16 Aprile 2024

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    Edison accelera nel fotovoltaico con nuovo impianto da 41 MW in Sicilia

    (Teleborsa) – Edison ha inaugurato ad Aidone, in Sicilia, un nuovo impianto fotovoltaico da 41 MW all’interno della strategia di crescita nelle energie rinnovabili, che prevede 2 GW di capacità installata fotovoltaica al 2030.”Con il nostro piano di investimenti nelle fonti rinnovabili confermiamo l’impegno nella sfida della transizione energetica volto a realizzare un futuro sostenibile per le aziende e le persone – dichiara l’AD Nicola Monti – Edison ha un forte legame con la Sicilia dove è presente attraverso tutti i principali business, dalla generazione elettrica alla vendita di energia e servizi a valore aggiunto per i clienti sia pubblici che privati. Grazie al nuovo impianto di Aidone rafforziamo ulteriormente la nostra presenza nella regione, aumentando la quota di energia rinnovabile a disposizione del territorio”Il parco fotovoltaico di Aidone genera circa 71,5 GWh di energia rinnovabile all’anno, soddisfacendo così il fabbisogno energetico di 26.500 famiglie ed evitando l’emissione in atmosfera di oltre 29.000 tonnellate di CO2 all’anno. I lavori di costruzione sono iniziati nel novembre del 2020 e sono durati 2 anni e mezzo, impiegando 45 imprese fornitrici, per un totale di oltre 140 mila ore lavorate. “Con l’impianto di Aidone diamo avvio a una robusta pipeline di crescita che farà di Edison uno dei player di riferimento anche nel settore fotovoltaico. Un ambito questo più recente rispetto all’eolico, di cui siamo leader in Italia, e nel quale abbiamo importanti target di sviluppo – commenta Marco Stangalino, Vice Presidente Esecutivo Power Asset Edison – La Sicilia ha un ruolo di primo piano nella transizione energetica e qui vogliamo continuare a essere protagonisti della crescita sostenibile. Nei prossimi tre anni prevediamo di costruire nella regione ulteriori 300 MW da fonte rinnovabile, contribuendo alla generazione di valore sia per il territorio sia per le comunità che ci accolgono”.Nel primo trimestre 2024, il gruppo ha aperto cantieri per nuove realizzazioni di eolico e fotovoltaico in tutta Italia pari a 110 MW, mentre risultano in corso di autorizzazione 0,8 GW di fotovoltaico e 1,6 GW di eolico, di cui la metà sono relativi a progetti di integrale ricostruzione. Inoltre, lo scorso dicembre Edison ha completato la costruzione di 6 impianti fotovoltaici in provincia di Torino e Alessandria per complessivi 34 MW.Nell’ambito del piano di sviluppo di Edison, la Sicilia è un territorio altamente strategico. Al momento, il gruppo detiene e gestisce nella regione 4 impianti eolici da 104 MW situati nelle province di Trapani, Enna e Messina, e, oltre al nuovo impianto di Aidone da 41 MW, un fotovoltaico da 5 MW ad Agira (in provincia di Enna). A questi si aggiungono un nuovo cantiere, recentemente aperto, per un impianto fotovoltaico da 55 MW a Tudia (PA), e ulteriori 3 impianti fotovoltaici da 60 MW già autorizzati. Infine, sono in corso gli iter di autorizzazione per la realizzazione di 6 impianti fotovoltaici da 220 MW e 7 eolici da 330 MW. LEGGI TUTTO

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    Morgan Stanley, utile primo trimestre sale a 3,4 miliardi di dollari su più IPO e bond

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha registrato ricavi netti di 15,1 miliardi di dollari per il primo trimestre del 2024, rispetto ai 14,5 miliardi di dollari di un anno fa. L’utile netto è stato di 3,4 miliardi di dollari, ovvero 2,02 dollari per azione, rispetto all’utile netto di 3,0 miliardi di dollari, o 1,70 dollari per azione diluita, per lo stesso periodo di un anno fa.”Grazie alla forte crescita netta delle nuove attività, la società ha raggiunto i 7 trilioni di dollari di asset dei clienti nel settore della gestione patrimoniale e degli investimenti – ha commentato il CEO Ted Pick – Anche la divisione Institutional Securities ha registrato un rafforzamento nei mercati e nelle attività di underwriting. Il modello Integrated Firm di Morgan Stanley sta fornendo risultati durevoli”.Wealth Management ha riportato ricavi netti pari a 6,9 miliardi di dollari nel trimestre, rispetto ai 6,6 miliardi di dollari di un anno fa. Institutional Securities ha registrato ricavi netti per l’attuale trimestre pari a 7,0 miliardi di dollari, rispetto ai 6,8 miliardi di dollari di un anno fa.All’interno di Institutional Securities, i ricavi dell’Investment Banking sono aumentati del 16% rispetto a un anno fa, arrivando a 1,45 miliardi di dollari.Scendendo nei dettagli dell’Investment Banking, i ricavi da Advisory sono diminuiti rispetto a un anno fa a causa di transazioni di M&A completate in numero inferiore. I ricavi di Equity underwriting sono aumentati in modo significativo rispetto a un anno fa riflettendo maggiori ricavi da IPO e follow-on. I ricavi da Fixed income underwriting sono aumentati rispetto a un anno fa principalmente grazie all’aumento delle emissioni obbligazionarie.I risultati della divisione Investment Management riflettono ricavi netti pari a 1,4 miliardi di dollari su un AUM medio più elevato pari a 1,5 trilioni di dollari. Il trimestre ha incluso flussi netti positivi a lungo termine pari a 7,6 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Forum Confcommercio: “Recuperare gap con l’Europa con più forza lavoro e produttività”

