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    IVASS, rendimento gestioni separate vita cala di 0,6 punti in 5 anni

    (Teleborsa) – Il numero delle gestioni separate in euro si è ridotto da 289 a 270, quello delle gestioni in valuta estera è rimasto stabile a 14. Le gestioni con fondo utili, costituite a partire dal 2018, sono sette. Gli attivi, pari a 591,5 miliardi di euro, sono cresciuti del 18%, a fronte di riserve tecniche per 574,5 miliardi. È quanto rileva il bollettino statistico sulle gestioni separate vita 2017-2021 dell’Ivass che analizza l’andamento delle gestioni separate connesse alle polizze vita rivalutabili di ramo I (assicurazioni sulla durata della vita umana) e ramo V (operazioni di capitalizzazione finanziaria). Il rendimento medio delle gestioni è diminuito dal 3,1% al 2,5% e quello retrocesso agli assicurati si è ridotto dal 2% all’1,4%. Il rendimento trattenuto dalle imprese è rimasto pressoché invariato all’1,1%. La quota di gestioni con tasso garantito allo 0%, con garanzia di restituzione del capitale iniziale, è passata dal 53% del 2020 al 58% del 2021. Con riferimento alla composizione degli attivi in gestione l’analisi evidenzia una riduzione degli investimenti in titoli governativi italiani dal 48% al 40%. L’analisi ha rilevato una progressiva diversificazione degli investimenti, con incrementi delle quote di titoli esteri e degli strumenti Oicr.(Foto: kalhh / Pixabay ) LEGGI TUTTO

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    Revo, Intesa: semestrale è buon punto di partenza per obiettivi Piano

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo valuta positivamente la semestrale di Revo, SPAC promossa da Alberto Minali e Claudio Costamagna e che a fine 2021 ha perfezionato l’acquisizione di Elba Assicurazioni. Contestualmente ai risultati dei primi sei mesi del 2022, la società ha anche annunciato che l’IVASS ha emanato il provvedimento di autorizzazione alla fusione per incorporazione di Revo in Elba Assicurazioni, che porterà nel corso del quarto trimestre al delisting da Euronext Growth Milan e alla contestuale quotazione su Euronext STAR Milan.”Riteniamo che i risultati del primo semestre 2022 abbiano dato visibilità agli obiettivi del Piano Industriale 2022-25, evidenziando una significativa crescita a doppia cifra dei premi (+43,8% a/a), grazie a un solido core business e all’avvio di nuove linee di business, e ad una buona performance operativa nonostante importanti investimenti”, scrivono gli analisti, che hanno un giudizio “No Rating” sulle azioni.Intesa Sanpaolo ricorda che, dopo la maggior parte degli investimenti e il lancio delle nuove linee di business nell’anno in corso, il 2023 rappresenterà il primo vero anno della nuova società. Guardando al P/E 2023-24 delle compagnie assicurative specializzate nel Regno Unito e negli Stati Uniti e applicando la media alle stime sull’utile netto rettificato di Revo per il 2023 e il 2024, gli analisti identificano un intervallo di valutazione equo relativamente ampio tra 205 e 286 milioni di euro.(Foto: Photo by Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Aegon rivede al rialzo guidance 2022

    (Teleborsa) – Aegon ha annunciato risultati semestrali positivi a rivisto al rialzo la guidance di capitale operativo a 1,4 miliardi da 1,2 miliardi e free cash flow ad almeno 2,2 miliardi dagli 1,4-1,6 precedentemente indicati. L’assicuratore olandese ha riportato un risultato operativo di 538 milioni di euro, superiore alle stime di consensus di 486 milioni di euro. “Il primo semestre del 2022 è stato uno dei periodi più difficili per gli investitori con i mercati azionari che hanno vissuto il peggior inizio dell’anno in oltre cinque decenni”, ha commentato il Ceo Lard Friese, indicando che il risultato di Aeogon “riflette l’impatto del COVID-19”.Il risultato netto invece chiude in perdita per 348 milioni di euro, dopo l’impatto di oneri una tantum, a fronte di una previsione media di perdita di 129 milioni di euro.(Foto: by rawpixel on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Prudential, utile operativo in aumento nel primo semestre

