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    MPS, BlackRock ha una partecipazione del 5,021%

    (Teleborsa) – BlackRock ha una partecipazione pari al 5,021% in MPS, gruppo bancario italiano che ha conquistato Mediobanca. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 12 novembre 2025. La quota è classificata come “indiretta gestione non discrezionale del risparmio”. LEGGI TUTTO

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    BPER Banca, JPMorgan ha una quota potenziale del 4,118%

    (Teleborsa) – JP Morgan Chase ha una partecipazione potenziale del 4,118% in BPER Banca. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 10 novembre 2025.In particolare, l’1,216% sono diritti di voto riferibili ad azioni, il 2,531% è una partecipazione potenziale, lo 0,002% sono altre posizioni lunghe con regolamento fisico e lo 0,369% in contanti. LEGGI TUTTO

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    BFF Bank, Moody’s rivede al rialzo tutti i rating

    (Teleborsa) – Moody’s ha rivisto al rialzo di un notch tutti i rating di BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, con un incremento che comprende anche il Baseline Credit Assessment (BCA) di BFF che passa a “ba2” e il Long-term Bank Deposits che passa a “Baa2”, un notch superiore all’Investment Grade. L’azione positiva di rating riflette la valutazione di Moody’s secondo la quale la posizione di capitale della banca è migliorata e il rischio di rifinanziamento si è ridotto, nonché l’aggiornamento della metodologia di Moody’s sui rating delle banche.In sintesi, i rating assegnati a BFF da Moody’s sono: Outlook: Stabile; Baseline Credit Assessment, incrementato a “ba2” da “ba3”; Adjusted Baseline Credit Assessment, incrementato a “ba2” da “ba3”; Long-term Bank Deposits, incrementato a “Baa2” da “Baa3”, Stabile; Short-term Bank Deposits, incrementato a “Prime-2” da “Prime-3”; Long-term Issuer Rating, incrementato a “Ba2” da “Ba3”, Stabile; Senior Unsecured Regular Bond/Debenture, incrementato a “Ba2” da “Ba3”, Stabile; Preferred Stock Non-cumulative, incrementato a “B2(hyb)” da “B3(hyb)”; Long-term Counterparty Risk Ratings, incrementato a “Baa2” da “Baa3”; Short-term Counterparty Risk Ratings, incrementato a “Prime-2” da “Prime-3”; Long-term Counterparty Risk Assessment, incrementato a “Baa2(cr)” da “Baa3(cr)”; Short-term Counterparty Risk Assessment, incrementato a “Prime-2(cr)” da “Prime-3(cr)”. LEGGI TUTTO

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    Banche, sindacati: ampliare accordo su rimborsi a donne vittime di violenza di genere

    (Teleborsa) – I sindacati dei bancari chiedono all’Associazione bancaria italiana (ABI) un incontro per il rinnovo del Protocollo d’intesa per favorire il rimborso dei crediti da parte delle donne vittima di violenza di genere, con diverse richieste di implementazione e miglioramento. Lo si legge in una lettera indirizzata a Ilaria Maria Dalla Riva (ABI) e firmata dai segretari generali Lando Sileoni (Fabi), Riccardo Colombani (First Cisl), Susy Esposito (Fisac), Fulvio Furlan (Uilca) e Emilio Contrasto (Unisin).Viene chiesta: l’applicazione del Protocollo a tutte le aziende associate ad ABI; la sospensione, oltre la quota capitale dei debiti prevista nel Protocollo in scadenza, anche della relativa maturazione di interessi; nell’ambito delle assunzioni effettuate dalle aziende, destinazione di una percentuale a donne vittime di violenza, inserite nei “percorsi di protezione”, o a figlie e figli di madri morte per femminicidio; definizione di formule di microcredito a favore di donne vittime di violenza, inserite nei “percorsi di protezione”, o a figlie e figli di madri morte per femminicidio per poter avviare progetti lavorativi. LEGGI TUTTO

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    Intesa, nei 9 mesi erogati oltre 2 miliardi di euro a PMI per operazioni di Corporate Finance

