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    Unicredit, focus su Commerzbank. Verso conversione dell’ultimo pacchetto di derivati

    (Teleborsa) – Archiviata, per il momento, l’operazione in Italia su Banco BPM, UniCredit sarebbe pronta a rafforzare la propria posizione in Commerzbank, anche se il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha di fatto intimato al CEO Andrea Orcel di farsi da parte. I consulenti della banca tedesca, Goldman Sachs e UBS, sarebbero infatti in allerta in vista di una possibile mossa da parte del gruppo guidato da Andrea Orcel, ovvero la conversione in azioni dell’ultimo pacchetto di derivati pari a circa l’8% del capitale, ha scritto Milano Finanza.Con la conversione, la partecipazione in azioni si avvicinerebbe alla soglia del 30% che fa scattare l’obbligo di lanciare un’offerta pubblica, anche se l’intenzione della banca italiana non sarebbe quella di procedere con un’OPA, ma di posizionarsi in modo migliore in vista delle future trattative con i vertici di Commerzbank e con il governo tedesco.UniCredit ha annunciato lo scorso 8 luglio di aver convertito in azioni circa il 10% della sua posizione sintetica in Commerzbank, portando la propria quota in azioni e i relativi diritti di voto effettivi a circa il 20%.Nella conference call di settimana scorsa sui risultati record del secondo trimestre 2025, arrivati all’indomani della decisione di ritirare l’offerta su Banco BPM, Orcel ha detto che UniCredit convertirà in azioni la restante quota Commerzbank entro fine anno.Secondo Orcel, una combinazione con la rivale tedesca sarebbe “un bene per la Germania e per l’Europa, che ha bisogno di una banca più forte per finanziare gli investimenti e sostenere la crescita. Penso che sarebbe un bene per l’Unione bancaria, ma questa è la mia opinione e ad oggi non abbiamo alcun dialogo su questo argomento”. Orcel ha sottolineato che “la controparte non è pronta a discuterne e quindi rispettiamo il fatto di rimanere investitori” e si è detto “molto lieto di beneficiare di un ritorno sull’investimento del 20%”.Solo pochi giorni fa, nella tradizionale conferenza stampa estiva, il cancelliere Merz ha espresso giudizi negativi sul tentativo di scalata: “Ho due motivi di forte perplessità: anzitutto, si tratta chiaramente di un’acquisizione ostile, rivolta sia a Commerz sia alla Repubblica Federale. Inoltre, la fusione creerebbe un istituto che, per struttura di bilancio, potrebbe rappresentare un rischio sistemico per i mercati”.Orcel sta comunque continuando a mostrare cautela nelle sue mosse e ha lasciato intendere che ogni decisione sarà subordinata all’orientamento dei soci. “Dipenderà molto dalla posizione dei nostri azionisti: se ritengono che questa situazione debba protrarsi nel caso in cui non succeda nient’altro entro il 2027, allora la prolungheremo – ha detto sempre nella call – Se ritengono di preferire che smobilizziamo la posizione, allora lo faremo”.Di sicuro il CEO di UniCredit resta sicuro del valore da estrarre in Germania: “Consolidando la quota di utili leghiamo il nostro destino al loro, ma restiamo pazienti. Resto però convinto che unire la nostra Hvb a Commerz possa creare moltissimo valore, molto più che con le fusioni in Italia”. LEGGI TUTTO

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    Risanamento, perdita semestrale cala a 3,8 milioni di euro

