifica dell’Antitrust per accertare se in quelle realtà vi sono restrizioni della concorrenza, accordi collusi o abusi di posizione dominante”.Il premio medio più elevato ha una inaspettata new entry: Monza e Brianza con una stangata pari a 568,95 euro. Medaglia d’argento per Pescara con 564,98 euro. al terzo posto delle città “stangate” Caserta con 508,35 euro. Napoli per una volta non è la peggiore, collocandosi solo in 13esima posizione in quanto a rialzo (+8,2%) e in 92esima posizione come premio medio con 333,42 euro.”Il rallentamento registrato dall’Ivass sul fronte della crescita dell’Rc auto è del tutto insufficiente, e i rincari delle polizze a febbraio risultano ingiustificati e frutto delle anomalie che caratterizzano il comparto assicurativo – afferma Assoutenti – I prezzi delle polizze – spiega il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso – continuano a salire in Italia con le tariffe che, con una media di 395 euro, sono tornate a febbraio ai livelli di 4 anni fa. Il trend al ribasso avviato nel 2014 si è oramai definitivamente concluso, e la forbice sul territorio appare ancora estremamente elevata: tra la città più cara, Napoli, che paga una polizza media di 569 euro, e quella più conveniente, Enna con 289 euro, la differenza è del +97%, pari ad una maggiore spesa di ben 280 euro all’anno. Si tratta di incrementi del tutto ingiustificati dovuti in larga parte alle troppe anomalie del comparto assicurativo, dove le compagnie adottano politiche anti-concorrenziali che si riflettono sugli utenti attraverso un incremento dei costi a loro carico. L’Ivass deve svolgere meglio il proprio ruolo di autorità di vigilanza, contrastando qualsiasi pratica scorretta che si ripercuote sulle tariffe pagate dagli assicurati, senza limitarsi a fare da notaio che certifica gli aumenti”. (Foto: © Sittipong Leetangwattana / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Mercati europei in leggero rialzo in attesa di ulteriori dati macro

    (Teleborsa) – Si muovono in territorio positivo i principali mercati di Eurolandia, Piazza Affari compresa, in attesa di ulteriori dati economici previsti nei prossimi giorni. Intanto, in Spagna a marzo l’inflazione è risultata in aumento del 3,2% su base annua, superano le attese del mercato. Inoltre, è aumentata la fiducia dell’economia di Eurolandia nel mese di marzo 2024. Per quanto riguarda la politica monetaria, la banca centrale svedese ha mantenuto il tasso di riferimento invariato al 4%, in linea con le attese, e ha comunicato che probabilmente avvierà un allentamento di politica monetaria a maggio o giugno.A Milano spiccano alcune operazioni straordinarie: MPS è interessata dal collocamento da parte del MEF del 12,5% del capitale al prezzo di 4,15 euro per azione, The Italian Sea Group ha visto il collocamento dell’8,7% da parte del principale azionista, Civitanavi Systems beneficia del fatto che Honeywell ha annunciato l’intenzione di acquisire l’intero capitale sociale attraverso il lancio di un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,15%. L’Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,35%. Sessione debole per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia con un calo dello 0,74%.Invariato lo spread, che si posiziona a +132 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,61%. Il Tesoro ha collocato 9,75 miliardi di euro di BTP e CCTeu nelle aste odierne, con rendimenti in calo.Tra le principali Borse europee bilancio positivo per Francoforte, che vanta un progresso dello 0,57%, tentenna Londra, che cede lo 0,41%, e sostanzialmente tonico Parigi, che registra una plusvalenza dello 0,39%.Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul FTSE MIB un rialzo dello 0,20%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share fa un piccolo salto in avanti dello 0,23%, portandosi a 36.973 punti. Leggermente positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,49%); sulla stessa linea, in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,6%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo A2A (+1,26%), Moncler (+1,18%), Mediobanca (+0,95%) e Recordati (+0,93%).I più forti ribassi, invece, si verificano su BPER, che continua la seduta con -1,44%. Sostanzialmente debole Nexi, che registra una flessione dell’1,30%. Si muove sotto la parità Prysmian, evidenziando un decremento dell’1,23%. Contrazione moderata per Banca Popolare di Sondrio, che soffre un calo dell’1,13%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, SOL (+3,81%), El.En (+3,02%), Mondadori (+2,65%) e Cementir (+2,34%).Le peggiori performance, invece, si registrano su GVS, che ottiene -8,46% (downgrade di Equita a Hold). The Italian Sea Group scende del 7,73%. Calo deciso per D’Amico, che segna un -2,49%. Sotto pressione Webuild, con un forte ribasso dell’1,85%. LEGGI TUTTO

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    RCS, utile aumenta a 57 milioni nel 2023. Dividendo di 0,07 euro