    (Teleborsa) – Migliorare i tassi di partecipazione e di occupazione aumentando il numero di quelli che vogliono lavorare tra quanti possono farlo e alzando la quota di quanti lavorano tra quelli che vogliono lavorare. Più nello specifico, bisogna favorire la partecipazione femminile al mondo del lavoro, soprattutto nel Meridione (nell’Unione Europea è al 60,2% contro il 49,3% del nostro Paese). Questa – secondo “L’Italia in Europa, perché non siamo competitivi”, la ricerca dell’Ufficio Studi Confcommercio presentata dal direttore Mariano Bella nella conferenza stampa di apertura della ventitreesima edizione del Forum “I protagonisti del mercato e gli scenari dell’anno 2000” – la strategia per combattere l’importante problema demografico (tra il 2014 e il 2023 la popolazione in età lavorativa è scesa dell’1,4%) e di produttività del lavoro (solo +7,2% tra il 1995 e il 2022) che penalizza la performance economica dell’Italia. Negli ultimi dieci anni – rileva la ricerca – la popolazione italiana tra i 15 e i 74 anni è scesa di oltre un punto percentuale a fronte del 4,4% della Francia e al +2,1% della Germania. Ciò ha un evidente impatto sull’occupazione e quindi sul benessere economico. “Ogni anno che passa il bacino della forza lavoro potenziale si riduce di 100mila unità: non è un mistero – ha sottolineato Bella – che non si trovino lavoratori”. Per uscirne, la migliore risorsa che il nostro Paese ha a disposizione sono le donne: basti pensare che “eguagliando il tasso di partecipazione femminile al valore della Ue-27 avremmo 2,2 milioni di occupate in più”. Per farlo, occorrerebbe recuperare un divario percentuale con l’Europa che su base nazionale è di 11 punti, che salgono a 23 se si guarda unicamente al Mezzogiorno. La soluzione percorribile, dato che “l’evidenza empirica internazionale dice senza ambiguità che più le donne partecipano al mercato del lavoro più fanno figli, è quella di aumentare gli asili nido, le politiche per la genitorialità, la formazione per permettere alle donne di poter scegliere liberamente cosa fare delle loro vite: è la principale, se non l’unica, opzione disponibile per ricominciare a crescere in termini di forza lavoro potenziale. Non sarà facile e non accadrà subito: ma, se non cominciamo non raggiungeremo mai l’obiettivo”, ha detto Bella.Una possibilità di crescita, complementare a quella dell’espansione della forza lavoro, è l’aumento della produttività, che tra il 1995 e il 2022 è aumentata in Italia cinque volte meno che in Germania e sette volte meno che in Francia. Non perché i lavoratori italiani siano scarsi o sfaticati, ma “a causa del contesto in cui operano lavoratori e imprese, come le scarse performance della PA in termini di efficacia ed efficienza e il sotto-investimento, pubblico e privato, in formazione, istruzione e tecnologia”. È colpa anche delle imprese, perché “in fondo, il prodotto per lavoratore dipende anche dalla quantità e dalla qualità del capitale che gli viene messo a disposizione per lavorare”.Detto che nell’ultimo anno e mezzo l’Italia ha combattuto con grande successo l’aumento dell’inflazione e che dunque è ora di un taglio dei tassi importante (“gradiremmo il 6 giugno non 25 punti base di taglio, ma un bel mezzo punto, giusto per celebrare una politica ben riuscita e rendere altresì coerenti previsioni e azioni”) il direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio ha concluso con l’aggiornamento delle previsioni macroeconomiche: il Pil crescerà dello 0,9% nel 2024 e dell’1,2% nel 2025, con i consumi rispettivamente a +0,9% e a +1,1%, mentre l’inflazione si collocherà all’1,3% quest’anno e all’1,7% nel 2025.”L’economia italiana cresce lentamente. Nessun