    (Teleborsa) – Risanamento, property company quotata su Euronext Milan, ha chiuso il primo semestre del 2025 con una perdita consolidata netta di 3,8 milioni di euro, rispetto al risultato netto negativo di 25 milioni di euro al 30 giugno 2024 (che scontava anche gli effetti negativi per maggiori costi di bonifica pari a circa 20 milioni di euro).La Posizione finanziaria consolidata netta positiva è pari a 29,1 milioni di euro, che si confronta con quella sempre positiva di 14,4 milioni di euro al 31 dicembre 2024. Il patrimonio consolidato netto positivo è pari a circa 1,3 milioni di euro, rispetto a un patrimonio consolidato netto positivo 5,2 milioni di euro al 31 dicembre 2024.La società prevede possa registrare nell’esercizio 2025 (in assenza di eventi straordinari) un risultato di segno negativo in linea rispetto a quello evidenziato nell’esercizio 2024 senza tenere ovviamente conto degli effetti negativi rivenienti dagli stanziamenti effettuati per maggiori oneri di bonifica e di altri costi non ricorrenti (pari complessivamente a circa 36 milioni di euro) registrati nel 2024. LEGGI TUTTO

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    Wise, azionisti approvano trasferimento della quotazione primaria da Londra a New York

    (Teleborsa) – Gli azionisti di Wise, società fintech britannica, hanno approvato il piano per spostare la quotazione primaria della società negli Stati Uniti dal London Stock Exchange, mantenendo una quotazione secondaria a Londra.”Siamo lieti che i nostri azionisti abbiano approvato a larga maggioranza la proposta, conferendoci un forte mandato per procedere”, ha detto David Wells, Presidente di Wise.”Con questo elevato livello di supporto, il nostro obiettivo è fermamente quello di andare avanti, accelerando ulteriormente la nostra missione di denaro senza confini e creando valore a lungo termine per i nostri proprietari, mentre ci muoviamo verso migliaia di miliardi di dollari”, ha aggiunto.Il 77,12% e l’81,82% degli azionisti di classe A e di classe B di Wise hanno votato a favore del trasferimento della quotazione primaria. Wise prevede che il trasferimento entri in vigore nel secondo trimestre del 2026. LEGGI TUTTO

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    e-Novia, Vittorio Avogadro di Collobiano entra in CdA

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di e-Novia, società quotata sul segmento professionale di Euronext Growth Milan e attiva sulle tecnologie della robotica e AI per il mercato della mobilità sostenibile, ha deliberato di nominare quale nuovo membro del consiglio di amministrazione Vittorio Avogadro di Collobiano nel ruolo di consigliere non esecutivo, al fine di riportare il numero di componenti dell’organo amministrativo a undici.Avogadro di Collobiano, laureato in International Marketing conseguita all’Università di Torino, ha una vasta esperienza in ambito energetico, con ruoli dirigenziali in Eni, focalizzandosi su LNG, sviluppo di business e vendite internazionali. Attualmente ricopre il ruolo di Investment & Strategy Development Director presso una società di Corporate Venture Capital a Londra.Il nuovo consigliere detiene, tramite la società Vyoda, 230.751 azioni ordinarie e-Novia, pari al 0,652% del capitale sociale.(Foto: Benjamin Child on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Dazi, intesa Usa-Ue non (con)vince: per molti premia Trump

    (Teleborsa) – L’intesa Usa-Ue sui dazi non convince. Rispetto all’ipotesi del 30%, il 15% è un buon risultato ma non il migliore. “Non sono soddisfatto di questo risultato, ma penso che non fosse possibile ottenere di più tenendo presente la posizione di partenza che avevamo con gli Stati Uniti d’America. Sappiamo che l’economia tedesca subirà un danno considerevole a causa di queste tariffe”: lo ha detto il cancelliere federale Friedrich Merz incontrando la stampa al termine della riunione del Consiglio di sicurezza.Il cancelliere tedesco ha espresso la sua convinzione che i dazi “non siano nell’interesse degli Stati Uniti d’America” e ha sottolineato che “non ci sarà solo un tasso di inflazione più elevato, ma anche un impatto sul commercio transatlantico nel suo complesso”. Merz ha poi voluto ringraziare la Commissione europea per aver condotto queste trattative e ha ricordato “che i governi francese e italiano in particolare, insieme a quello tedesco, sono stati fortemente coinvolti nei colloqui.Personalmente non mi aspettavo nulla di più di questo risultato, che, lo ripeto, non può soddisfarci, ma era il meglio che si poteva ottenere nella situazione data”.Intanto, Trump annuncia che “stiamo per organizzare centri di distribuzione alimentare” a Gaza: lo ha detto alla fine del bilaterale col premier britannico Keir Starmer. “Israele ha una grande responsabilita’ per il flusso degli aiuti a Gaza”, ha aggiunto.”Posssiamo salvare molte persone, c’è una fame vera, non puoi fingere”, ha aggiunto il Presidente Usa in riferimento alle dichiarazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che alle accuse di star causando una carestia nella Striscia, le ha liquidate come “completamente false”, “non c’è fame a Gaza”. LEGGI TUTTO