    (Teleborsa) – Prudential, compagnia assicurativa britannica quotata a Londra e Hong Kong, ha registrato un utile operativo pari a 1,66 miliardi di dollari nel primo semestre 2022, in aumento dell’8% rispetto agli 1,57 miliardi di dollari dell’anno prima. Si tratta di un dato inferiore rispetto agli 1,68 miliardi di dollari stimati da 17 analisti in un consensus compilato dalla società. Le vendite annualizzate del premio equivalente (APE), un indicatore delle vendite assicurative in metriche annualizzate, sono aumentate del 9% a 2,2 miliardi di dollari nel periodo.”Sebbene vi siano segnali di stabilizzazione degli impatti legati al Covid-19 in molti dei nostri mercati, nel resto dell’anno prevediamo che le condizioni operative potrebbero continuare a essere difficili – ha commentato il CEO Mark FitzPatrick – Rimaniamo fiduciosi che Prudential abbia la resilienza finanziaria, la solidità patrimoniale e la capacità di soddisfare le crescenti esigenze di salute e risparmio dei nostri clienti in Asia e Africa”.(Foto: by rawpixel on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    RC Auto, fine degli sconti ed inflazione fanno risalire i premi: nel Lazio +8,6%

    (Teleborsa) – A luglio 2022 per assicurare un veicolo a quattro ruote nel Lazio occorrevano, in media, 458,91 euro, vale a dire l’8,6% in più rispetto a inizio anno. L’incremento dei premi medi registrato da gennaio a luglio nella regione è il quarto più alto d’Italia, dopo Puglia (+9,4%), Liguria (+9,1%) e Marche (8,9%). È quanto emerge dall’analisi di un campione di oltre 1.600.000 preventivi e relative quotazioni effettuati nel Lazio e raccolti da Facile.it nel corso dell’ultimo anno.”Durante il primo semestre dell’anno – spiega Andrea Ghizzoni, managing director Insurance di Facile.it – l’andamento dei premi Rc auto non è stato costante, ma già da aprile è iniziato il trend al rialzo che, secondo le previsioni, dovrebbe proseguire nei prossimi mesi. Va considerato non solo che molte delle scontistiche messe in atto dalle compagnie durante la pandemia si stanno esaurendo, ma anche che i costi dei sinistri stanno crescendo a causa dell’inflazione”.L’andamento provinciale – Se si confronta la tariffa media dell’Rc auto di luglio con quella di gennaio emerge come l’incremento sia stato rilevato, seppur in misura differente, in tutto il Lazio. A guidare la classifica degli incrementi più consistenti – rileva l’Osservatorio di Facile.it – è la provincia di Roma, area dove lo scorso mese i valori medi sono saliti del 9,2% rispetto a gennaio 2022, raggiungendo i 463,09 euro, seguita da Rieti (+8,1%, 450,92 euro). Continuando a scorrere la graduatoria laziale si posizionano Latina, che a luglio ha registrato un aumento del premio medio del 5,3%, salito a 491,30 euro, e Viterbo (+5%, 373,56 euro). Chiude la classifica Frosinone, area che ha segnato un incremento del 3,6% (387,94 euro). In valori assoluti, a luglio 2022, Latina è risultata essere la provincia più costosa della regione, Viterbo la più economica.Garanzie accessorie – Guardando alle garanzie accessorie scelte dagli automobilisti laziali in fase di sottoscrizione emerge come, tra coloro che ne hanno inserita una, la più richiesta sia stata l’assistenza stradale, scelta dal 39,6% dei guidatori. Seppur a grande distanza, seguono tra le coperture aggiuntive maggiormente richieste dagli automobilisti del Lazio la garanzia infortuni conducente (22,3%) e la tutela legale (16,2%).(Foto: © Sittipong Leetangwattana / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Munich Re conferma target su utili 2022 nonostante calo in Q2

    (Teleborsa) – Munich Re, colosso tedesco della riassicurazione, ha generato un utile di 768 milioni di euro nel secondo trimestre del 2022, in netto calo rispetto ai 1.106 miliardi di euro dello stesso periodo del 2021, ma superiore alle aspettative di 719 milioni di euro. Nel secondo trimestre del 2022, il ROE annualizzato è stato del 12,3% (19,2% un anno fa).A seguito delle elevate svalutazioni di azioni e titoli a reddito fisso nei primi sei mesi del 2022, Munich Re prevede ora che il risultato dei suoi investimenti fornisca un rendimento di oltre il 2% (previsione precedente: oltre il 2,5%).Gli altri obiettivi comunicati per il 2022 rimangono invariati. Munich Re punta ancora a un risultato consolidato di 3,3 miliardi di euro per l’esercizio 2022. Il raggiungimento di questo obiettivo di risultato è supportato da un budget residuo per le grandi perdite nella riassicurazione danni di circa 2,7 miliardi di euro per il resto dell’anno. LEGGI TUTTO

