3 Aprile 2024

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    OPA Tod’s, adesioni oltre il 37,8%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulle azioni Tod’s, maison italiana del lusso quotata su Euronext Milan, risulta che oggi, 3 aprile 2024, sono state presentate 10.543 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 3.502.467, pari al 37,84% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 25 marzo 2024 e terminerà l’8 maggio 2024. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Tod’s acquistate sul mercato nei giorni 7 e 8 maggio 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.(Foto: ©TEA/123RF) LEGGI TUTTO

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    Piano incentivi auto: ecco quando sarà operativo

    (Teleborsa) – “Non può Stellantis da sola reggere lo straordinario indotto italiano, è necessario almeno un altro grande produttore in Italia” che “ha bisogno di un mercato interno produttivo di almeno 1,3 milioni di auto l’anno”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervistato a Zapping su Rai Radio 1.Torino con Mirafiori rimane il “cuore pulsante” di Stellantis, ma per aumentare la produttività dello storico stabilimento Fiat dove si realizzano 500 elettriche e Maserati, servono gli incentivi per l’elettrico e occorre lavorare sulla competitività del sito agendo su “fattori esterni”, come il costo del lavoro e dell’energia. È quanto sostenuto da Davide Mele responsabile Corporate Affairs di Stellantis in Italia all’incontro su Mirafiori al Mimit, la seconda riunione dedicata ai siti produttivi del gruppo a cui hanno partecipato anche le istituzioni locali (Regione Piemonte e Comune di Torino), Anfia e le organizzazioni sindacali.Per il Ministro Urso a Mirafiori si devono produrre “almeno 200mila auto” per arrivare all’obiettivo condiviso con Stellantis di realizzare un milione di veicoli in Italia. Sul piano incentivi: scatterà “tra qualche settimana” dopo il via libera della Corte dei Conti, ha detto ancora Urso sottolineando che Il decreto è stato pubblicato nel senso che, avendo conseguito le firme di tutti i dicasteri interessati, è di fatto pubblico ma il piano incentivi scatterà quando avremo il via libera definitivo tra qualche settimana” ha detto sottolineando che “favorisce i modelli prodotti nel nostro Paese”. Il provvedimento, ha aggiunto, “stanzia 950 milioni di euro con più incentivi per chi rottama le auto più inquinanti, euro 0,1,2,3, e più incentivi a chi ha un reddito più basso in modo che il combinato disposto tra chi rottama un auto più inquinante per acquistare un auto elettrica, e ha reddito sotto i 30mila euro, può ricevere contributi fino a 13,750 euro”. LEGGI TUTTO

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    CIR, rilevate oltre 212 mila azioni proprie

    (Teleborsa) – CIR, nell’ambito del piano di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 28 marzo al 2 aprile 2024, complessivamente 212.100 azioni al prezzo unitario medio di 0,5394 euro per un controvalore pari a 114.409,05 euro.Al 3 aprile CIR possiede un totale di 71.598.711 azioni proprie, pari al 6,47% del capitale sociale. Le società controllate non possiedono azioni della Società.Sul listino milanese, oggi, modesto guadagno per la holding finanziaria, che avanza di poco a +0,56%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street debole dopo Powell che prende tempo sui tassi

