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    illimity, Sand Grove Capital ha lo 0,67% tramite strumenti finanziari

    (Teleborsa) – Sand Grove Capital Management, società di gestione degli investimenti alternativi specializzata in investimenti basati sugli eventi con un orientamento value, ha una quota dello 0,67% in strumenti finanziari in illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 4 luglio 2025. In precedenza, al 19 febbraio 2025, la quota (sempre tramite strumenti finanziari) era del 5,04%. LEGGI TUTTO

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    Terna, BlackRock ha una partecipazione del 5,014%

    (Teleborsa) – BlackRock, il più grande asset manager al mondo, ha una partecipazione pari al 5,014% in Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 3 luglio 2025. La quota è classificata come “indiretta gestione non discrezionale del risparmio”. LEGGI TUTTO

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    Snam, memorandum di cooperazione con operatore del trasporto gas dell’Ucraina

    (Teleborsa) – Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, e Gas Transmission System Operator of Ukraine (GTSOU), operatore del sistema di trasporto del gas naturale in Ucraina e verso i Paesi dell’Unione Europea, hanno firmato un memorandum di cooperazione finalizzato a consolidare la sinergia tra i mercati del gas ucraino e italiano, con l’obiettivo di rafforzare sicurezza energetica, integrazione regionale e sostenibilità nel lungo periodo.Il memorandum è stato firmato a Roma da Agostino Scornajenchi, CEO di Snam, e Vladyslav Medvediev, acting CEO di GTSOU, a margine della quarta Ukraine Recovery Conference dedicata alla rapida ripresa e alla ricostruzione a lungo termine dell’Ucraina.I principali ambiti di cooperazione si concentrano sull’analisi delle prospettive del gas naturale liquefatto (GNL) e del trasporto del gas via pipeline tra i due Paesi – compreso l’utilizzo potenziale degli impianti di stoccaggio ucraini – e sulla creazione di una piattaforma di collaborazione per la manutenzione della rete e per attività di ricerca nell’ambito del trasporto di gas decarbonizzati. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,25 milioni di quote di emissione a 70,44 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto quasi 3,25 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 70,44 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Italgas, Lazard Asset Management scende al 9,243%

    (Teleborsa) – Lazard Asset Management ha abbassato al 9,243% la propria partecipazione in Italgas, società quotata su Euronext Milan e specializzata nell’attività di distribuzione del gas. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 4 luglio 2025.La quota è classificata come “gestione discrezionale del risparmio”. In precedenza, al 19 giugno 2025, la quota era all’11,506%. LEGGI TUTTO

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    PIL, Istat: +0,3% primo trimestre, crescita acquisita 2025 +0,5%

