19 Aprile 2024

Daily Archives

More stories

  • in

    Dl Superbonus, ipotesi emendamento per coinvolgere i Comuni nei controlli

    (Teleborsa) – Secondo quanto riferisce Ansa che cita fonti parlamentari, in commissione Finanze del Senato si starebbe valutando di preparare un emendamento al dl Superbonus per coinvolgere, su base volontaria, i Comuni nei controlli ai cantieri del Superbonus. L’obiettivo sarebbe quello di garantire ai Comuni un ritornoeconomico pari al 30% (questa la percentuale su cui ci si sta orientando) dell’eventuale recupero.Dalla maggioranza sono arrivate poi alcune proposte che prevedono deroghe per zone colpite dal sisma e alluvione e per il Terzo settore su cui sarebbe in corso una valutazione del Ministero dell’Economia. L’emendamento prevede, compatibilmente con le risorse disponibili, di ampliare la deroga già inserita nel decreto per gli immobili di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria danneggiati dal terremoto del 2009 e dai terremoti a partire da agosto 2016. Si includerebbero nella lista anche Molise, Emilia Romagna, Catania e Ischia per gli interventi di ricostruzione degli immobili danneggiati.Il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato alle ore 14 del 24 aprile. “Sarà dirimente – ha spiegato il presidente della Commissione finanze di Palazzo Madama, Massimo Garavaglia – l’intervento del Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti. Nel corso dell’audizione sul Def, prevista per lunedì nelle Commissioni bilancio di Camera e Senato, il Ministro affronterà anche il tema del Superbonus. Quella sarà l’occasione per chiarire il perimetro delle eventuali modifiche alle norme sulle agevolazioni edilizie”. Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha già annunciato che è stato presentato un emendamento del governo al decreto che prevede il differimento dal 30 aprile al 30 giugno 2024 del termine per i Comuni per approvare i piani finanziari e le tariffe relativi alla Tari. LEGGI TUTTO

  • in

    OPA Tod’s, adesioni al 38,9%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulle azioni Tod’s, maison italiana del lusso quotata su Euronext Milan, risulta che oggi, 19 aprile 2024, sono state presentate 7.158 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 3.600.777, pari allo 38,9% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 25 marzo 2024 e terminerà l’8 maggio 2024. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Tod’s acquistate sul mercato nei giorni 7 e 8 maggio 2024 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

  • in

    BCE, Lagarde: taglio tassi interesse appropriato con inflazione verso il 2%

    (Teleborsa) – La presidente della Banca Centrale Europea, ChristineLagarde, ha ribadito che un taglio dei tassi di interesse da parte della BCE “sarà appropriato” se il Consiglio direttivo vedrà aumentare il suo livello di fiducia sul fatto che “l’inflazione stia convergendo verso l’obiettivo del 2% in maniera sostenuta”. Nel suo intervento all’International Monetary and Finacial Committee nel corso delle assemblee primaverili di FMI e Banca mondiale, Lagarde ha aggiunto che “al tempo stesso il Consiglio non si impegna in maniera predeterminata in un particolare percorso dei tassi”. LEGGI TUTTO

  • in

    Superbonus, Berger (FMI): non efficiente, non aiuta l’Italia lungo la strada della produttività

