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    Qualità della vita nel Lazio, Istituto Piepoli: “Il 74% dei cittadini è soddisfatto”

    (Teleborsa) – La qualità della vita nella regione Lazio soddisfa il 74% dei cittadini, in particolare chi risiede nelle province di Viterbo (82%) e di Roma (73%) e i ragazzi dai 18 ai 34 anni (78%). Un peggioramento nel tempo è avvertito da coloro che, invece, vivono nei grandi comuni (-45%), dagli over 55 (-45%) e da chi abita nella provincia di Roma (-30%). Con le smart city, il 71% degli intervistati teme l’esclusione digitale e il 61% segnala il rischio di un controllo eccessivo. È quanto emerge dalla ricerca dell’Istituto Piepoli “Lazio 2025 tra smart city e vivibilità”, in cui si analizza la qualità della vita percepita dai cittadini della regione Lazio, con particolare attenzione agli effetti dei grandi eventi del 2025, come il Giubileo, sulla vivibilità urbana e sulla fruizione dei servizi pubblici. Lo studio è stato presentato al Senato nel corso del convegno “Abitare il cambiamento: città vivibili e cittadini consapevoli”, promosso da Federconsumatori Lazio Aps con Adiconsum Lazio Roma Capitale e Rieti Aps, Adicu Aps, Adoc Roma e Lazio Aps, Consumatori Solidali Lazio Aps e UGCons, associazioni impegnate nella tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti oltre che nella promozione del benessere sociale.Vita sociale e servizi pubblici, alto gradimentoI maggiori livelli di soddisfazione sono legati alla vita sociale (61%) e all’ambiente (60%). Anche i servizi pubblici, quali scuole e servizi educativi, sanitari e amministrativi, ottengono un livello di gradimento medio-alto (60%). Sicurezza (55%) e mobilità (50%) sono, invece, le aree che raccolgono un consenso mediamente più basso.Giubileo, turismo e preoccupazioniQuasi un intervistato su due ha percepito cambiamenti legati ai preparativi per il Giubileo 2025 (48%). I grandi eventi sono considerati come un’opportunità di crescita, di sviluppo turistico (43%) e infrastrutturale (37%). Allo stesso tempo, però, generano anche preoccupazioni concrete per l’impatto sulla qualità della vita quotidiana, specialmente in termini di mobilità (49%), vivibilità urbana (34%) e costi (31%). I cittadini esprimono opinioni diverse sull’adeguatezza della gestione dei lavori per i grandi eventi nelle loro città, solo il 44% li considera adeguati. I giudizi più positivi arrivano dai giovani, mentre chi ha un’età compresa tra 35 e 54 anni e chi vive in provincia di Roma tende a essere più critico.Conoscenza e rischi delle smart cityL’informazione sul significato e le caratteristiche di una smart city resta limitata: solo l’8% dei cittadini si sente molto informato. Una percentuale che sale tra i giovani (52%), tra chi risiede a Roma (44%) e nella provincia di Viterbo (49%). In generale, più della metà degli intervistati si dichiara poco o per nulla informato, soprattutto tra le fasce di età più mature. I diversi aspetti delle smart city sono ritenuti utili nel migliorare la qualità della vita in relazione all’efficienza energetica e ambientale (50%), alla mobilità sostenibile (49%) e ai servizi digitali per i cittadini (44%). I cittadini sono concordi nell’affermare l’esistenza di diversi benefici delle smart city soprattutto in termini di semplicità ed efficienza dei servizi pubblici (73%) e sviluppo di una mobilità urbana più sostenibile (72%), ma esprimono preoccupazione per i possibili effetti collaterali: il 71% teme l’esclusione digitale e il 61% segnala il rischio di un controllo eccessivo.Progetti smart, grandi eventi e informazione limitataSolo un terzo degli intervistati si dichiara “molto” o “abbastanza” informato su cosa accade nella propria città in tema di grandi eventi e smart city. I giovani tra i 18 e i 34 anni e i residenti di Rieti si mostrano più positivi. Per avere notizie sulle iniziative locali i cittadini si affidano soprattutto ai canali digitali ufficiali come siti web (30%), social media (21%), giornali locali (21%) o televisione nazionale (20%). Molto si può ancora fare in merito alla completezza delle informazioni fornite dal Comune e al coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali locali: sul primo punto solo 4 intervistati su 10 considerano complete le informazioni fornite dal Comune, e, sul secondo punto, appena il 24% percepisce un reale coinvolgimento nei processi decisionali locali.”Il tema della mobilità sostenibile è centrale nel percorso verso la transizione ecologica, che è fra gli obiettivi richiesti dall’Europa che il nostro Paese sta perseguendo con investimenti in tema di infrastrutture e mezzi di trasporto sempre più ecologici. Questi interventi, uniti a un programma di rinnovamento delle infrastrutture ferroviarie, dal prossimo 23 giugno – ha sottolineato nel suo messaggio Fabrizio Ghera, assessore Mobilità, Trasporti, Tutela del Territorio, Ciclo dei rifiuti, Demanio e Patrimonio della Regione Lazio – inizieranno i lavori di raddoppio della ferrovia Roma-Nord attesi da anni, testimoniano l’attenzione dell’Amministrazione regionale per un trasporto pubblico sempre più sostenibile, che favorisca il diritto alla mobilità dei cittadini rendendo i nostri centri urbani sempre più fruibili. Ritengo che tutte queste attività fatte e le prospettive del futuro debbano essere discusse e condivise con i cittadini del Lazio, con le Associazioni dei consumatori che li rappresentano e che dimostrano l’attenzione al territorio della Regione, alla collaborazione con tutte le Pubbliche Amministrazioni, sia regionali che quelle locali. Mi auguro, quindi, che questo convegno possa rappresentare l’inizio di un percorso di confronto e collaborazione”.”Dalla ricerca – ha detto Alessandra Consorti, capo Segreteria del vicepresidente e assessore Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione della Regione Lazio e Presidente del CRCU, Roberta Angelilli – emergono dati molto interessanti sulla vivibilità della nostra città e della nostra Regione. Un dato che colpisce è il divario tra obiettivi e servizi offerti da Roma e dal resto della Regione. C’è un gap che va colmato, e la Regione ne è consapevole. Per questo abbiamo predisposto diversi interventi in materia di innovazione tecnologica utilizzando il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) grazie al quale abbiamo attivato un bando con dei voucher dedicati alle PMI e pensati proprio per colmare il gap in digitalizzazione. Nella Regione, inoltre, su tutto il territorio, c’è una rete di spazi attivi, dei veri e propri incubatori e acceleratori di imprese dove le idee che nascono possono trasformarsi in startup di successo”.”La ricerca che abbiamo discusso – ha dichiarato Riccardo Corbucci, consigliere dell’Assemblea Capitolina e presidente della Commissione Roma Capitale, Statuto ed Innovazione Tecnologica – fotografa un dato in controtendenza, il fatto che nella regione Lazio e nel comune di Roma c’è una consapevolezza positiva da parte dei cittadini. Si stanno facendo tantissimi sforzi negli ultimi anni per rendere questa città smart, sostenibile, più vicina ai problemi delle persone. Stiamo lavorando perché l’experience dei cittadini sia sempre più attiva e proattiva, che ci sia anche una partecipazione. Abbiamo anche costituito una Consulta Smart City per fare questo e crediamo che, insieme alla Regione Lazio, Roma Capitale possa far diventare Roma il traino di questo sviluppo”.”È interessante vedere come vivono i cittadini del Lazio, la maggioranza dei quali – ha affermato Livio Gigliuto, presidente Istituto Piepoli – esprime un giudizio positivo rispetto alla situazione attuale, tuttavia prevale una percezione di peggioramento nel tempo. Eventi come il Giubileo hanno avuto un impatto significativo con un aumento del turismo, ma anche del traffico. I cittadini del nostro territorio ammettono di essere poco informati sul tema delle smart cities che è legato all’ambiente e alla tecnologia, ma anche alla sicurezza urbana. Lo sviluppo della digitalizzazione è apprezzato sebbene ci sia una preoccupazione legata alle implicazioni sulla privacy. C’è, infatti, un lato negativo nella percezione delle smart city, che forse potrebbero determinare un eccessivo controllo della vita quotidiana, poca libertà. Occorre, quindi, comunicare gli elementi positivi e rassicurare le persone su ciò che può essere visto come un rischio, ma