allarme, ma fondate preoccupazioni”. È vero che da una parte nei primi mesi del 2024 “emergono importanti segnali favorevoli” ma al contempo “i consumi, che valgono il 60% del Pil, continuano ad essere deboli” e “c’è la debolezza della produzione industriale, soprattutto per la flessione dei beni di consumo” ha sottolineato il presidente confederale, Carlo Sangalli, all’inizio del suo intervento. Ma – come emerge dalla ricerca dell’Ufficio Studi – le preoccupazioni più forti, nel medio termine, “sono i significativi gap rispetto ai Paesi europei in termini di calo demografico, di tassi di partecipazione al lavoro, in particolare quello femminile, e di produttività”. Nel complesso – ha proseguito Sangalli – “le indicazioni congiunturali non aiutano a tracciare un percorso di ripresa. Appare ottimistica la valutazione contenuta nel Def per il 2025 di una crescita dell’1,2% senza la conferma dei tagli al cuneo fiscale già in vigore per il 2024. È decisiva – ha aggiunto – la conferma della riduzione delle aliquote e del taglio al cuneo contributivo” e per aiutare la crescita per l’anno in corso “una bella mano potrebbe giungere dalla Banca Centrale Europea nella riunione del prossimo 6 giugno: chiediamo – ha detto – un segnale di coraggio, con una riduzione dei tassi di mezzo punto percentuale, largamente coerente con le valutazioni che la stessa Banca Centrale fa tra l’altro in termini di riduzione dell’inflazione”.In ogni caso, per il presidente di Confcommercio, “sulla crescita bisogna puntare, non c’è un piano B”, utilizzando “tutte le leve possibili, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”. In particolare va accelerata “la realizzazione delle riforme e degli investimenti legati al Pnrr, che è un’opportunità irripetibile per rendere l’Italia più moderna, efficiente, inclusiva, aperta all’innovazione”. E “occorre andare avanti anche sulla riforma fiscale e giungere alla sua completa realizzazione: riduzione del carico e semplificazione dell’adempimento ne sono cardini irrinunciabili. Bene, dunque, la riduzione delle aliquote Irpef in termini di minore carico tributario e maggiore reddito disponibile, misura che va però certamente resa strutturale”. Confcommercio auspica poi “la conferma della riduzione del cuneo contributivo anche per il 2025, come peraltro annunciato dal Governo” e condivide l’idea di “estendere la riduzione del carico fiscale al ceto medio. Sarebbe una boccata di ossigeno in grado di sostenere i consumi e, quindi, di incidere positivamente su occupazione e crescita”.Infine l’Europa, perché “un’Unione Europea competitiva sulla scena globale costituisce un fattore essenziale per la stabilità politico-economica, per la qualità della vita dei cittadini e per la crescita sostenibile delle sue imprese”. Per Sangalli va costruito un “ecosistema favorevole per la creazione e lo sviluppo delle imprese nel mercato unico”, mentre per il progetto economico europeo sono “cruciali le sfide della doppia transizione verde e digitale e dei connessi investimenti adottando un approccio pragmatico, fondato su valutazioni di impatto, criteri di gradualità e di sostenibilità economica e sociale, principio di neutralità tecnologica e strumenti finanziari di incentivazione e di accompagnamento per territori, imprese e cittadini”.Dopo aver chiesto “un rinnovato impegno sulla questione immigrazione”, Sangalli ha concluso evidenziando che “le elezioni europee del giugno 2024 costituiranno uno snodo democratico decisivo per giungere a decisioni coerenti con la necessità e l’urgenza di un progetto europeo caratterizzato da maggiore autonomia strategica e volto a promuovere la competitività dell’economia europea a livello globale”. LEGGI TUTTO

