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    Milleri (Delfin): offerta MPS su Mediobanca più appetibile con “adeguamento”

    (Teleborsa) – “L’offerta del Monte su Mediobanca è molto interessante, continueremo a valutarla. Un eventuale adeguamento che rifletta l’andamento dei corsi di Borsa renderebbe l’offerta più appetibile per gli investitori”. Lo ha detto Francesco Milleri, presidente di Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, in un’intervista a Il Corriere della Sera.A una domanda se la holding ha arrotondato la quota in Generali, ha risposto: “No, abbiamo tuttavia consolidato la nostra posizione completando nelle due giurisdizioni UE che mancavano all’iter autorizzativo per poter restare sopra il 10% della compagnia, quota che abbiamo superato a seguito delle operazioni di buyback. Non credo ci siano molte società non bancarie o finanziarie ad aver raggiunto un simile risultato”.Quanto alla partecipazione detenuta in UniCredit, “continueremo a monitorare i valori e a ponderare plusvalenze e opportunità, come ogni buon gestore”, ha sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Unicredit, focus su Commerzbank. Verso conversione dell’ultimo pacchetto di derivati

    (Teleborsa) – Archiviata, per il momento, l’operazione in Italia su Banco BPM, UniCredit sarebbe pronta a rafforzare la propria posizione in Commerzbank, anche se il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha di fatto intimato al CEO Andrea Orcel di farsi da parte. I consulenti della banca tedesca, Goldman Sachs e UBS, sarebbero infatti in allerta in vista di una possibile mossa da parte del gruppo guidato da Andrea Orcel, ovvero la conversione in azioni dell’ultimo pacchetto di derivati pari a circa l’8% del capitale, ha scritto Milano Finanza.Con la conversione, la partecipazione in azioni si avvicinerebbe alla soglia del 30% che fa scattare l’obbligo di lanciare un’offerta pubblica, anche se l’intenzione della banca italiana non sarebbe quella di procedere con un’OPA, ma di posizionarsi in modo migliore in vista delle future trattative con i vertici di Commerzbank e con il governo tedesco.UniCredit ha annunciato lo scorso 8 luglio di aver convertito in azioni circa il 10% della sua posizione sintetica in Commerzbank, portando la propria quota in azioni e i relativi diritti di voto effettivi a circa il 20%.Nella conference call di settimana scorsa sui risultati record del secondo trimestre 2025, arrivati all’indomani della decisione di ritirare l’offerta su Banco BPM, Orcel ha detto che UniCredit convertirà in azioni la restante quota Commerzbank entro fine anno.Secondo Orcel, una combinazione con la rivale tedesca sarebbe “un bene per la Germania e per l’Europa, che ha bisogno di una banca più forte per finanziare gli investimenti e sostenere la crescita. Penso che sarebbe un bene per l’Unione bancaria, ma questa è la mia opinione e ad oggi non abbiamo alcun dialogo su questo argomento”. Orcel ha sottolineato che “la controparte non è pronta a discuterne e quindi rispettiamo il fatto di rimanere investitori” e si è detto “molto lieto di beneficiare di un ritorno sull’investimento del 20%”.Solo pochi giorni fa, nella tradizionale conferenza stampa estiva, il cancelliere Merz ha espresso giudizi negativi sul tentativo di scalata: “Ho due motivi di forte perplessità: anzitutto, si tratta chiaramente di un’acquisizione ostile, rivolta sia a Commerz sia alla Repubblica Federale. Inoltre, la fusione creerebbe un istituto che, per struttura di bilancio, potrebbe rappresentare un rischio sistemico per i mercati”.Orcel sta comunque continuando a mostrare cautela nelle sue mosse e ha lasciato intendere che ogni decisione sarà subordinata all’orientamento dei soci. “Dipenderà molto dalla posizione dei nostri azionisti: se ritengono che questa situazione debba protrarsi nel caso in cui non succeda nient’altro entro il 2027, allora la prolungheremo – ha detto sempre nella call – Se ritengono di preferire che smobilizziamo la posizione, allora lo faremo”.Di sicuro il CEO di UniCredit resta sicuro del valore da estrarre in Germania: “Consolidando la quota di utili leghiamo il nostro destino al loro, ma restiamo pazienti. Resto però convinto che unire la nostra Hvb a Commerz possa creare moltissimo valore, molto più che con le fusioni in Italia”. LEGGI TUTTO