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    NextGeo, Alantra alza target price e conferma Buy dopo operazione Rana Subsea

    (Teleborsa) – Alantra ha incrementato il target price (a 14,2 euro per azione dai precedenti 12,6 euro, upside potenziale del 56%) e confermato la raccomandazione (Buy) sul titolo Next Geosolutions Europe (NextGeo), società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo delle geoscienze marine e dei servizi di supporto alle costruzioni offshore.L’aggiornamento è arrivato dopo l’accordo per l’acquisizione della maggioranza di Rana Subsea, un fornitore di servizi offshore altamente specializzato con solide competenze tecniche, clienti premium e attività in Europa e Africa. Le nuove stime includono il consolidamento di Rana Subsea a partire da settembre 2025, ipotizzando una crescita annua prudente del 5% e un margine EBITDA del 26%, senza includere sinergie di vendita o di costo in questa fase.Viene ricordato che NextGeo acquisirà una partecipazione del 75,4% in Rana Subsea per un valore massimo di 36,7 milioni di euro (48,7 milioni di euro per il 100%) e un EV di 51,2 milioni di euro. Sulla base dei risultati dell’esercizio 2024, l’accordo prevede un EV/EBITDA di 3,1 volte e un EV/EBIT di 3,7 volte. Finanziati al 100% internamente, questi multipli di ingresso “sembrano poco impegnativi”, soprattutto considerando il robusto margine EBITDA di Rana (26,3%), la solida conversione dell’EBIT (21,4%) e un portafoglio ordini di alta qualità di 120 milioni di euro, viene sottolineato. Per un’azienda con solidi legami con i clienti, presenza globale e competenze tecniche nei segmenti sottomarini ad alta barriera, l’operazione riflette un “utilizzo disciplinato del capitale”, dice Alantra. Alessandro Buffa, CEO di Rana, reinvestirà 6,2 milioni di euro in azioni NextGeo al VWAP a 10 giorni. Un patto parasociale prevede diritti di governance e opzioni put/call su un ulteriore 7,1%. Il closing è previsto entro settembre 2025, soggetto all’autorizzazione Golden Power.”A poco più di un anno dalla quotazione, NextGeo sta rispettando la sua roadmap per l’IPO con una mossa altamente strategica e dal prezzo interessante che ne rafforza significativamente il posizionamento competitivo – si legge nella ricerca – Rana migliora scalabilità, resilienza e diversificazione, aggiungendo al contempo capacità difficili da replicare organicamente. Consideriamo questa transazione una mossa audace ma disciplinata, che accresce l’ambizione di NextGeo di diventare un leader sottomarino panregionale e segnala una crescente maturità strategica. L’implementazione dell’integrazione sarà fondamentale, ma l’allineamento della governance, il reinvestimento del management e una chiara logica industriale supportano una visione costruttiva. Accogliamo con favore l’accordo e lo consideriamo un pilastro fondamentale nella transizione di NextGeo verso una piattaforma più ampia, resiliente e di rilevanza globale”. LEGGI TUTTO

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    Novamarine acquista marchio storico “Tornado Yachts” per ampliare offerta