che in realtà non lo è”.”Siamo molto soddisfatti dei dati emersi dalla ricerca, che – ha spiegato Lorenzo Marinone, consigliere dell’Assemblea Capitolina e delegato dal Sindaco alle Politiche Giovanili – certificano il lavoro che l’amministrazione capitolina sta facendo, in particolare nel coinvolgimento dei giovani. Abbiamo cercato di creare una rete con il mondo dell’associazionismo e con quello universitario, per cercare di rendere la vita dei giovani romani, e anche dei turisti e dei fuori sede che studiano e lavorano nella nostra città, più accessibile e digitalizzata, includendoli nella vita pubblica. In questo studio, vediamo anche come i grandi eventi influiscano positivamente sulla città. I giovani, finalmente, apprezzano il tentativo di questa amministrazione di lavorare in maniera congiunta. Roma finalmente viene vista non solo come città storica, ma anche innovativa e digitale”.”L’indagine condotta dall’Istituto Piepoli – ha dichiarato Carla Ciocci, UGCons – offre spunti molto interessanti sulla qualità della vita percepita dai cittadini della regione Lazio. La generale soddisfazione che emerge, soprattutto da parte del target giovanile, invita a rafforzare il dialogo e la collaborazione con la cittadinanza, soprattutto per tutelare e includere le fasce più fragili. Eventi di forte impatto come il Giubileo e la transizione verso le smart city sono senz’altro un banco di prova importante e per questo credo sia fondamentale migliorare anche l’aspetto comunicativo, per informare i cittadini, su problematiche e opportunità, offrendo così ulteriori stimoli all’impegno quotidiano delle nostre associazioni. Il benessere sociale passa anche attraverso una maggiore coesione tra chi vive e chi amministra le città, sempre più complesse e organizzate”.”Il progetto proposto dalla Regione Lazio, al quale abbiamo aderito, – ha detto Fabrizio Micarelli, Federconsumatori Lazio Aps – ci ha consentito di esplorare il tema emergente della smart city, di venire a conoscenza di nuovi temi che le comunità devono affrontare spesso non sufficientemente informate. La smart city ci pone di fronte al problema di uno sviluppo sostenibile, di una qualità della vita migliore e delle nuove opportunità, di tipo lavorativo o anche di tipo culturale che lo sviluppo tecnologico offre. In questo quadro si pone la funzione delle associazioni dei consumatori che dovranno tutelare, con sempre più attenzione, tutte le problematiche scaturenti dall’evoluzione delle materie consumeristiche”.”La città di Roma – ha dichiarato Giancarlo Balla, Adoc Roma e Lazio Aps – si conferma all’avanguardia nell’innovazione e nella sostenibilità, grazie all’implementazione di tecnologie smart city che migliorano la qualità della vita dei cittadini e riducono l’impatto ambientale. Il Comune di Roma ha lanciato un ambizioso progetto di trasformazione digitale, che prevede l’installazione di sensori intelligenti, la creazione di una rete di comunicazione avanzata e lo sviluppo di applicazioni mobili per i cittadini. Facendo parte della generazione over 70 e vedendo con i miei occhi le difficoltà che si riscontrano alla mia età davanti all’utilizzo delle nuove tecnologie, sorge spontaneo chiedersi quanto queste possano essere utili per questa fascia della popolazione, ma sono convinto che con la giusta alfabetizzazione digitale non saranno un ostacolo bensì un vantaggio, che ci farà vivere e affrontare meglio la città”.”Affrontare le tematiche relative alla smart city – ha affermato Danilo Reali, Adiconsum Roma Capitale Rieti e Lazio Aps – ha significato una diversa lettura nel rapporto dei cittadini quali consumatori rispetto agli obiettivi e le realizzazioni che le città perseguono per aumentare il benessere dei propri abitanti. L’indagine commissionata, e da quanto emerso, ha consentito e consente di rivedere i contatti con le persone e la collettività urbana, avendo cura di quanto il progressivo evolversi del ricorso a sistemi digitali e di intelligenza artificiale incida sulla fruibilità dei servizi, che sempre più diviene impersonale rispetto alla socialità e quindi come coniugare l’impersonale con la richiesta di rapporto personale per raggiungere quel