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    Allianz, utile cala più delle attese nel secondo trimestre

    (Teleborsa) – Allianz, società tedesca di servizi assicurativi e finanziari, ha registrato ricavi totali in aumento dell’8,2% a 37,1 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2022, trainati dal segmento Danni con un’ampia crescita dei volumi e effetti positivi sui prezzi. L’utile operativo è aumentato del 5,3% a 3,5 miliardi di euro, trainato dal miglioramento dei risultati di sottoscrizione e investimento nel segmento Danni. La crescita è stata parzialmente compensata dal segmento Vita/Salute, riflettendo l’impatto delle condizioni di mercato volatili e un margine di investimento inferiore in Germania e negli Stati Uniti.L’utile netto attribuibile agli azionisti di 1,706 miliardi di euro nei tre mesi fino a giugno si confronta con i 2,225 miliardi di euro dell’anno precedente. Il dato è inferiore a una previsione di consensus di 1,846 miliardi di euro.”Allianz ha ottenuto un altro trimestre di solida performance finanziaria, trainata dalla forte crescita del nostro business Danni – ha commentato il CEO Oliver Bate – Il nostro utile operativo e il coefficiente di solvibilità del gruppo si sono dimostrati resilienti contro l’accresciuta volatilità e un contesto economico fondamentalmente più debole. Siamo ben posizionati per gestire l’impatto dell’elevata inflazione e le pressioni economiche particolarmente evidenti in Europa”.Il target di utile operativo 2022 confermato a 13,4 miliardi di euro, più o meno 1 miliardo di euro. LEGGI TUTTO

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    Yolo, De Cobelli: a break-even nel 2024, potremo essere soggetto aggregatore