    (Teleborsa) – Dal 2020 per le PMI clienti della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, guidata da Stefano Barrese, ovvero con un fatturato fino a 350 milioni di euro, sono state finalizzate operazioni di finanza strutturata per oltre 10 miliardi di euro – di cui oltre 2 miliardi nei primi nove mesi del 2025 – più di 35 operazioni tra M&A e IPO sono state portate a termine negli ultimi anni. È quanto emerso nel corso di un evento oggi a Milano in Borsa Italiana, organizzato da Intesa per rilanciare il proprio approccio strategico dedicato alla finanza straordinaria per le PMI, con l’obiettivo di accelerare la crescita per rafforzare la competitività del tessuto produttivo italiano.Il modello del più grande gruppo bancario italiano si rivolge a oltre 6.000 PMI italiane che per dimensione e valore sono state individuate da Intesa Sanpaolo in quanto potenzialmente pronte a intraprendere percorsi di sviluppo attraverso nuove operazioni di finanza straordinaria. Determinante la collaborazione tra le Divisioni Banca dei Territori e IMI Corporate & Investment Banking (IMI CIB), che garantisce una sinergia unica nel settore, volta a offrire alle PMI italiane strumenti finanziari un tempo riservati solo ai grandi gruppi industriali, per portare a termine operazioni straordinarie attraverso ad esempio IPO e M&A.La Banca dei Territori, che conta 250.000 PMI clienti, ha erogato 36 miliardi di euro di nuovo credito a famiglie e piccole e medie imprese italiane al 30 settembre 2025.Per rendere accessibili questi servizi è stata messa a punto una struttura dedicata, composta da oltre 70 Investment Banker, articolata in tre team territoriali e cinque desk specialistici (M&A, ECM, Structured Finance, Capital Structure Solutions e Post Closing).È stato anche annunciato che partirà nel 2026 un roadshow dedicato al nuovo modello di advisory, insieme alla prosecuzione della collaborazione con Elite di Euronext che oggi ha già visto entrare nel percorso oltre 500 imprese della Divisione Banca dei Territori.”Le PMI italiane affrontano oggi un contesto incerto e sanno di dover trovare vie di sviluppo innovative, che superano l’orizzonte di strumenti conosciuti e guardano alla finanza straordinaria, ai nuovi investimenti, ad IPO e M&A – ha detto Stefano Barrese – Intesa Sanpaolo agisce come ponte tra l’economia reale e la finanza, accompagnando gli imprenditori nella progettazione delle migliori strategie di crescita, con un approccio sostenibile e di lungo periodo. Proprio le sinergie che abbiamo tra le divisioni del Gruppo ci consentono di proporre la corporate finance dedicata alla piccola e media impresa, in un modello unico nel panorama nazionale e consolidando il nostro ruolo nel sostegno al tessuto produttivo e al Paese erogando ogni anno circa 2 miliardi di euro per questo tipo di operazioni. Il nostro obiettivo è rendere ancora più competitive le PMI, accompagnandone la crescita in uno scenario di lungo periodo”. LEGGI TUTTO

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    Credemleasing punta a +25% di clienti e nuovi contratti entro il 2028

    (Teleborsa) – 18.000 clienti attivi, 113 dipendenti, 220 milioni di euro di utile cumulato negli ultimi 10 anni (dal 1/1/2015 al 31/12/2024). Questi sono i principali indicatori registrati da Credemleasing, società del Gruppo Credem specializzata nel leasing finanziario e guidata dal Direttore Generale Gabriele Decò, nei suoi primi 45 anni di attività. La società, che non ha mai chiuso un bilancio in perdita ed è membro e socio fondatore di ASSILEA ha l’obiettivo di stipulare il +25% di nuovi contratti entro il 2028 puntando a consolidare la propria quota di mercato del 3,38% posizionandosi al 5° posto nella classifica dell’Associazione Italiana Leasing, toccando punte del 5,71% nel leasing finanziario.”Celebrare i 45 anni di Credemleasing è motivo per me di grande orgoglio. Un traguardo figlio dell’impegno e della professionalità di tutte le persone che lavorano e hanno lavorato in azienda, della fiducia dei nostri clienti e del supporto del Gruppo Credem – ha dichiarato Gabriele Decò, Direttore Generale di Credemleasing – In un contesto come quello del 2025, dinamico e in evoluzione, la società saprà accompagnare famiglie e imprese nel raggiungimento dei propri obiettivi, anche attraverso un importante focus sulla digitalizzazione e sostenibilità, con la forza del Gruppo Credem e la capacità di stare vicino agli imprenditori”. “Credemleasing da anni è sinonimo di competenza, una società nella quale si sviluppa un’energia contagiosa grazie all’integrazione tra l’oro dei nostri giovani e il valore dei nostri expert in un’anima unica, a beneficio della customer experience dei nostri clienti”, ha concluso Decò.Credemleasing ha da sempre ricoperto un importante valore strategico per il Gruppo Credem nel sostenere gli investimenti delle imprese attraverso il servizio di leasing finanziario. La sinergia tra Credemleasing e le reti commerciali di Credem, di Credem Euromobiliare Private Banking e delle società specializzate del Gruppo, ha consentito di creare valore sostenibile nel tempo, anche attraverso i canali digitali, per poter supportare le diverse esigenze della clientela con l’obiettivo di ottimizzare la gestione finanziaria, preservare la liquidità e beneficiare di vantaggi fiscali.Con 18 filiali distribuite su tutto il territorio nazionale e servizi accessibili da remoto, Credemleasing ha consolidato la sua posizione in segmenti chiave come il leasing nautico (raggiungendo il 25% circa di quota di mercato) ed immobiliare. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia: Intesa, UniCredit, BPM, Iccrea e BNL sono istituzioni a rilevanza sistemica nazionale

