5 Aprile 2024

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    Ermenegildo Zegna, utile più che raddoppia a 136 milioni di euro nel 2023

    (Teleborsa) – Ermenegildo Zegna, gruppo italiano quotato a Wall Street e attivo nel settore dell’abbigliamento di lusso maschile, ha chiuso il 2023 con un utile netto di 135,7 milioni di euro, in crescita del 107,8% rispetto ai 65,3 milioni di euro nell’esercizio 2022, e un profit margin del 7,1% rispetto al 4,4% registrato nell’esercizio 2022.L’EBIT adjusted è salito a 220,2 milioni di euro con un EBIT margin adjusted dell’11,6%. L’EBIT adjusted di entrambi i segmenti Zegna e Thom Browne è migliorato significativamente rispetto all’esercizio 2022 (EBIT adjusted del segmento Zegna a 193,5 milioni, con un incremento del 36,7%, mentre l’EBIT adjusted del segmento Thom Browne a 59 milioni, con un incremento del 22,7%).I ricavi sono stati pari a 1.904,5 milioni di euro, + 27,6% YoY, ovvero +19,3% di crescita organica, guidati dagli ottimi risultati nel segmento Zegna (+12,4% YoY, +19,5% crescita organica) e nel segmento Thom Browne (+ 14,9% YoY, +17,8% crescita organica). I ricavi includono 235,5 milioni di euro apportati dal segmento Tom Ford Fashion a seguito dell’acquisizione.”Il 2023 è stato un anno fondamentale per il nostro gruppo – ha commentato l’AD Ermenegildo “Gildo” Zegna – Abbiamo ottenuto risultati eccezionali, tra cui un utile pari a 136 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto al 2022. Abbiamo inoltre rispettato i nostri impegni di sostenibilità per il 2023, inclusi quelli legati alla tracciabilità, alla diversity, all’inclusione e all’utilizzo di energie rinnovabili. Siamo a buon punto con l’integrazione di Tom Ford Fashion, che sta arricchendo la nostra proposta unica nel luxury glamour”.”Guardando al futuro, vedo un percorso chiaro e ben definito per il nostro gruppo – ha aggiunto – In un mondo in continua evoluzione, dobbiamo continuare a essere sempre più reattivi, flessibili e autentici. Il gruppo Ermenegildo Zegna è custode di brand e, sebbene i risultati a breve termine siano importanti, la nostra priorità assoluta dovrà sempre essere la loro traiettoria complessiva. Abbiamo ben chiaro cosa dobbiamo fare; ci saranno delle sfide, ma sappiamo come affrontarle e quanto sia importante il pianificare a lungo termine”.Il CdA ha proposto un dividendo per azione ordinaria pari a 0,12 euro (+20% dall’esercizio 2022). LEGGI TUTTO

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    USA, Goldman Sachs: immigrazione balza a 2,5 milioni nel 2023, record in due decenni

    (Teleborsa) – Goldman Sachs ha stimato che l’immigrazione netta negli Stati Uniti sia salita a circa 2,5 milioni nel 2023, il livello più alto degli ultimi due decenni. Secondo una ricerca della banca d’affari statunitense, gli immigrati non autorizzati provenienti dal Sud America, dall’America Centrale e dal Messico hanno rappresentato la maggior parte del recente aumento dell’immigrazione. Utilizzando i dati dei casi giudiziari sull’immigrazione, ha stimato che il numero di immigrati non autorizzati provenienti da queste tre regioni probabilmente è triplicato nel 2023 rispetto alla media pre-pandemica. Al contrario, il livello generale e la composizione dell’origine degli immigrati autorizzati sono simili alle tendenze pre-pandemiaGli Stati di destinazione più popolari per i nuovi immigrati sono Florida, California, Texas e New York, che insieme hanno accolto oltre il 50% dei recenti immigrati.Secondo Goldman Sachs, l’immigrazione netta ha probabilmente incrementato la popolazione degli Stati Uniti di circa lo 0,4% nel 2022 e dello 0,7% nel 2023 (rispetto alla media pre-pandemia dello 0,3% annuo), con Florida, New York, New Jersey e Colorado che stanno sperimentando i maggiori incrementi.I dati del Current Population Survey del 2023 suggeriscono che i recenti immigrati adulti hanno molte più probabilità di essere giovani o in età avanzata (90%) rispetto alla popolazione adulta nativa (62%) o agli immigrati adulti arrivati prima (64%). Circa il 23% degli immigrati adulti recenti ha ricevuto un’istruzione inferiore a quella della scuola superiore, una percentuale molto più elevata rispetto alla popolazione adulta nativa (10%) ma simile ad altri immigrati arrivati prima (22%).La ricerca evidenzia anche che gli immigrati recenti hanno un tasso di partecipazione alla forza lavoro più elevato (64%) rispetto alla popolazione nativa (62%) ma un tasso inferiore rispetto agli immigrati che sono stati negli Stati Uniti per più tempo (66%). Hanno anche un tasso di disoccupazione molto più elevato (6%) rispetto a entrambi i gruppi (3,3%-3,8%), hanno maggiori probabilità di lavorare nel settore edile, nei servizi di ristorazione e negli alloggi e guadagnano in media salari significativamente più bassi.(Foto: Saulo Mohana su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    ESPE, commessa da 11,3 milioni di euro per impianto fotovoltaico

