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    Germania, Fitch: benefici per banche da riduzione buffer per mutui residenziali

    (Teleborsa) – I mutui ipotecari delle banche tedesche beneficeranno della riduzione del buffer di rischio sistemico per i mutui residenziali dal 2% all’1% delle attività ponderate per il rischio (RWA). Lo afferma Fitch Ratings in un report sul tema, sottolineando che ciò potrebbe portare a maggiori volumi di prestiti e dovrebbe contribuire a sostenere i margini di prestito bancario in caso di calo dei tassi di interesse, rafforzando la resilienza delle banche alle incertezze globali.L’Autorità federale di vigilanza finanziaria (BaFin) tedesca ha implementato la modifica con effetto dal 30 aprile per riflettere una significativa attenuazione dei rischi nel mercato immobiliare residenziale tedesco. I due maggiori gruppi bancari del paese, Sparkassen-Finanzgruppe e Genossenschaftliche Finanzgruppe, saranno probabilmente i maggiori beneficiari, data la loro posizione dominante nel mercato dei mutui ipotecari al dettaglio, con una quota di mercato complessiva di quasi il 60%.BaFin prevede che il capitale del sistema bancario diminuirà di 2-2,5 miliardi di euro, pari a circa lo 0,4% del capitale Tier 1 ordinario, a causa della riduzione del buffer. Tuttavia, si aspetta che i buffer di capitale rimangano al di sopra dei 20 miliardi di euro, supportati dal mantenimento del buffer di capitale anticiclico allo 0,75% degli RWA. Ciò lascia alle banche una buona capacità di assorbire le perdite e di mantenere l’offerta di prestiti in caso di deterioramento delle condizioni del credito. Nel mantenere il buffer di capitale anticiclico dello 0,75%, BaFin ha citato rischi ciclici ancora sostanziali, aggravati dall’incertezza economica e dalla pressione sui debitori aziendali derivante dai tassi di interesse ancora elevati. LEGGI TUTTO

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    Unicredit, trimestre record: utile a 2,8 miliardi. Orcel: fiduciosi di aumentare guidance 2025

    (Teleborsa) – UniCredit chiude il primo trimestre 2025 con un utile netto in rialzo dell’8,3% a 2,8 miliardi e ricavi in crescita del 2,8% a 6,5 miliardi, trainati da commissioni in rialzo del 8,2% a 2,3 miliardi “che hanno più che compensato la riduzione del margine di interesse a 3,5 miliardi”, sottolinea la banca di Piazza Gae Aulenti. A fine marzo, il RoTE è al 22%, il CET1 ratio sale di 27 punti base al 16,1%. “Miglior trimestre della storia – sottolinea la banca – con risultati di qualità significativamente al di sopra delle aspettative in tutte le metriche finanziarie”.Il capitale in eccesso è aumentato e si trova in un range compreso tra circa 8,5 e 10 miliardi rispetto al CET1 ratio obiettivo del 12,5-13%, o a circa 7,5 miliardi al netto delle voci più volatili. I costi operativi si sono attestati a 2,3 miliardi, in rialzo dello 0,6% anno su anno per via del perimetro più’ ampio, o in calo del 1,3% a perimetro invariato. Il rapporto costi/ricavi è al 35,4%.Grazie a risultati trimestrali migliori delle attese, Unicredit aggiorna la guidance per l’esercizio 2025, con possibile upside: utile netto superiore a 9,3 miliardi, con un RoTE maggiore del 17%. Lo annuncia la banca nella trimestrale. Le distribuzioni ai soci saranno superiori a quelle a valere sull’esercizio 2024, grazie alla più elevata crescita dell’utile netto. I ricavi netti per il 2025 sono attesi a circa 23,5 miliardi, migliori rispetto a quanto anticipato inizialmente grazie ad un primo trimestre più solido e ad un costo del rischio più contenuto. UniCredit conferma le ambizioni per un utile netto pari a circa 10 miliardi nel 2027, per un RoTE al di sopra del 17% e per distribuzioni annue maggiori rispetto a quella del 2024 nel periodo 2025-27, comprensive di un dividendo pari al 50% dell’utile netto e di distribuzioni aggiuntive inclusive del capitale in eccesso rispetto ad un CET1 ratio del 12,5-13%.UniCredit “ha registrato una straordinaria serie di risultati nel primo trimestre, superando le attese in tutte le metriche finanziarie e ampliando il divario positivo rispetto ai concorrenti. Abbiamo conseguito i migliori risultati della storia di UniCredit e il diciassettesimo trimestre consecutivo di crescita redditizia”. Lo ha sottolineato l’AD di UniCredit Andrea Orcel. “Il RoTE è aumentato al 22%, tra i migliori del settore, con il capitale in eccesso che ha raggiunto 10 miliardi. L’utile netto è aumentato del 8,3% a 2,8 miliardi”, ha commentato. Le nostre linee di difesa sono state rafforzate e ci posizionano al meglio per un ampio spettro di scenari macroeconomici. Lo scenario macroeconomico è diventato più complesso e incerto. In questo contesto – ha proseguito Orcel – presentiamo un caso d’investimento differenziato in positivo e resiliente, con un elevato grado di visibilità sugli utili e sulla distribuzione, a beneficio dei nostri azionisti e per la loro sicurezza. Tali premesse ci rendono sia fiduciosi nell’aumentare la nostra guidance per l’utile netto e per la distribuzione del 2025, sia convinti della nostra ambizione per il 2027. Siamo impegnati a conseguire una performance sostenibile e di elevata qualità, e concentrati nel supportare i nostri clienti e le nostre comunità in particolare in tempi sfidanti. Siamo posizionati per una serie di possibilità inorganiche nei nostri mercati, ma perseguiremo soltanto quelle in grado di migliorare il nostro forte e resiliente caso d’investimento standalone”. LEGGI TUTTO