    (Teleborsa) – Sosta intorno alla parità la Borsa di New York, con il Dow Jones che si attesta a 39.240 punti, mentre, al contrario, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 5.225 punti. Leggermente positivo il Nasdaq 100 (+0,51%); con analoga direzione, in frazionale progresso l’S&P 100 (+0,35%). Gli investitori hanno aspettato con ansia il discorso del presidente Fed, Jerome Powell, alla Stanford University, dove ha ribadito che la banca centrale americana decide la sua politica monetaria riunione per riunione. Il banchiere ha così preso tempo sui tagli ai tassi affermando che i dati sull’economia e sull’inflazione non hanno “materialmente cambiato” il quadro, è troppo presto per dire se i recenti dati sull’inflazione sono solo un balzo temporaneo o meno. Un chiaro messaggio che la Fed non ha così fretta di tagliare i tassi ed ha bisogno di maggiori prove del rallentamento dei prezzi prima di ridurli. In buona evidenza nell’S&P 500 i comparti beni industriali (+0,76%), energia (+0,75%) e materiali (+0,66%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto beni di consumo per l’ufficio, che riporta una flessione di -0,96%.Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Caterpillar (+2,31%), Amazon (+1,06%), Goldman Sachs (+1,04%) e IBM (+0,95%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Intel, che prosegue le contrattazioni a -7,34%.Seduta negativa per Procter & Gamble, che mostra una perdita del 2,33%.Sotto pressione Walt Disney, che accusa un calo dell’1,60%.Scivola Johnson & Johnson, con un netto svantaggio dell’1,58%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Micron Technology (+3,97%), Fortinet (+3,50%), Broadcom (+2,43%) e Netflix (+2,17%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Intel, che ottiene -7,34%.Seduta negativa per Moderna, che scende del 4,61%.In rosso Sirius XM Radio, che evidenzia un deciso ribasso del 2,30%.Deludente Ross Stores, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. LEGGI TUTTO

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    Newlat Food, comunicazioni sul buyback

    (Teleborsa) – Newlat Food, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, ha comunicato che dall’1 al 31 marzo 2024, ha acquistato56.379 azioni ordinarie al prezzo medio di 6,17 euro per un controvalore complessivo di 343.875,05 euro.A seguito degli acquisti e disposizioni finora effettuati, l’azienda agroalimentare italiana detiene 1.664.873 azioni proprie pari al 3,79% del capitale sociale.A Piazza Affari giornata fiacca per Newlat Food, che archivia la seduta con un ribasso dello 0,84%. LEGGI TUTTO

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    DEF verso il via libera, cosa ha detto Giorgetti

    (Teleborsa) – Riflettori puntati sul prossimo Consiglio dei ministri, in programma per martedì 9 aprile alle 11. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha confermato che “entro i primi 10 giorni di aprile” verrà approvato il Def. Nel Def “ci saranno numeri interessanti comunque”, ha detto il ministro. “Un po’ di suspence”, ha aggiunto a chi lo incalzava chiedendogli se il debito sarà inferiore a quello 2023. “Noi facciamo le cose in base alle istruzioni che abbiamo ricevuto – ha aggiunto -, in un contesto in cui tutte queste regole non sono ancora declinate e precisate e non si possono applicare, ma questo era facilmente prevedibile, data la complessità delle medesime e la situazione complessa di natura esterna”.Intanto è arrivata anche la replica di Giorgetti in audizione alla Camera alla domanda del deputato di Avs Marco Grimaldi che chiedeva se sarà un Def con lo specchietto retrovisore: “L’introduzione dello specchietto retrovisore è stata un’enorme rivoluzione per la guida dei veicoli, ha salvato molte vite umane”, ha rimarcato il titolare del Tesoro non senza una punta di ironia.”Fare il Def con lo specchietto retrovisore oggi è molto utile, molto più che affidarsi ai voli pindarici della programmazione in un contesto complicato. Lo faremo come la commissione Ue ci ha chiesto di fare e Sarà un po’ differente dal passato prendendo atto delle circostanze”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Tassi USA, Powell (Fed) allontana il taglio: serve più fiducia su calo inflazione