    (Teleborsa) – L’incertezza associata al quadro internazionale è in ulteriore aumento. Ai frequenti e contradditori annunci sulla politica commerciale statunitense si è sommata l’escalation delle tensioni geopolitiche tra cui la guerra “dei 12 giorni” scoppiata il 13 giugno tra Israele e Iran. Gli scambi internazionali di merci in volume sono diminuiti ad aprile dell’1,4% rispetto al mese precedente (+2,3% a marzo). Per quanto riguarda le importazioni, il dato più rilevante è stato il forte calo registrato dagli Stati Uniti (-20,0%) che segue però gli elevati livelli di import dei primi tre mesi dell’anno, dovuti anche a un effetto di anticipo sulle attese dell’introduzione/aumento dei dazi americani. Le prospettive per il commercio mondiale sono ancora negative: l’indice composito globale dei manager degli acquisti (PMI, Purchasing Managers’ Index) per i nuovi ordini all’esportazione, che anticipa la dinamica della domanda internazionale, pur se in recupero sia a maggio sia a giugno, è rimasto sotto la soglia di espansione dei 50 punti (48 e 49,1). L’evoluzione dell’attività economica è eterogenea: in moderata espansione in Cina e in flessione negli Usa. Nell’area euro è in calo la produzione industriale”, evidenzia l’Istituto. È quanto rileva l’Istat nella Nota sull’andamento dell’economia italiana maggio-giugno 2025.In tale scenario in Italia si conferma la crescita del Pil nel primo trimestre, +0,3% in termini congiunturali. A questa dinamica – evidenzia l’Istat – ha contribuito positivamente sia la domanda nazionale al netto delle scorte sia, in misura più contenuta, quella estera, mentre la variazione delle scorte ha fornito un contributo negativo. La variazione acquisita per il 2025 è pari a 0,5%.In calo la produzione industriale. A maggio, l’indice destagionalizzato della produzione industriale in Italia ha segnato un calo congiunturale dello 0,7%, dopo l’aumento dello 0,9% registrato ad aprile. Il risultato è dovuto al rallentamento nei settori dei beni di consumo (-1,3%) e dei beni intermedi (-1,0%), alla stazionarietà dei beni strumentali e alla crescita del comparto energetico (+0,7%). Tuttavia, nella media del trimestre marzo-maggio, l’indice è salito dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti, grazie al traino dei beni strumentali (+1,7%) e intermedi (+0,8%).Settore delle costruzioni in ripresa ad aprile, dopo due mesi di flessione, con una crescita rispetto al mese precedente: l’indice destagionalizzato è aumentato in termini congiunturali del 2,4%. Anche nella media del trimestre febbraio–aprile la produzione nelle costruzioni in Italia è aumentata in termini congiunturali(+1,7%). Nel periodo gennaio-marzo l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, ha registrato, dopo tre trimestri di crescita, una leggera flessione su base congiunturale (-0,2%), sintesi di una marcata riduzione dei prezzi delle abitazioni nuove (-8,7%) e di un aumento di quelli delle abitazioni esistenti (+1,7%). Tale andamento si colloca in un contesto di espansione dei volumi di compravendita nel settore residenziale. Nel primo trimestre, l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ha rilevato un aumento tendenziale pari all’11,2%, in ulteriore accelerazione rispetto al già positivo incremento del 7,6% registrato nel periodo precedente.Continua la crescita dei servizi, sebbene a un ritmo più contenuto (+0,8% a marzo e +0,4% ad aprile, i rispettivi tassi di crescita congiunturali dell’indice del fatturato in volume). Tuttavia, nel periodo febbraio-aprile, il confronto con il trimestre precedente evidenzia una lieve flessione complessiva del settore(-0,2%). I comparti che hanno registrato le performance peggiori sono stati le attività immobiliari (-1,9%), i servizi di alloggio e ristorazione (-0,8%) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (-0,5%).Nel primo trimestre, il tasso di investimento delle società non finanziarie è stato pari al 22,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto ai tre mesi precedenti, a sintesi di una crescita del valore aggiunto (+0,7%) più contenuta rispetto a quella degli investimenti fissi lordi (+1,4%). Nello stesso periodo, la quota di profitto delle società non finanziarie, dopo il picco osservato nel primo trimestre del 2023, ha registrato l’ottava flessione consecutiva, attestandosi al 42,1%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto ai tre mesi precedenti. Migliora la fiducia delle imprese. L’indice ha segnato a giugno il secondo aumento consecutivo,diffuso a tutti i comparti, ad eccezione di quello del commercio al dettaglio. Nel settore manifatturiero si evidenzia un peggioramento nei giudizi sugli ordini, a fronte di un miglioramento delle aspettative sulla produzione. Le scorte vengono valutate in fase di decumulo. Nelle costruzioni, le attese sull’occupazione mostrano un miglioramento, mentre i giudizi sugli ordini rimangono stabili. Nei servizi di mercato si rileva un miglioramento nei giudizi sugli ordini e sull’andamento degli affari, mentre le attese sugli ordini sonosostanzialmente stabili. Tra i settori, i servizi di trasporto e magazzinaggio registrano l’incremento più significativo, mentre i servizi turistici mostrano una flessione.Aumentano gli scambi di beni con l’estero nei primi quattro mesi dell’anno: nonostante l’incertezza del quadro internazionale legata agli annunci di politica commerciale USA, nel complesso crescono sia l’export sia l’import di beni in valore, rispettivamente del 2,5% e del 6,0% rispetto allo stesso periodo del 2024, a seguito anche di un probabile effetto anticipo degli scambi in previsione di dazi. A sostenere la crescita tendenziale dell’export nel periodo considerato sono state soprattutto le vendite di prodotti farmaceutici (+38,7%), che hanno un peso di rilievo negli scambi dell’Italia sia sui mercati Ue sia extra Ue, nonché quelle di mezzi di trasporto (esclusi gli autoveicoli) (+10,3%), di metalli e prodotti in metallo (+5, 8%) e dei prodotti dell’ alimentare bevande e tabacco (+5,3%). Sono diminuite invece le vendite di autoveicoli (-11,6%), che già avevano mostrato segnali di difficoltà nel 2024, di macchinari (-2,2%) e di coke e prodotti petroliferi (-28,1%). Nonostante l’incremento delle vendite abbia riguardato sia i mercati Ue sia quelli extra-UE, i primi hannomostrato un maggiore dinamismo (la variazione nel periodo gennaio-aprile è stata pari rispettivamente a +2,8 e +2,1%), grazie anche all’incremento delle esportazioni verso i principali partner commerciali (Germania +4,1%; Francia +1,8%; Spagna +10,8%) che determinano complessivamente più della metà delle vendite italiane dirette nell’Ue. Tra i mercati extra-UE, nello stesso periodo, sono risultati particolamente dinamici i flussi verso Svizzera e Stati Uniti (rispettivamente +13,1 e +8,4 %) mentre si sono ridotte le vendite in Russia (-15%), Cina (-10,5%) e Turchia (-17,9%); deboli le esportazioni dirette verso il Regno Unito (+0,8%). In particolare con riferimento al mercato statunitense, gli aumenti hanno interessato principalmente la Farmaceutica che pesa oltre il 20% del totale delle vendite e il comparto dell’alimentare bevande. A maggio, i dati sugli scambi extra Ue evidenziano per il secondo mese consecutivo un calo delle vendite (-3,5% in termini congiunturali, -5,2% in termini tendenziali), su cui ha inciso la debole performance verso Cina, Turchia, Russia (con una contrazione superiore al 20%) e del Regno Unito (-9,6%), mentre le esportazioni dirette nel mercato elvetico e quello statunitense hanno mostrato un aumento (rispettivamente pari a +9,2 e +2,5%).L’occupazione in Italia è in aumento, con il numero di occupati che a maggio è pari a 24 milioni 301 mila unità. La crescita ha coinvolto sia gli uomini sia le donne e chi ha almeno 50 anni. Per posizione professionale l’occupazione è aumentata sia tra i dipendenti permanenti, sia tra gli autonomi, mentre è diminuita tra i dipendenti a termine. Il tasso di occupazione aumenta ed è pari al 62,9%. Rispetto al mese precedente, la disoccupazione è cresciuta per entrambe le componenti di genere e gli individui di tutte le di età. Nel confronto mensile il tasso di disoccupazione totale (che nell’area euro è in aumento di 0,1 punti, ed è pari al 6,3%), sale al 6,5% (+0,4 punti), quello giovanile al 21,6% (+1,7 punti).Rispetto ad aprile, infine, il tasso d’inattività è in calo al 32,6% (-0,5 punti). LEGGI TUTTO