benessere che una smart city ha come obiettivo”.”Il progetto promosso dalla Regione Lazio con l’Assessorato allo Sviluppo Economico – ha detto Camilla Sica, Consumatori Solidali Lazio Aps – ci ha permesso di occuparci di un tema di grande rilevanza. Digitalizzazione e smart city visti come l’opportunità di sviluppo e crescita del rapporto tra cittadini consumatori e Pubblica Amministrazione. Un tema su cui la nostra associazione è impegnata con successo da tempo”.”La smart city non può essere solo un insieme di tecnologie e infrastrutture digitali: deve essere prima di tutto una città pensata per le persone. Con ‘Abitare il cambiamento’ – ha dichiarato Camillo Bernardini, Adicu Aps – abbiamo voluto mettere i cittadini al centro, perché solo cittadini informati e consapevoli possono contribuire attivamente a una trasformazione urbana sostenibile ed equa. È necessario lavorare per una città intelligente che sia anche empatica, accessibile e capace di rispondere ai bisogni reali di chi la vive ogni giorno. Questo è l’impegno che, come Adicu, portiamo avanti con determinazione”.”La vera rivoluzione dal basso – ha osservato Leandro Aglieri, presidente Consulta Roma Smart City Lab – è la coprogettazione della città del futuro grazie alla rete delle associazioni. Fra i nostri aderenti abbiamo comitati, università, aziende, enti di ricerca. C’è una grande voglia di partecipazione e questo è un aspetto positivo. Occorre elevare il livello di potenziamento pensando alla smart region, fino alla smart nation. La nostra città può diventare la capitale dell’innovazione e noi vogliamo essere il traino di questo processo. La Consulta ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso le nuove tecnologie. In tale prospettiva, la città smart del futuro deve essere sempre più sostenibile e partecipata”.”L’Indagine presentata oggi – ha detto Piero Daminato, Federconsumatori Lazio Aps – è uno strumento utile per comprendere come si sta governando questo processo di cambiamento. È necessario mettere al centro il cittadino, che è il vero protagonista e non il destinatario finale del servizio. È fondamentale, pertanto, mettere intorno a un tavolo le associazioni e le amministrazioni per trovare soluzioni al fine di affrontare il tema della mobilità e il ciclo dei rifiuti migliorando la qualità della vita dei cittadini”. LEGGI TUTTO

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    Giustizia, Sisto: “Avanti con stabilizzazione dell’Ufficio per il Processo

    (Teleborsa) – “Giustizia ed efficienza devono procedere di pari passo, il ministero è impegnato per assicurare una giustizia più rapida ed efficiente, con strutture migliori, senza compromettere le garanzie e i diritti dei cittadini. Questo impegno non si limita soltanto a interventi normativi, ma comprende anche azioni logistiche. Stiamo rispettando gli obiettivi fissati dal Pnrr e siamo ottimisti per il futuro”. È quanto ha dichiarato Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia, intervenuto nel corso della tavola rotonda “Giustizia ed efficienza dello Stato”, nell’ambito all’evento “Italia 2035, strategie per un futuro di crescita e stabilità”, promosso da Forbes a Roma nella sala Trilussa della Cassa di previdenza dei Geometri, presieduta da Diego Buono.”Grazie all’Ufficio del Processo, – ha proseguito Sisto – abbiamo già fatto significativi passi avanti, con l’obiettivo di ridurre del 40% i tempi dei procedimenti civili e del 25% quelli penali, risultato che puntiamo a ottenere grazie anche all’impegno dei giovani operatori degli UPP, per i quali prevediamo un piano di stabilizzazione tra le 4.500 e le 5mila unità. Inoltre, stiamo valutando l’introduzione di bonus per agevolare la partecipazione a ulteriori concorsi pubblici, così da trattenere all’interno del sistema giustizia queste preziose professionalità. Sul fronte del sovraffollamento carcerario, prevediamo interventi mirati nell’edilizia penitenziaria, con l’ampliamento delle strutture e la ristrutturazione di quelle esistenti. È previsto anche un importante investimento sui percorsi di trattamento e sulle opportunità di lavoro per i detenuti, considerando che la recidiva scende intorno al 2% per