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    illimity, il 15 maggio CdA per analisi del comunicato dell’emittente su OPAS Banca Ifis

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan, si riunirà nel tardo pomeriggio di giovedì 15 maggio per l’analisi del Comunicato dell’Emittente in relazione all’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis.Illimity quindi ipotizza la pubblicazione del Comunicato dell’Emittente, secondo la vigente normativa, entro il termine di venerdì 16 maggio.Oggi Banca Ifis ha pubblicato il documento di offerta relativo all’OPSA, approvato dalla CONSOB. Il periodo di adesione, concordato con Borsa Italiana, avrà inizio il 19 maggio 2025 e terminerà il 27 giugno 2025 (salvo proroghe) e, pertanto, sarà pari a 30 giorni di Borsa aperta. LEGGI TUTTO

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    BaFin abbassa riserva per esposizioni garantite da immobili. Bankitalia si adegua

    (Teleborsa) – Ad aprile 2022 la BaFin, l’autorità tedesca competente per la politica macroprudenziale, ha introdotto una riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (Systemic Risk Buffer, SyRB) pari al 2 per cento delle esposizioni garantite da immobili residenziali situati in Germania. A ottobre dello stesso anno la Banca d’Italia ha riconosciuto la misura tedesca, esentando dall’applicazione della riserva gli enti creditizi appartenenti a gruppi per i quali tali esposizioni sono inferiori a 10 miliardi di euro a livello consolidato; per le banche non appartenenti a gruppi la soglia rileva a livello individuale.Lo scorso 30 aprile la BaFin ha deciso di abbassare il SyRB all’1 per cento a partire dal 1° maggio 2025. Di conseguenza, anche per gli intermediari italiani interessati dalla misura l’entità della riserva si riduce all’1 per cento. LEGGI TUTTO

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    OPS su Banco BPM, adesioni a quota 180 mila azioni al 9 maggio

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da UniCredit sulle azioni ordinarie di Banco BPM, risulta che oggi 9 maggio 2025 sono state presentate 12.016 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 180.100, pari al 0,011886% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 28 aprile 2025 e terminerà il 23 giugno 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banco BPM acquistate sul mercato nei giorni 20 e 23 giugno 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    MPS, Barclays incrementa target price e conferma Equal Weight

    (Teleborsa) – Barclays ha incrementato a 7,70 euro per azione (+8% dai precedenti 7,10 euro) il target price su MPS, banca italiana al centro del risiko bancario, confermando la raccomandazione “Equal Weight” sul titolo.Gli analisti scrivono che l’offerta di Mediobanca su Banca Generali potrebbe supportare la potenziale combinazione MPS + Mediobanca (poiché, per Mediobanca, Banca Generali potrebbe essere più strategica della partecipazione di Mediobanca in Generali) e anche il più solido CET1 ratio del primo trimestre (migliore impatto da B4) contribuisce. Tuttavia, vedono domande in sospeso sulle sinergie e, ancora, sulla generazione di capitale (rispetto al caso MPS stand-alone). Le prime dipenderanno principalmente dalla capacità di preservare le persone chiave nel CIB e nel WM di MB; la seconda dipenderà da diversi fattori, tra cui un potenziale aumento dell’offerta in contanti, il tasso di accettazione da parte degli azionisti di Mediobanca e l’assorbimento di capitale derivante dalla potenziale offerta di Mediobanca su Banca Generali.Barclays ha aumentato la stima sull’utile rettificato del 5% in media per il periodo 2025-27, riflettendo la revisione al rialzo della guidance sull’utile ante imposte. Inoltre, ha aumentato le commissioni e i proventi da negoziazione e ridotto i costi (ammortamenti), riducendo inoltre le rettifiche su crediti (solo per il periodo 2025). Infine, ha aumentato leggermente il rapporto CET1 per l’anno fiscale 2025 (per un beneficio maggiore da Basilea 4), ma ipotizza ancora un calo trimestrale nel secondo trimestre, sulla base della gestione della traiettoria RWA. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, Barclays incrementa target price e conferma Equal Weight