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    Conferenza per l’Ucraina, Meloni: “Immaginiamo Paese libero e ricostruito. Impegni per oltre 10 miliardi”

    (Teleborsa) – Circa 5.000 partecipanti, fra cui circa 100 delegazioni governative e 40 di Organizzazioni Internazionali: il Centro Congressi La Nuvola di Roma ospita la “Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina” co-organizzata dai governi italiano e ucraino.”Abbiamo lavorando per creare una grande coalizione per la ripresa, per la ricostruzione. Questo deve essere il momento dell’inizio della ricostruzione. Tutto ciò che ha distrutto la Russia può essere ricostruito. Questa coalizione ha bisogno di Paesi, di leader, di aziende tutte insieme per ricostruire la nostra società. Quello che serve è un piano di recupero e di resilienza chiaro. Un po’ come il piano Marshall, quando appunto ha trasformato e ha ricostruito l’Europa tempo fa”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo alla sessione plenaria della Conferenza per la ripresa dell’Ucraina sottolineando che “la Russia non si sta preparando per la pace e in questo momento tutti ce ne rendiamo conto. L’abbiamo capito, lo vediamo. Putin ha rifiutato qualsiasi progetto di proposta per la pace. E invece c’è di nuovo un’ennesima escalation del livello di violenza”. “Investire in Ucraina è un investimento su noi stessi perché riguarda ciascuno di noi, per questo dobbiamo essere orgogliosi del risultato che oggi raggiungiamo tutti insieme, nazioni, organizzazioni internazionali, istituzioni finanziarie, autorità locali, settore imprenditoriale, società civile. Insieme abbiamo assunto impegni con la conferenza di oggi per oltre 10 miliardi di euro”, ha detto la premier Giorgia Meloni nell’intervento alla sessione plenaria. “Vogliamo fermare l’oscurità, costruire un futuro forte, all’altezza di una nazione fiera, orgogliosa come è l’Ucraina, una nazione che nonostante le bombe, gli attacchi contro le infrastrutture strategiche, gli sfollati, le vittime, i bambini strappati alle loro famiglie, continua ad avere un’economia viva, resiliente”, sottolinea ancora la premier. “Il popolo ucraino – ha continuato Meloni – ha guardato dritto negli occhi il suo nemico, e ha scelto di combattere perché ama quello che sta difendendo e sa vedere oltre il conflitto”.”Le garanzie e le sovvenzioni che stiamo firmando oggi consentiranno di sbloccare oltre 10 miliardi di euro di investimenti a favore della ricostruzione. Garantiremo inoltre che l’Ucraina continui a beneficiare di sostegno fino al 2028 e oltre, quando entrerà in vigore il nuovo bilancio europeo. Sono particolarmente lieta di annunciare il Fondo Europeo per la ricostruzione dell’Ucraina, il più grande fondo di partecipazione azionaria a livello mondiale a sostegno della ricostruzione”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen intervenendo alla conferenza di Roma sulla ricostruzione dell’Ucraina. “Questo darà il via agli investimenti nei settori dell’energia, dei trasporti, delle materie prime essenziali e delle industrie a duplice uso. Stiamo letteralmente investendo nel futuro dell’Ucraina, utilizzando fondi pubblici per attirare investimenti privati su larga scala e aiutare a ricostruire il paese. Sono particolarmente lieta che lo stiamo facendo insieme a Italia, Germania, Francia, Polonia e alla Banca europea per gli investimenti. E confido che altri vorranno unirsi a noi. Il popolo ucraino è pronto a guidare l’economia del proprio paese verso il futuro. È ora di investire”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Ferrero acquista Kellogg per 3,1 miliardi di dollari per crescere ancora nel Nord America