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    OPAS Banca Ifis su illimity, sell-out allo 0,03%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis su azioni ordinarie illimity Bank, risulta che oggi 28 luglio 2025 sono state presentate 2.070 richieste di adesioni alla procedura di sell-out. Pertanto dall’inizio della proceduta di obbligo d’acquisto sono state presentate complessivamente 2.070 adesioni, pari al 0,032778% dell’offerta.La procedura di sell-out, iniziata oggi, terminerà il 29 agosto. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity acquistate sul mercato nei giorni 28 e 29 agosto 2025 non potranno essere oggetto delle richieste di vendita. LEGGI TUTTO

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    Banche europee ben capitalizzate nonostante aumento remunerazione azionisti e difficoltà normative

    (Teleborsa) – L’aumento degli utili e le azioni di ottimizzazione del bilancio hanno aiutato le banche europee a rafforzare la propria capitalizzazione negli ultimi anni, nonostante le maggiori difficoltà normative con l’entrata in vigore di Basilea IV nel gennaio 2025. Allo stesso tempo, i più elevati livelli di capitale delle banche hanno incrementato la remunerazione degli azionisti. Lo evidenzia Morningstar DBRS, secondo cui la flessibilità delle banche nel remunerare i propri azionisti probabilmente si ridurrà nei prossimi anni a seguito di una contrazione della redditività dai livelli record, dovuta a un contesto di tassi di interesse più bassi, nonché all’impatto residuo di Basilea IV in alcuni paesi e alla potenziale conclusione positiva delle M&A in corso.”Nonostante le maggiori difficoltà normative, la maggiore remunerazione degli azionisti e la redditività in lieve calo, gli ampi buffer di capitale delle banche europee rappresentano la prima linea di difesa contro l’incertezza accentuata dalle attuali tensioni geopolitiche e dalla guerra commerciale globale”, ha affermato Andrea Costanzo, Vice President, European Financial Institution Ratings presso Morningstar DBRS.Dal report emerge che le banche dell’Europa meridionale hanno generalmente beneficiato maggiormente dei tassi di interesse più elevati, in quanto tendono ad avere una maggiore percentuale di prestiti a tasso variabile e di raccolta su depositi non remunerati. Sebbene il margine di interesse (NII) sia diminuito da quando la BCE ha iniziato a tagliare i tassi di interesse nel giugno 2024, la redditività delle banche europee è rimasta piuttosto resiliente. Ciò è dovuto alle strategie di copertura dei tassi di interesse, alla crescita dei prestiti, alla diversificazione dei ricavi attraverso attività che generano ricavi da commissioni e agli utili da negoziazione, nonché a profili di qualità degli attivi relativamente stabili o in miglioramento. Le banche italiane, nordiche e spagnole hanno registrato il più elevato ritorno sul capitale proprio (ROAE) nel primo trimestre del 2025, mentre le banche di Francia, Germania e Paesi Bassi hanno registrato un ritardo. Le banche greche, italiane e portoghesi hanno registrato una riduzione degli RWA tra la fine del 2020 e l’inizio del 2024, grazie anche alle loro iniziative di de-risking. L’aumento degli RWA in altri paesi è influenzato dalla crescita organica del business e, in alcuni casi, dalle acquisizioni.Guardando all’aumento dei pagamenti di dividendi, il report evidenzia che il rendimento totale per gli azionisti è ancora più generoso se si includono i riacquisti di azioni proprie, a cui le banche hanno fatto sempre più ricorso di recente. Le banche del campione hanno distribuito circa 72 miliardi di euro di dividendi sugli utili netti del 2024, quasi il doppio dell’importo distribuito sugli utili netti del 2022. Durante il 2020 e il 2021, le autorità di regolamentazione hanno limitato o impedito alle banche la distribuzione di dividendi per preservare il capitale da potenziali sfide derivanti dalla pandemia globale di COVID-19. Nel complesso, le banche italiane, nordiche e britanniche hanno mostrato i più elevati dividend payout ratio nel 2024.”La distribuzione dei dividendi e il riacquisto di azioni proprie rimangono la prima opzione per premiare gli azionisti – viene sottolineato Tuttavia, le banche cercano sempre più di creare valore nel medio termine attraverso fusioni e acquisizioni”. LEGGI TUTTO

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    BPER raggiunge l’80,7% di Pop Sondrio. Papa: inizio di un nuovo percorso di crescita