    (Teleborsa) – Il vicedirettore del dipartimento europeo del Fondo Monetario Europeo, HelgeBerger, ha criticato il Superbonus e questo tipo di incentivi spiegano che non aiutano la produttività. Dopo la forte ripresa post recessione, l’economia dell’Italia si sta ora orientando verso ritmi di crescita “in linea con il potenziale”, ha sottolineato Berger durante la conferenza stampa sul rapporto sulle prospettive in Europa, e il rallentamento che il FMI pronostica sul 2026 – con un limitato +0,2% del PIL – riflette il venir meno del Superbonus e l’incertezza sui fondi del PNRR. Interpellato sul da farsi per assicurare un percorso sostenibile del debito pubblico “in cima alla lista ci sono gli incentivi fiscali, molti dei quali non sono efficienti per aiutare l’Italia sulla strada della produttività. Il Superbonus ne è un esempio – ha dichiarato – assieme a altri”. Inoltre in Italia “ci sono scappatoie (loopholes) nel sistema fiscale che limitano la base imponibile e entrate”, mentre secondo Berger bisogna anche intervenire sui sussidi a sostegno del costo della vita. Su quel che potrebbe aiutare: “assicurare che le riforme siano in carreggiata. E poi c’è un sacco da fare da fare su riforme di istruzione e sulle infrastrutture”, ha aggiunto. Interpellati nello specifico sul progetto del ponte sullo Stretto di Messina, dal Fondo Monetario Internazionale hanno risposto che sui progetti infrastrutturali solitamente si guarda agli investimenti complessivi e non ai singoli progetti. “Ma è chiaro che su ogni progetto individuale, che fa parte di un piano in qualunque paese, si devono valutare costi e benefici e vuoi fare solo quello che ha un beneficio netto. Che va gestito con una buona governance. Questi principi si applicano all’Italia come a qualunque altro paese”.Nel rapporto sull’economia europea, il FMI ha poi sottolineato che in Europa e nell’area euro “il percorso dell’allentamento della politica monetaria deve corrispondere all’evoluzione delle forze inflazionistiche di fondo”. “Una dinamica misurata e graduale di accomodamento è preferibile nello scenario di base, per assicurare che le condizioni monetarie non si allentino troppo rapidamente o troppo lentamente”, ha aggiunto. Al tempo stesso all’istituzione di Washington ribadisce il richiamo a ritirare le misure di aiuto che erano state messe in campo dai governi nel corso dell’ultima crisi, ma di non minare investimenti pubblici e sistemi di protezione sociale. Secondo il FMI il consolidamento dei conti pubblici, combinato con riforme sul lato del fisco, rafforzerà la sostenibilità delle finanze e ripristinerà margini rispetto a rischi che potrebbero materializzarsi più avanti.(Foto: © ruskpp/123RF) LEGGI TUTTO

  • in

    La Cina ordina ad Apple di rimuovere WhatsApp e Threads per ‘motivi di sicurezza nazionale’

    (Teleborsa) – Apple ha rimosso WhatsApp e Threads di Meta Platforms dal suo app store in Cina, dopo aver ricevuto un ordine da Pechino legato a “motivi di sicurezza nazionale”. Rimosse anche le piattaforme di messaggistica Signal, Telegram e Line. Altre app Meta tra cui Facebook, Instagram e Messenger risultano invece ancora disponibili, insieme ad altre popolari piattaforme occidentali tra cui YouTube e X. “La Cyberspace Administration of China ha ordinato la rimozione di queste app dallo store cinese sulla base dei timori per la sicurezza nazionale”, ha detto Apple in una nota. “Siamo obbligati a seguire le leggi dei Paesi in cui operiamo, anche quando non siamo d’accordo”, prosegue.Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, la Cyberspace Administration of China avrebbe chiesto ad Apple di rimuovere WhatsApp e Threads dall’App Store perché entrambi contengono contenuti ‘provocatori’ nei confronti del presidente cinese Xi Jinping, il che rappresenta una violazione delle leggi sulla sicurezza informatica del paese. LEGGI TUTTO

  • in

    Acc presenta bozza protocollo per collocazione lavoratori. Sindacati chiedono maggiore garanzie