    (Teleborsa) – Il Gruppo Ferrero ha stipulato un accordo definitivo in base al quale ha accettato di acquisire WK Kellogg per 23 dollari per azione in contanti, per un valore aziendale complessivo di 3,1 miliardi di dollari. L’acquisizione include la produzione, la commercializzazione e la distribuzione dell’iconico portafoglio di cereali per la colazione di WK Kellogg negli Stati Uniti, in Canada e nei Caraibi. Una volta completata con successo la transazione, le azioni ordinarie di WK Kellogg non saranno più negoziate alla Borsa di New York e la società diventerà una consociata interamente controllata da Ferrero.Questa transazione rappresenta un altro capitolo della collaudata strategia di Ferrero di acquisire, investire e far crescere marchi iconici, continuando a migliorare la propria presenza complessiva e l’offerta di prodotti in Nord America. Grazie a questa forte crescita, in Nord America Ferrero e le sue società affiliate contano attualmente oltre 14.000 dipendenti in 22 stabilimenti e 11 uffici.Sfruttando le sue precedenti acquisizioni di successo negli Stati Uniti, Ferrero prevede di investire e far crescere i marchi iconici di WK Kellogg, tra cui Kellogg’s Frosted Flakes, Kellogg’s Froot Loops, Kellogg’s Frosted Mini Wheats, Kellogg’s Special K, Kellogg’s Rice Krispies, Kellogg’s Raisin Bran, Kashi, Bear Naked e altri ancora.”Sono entusiasta di dare il benvenuto a WK Kellogg o nel Gruppo Ferrero. Questa è più di una semplice acquisizione: rappresenta l’unione di due aziende, entrambe con una gloriosa tradizione e generazioni di consumatori fedeli – ha dichiarato Giovanni Ferrero, Presidente Esecutivo del Gruppo Ferrero – Negli ultimi anni, Ferrero ha ampliato la sua presenza in Nord America, unendo i nostri marchi più noti in tutto il mondo con i gioielli locali radicati negli Stati Uniti. La notizia di oggi rappresenta una pietra miliare fondamentale in questo percorso, che ci dà fiducia nelle opportunità future”.L’operazione è soggetta all’approvazione degli azionisti di WK Kellogg, alle approvazioni normative e alle altre consuete condizioni di chiusura e si prevede che si concluda nella seconda metà del 2025. Il W.K. Kellogg Foundation Trust e la famiglia Gund hanno stipulato accordi in base ai quali si sono impegnati a votare a favore dell’operazione per un importo pari al 21,7% delle azioni ordinarie di WK Kellogg.Per il secondo trimestre conclusosi il 28 giugno 2025, WK Kellogg prevede un fatturato netto compreso tra 610 e 615 milioni di dollari e un EBITDA rettificato compreso tra 43 e 48 milioni di dollari. LEGGI TUTTO