    (Teleborsa) – Sulla base dei dati riferiti al 31 dicembre 2024 la Banca d’Italia ha identificato i gruppi bancari Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, ICCREA e Banca Nazionale del Lavoro come istituzioni a rilevanza sistemica nazionale (Other Systemically Important Institutions, O-SII) autorizzate in Italia. Il relativo procedimento amministrativo è stato avviato prima che si perfezionassero le operazioni di aggregazione che hanno recentemente coinvolto i gruppi BPER Banca e Banca Popolare di Sondrio e i gruppi Monte dei Paschi di Siena e Mediobanca. Gli effetti delle due operazioni non sono pertanto considerati ai fini di questa decisione. La Banca d’Italia ha già avviato procedimenti nei confronti dei gruppi BPER Banca e Monte dei Paschi di Siena per tenere conto delle nuove configurazioni degli stessi; gli esiti verranno resi noti a conclusione dei procedimenti.Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, ICCREA e Banca Nazionale del Lavoro dovranno mantenere, dal 1° gennaio 2026, una riserva di capitale (buffer) per le O-SII pari, rispettivamente, a 1,25, 1,25, 0,50, 0,25 e 0,25 per cento delle proprie esposizioni complessive ponderate per il rischio. La Banca d’Italia ha esercitato il supervisory judgement per mantenere la riserva di Banca Nazionale del Lavoro allo 0,25 per cento anche per il 2026.La valutazione ha coinvolto tutti i gruppi bancari e le banche non facenti parte di un gruppo bancario operanti in Italia a fine 2024. L’identificazione ha preso in considerazione, per ciascuna banca/gruppo bancario, il contributo dei quattro profili (dimensione, importanza per l’economia italiana, complessità e interconnessione con il sistema finanziario) indicati dalle linee guida dell’EBA.Sulla base dei dati riferiti al 31 dicembre 2024, il punteggio complessivo che indica la rilevanza sistemica a livello nazionale di UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM e ICCREA supera la soglia di 300 punti base (pb) utilizzata dalla Banca d’Italia e conforme alle linee guida dell’EBA. Banca Nazionale del Lavoro (BNL) registra invece un punteggio inferiore a quello previsto per l’identificazione automatica come O-SII. La riduzione del punteggio di BNL si è tuttavia concentrata nella seconda parte dello scorso anno ed è stata determinata principalmente dalle due componenti più volatili delle quattro che contribuiscono al punteggio totale: la complessità e l’interconnessione. La diminuzione potrebbe quindi avere natura temporanea. La Banca d’Italia ha pertanto esercitato il supervisory judgement al fine di mantenere la riserva per BNL allo 0,25 per cento. LEGGI TUTTO

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    Banca Sistema incassa 103 milioni di euro da Comune destinatario di sentenza Cedu

    (Teleborsa) – Banca Sistema, quotata su Euronext STAR Milan e specializzata nell’acquisto di crediti commerciali verso la PA e di crediti fiscali, ha raggiunto con un Comune, destinatario finale di una sentenza resa dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e uscito nel frattempo dal dissesto, un’intesa finalizzata all’incasso giudiziale, entro il corrente mese, di un ammontare complessivo pari a 103 milioni di euro, di cui circa 61,7 milioni di euro a titolo di capitale, (ii) circa 40,6 milioni di euro a titolo di interessi oltre (iii) ad una quota residuale a titolo di imposte.Considerando la quota di interessi di mora già contabilizzati in bilancio su base accrual, gli interessi di mora aggiuntivi che transiteranno a conto economico saranno pari a 33,7 milioni di euro.La banca specifica che gli ammontari sopra esposti si riferiscono al medesimo ente territoriale di cui si è data evidenza a gennaio 2025, in relazione alla sentenza pubblicata in pari data dalla Corte EDU. La banca continua ad esperire le azioni inerenti le esposizioni creditorie verso gli altri debitori nazionali destinatari finali di altre sentenze rese dalla Corte EDU o per le quali sono stati depositati ricorsi dinanzi alla Corte EDU come già in precedenza comunicato.Il pagamento della creditoria sopra esposta genererà un impatto positivo stimato in circa 136bps sul CET1 ratio e 136bps sul Total Capital ratio sulla base dei dati pubblicati al 30 settembre 2025. A quella data, i coefficienti patrimoniali della banca erano pari a: CET1 ratio phased in al 13,83%, Total Capital ratio phased in al 16,61%, CET1 ratio fully phased al 13,94%, Total Capital ratio fully phased al 16,72%. LEGGI TUTTO