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    Saccheria Franceschetti, Integrae SIM taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha abbassato a 2,30 euro per azione (da 3,05 euro) il prezzo obiettivo su Saccheria F.lli Franceschetti, società quotata su Euronext Growth Milan e leader in Italia nel packaging industriale in tessuto di rafia di propilene, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale dell’84%. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati del 2023, con ricavi ed EBITDA inferiori alle aspettative.Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione annuale per il FY23, gli analisti hanno modificato le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimino ricavi FY24 pari a 18 milioni di euro e un EBITDA pari a 2,05 milioni di euro, corrispondente ad una marginalità del 11,4%. Per gli anni successivi, si aspettano che il valore dei ricavi possa aumentare fino a 21 milioni di euro (CAGR 23-26: 5,7%) nel FY26, con EBITDA pari a 2,65 milioni di euro (corrispondente ad una marginalità del 12,6%), rispetto a 2,29 milioni di euro del FY23 (corrispondente ad un EBITDA Margin del 12,9%). A livello patrimoniale, invece, stimano una NFP per il FY24 pari a 1,04 milioni di euro di debito. LEGGI TUTTO

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    algoWatt, linea factoring per 2,5 milioni da Generafinance per controllata

    (Teleborsa) – algoWatt, GreenTech Solutions Company quotata su Euronext Milan, ha comunicato che la controllata TerniEnergia Progetti ha ricevuto la delibera per l’attivazione di un contratto di factoring, per massimo di 2,5 milioni di euro, da Generalfinance, per fornire adeguato supporto finanziario alla società.Generalfinance, intermediario finanziario quotato su Euronext STAR Milan, si affianca quale partner finanziario di TerniEnergia Progetti mettendo al servizio della società nuove soluzioni di factoring, al fine di consentire l’acquisizione di grandi commesse nel settore fotovoltaico, in modo da incrementare significativamente i volumi di fatturato della subsidiary, ottimizzare il ciclo finanziario correlato alle commesse presenti in portafoglio ordini, nonché di rendere maggiormente sostenibili gli impegni nei confronti della controllante algowatt per l’affitto del ramo d’azienda EPC e O&M fotovoltaico, nel contesto dell’avviato scenario di ristrutturazione. LEGGI TUTTO

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    Almawave, assemblea approva bilancio 2023 e nomina nuovo CdA

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Almawave, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI), dell’analisi del linguaggio naturale e dei servizi Big Data, ha approvato il bilancio 2023 e deliberato di destinare l’utile di esercizio di 6.322.357,48 euro come segue: a Riserva Legale per 702,41 euro e, alla riserva denominata “Utili (Perdite) a nuovo”, per 6.321.655,07 euro.L’assemblea ha anche nominato il Consiglio di Amministrazione, determinandone in dieci il numero dei componenti, fissandone la durata in carica in tre esercizi e, quindi, fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio che chiuderà il 31 dicembre 2026.Il CdA risulta così composto: Marco Tripi (confermato quale Presidente), Antonio Amati, Marina Brogi, Paolo Ciccarelli, Christian De Felice, Smeraldo Fiorentini, Francesco Profumo, Raniero Romagnoli, Valeria Sandei e Luisa Torchia, tutti tratti dall’unica lista depositata, presentata dall’azionista Almaviva, titolare di 19.331.382 azioni, rappresentative del 65,11% del capitale sociale.(Foto: Benjamin Child on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    TMP Group, Laura Pedrinazzi si dimette dal CdA per divergenze

    (Teleborsa) – TMP Group, tech-media company italiana quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella progettazione e sviluppo di strategie di comunicazione, ha ricevuto da Laura Pedrinazzi le proprie dimissioni, con effetto immediato, da consigliere della società, in ragione di divergenze sulla gestione.Pedrinazzi risulta detenere, al momento delle sue dimissioni, indirettamente azioni di TMP.Pedrinazzi era espressione del cornerstone investor Smart Capital (holding di partecipazioni con capitale permanente specializzata in investimenti di Private Equity e di Private Investments in Public Equity) che ha accompagnato TMP Group in quotazione l’anno scorso. LEGGI TUTTO

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    Disabilità, il Cdm approva in via definitiva il decreto sul progetto di vita

    (Teleborsa) – Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva l’ultimo decreto attuativo della legge delega in materia di disabilità che riguarda il Progetto di vita. Si tratta del decreto più importante poiché serve a valutare le disabilità, a garantire una presa in carico completa della persona dal punto di vista sanitario, sociosanitario e sociale per superare le frammentazioni di prestazioni e servizi.Lo stesso decreto contiene la riforma delle procedure di accertamento dell’invalidità civile e quelle della valutazione multidimensionale che entreranno in vigore con una sperimentazione che partirà in alcune province dal 1 gennaio 2025. Nella riunione del Consiglio dei Ministri, sono stati esaminati tre disegni di legge riguardanti la ratifica ed esecuzione di accordi internazionali con la Libia, il Liechtenstein e la Repubblica Popolare Cinese, miranti a eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e a prevenire l’evasione e l’elusione fiscale. La sessione è stata presieduta dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, appena rientrata da Verona dove ha partecipato al Vinitaly.Durante la riunione sono stati trattati oltre a temi come la definizione della disabilità, anche norme per il volontariato nel Trentino-Alto Adige/Südtirol, procedure di reclutamento nel settore AFAM e modifiche agli ordinamenti didattici delle istituzioni artistiche. LEGGI TUTTO