    (Teleborsa) – ESPE, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle energie rinnovabili come EPC contractor specializzato nella fornitura di impianti fotovoltaici e proprietaria della tecnologia a marchio “ESPE” per la realizzazione di turbine nel minieolico e cogeneratori a biomassa, ha concluso un accordo con un cliente italiano Independent Power Producer per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra in provincia di Roma per complessivi 20,6 MWp pari a circa 11,3 milioni di euro. Si prevede l’ultimazione della installazione entro il primo semestre 2025.”Siamo soddisfatti di comunicare questo accordo con un cliente storico con cui abbiamo il piacere di collaborare da oltre dieci anni e che ci ha commissionato più di 45 MWp di potenza totale da installare – ha commentato l’AD Enrico Meneghetti – Questo segna un passo avanti significativo nelle relazioni commerciali tra le due realtà iniziate con la fornitura di turbine eoliche con tecnologia proprietaria ESPE. La commessa è un’ulteriore conferma della qualità del nostro lavoro e del giusto percorso che abbiamo intrapreso nel mercato delle rinnovabili”.A seguito della firma di questo nuovo contratto, il portafoglio ordini ammonta a circa 97 milioni di euro ed è costituito per il 98% da fotovoltaico. L’attuale portafoglio ordini si esplica entro la fine del primo semestre 2025. LEGGI TUTTO

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    Premierato, l’attacco di Meloni al PD: vogliono un sistema in cui si governa anche quando si perde

    (Teleborsa) – La presidente del Consiglio GiorgiaMeloni torna ad attaccare il Partito Democratico. “Il Pd vuole un sistema con il quale se perde governa lo stesso”, ha dichiarato Meloni per difendere la riforma sul premierato, cioè l’elezione diretta del capo del governo. Lo fa ospite di Cinque Minuti intervistata da Bruno Vespa su Rai Uno. “L’indicazione della sinistra per il premierato tradisce la sua reale intenzione, quella dei ‘governi di Palazzo’ e non scelto dai cittadini”, ha aggiunto la premier. “Non riescono a dichiarare la ragione reale per cui sono contrari al premierato: preferiscono un sistema in cui i governi si fanno nel Palazzo, sulla pelle dei cittadini. Il Cancellierato è un sistema che di fatto istituzionalizza i governi di larghe intese: voti il partito ma non sai quale sarà il governo”, ha proseguito Meloni.”Vogliono un sistema – ha quindi attaccato Meloni – in cui il Pd riesce a governare anche quando perde le elezioni, in cui il governo si fa nel Palazzo. Non è il mio modello di democrazia. Nel mio modello, la democrazia sta in mano ai cittadini”.Ospite a Porta a Porta la presidente del Consiglio ha invece spaziato su tutto il fronte dell’attualità, dal caso Salis – in cui ha sostenuto che la trattativa del governo può avere un esito solo nel momento in cui la sentenza sarà passata in giudicato – alla vicenda di Bari – “possiamo discutere se è adeguata la norma sullo scioglimento dei Comuni ma non si può chiedere che i Comuni di sinistra ne siano esentati” – fino ai rapporti di alleanza con la Lega di Matteo Salvini: “Non sono affatto pessimi i rapporti con Salvini… Spesso scherziamo sulle ricostruzioni di stampa al riguardo”.”La sinistra è in difficoltà – ha proseguito Meloni – e se vogliamo farle un favore ci mettiamo a litigare e a fare campagna elettorale sulla base delle nostre idee, che sono diverse”. Quanto al suo rapporto con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, Meloni ha spiegato di aver costruito “una doverosa collaborazione istituzionale con von der Leyen perché devo portare risultati a casa per l’Italia. Dopodiché le elezioni sono un’altra cosa. Von der Leyen è la candidata del Ppe, io sono presidente dei Conservatori Europei, che potrebbero anche avere un loro candidato alla presidenza della commissione, questa è una decisione che dobbiamo ancora prendere”. LEGGI TUTTO