    (Teleborsa) – Investimenti in piattaforme tecnologiche, sviluppo dell’offerta e dei canali di distribuzione, crescita all’estero e consolidamento della struttura organizzativa. Se rimangono risorse e si presenta l’occasione giusta, non c’è preclusione a operazioni di M&A. È questo il modo in cui verranno impiegate le risorse raccolte durante il processo di quotazione in Borsa da Yolo Group, uno dei principali operatori nel mercato insurtech italiano di servizi assicurativi digitali. La società ha raccolto 10 milioni di euro in equity (oltre a 3 milioni di euro in obbligazioni convertibili), una somma superiore rispetto alla previsione iniziale di 8 milioni di euro, in un processo che non è stato semplice, racconta a Teleborsa Gianluca De Cobelli, co-fondatore e amministratore delegato di Yolo.”Siamo partiti col processo di quotazione prima dello scoppio della guerra in Ucraina, in un momento in cui il mercato pagava molto, cavalcando anche i trend di mercato di realtà come la nostra – spiega il manager – Poi è arrivata una doccia fredda con la guerra, il ritorno del Covid in Asia e la crisi politica italiana, ma l’abbiamo gestista grazie all’interesse che il nostro modello di business e quanto fatto in questi anni ha suscitato negli investitori, sia in quelli nuovi che in quelli precedenti”.Supporto degli azionisti e quotazioneYolo può infatti contare su partner e azionisti di primo piano del comparto finanziario e assicurativo italiano. Dopo l’aumento di capitale, Generali Italia rimane primo azionista con il 15,17% delle azioni, seguito da Neva SGR (gruppo Intesa Sanpaolo) con il 14,33% e Primo Ventures SGR con l’11,05%. Simone Ranucci Brandimarte ha l’8,64%, così come lo stesso Gianluca De Cobelli. Rilevanti anche le quote di Net Insurance (4,89%) e di CRIF (2,98%).”Forti anche del loro sostegno, abbiamo riaggiustato gli obiettivi e il processo, scegliendo il segmento Professionale di Euronext Growth Milan per avere una minore volatilità, stabilendo dei lock-up molto lunghi, decidendo di sottoscrivere noi stessi parte dell’aumento di capitale (sia soci fondatori che azionisti storici, ndr) – afferma De Cobelli – Ciò ci ha permesso di attrarre investitori istituzionali e industriali importanti, dando anche continuità alla nostra compagina azionaria”. L’AD sottolinea che alla fine la società ha già raggiunto le soglie minimi di flottante per andare al segmento ordinario, quindi il passaggio all’Euronext Growth Milan potrebbe avvenire in tempi rapidi.Il rapporto con gli azionisti rimane comunque un punto di forza della crescita. “I partner della prima ora, come Generali e Intesa, hanno sposato in pieno le strategie di sviluppo e il modello di business, e quindi non ci hanno influenzato ma solo supportato – racconta l’AD – L’ingresso di nuovi partner industriali non va che a rafforzare la nostra autonomia nello sviluppare strategie di sviluppo: si aspettano che venga implementato il modello di business su cui hanno investito, e quindi c’è totale coerenza”.Modello di business e bilancioIl modello di business del gruppo prevede: l’offerta di servizi insurtech alle compagnie di assicurazione e alle imprese clienti secondo un modello software as a service, nell’ottica di una digitalizzazione dell’intera value chain della prestazione di servizi assicurativi; la distribuzione di prodotti assicurativi digitali, a partire dalla quale vengono corrisposte al gruppo le relative commissioni. Il conto economico consolidato al 31 dicembre 2021 si è chiuso con una perdita pari a 1,2 milioni di euro, principalmente per effetto di un livello di ricavi che non consente ancora il raggiungimento del punto di equilibrio e degli investimenti nelle piattaforme tecnologiche. Il valore della produzione è stato di 1,8 milioni di euro, in crescita del 93% rispetto al precedente esercizio. “Chiuderemo anche il 2022 e il 2023 in perdita, per poi andare a break-even nel 2024”, dice De Cobelli.Crescita e utilizzo dei proventiIl 30 giugno 2022 il CdA ha approvato il Piano Industriale e, in particolare, un obiettivo al 31 dicembre 2022 in termini di premi lordi tra 4,2 e 5,3 milioni di euro e di ricavi consolidati tra 3,8 e 4,4 milioni di euro (di cui circa il 35% derivanti da commissioni legate alla distribuzione di prodotti assicurativi e circa il 65% derivanti dalla vendita di servizi insurtech, l’85% circa realizzati in Italia e il restante 15% circa all’estero).Per l’attuazione di questo piano e la crescita a lungo termine saranno fondamentali le risorse raccolte. “Una grossa fetta dei soldi che abbiamo raccolto vanno nello sviluppo e consolidamento dei nostri asset, ovvero le piattaforme tecnologiche, ma avendo anche un modello B2B2C un’altra parte verranno utilizzati per lo sviluppo dell’offerta (capire le necessità del mercato e costruire con le compagnie i prodotti migliori da portare ai nostri partner distributivi) – spiega il manager – Un’altra parte va nello sviluppo della componente di canale: oggi abbiamo canali totalmente digitali e phygital per far leva sulle masse ancora distribuite dagli agenti “a cui forniamo la nostra piattaforma evoluta ed efficientare i loro processi”. Inoltre, essendo presenti già in Spagna, vogliamo consolidare la presenza lì e anche in UK. Infine, dobbiamo consolidare la struttura organizzativa”.Operazioni straordinarieIl numero uno di Yolo non esclude operazioni straordinarie. “Non abbiamo previsto a piano operazioni di M&A, ma non le escludiamo – afferma – Abbiamo sempre detto ai nostri investitori: se raccogliamo più di quello che serve a sostenere il piano, valuteremo su base opportunistica se ci sono dei target che accelerano la nostra crescita, in termini di sviluppo tecnologico, di sviluppo internazionale o di consolidamento in Italia”.A una domanda sul fatto che Yolo possa diventare preda di soggetti più grandi, risponde: “In un mercato fortemente dinamico è difficile fare previsioni precise sulla nostra evoluzione. Non abbiamo in mente di trovare un partner grosso che possa decidere di acquisirci. Gli spazi sono tali per cui io vedo una forte crescita in maniera indipendente, dove anzi noi potremo essere un soggetto aggregatore di altri player”. LEGGI TUTTO