    (Teleborsa) – Nell’incontro tenutosi al ministero delle Imprese e del made in Italy, Acc ha presentato la prima bozza di protocollo per la collocazione dei lavoratori. Lo riferisce una nota di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr.”Per la prima volta dall’inizio del confronto – dicono i sindacati – si è lavorato su testi, che, pur importanti, riteniamo ancora non contengano le sufficienti garanzie richieste in merito al passaggio prioritario di tutti i lavoratori da Stellantis ad Acc, oltre alle necessarie condizioni inerenti criteri e modalità di tali passaggi che necessariamente devono essere concordati. I lavoratori di Stellantis Termoli costituiscono il bacino fondamentale e prioritario al quale Acc deve fare riferimento”. “Essendo il testo al momento non sufficiente – aggiungono Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm, e Aqcfr – abbiamo chiesto che siano ripresi i punti del documento del ministero del 14 marzo scorso che ribadisce che la ricerca di professionalità esterne potrà esclusivamente riguardare competenze non riscontrabili in Stellantis Termoli. Chiediamo inoltre che ci sia una gestione con appositi incontri con le organizzazioni sindacali per il bacino residuo di lavoratori a fronte di oggettive problematiche di riconvertibilita’ professionali e motivate ragioni di volontarietà di inserimento in Acc. Nei prossimi giorni il ministero lavorerà su una nuova bozza che sarà discussa nel prossimo incontro dell’8 maggio. Chiediamo inoltre che sia convocato al piu’ presto il tavolo automotive specifico presso il Mimit per il territorio di Termoli cosi’ da poter discutere della situazione occupazionale di Stellantis e dell’indotto, nonchè i tavoli non ancora svolti degli altri territori”. LEGGI TUTTO

  • in

    Ex Ilva: sindacati convocati a palazzo Chigi

    (Teleborsa) – Lunedì 29 aprile alle 15, i rappresentanti sindacali sono stati convocati a Palazzo Chigi per una riunione riguardante la situazione dell’ex Ilva. La convocazione è stata estesa a Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Usb e Ugl metalmeccanici. LEGGI TUTTO

  • in

    Medio Oriente, dal G7 Esteri a Capri appello alla “de-escalation” tra Iran e Israele

    (Teleborsa) – “Ribadiamo la nostra opposizione ad un’operazione militare su vasta scala a Rafah, che avrebbe conseguenze catastrofiche sulla popolazione civile. Ribadiamo il nostro appello per un piano credibile e attuabile per proteggere la popolazione civile locale e rispondere ai loro bisogni umanitari”. Così i ministri degli Esteri di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, insieme all’Alto Rappresentante dell’Unione Europea, nel documento finale del G7 esteri che riguarda il Medio Oriente. I ministri del G7 hanno inoltre ”chiesto che l’Iran e i gruppi alleati cessino i loro attacchi”. Nel comunicato diffuso al termine della riunione a Capri i ministri hanno anche sottolineato che ”il governo iraniano verrà considerato responsabile delle sue azioni destabilizzanti”. I ministri degli Esteri del G7 si sono poi detti ”pronti ad adottare ulteriori sanzioni o altre misure, ora e in risposta a diverse iniziative destabilizzanti”. I ministri hanno quindi condannato ”con la massima fermezza l’attacco diretto e senza precedenti dell’Iran contro Israele nell’aprile scorso”. Per i ministri del G7 ”si è trattato di un’escalation pericolosa, poiché l’Iran ha lanciato centinaia di missili balistici, missili da crociera e droni”. Inoltre è stato condannato ”il sequestro iraniano, in violazione del diritto internazionale, della nave mercantile battente bandiera portoghese Msc Aries vicino allo Stretto di Hormuz. Chiediamo il rilascio immediato della nave, del suo equipaggio e del carico”. “Ho voluto che ci fosse un messaggio chiaro del G7. L’obiettivo politico del G7 si chiama de-escalation” e “continueremo ad essere protagonisti attivi in tutta l’area del Medio Oriente”, ha dichiarato il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani. Per quanto riguarda l’Ucraina, invece, nel documento finale si indica che la Russia dovrà pagare per i danni e la devastazione che sta causando in Ucraina, I beni congelati rimarranno immobilizzati ma i paesi del G7 continueranno a esplorare “tutte le strade possibili per aiutare l’Ucraina a ottenere un risarcimento”, in linea con i nostri rispettivi sistemi giuridici e il diritto internazionale”. “Putin spera che abbandoneremo Kiev, ma non accadrà” ha dichiarato il segretario di stato americano, Antony Blinken, durante un punto stampa. “Abbiamo dato un contributo straordinario alla difesa dell’Ucraina e come ho detto già in precedenza questa è la miglior condivisione di un onere che ho visto tra tutti i Paesi del G7 e tutti i Paesi della Nato, negli ultimi 50 anni”, ha aggiunto, “molti hanno fatto molto di più di quanto era stato richiesto”. LEGGI TUTTO