    (Teleborsa) – I dati sull’economia e sull’inflazione non hanno “materialmente cambiato” il quadro, è troppo presto per dire se i recenti dati sull’inflazione sono solo un balzo temporaneo o meno. Lo ha detto il presidente della Fed, Jerome Powell, durante il suo intervento alla Stanford University, ribadendo che la banca centrale americana decide la sua politica monetaria riunione per riunione. Un chiaro messaggio che la Fed non ha così fretta di tagliare i tassi ed ha bisogno di maggiori prove del rallentamento dei prezzi prima di ridurli. La Fed “ha tempo per decidere” su possibili tagli e vuole avere una maggiore fiducia sulla traiettoria al ribasso dell’inflazione prima di ridurre il costo del denaro – ha detto il banchiere – aggiungendo che data la forza dell’economia e i progressi finora compiuti sull’inflazione, “abbiamo tempo per lasciare che i dati economici in arrivo guidino le nostre decisioni”. Se l’economia evolve “come ci attendiamo, la maggior parte dei membri della Fed ritiene probabilmente appropriato un taglio dei tassi a un certo punto quest’anno”, ha detto Powell. Il presidente della Fed ha sottolineato che le condizioni del mercato del lavoro sono meno rigide rispetto agli ultimi anni, il che ha attenuato le preoccupazioni che buste paga e prezzi possano aumentare di pari passo. “I dati recenti non cambiano sostanzialmente il quadro generale, che continua ad essere caratterizzato da una crescita solida, un mercato del lavoro forte, ma in riequilibrio e un’inflazione che scende al 2% su un percorso a volte accidentato”, ha detto.Powell è tornato a difendere l’indipendenza della banca centrale in un anno elettorale che la dovrebbe vedere protagonista con dei tagli dei tassi di interesse. “L’indipendenza ci consente e ci richiede di assumere le nostre decisioni di politica monetaria senza considerazioni politiche di breve termine”. LEGGI TUTTO

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    Confindustria, Garrone si ritira dalla corsa alla presidenza: atto di responsabilità

    (Teleborsa) – L’industriale Edoardo Garrone ha annunciato il ritira dalla corsa per la presidenza di Confindustria. Garrone ha spiegato le ragioni in una lunga lettera inviata ai colleghi dell’associazione. “È evidente che in Confindustria si sono determinate forti fratture e forti tensioni. Non serve all’Associazione che un candidato possa vincere per qualche voto, magari frutto di impegni o scambi eccessivi e per me intollerabili e inaccettabili – si legge nella lettera –. Solo sostenendo un unico candidato e mettendolo nella condizione ideale per forza e autonomia, si può garantire la miglior governabilità alla nostra Confindustria”. “La scelta di anteporre il fine alla persona, mi impone quindi – ha spiegato – di fare un passo indietro e di consentire ad EmanueleOrsini di trovare quelle condizioni ideali per guidare Confindustria senza condizionamenti, e di poterlo fare con grande senso di responsabilità, in nome di un fine collettivo che è molto più importante di noi singoli”.”Questa è una rinuncia che personalmente mi costa molto, ma che confido possa determinare una svolta comportamentale e sostanziale, rendendomi e rendendoci orgogliosi di averlo fatto e di aver contribuito ad un cambiamento storico doveroso, esprimendo un modo di essere al servizio del sistema e non un sistema al servizio di sé stessi – ha sottolineato Garrone –. È una scelta di responsabilità che chiedo anche a voi tutti domani con il voto, per dare un segnale forte e di unità a tutti gli stakeholder e all’intero Paese”.Il ritiro del presidente di Erg e del Sole 24 Ore per il “bene dell’associazione” spiana la strada ad Emanuele Orsini, amministratore delegato di Sistem Costruzioni e di Tino Prosciutti e attuale vicepresidente di Confindustria. La decisione di Garrone arriva infatti alla vigilia del Consiglio Generale di Confindustria che a scrutinio segreto designerà il nuovo presidente per il quadriennio 2024-2028 con Orsini ora unico candidato in gara. Per la presidenza di Confindustria inizialmente si erano candidati anche Alberto Marenghi e Antonio Gozzi. Si chiuderà quindi domani la campagna elettorale per la guida dell’Associazione degli industriali, una delle più divisiva della sua storia.Anche il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha espresso “grande apprezzamento per la sensibilità” dimostrata da Edoardo Garrone che ha deciso di offrire un segnale di unità. “Conosco e stimo Orsini da anni – ha dichiarato Salvini –: un abbraccio e in bocca al lupo per le importanti sfide che sarà chiamato ad affrontare” LEGGI TUTTO