chi partecipa a queste attività. Infine, sarà attuato un ampio piano di assunzioni per rafforzare ulteriormente i servizi offerti”.”I problemi della giustizia in Italia – ha detto Alfonso Celotto, professore ordinario di Diritto costituzionale dell’Università Roma Tre – attengono sicuramente a problemi organizzativi interni come il tema della separazione delle carriere di cui si sta discutendo il disegno di legge di riforma costituzionale e poi problemi di efficienza. I cittadini vogliono sentenze in tempi rapidi, giuste e rispettose dei crismi del diritto di difesa. Bisogna lavorare su questi versanti. Dobbiamo puntare all’efficienza diminuendo, da una parte, l’impatto del contenzioso e il numero delle cause. In Italia contiamo 5 milioni di sentenze l’anno. La Cassazione fa circa 100mila sentenze l’anno. Occorrono metodi alternativi di risoluzione a quelli giudiziari e dare tempi certi. Una giustizia che funziona è al centro del sistema democratico del nostro Paese”.”Le principali criticità del sistema giudiziario italiano – ha sottolineato Tommaso Miele, presidente aggiunto Corte dei conti – sono sotto gli occhi di tutti. Non si può certamente dire che la Giustizia in Italia funzioni. Non solo per i tempi lunghissimi, motivo per cui già essere sottoposto a un processo è una pena, soprattutto se si considerano tutti gli effetti collaterali. Molte volte si è sottoposti ancora prima al processo mediatico che rappresenta già di per sé una condanna che comporta l’esclusione dai rapporti sociali e dalle relazioni familiari per i colletti bianchi. Tutte le persone sono uguali davanti alla Giustizia e accertate le responsabilità occorre essere molto severi. Però è bene ricordare che in Italia vige sempre il principio di non colpevolezza fino a condanna definitiva. Per questo occorre una rivoluzione culturale per giungere all’umanizzazione della Giustizia”.Punta il dito sulla complessità eccessiva del sistema giudiziario Franco Massi, segretario generale Corte dei conti. “La macchina del Sistema Paese Italia – ha detto Massi – è complicata ed è facile lasciarsi andare a giudizi un po’ troppo affrettati. C’è chi definisce la Pubblica Amministrazione ‘quella catena di trasmissione che traduce le regole di convivenza sociale fissate dal decisore politico in effetti concreti sui cittadini e sulle imprese’. È ovvio che se questa catena non gira le regole di convivenza sociale non vengono tradotte in maniera efficace sul tessuto economico e sociale del Paese. In questo la Corte dei conti ha un ruolo, è una magistratura che deve svolgere una funzione maieutica, cioè, spiegare alla Pubblica amministrazione qual è il miglior modo per investire i soldi pubblici. La Corte ha anche l’onere di andare a controllare il rispetto delle indicazioni fornite, quindi una funzione sindacatoria”.Sulla riforma della giustizia si è espresso anche Fulvio Baldi, sostituto procuratore Corte di Cassazione. “Non risolve nessun problema, ormai – ha detto Baldi – si è creato un muro contro muro tra magistratura e politica. Il dialogo sta scemando e si stanno perdendo di vista alcuni obiettivi. Abbiamo bisogno di una riforma della Giustizia che miri a un’efficienza maggiore e a maggiori garanzie. Solo incrociando efficienza e garanzia si raggiunge la qualità della Giustizia. Credo che questa Riforma non vada verso la giusta direzione: l’obbligatorietà dell’azione penale non è toccata, così come l’autonomia e l’indipendenza della Magistratura. L’utente ha bisogno di un Pubblico Ministero preparato, onesto, equilibrato, professionale e la Riforma nulla aggiunge a questa esigenza. Anche il sorteggio è molto mortificante per la categoria. Non si capisce, ad esempio, come un potere dello Stato non possa scegliere il proprio amministratore presso il Consiglio Superiore della Magistratura”. LEGGI TUTTO