    (Teleborsa) – Novamarine, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di imbarcazioni da diporto ad elevate prestazioni nel segmento pleasure e nel segmento professional, ha acquisto lo storico marchio “Tornado Yachts”. A vendere, per un prezzo che non è stato reso noto, è stato l’AD Daniele Parisi. L’operazione è stata condotta “con un’attenta pianificazione economica e finanziaria, senza appesantire la struttura patrimoniale di Novamarine, a conferma della solidità e della visione a lungo termine della società”, si legge in una nota.L’acquisizione di “Tornado Yachts” si inserisce, infatti, nella strategia di sviluppo di Novamarine, delineata già in fase di IPO, e consente alla società di ampliare la propria offerta di prodotti includendo imbarcazioni di lusso sportive e yacht da diporto, diversi dai Rigid Inflated Boats, con l’obiettivo di consolidare il posizionamento aziendale e ampliare la base clienti. Il marchio Tornado Yachts, nato nel 1968, è un’icona riconosciuta per la sua capacità di creare imbarcazioni dal design essenziale e dalle prestazioni sportive. Un’eredità solida, intrisa di competizioni offshore, come la Venezia-Montecarlo vinta da Adriano Panatta, e di passione per la nautica da diporto, che è ancora presente nella memoria degli appassionati.Novamarine si occuperà interamente della produzione delle imbarcazioni a marchio “Tornado Yachts” presso i propri cantieri siti in località Su Arrasolu ad Olbia.”Siamo molto soddisfatti dell’acquisizione del marchio Tornado Yachts, che rappresenta per Novamarine un’opportunità strategica per ampliare la clientela e inserirsi in un nuovo segmento di mercato, restando fedele allo storico posizionamento della società – ha detto l’AD Francesco Pirro – In particolare, grazie all’acquisizione di questo marchio avremo la possibilità di produrre imbarcazioni ad alte prestazioni, che ci consentiranno di ampliare la nostra offerta”. LEGGI TUTTO

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    UE, indagine approfondita sugli aiuti di Stato relativi al sostegno polacco a MAN Trucks

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita per valutare se gli aiuti agli investimenti concessi dalla Polonia a MAN Trucks per l’ampliamento della capacità produttiva del suo stabilimento esistente di Niepolomice siano conformi alle norme UE in materia di aiuti di Stato. MAN Trucks, produttore di autocarri leggeri/medi e pesanti, fa parte del Gruppo MAN e del Gruppo Volkswagen.Nel 2024, le autorità polacche hanno notificato alla Commissione un aiuto di circa 26 milioni di euro (116 milioni di PLN) per l’ampliamento della capacità produttiva dello stabilimento MAN Trucks di Niepolomice, nella regione polacca della Piccola Polonia, una regione ammissibile agli aiuti regionali ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato. Si prevede che l’investimento creerà circa 1.400 nuovi posti di lavoro nella regione.L’aiuto consiste in una sovvenzione diretta di circa 2,4 milioni di euro (circa 10,7 milioni di PLN) e in un’esenzione dall’imposta sul reddito delle società di circa 23,7 milioni di euro (circa 105,6 milioni di PLN). La Polonia ha deciso di concedere l’aiuto, ma lo ha sospeso fino all’approvazione della Commissione.La Commissione deve valutare se gli effetti positivi dell’aiuto superino i suoi effetti negativi sulla concorrenza. In questa fase, sulla base di una valutazione preliminare, la Commissione ha constatato che il progetto di investimento favorisce lo sviluppo economico e l’occupazione in una regione svantaggiata dell’UE. Ciononostante, la Commissione nutre dubbi sulla conformità della misura alle norme UE applicabili in materia di aiuti di Stato, in particolare agli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale.La Commissione procederà ora a ulteriori accertamenti per verificare se tali dubbi siano fondati. L’avvio di un’indagine approfondita offre alla Polonia e ai terzi interessati, incluso il beneficiario dell’aiuto, la possibilità di presentare osservazioni. L’esito dell’indagine non pregiudica in alcun modo l’esito dell’indagine stessa. LEGGI TUTTO