    (Teleborsa) – Barclays ha incrementato a 18,00 euro per azione (+10% dai precedenti 16,40 euro) il target price su Mediobanca, banca d’investimento leader in Italia, confermando la raccomandazione “Equal Weight” sul titolo.Gli analisti fanno notare che il management di Mediobanca ritiene che l’offerta di MPS presenti problematiche finanziarie e industriali che impediscono la creazione di valore per gli azionisti, con conseguenti sinergie negative in particolare per CIB e WM. Il management ha segnalato che acquisire di Mediobanca con Banca Generali comporterebbe un ulteriore rischio di esecuzione per MPS (ovvero la gestione simultanea di due operazioni).Mediobanca ha ribadito tutti i messaggi chiave relativi alle motivazioni dell’offerta su Banca Generali, sottolineando l’adattamento culturale, i rischi di esecuzione limitati, la maggiore redditività e il potenziale di generazione di capitale dell’entità combinata.Barclays ha aumentato le stime sull’EPS rettificato per quest’anno del 3%, lasciando invariati i prossimi due anni. Ha ridotto leggermente il margine di interesse (NII) per l’esercizio 2024/2025 e aumentato le commissioni. Inoltre, ha ridotto anche il CoR per l’esercizio 2024/2025 (a 50 punti base ora, rispetto ai 55 punti base precedenti), poiché il management ha indicato che anche il Q4 dovrebbe essere migliore rispetto alle precedenti previsioni per l’esercizio 2024 (55 punti base). Infine, ha aumentato il coefficiente CET1 per quest’anno, grazie a RWA inferiori rispetto alle previsioni. LEGGI TUTTO

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    Banca Sistema, utile netto sale a 11,6 milioni di euro nel primo trimestre

    (Teleborsa) – Banca Sistema, quotata su Euronext STAR Milan e specializzata nell’acquisto di crediti commerciali verso la PA e di crediti fiscali, ha chiuso il primo trimestre del 2025 con utile netto pari a 11,6 milioni di euro, rispetto ai 4,1 milioni dello stesso periodo del 2024, +180% a/a (ovvero +13% a/a escludendo l’incremento della componente accrual su interessi di mora relativi a esposizioni oggetto di sentenze CEDU pubblicate da inizio anno).Il margine di intermediazione, pari a 42,8 milioni, è cresciuto del 60% a/a (ovvero +21% a/a al netto di maggiore accrual di interessi di mora legati alle sentenze CEDU) grazie al forte incremento del margine d’interesse (+108% a/a ovvero +20% al netto dell’accrual sentenze CEDU) che ha più che compensato il calo delle commissioni.Le commissioni nette, pari a 5,7 milioni, sono in calo del 34% a/a (8,6 milioni al 31 marzo 2024) quasi totalmente a causa della componente legata al factoring (-4,8 milioni a/a) per una operazione con alta componente commissionale realizzata alla fine del 2023. Bene l’andamento delle commissioni sul pegno (+1,5 milioni a/a) e quelle inerenti all’attività di collection (+0,7 milioni), mentre leggermente negative le commissioni del banking business legate alla raccolta (-0,3 milioni a/a) e stabili quelle inerenti ai finanziamenti garantiti.Con riferimento ai trend commerciali, il factoring presenta un turnover pari a 1.089 milioni di euro (turnover verso PA stabile a/a, turnover verso Privati -21%, turnover relativo a Ecobonus -87% essendo esaurita questa tipologia di credito); complessivamente turnover -20% a/a; il CQ vede nuovi volumi pari a 29 milioni di euro, -48% a/a, stock impieghi pari a 675 milioni di euro, -16% a/a; il credito su pegno ha impieghi pari a 153 milioni di euro, +25% a/a (+10% a/a al netto dell’acquisizione in Portogallo).La raccolta, al 31.03.2025, ha confermato i recenti trend con la raccolta retail che rappresenta il 75% del totale (76% al 31.03.2024 e 70% al 31.12.2024). LEGGI TUTTO