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    OPA Zenit su azioni speciali Il Sole 24 Ore, adesioni allo 0,98%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) promossa da Zenit (società controllata da Confindustria) su azioni speciali Il Sole 24 Ore, risulta che oggi 11 giugno 2025 sono state presentate 30.015 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 177.117, pari allo 0,983% delle azioni oggetto dell’offerta. L’offerta è iniziata il 3 giugno 2025 e terminerà il 30 giugno 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni speciali de Il Sole 24 Ore acquistate sul mercato nei giorni 27 e 30 giugno 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    OPAS Banca Ifis su illimity, adesioni oltre il 21,5%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis su azioni ordinarie illimity Bank, risulta che oggi 11 giugno 2025 sono state presentate 7.982.056 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 18.152.635, pari al 21,59% delle azioni oggetto dell’offerta. L’offerta è iniziata il 19 maggio 2025 e terminerà il 27 giugno 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity Bank acquistate sul mercato nei giorni 26 e 27 giugno 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Telco, Filangieri (Italtel): “TechCo motore digitalizzazione Paese”

    (Teleborsa) – “L’evoluzione da Telco a TechCo non è più un’opzione, ma una necessità strategica per garantire competitività e sostenibilità nel lungo periodo”. Lo ha dichiarato Carlo Filangieri, AD di Italtel, intervenendo oggi a Roma, al panel “Telco per l’Italia”, organizzato da CorCom.”Stiamo accompagnando gli operatori in questa trasformazione profonda, che richiede infrastrutture intelligenti, automazione spinta, sicurezza avanzata e una forte capacità di integrazione – ha spiegato Filangieri –. Grazie al nostro Digital Operation Center e ai centri di eccellenza su AI e cloud, offriamo soluzioni in grado di ridurre drasticamente i costi operativi e accelerare il time-to-market. La nostra visione è chiara: le TechCo saranno protagoniste della digitalizzazione del Paese, con modelli customer-centric e servizi scalabili. In Italtel crediamo in una transizione fondata su competenze, innovazione continua e partnership strategiche per generare valore reale per clienti e stakeholder”. “Le TechCo saranno motore di digitalizzazione del Paese”, ha concluso Filangieri, evidenziando la capacità di Italtel di supportare telco, PA e imprese in progetti verticali ad alto impatto. LEGGI TUTTO

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    Assorestauro, Brancaccio: “Progetti di qualità, conoscenza del costruito e approccio condiviso per valorizzare il patrimonio”

    (Teleborsa) – In occasione della quarta tappa del SAIE LAB – Laboratori Itineranti del Saper Fare, dedicata al tema “Gli impianti nel recupero degli edifici storici”, Francesca Brancaccio, vicepresidente di Assorestauro, ha lanciato un messaggio chiaro: “La qualità del restauro impiantistico passa da un approccio interdisciplinare e da professionisti formati alla complessità del patrimonio costruito”.Durante la tavola rotonda tecnica, Brancaccio ha ribadito il ruolo centrale della formazione e della conoscenza del costruito per progettare interventi compatibili, sostenibili e reversibili, soprattutto nei casi in cui il riuso richiede attenzione alle preesistenze o la correzione di interventi pregressi non rispettosi. “Oggi parliamo – ha detto Brancaccio – anche di derestauro, ovvero della necessità di sanare danni causati da impianti invasivi, ripensando le soluzioni in un’ottica di minore impatto e maggiore compatibilità”.Assorestauro – ha ricordato Brancaccio – è dal 2005 la prima rete italiana che rappresenta la filiera del restauro architettonico, artistico e urbano, promuovendo innovazione tecnologica, dialogo istituzionale e collaborazioni internazionali. “Siamo la voce di un comparto che unisce imprese, fornitori, produttori e progettisti, con l’obiettivo – ha aggiunto Brancaccio – di valorizzare il Made in Italy del restauro anche sui mercati esteri”.Di grande rilevanza all’interno del contributo di Brancaccio anche gli impianti storici, che meritano oggi una nuova dignità all’interno dei trattati di restauro, riconoscendone non solo il valore funzionale ma anche quello estetico e identitario. “Serve un dialogo continuo tra accademia, professione, normativa e impresa – ha concluso Brancaccio – per affrontare la sfida della sostenibilità nei contesti storici,dal sito archeologico al condominio degli