    (Teleborsa) – RCS MediaGroup, gruppo editoriale quotato su Euronext Milan, ha chiuso il 2023 con ricavi netti consolidati pari a 828 milioni di euro (845 milioni nel 2022). L’EBITDA del 2023 è positivo per 136,2 milioni di euro, in crescita di 17,7 milioni di euro rispetto al 2022 (+118,5 milioni). Il risultato netto, pari a 57 milioni di euro, evidenzia un miglioramento di 6,9 milioni di euro (50,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022).Al 31 dicembre 2023, l’indebitamento finanziario netto si riduce a 23,4 milioni di euro, da 31,6 milioni di euro del 31 dicembre 2022. Il miglioramento è riconducibile principalmente al significativo apporto della gestione tipica, positivo per 62,6 milioni, parzialmente compensato dalla distribuzione dei dividendi (circa 31 milioni) e dagli investimenti tecnici e oneri non ricorrenti per complessivi 25,7 milioni.Il Gruppo ritiene che sia possibile porsi l’obiettivo di conseguire nel 2024 margini (EBITDA) fortemente positivi, in crescita rispetto a quelli realizzati nel 2023 e di proseguire con un’ulteriore generazione di cassa dalla gestione operativa.Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea una distribuzione di 0,07 euro per azione in circolazione al lordo delle ritenute di legge, con stacco della cedola (cedola n.6) il 20 maggio 2024, valuta 22 maggio 2024 (record date 21 maggio 2024). LEGGI TUTTO

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    Somec chiude 2023 in perdita per 10,4 milioni di euro. Ricavi +12,8%

    (Teleborsa) – Somec, società quotata su Euronext Milan e attiva nella realizzazione di progetti in ambito navale e civile, ha chiuso il 2023 con ricavi in crescita del 12,8% a 371 milioni di euro. La crescita organica rileva un miglioramento del 9,2%, a cui si aggiunge un contributo delle acquisizioni realizzate nel periodo per un +3,6%. Il segmento Mestieri, progettazione e creazione di interior personalizzati, ha riportato un incremento del 37,3% avvicinandosi alla soglia dei 100 milioni di euro (95,7 milioni).L’EBITDA è stato pari a 18,2 milioni di euro, rispetto ai 23,2 milioni dell’esercizio precedente, prevalentemente a causa di fattori non ricorrenti riguardanti due società controllate (Total Solution Interiors S.r.l. e Bluesteel S.r.l.). Entrambe si riferiscono a due contratti sottoscritti antecedentemente l’ingresso delle due società nel gruppo, che hanno dato luogo a una revisione della marginalità attesa anche per effetto dell’aumento dei costi sostenuti.Il risultato netto consolidato è stato impattato da questi eventi non ricorrenti e dalla valorizzazione dell’opzione put&call su una società acquisita che sta performando sopra le aspettative di piano. La perdita dell’esercizio è di 10,4 milioni di euro, che si confronta con la perdita di 0,5 milioni di euro nell’esercizio precedente.”La crescita dei ricavi nel 2023 dimostra come il nostro gruppo operi in business in grande fermento, sia in Europa che negli Stati Uniti, e riesca ad esprimere dinamismo e capacità di adattamento all’evoluzione dei mercati – ha commentato Oscar Marchetto, Presidente di Somec – Allo stesso tempo, i risultati dell’anno evidenziano criticità causate da alcuni eventi straordinari e circoscritti, le cui conseguenze hanno impattato in maniera significativa sulla marginalità. Per questo abbiamo attuato diverse misure di riorganizzazione interna ed investimenti sui processi e sulla loro digitalizzazione che favoriranno un progressivo recupero a partire già dall’esercizio in corso. Guardo con favore al futuro, anche grazie alle acquisizioni realizzate e al conseguente allargamento del business, certo che il nostro bagaglio di competenze e l’attrattività del Made in Italy di cui siamo portatori, continueranno a richiamare nuovi committenti”.La Posizione Finanziaria Netta ante-IFRS 161 al 31 dicembre 2023 è pari a 60,1 milioni di euro (rispetto ai 54,3 milioni del 2022). Tale risultato è dovuto a più componenti e in particolare ad una contenuta generazione di cassa, al pagamento di earn-out nelle società Fabbrica e Budri, alla distribuzione dei dividendi ai soci di 2 minoranza e all’impatto della rivalutazione del debito per l’esercizio dell’opzione put&call sulle società Budri e Skillmax.Sulla base dei dati economici e patrimoniali è emerso il superamento dei covenant previsti da un contratto di finanziamento in pool a medio e lungo termine, stipulato nel corso dell’esercizio 2022 con tre primari istituti bancari. Somec ha richiesto e ottenuto un waiver da parte degli istituti finanziatori. LEGGI TUTTO