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    Germania, prezzi import scendono più delle attese a febbraio

    (Teleborsa) – Scendono più delle attese i prezzi import in Germania a febbraio 2024. Il dato, comunicato l’Ufficio Federale di Statistica della Germania (DESTATIS), ha registrato una variazione del -0,2% su mese contro il -0,1% atteso dagli analisti e dopo il +0% di gennaio. Su base annuale si registra un decremento del 4,9% a fronte del -5,9% del mese precedente e rispetto al -4,6% atteso.Per quanto riguarda i prezzi alle esportazioni, si è registrato un decremento dell’1,1% su anno e un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente. LEGGI TUTTO

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    TIM ottiene finanziamento ponte da 1,5 miliardi di euro

    (Teleborsa) – TIM ha negoziato con successo e firmato un contratto di finanziamento ponte per un ammontare di 1,5 miliardi di euro, con una scadenza fino a 18 mesi.L’operazione è volta alla copertura delle necessità di rifinanziamento fino alla data di closing della cessione di NetCo, e presenta condizioni in linea con i benchmarks di mercato, si legge in una nota.I bookrunnes del finanziamento sono BNP Paribas, Credit Agricole, Deutsche Bank, J.P. Morgan, Santander e Unicredit, con quest’ultima che agisce anche da Documentation Bank e Facility Agent. LEGGI TUTTO

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    Germania, ordini industria aumentano meno delle attese a febbraio

    (Teleborsa) – Aumentano meno della attese gli ordinativi all’industria in Germania nel mese di febbraio 2024. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica Destatis, si è registrato un incremento degli ordinativi dello 0,2% su base mensile, mentre il consensus era per una salita dello 0,6%, dopo il -11,4% del mese precedente (dato rivisto da -11,3%).Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente gli ordinativi risultano in calo del 10,6% contro il precedente -6,2%.Nel dettaglio, gli ordini domestici sono cresciuti dell’1,5% rispetto al mese precedente, mentre quelli esteri hanno registrato una diminuzione dello 0,7%. LEGGI TUTTO

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    Israele: tensione con gli USA e allerta per possibile risposta Iran

    (Teleborsa) – Lunga e “tesa” telefonata tra il presidente Usa e il Premier israeliano nella quale Biden ha strigliato Netanyahu intimandogli di cambiare immediatamente e radicalmente registro nella guerra a Gaza.Goccia che ha fatto traboccare la pazienza degli Usa, l’uccisione da parte dell’esercito israeliano di 7 volontari della World Central Kitchen nei giorni scorsi con Biden che per 45 minuti ha incalzato il suo interlocutore chiarendogli – come fa sapere la Casa Bianca -“ha chiarito la necessità che Israele annunci e attui una serie di passi specifici, concreti e misurabili per affrontare i danni ai civili, le sofferenze umanitarie e la sicurezza degli operatori umanitari” e che “la politica degli Stati Uniti rispetto a Gaza sarà determinata dalla nostra valutazione dell’azione immediata di Israele su questi passi”.Nella loro telefonata Biden e Netanyahu “hanno discusso anche delle minacce iraniane contro Israele e il popolo israeliano” . Il presidente Usa “ha chiarito che gli Stati Uniti sostengono fortemente Israele di fronte a tali minacce”.La Cia avrebbe, infatti, informato Israele che l’Iran potrebbe sferrare un attacco imminente contro il suo territorio, ovvero entro le prossime 48 ore, per vendicarsi del raid sul consolato di Teheran in Siria che ha ucciso l’alto comandante dei Pasdaran Mohammed Reza Zahedi, insieme ad altri cinque ufficiali.Per questo, nelle scorse ore Netanyahu ha convocato a il Consiglio di sicurezza a Gerusalemme al termine di una giornata densa di preoccupazione e allarmi anche tra la gente comune. “Sapremo difenderci e agiremo secondo il semplice principio che faremo del male a chiunque ci farà del male o vorrà farci del male”, ha avvertito il primo ministro. LEGGI TUTTO