anni Settanta”.Il SAIE LAB di Napoli, svoltosi il 10 giugno presso il Centro Congressi dell’Università Federico II, ha rappresentato l’ultima tappa del ciclo 2025 dei laboratori del saper fare, promossi da SAIE con il patrocinio del Comune di Napoli. Insieme a Brancaccio, sono intervenuti numerosi esperti e rappresentanti del mondo accademico e istituzionale: tra gli altri Paola Marone (Federcostruzioni), Aldo Aveta (Università Federico II), Domenico Trisciuoglio, Domenico Asprone, Andrea Valentini (GBC Italia), Renata Picone (SIRA), Alberto Montanini (ANIMA Confindustria) e Lorenzo Capobianco (Ordine Architetti Napoli). L’incontro ha offerto una panoramica tecnica e culturale sul rapporto tra progettazione impiantistica e tutela del patrimonio, anche attraverso il racconto di progetti concreti come il Teatro di San Carlo e la Biblioteca Nazionale di Napoli. Oltre al confronto tra professionisti e istituzioni, il SAIE LAB ha ospitato la presentazione dell’Osservatorio SAIE – NOMISMA, che ha restituito una fotografia aggiornata dello stato della filiera edilizia campana, evidenziando punti di forza, criticità e prospettive del comparto, con particolare attenzione alle sfide del PNRR, della Direttiva Case Green e della carenza di personale qualificato. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali diminuiscono di 3,6 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono calate più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stock di greggio, negli ultimi sette giorni al 6 giugno 2025, sono diminuite di circa 3,6 milioni di barili a 432,4 MBG, contro attese per un calo di 2,4 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un incremento di 1,2 milioni, arrivando a 108,9 MBG, contro attese per un variazione di +0,6 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un aumento di circa 1,5 milioni a quota 229,8 MBG (era atteso un incremento di 1,1 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,2 milioni a 402,1 MBG. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber: in provincia di Milano, Monza e della Brianza servizio disponibile in oltre 49.650 edifici

    (Teleborsa) – La fibra ottica di Open Fiber è arrivata in 21 comuni delle province di Milano e di Monza e della Brianza. La rete ultraveloce raggiunge oltre 49.650 unità immobiliari attraverso la tecnologia FTTH (Fiber-to-the-home, la fibra ottica stesa fino all’interno degli edifici), unica soluzione in grado di garantire velocità di connessione fino a 2,5 Gigabit al secondo. “Si tratta – sottolinea Open Fiber in una nota – di un investimento strategico per la digitalizzazione del territorio che non grava sul bilancio del Comune. L’infrastruttura tecnologica, infatti, è stata finanziata con fondi regionali e statali nell’ambito del Piano Banda Ultra Larga (BUL) gestito da Infratel Italia, società del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coordinamento della Regione Lombardia. La nuova rete è e resterà di proprietà pubblica”.”Grazie alla rete FTTH e al progetto di cablaggio di Open Fiber, diversi comuni della provincia di Milano e di Monza e della Brianza oggi sono dotati di una rete ultra broadband in grado di erogare volumi di traffico dati sempre maggiori, consentendo di fare un uso veloce e abilitante dei collegamenti per lo smart working, lo streaming dei contenuti in HD, gli acquisiti online e l’accesso ai servizi da remoto della Pubblica amministrazione”, afferma Marielena Cacciola, Field Manager Coordinator di Open Fiber.Grazie all’iniziativa “Open Fiber la scelta che ti premia” tutti gli utenti residenziali di Arluno, Calvignasco, Gudo Visconti, Lacchiarella, Bubbiano, Basiano, Dairago, San Vittore Olona, Senago, Vernate, Ozzero, Vittuone, Robecco sul Naviglio, Vermezzo con Zelo, Biassono, Ornago, Aicurzio, Carnate, Ceriano Laghetto, Cogliate, Sulbiate che attiveranno una connessione ultraveloce attraverso gli operatori partner di Open Fiber entro l’1 ottobre 2025, infatti, potranno ricevere un voucher di 100 euro da convertire in un Buono Regalo Amazon.it, una gift card di MediaWorld o in un buono carburante. Il termine ultimo per la richiesta dei premi è fissato all’1 dicembre 2025. LEGGI TUTTO