    (Teleborsa) – BPER ha concluso il periodo di riapertura dei termini dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria raggiungendo l’80,69% del capitale sociale di Banca Popolare di Sondrio.Non si sono verificati i presupposti per il delisting della Popolare di Sondrio, le cui azioni rimarranno negoziate sull’Euronext Milan. L’offerente deterrà una partecipazione superiore al 66,67% del capitale sociale, che consentirà a BPER di disporre di diritti di voto sufficienti per approvare le delibere nell’assemblea straordinaria dell’emittente, inclusa la fusione.”Il successo di questa operazione rappresenta una tappa significativa per BPER e un importante riconoscimento della validità del nostro progetto da parte del mercato e degli azionisti – dichiara l’AD Gianni Franco Papa – Con l’ingresso di Banca Popolare di Sondrio nel Gruppo si rafforza il nostro posizionamento tra i principali player del settore in Italia”. “Crescere: più forti, insieme. Questo era il nostro invito e oggi insieme siamo più grandi, più solidi e ancora più radicati nel tessuto economico e sociale del Paese, assistendo oltre 6 milioni di clienti, con più di 2.000 filiali distribuite capillarmente e gestendo circa 400 miliardi di asset finanziari – ha aggiunto – Diamo inizio ad un nuovo percorso di crescita che accelererà significativamente il raggiungimento degli obiettivi del nostro piano industriale, pronti a conoscere e lavorare con i nuovi colleghi con i quali condividiamo valori, passione e senso di responsabilità verso famiglie, imprese e comunità in cui operiamo”. LEGGI TUTTO

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    OPS MPS su Mediobanca, adesioni allo 0,03%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da Banca Monte dei Paschi di Siena sulle azioni ordinarie di Mediobanca, risulta che oggi 25 luglio 2025 sono state presentate 37.995 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 256.419, pari allo 0,0308% delle azioni oggetto dell’offerta (o allo 0,0302% sulle eventuali massime 849.458.551 azioni oggetto di offerta emesse a favore dei beneficiari dei Piani di Incentivazione).L’offerta è iniziata, il 14 luglio 2025 e terminerà l’8 settembre 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Mediobanca acquistate sul mercato nei giorni 5 e 8 settembre 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    OPS BPER su Pop Sondrio, adesioni all’80,6% al fine riapertura termini

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da BPER Banca su azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio, risulta che oggi 25 luglio 2025 – ultimo giorno riapertura dei termini – sono state presentate 48.813.396 richieste di adesione.Complessivamente, le azioni apportate durante la riapertura dei termini sono 100.660.069 e la percentuale delle azioni apportate durante la riapertura dei termini e delle azioni apportate durante il periodo di offerta è pari al 80,625210%.La riapertura dei termini si è svolta il 21, 22, 23, 24 e 25 luglio. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banca Popolare di Sondrio acquistate sul mercato nei giorni 24 e 25 luglio 2025 non sono state apportate in adesione. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, S&P conferma BBB dopo ritiro offerta UniCredit. Outlook rimane positivo

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha confermato i rating di credito a lungo e breve termine “BBB/A-2” di Banco BPM, con l’outlook che rimane positivo. La conferma segue l’annuncio di UniCredit del ritiro dell’offerta per Banco BPM. La decisione è stata presa dopo che l’offerta ha incontrato diverse controversie legali e normative da quando UniCredit ha annunciato l’acquisizione il 25 novembre 2024.Con Banco BPM non più soggetto alla “passivity rule”, l’agenzia di rating prevede che la banca si concentrerà nuovamente sulla sua strategia di business e sui suoi obiettivi finanziari. Prevede che la banca continuerà a impegnarsi a rafforzare la diversificazione dei ricavi e la stabilità, beneficiando dell’integrazione di Anima, dopo averne acquisito con successo il controllo nell’aprile 2025, ottenendo circa il 90% del capitale sociale. Dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2025, Banco BPM ha confermato il suo obiettivo di utile netto per il 2027 di 2,15 miliardi di euro, considerando un contributo aggiuntivo previsto di 200 milioni di euro all’utile netto della banca derivante dall’integrazione di Anima.S&P prevede che la solida presenza di Banco BPM e il suo modello di business ben diversificato ne sosterranno probabilmente la stabilità dei ricavi e il posizionamento di mercato, in un contesto di calo dei tassi di interesse e incertezze economiche. Ritiene che Banco BPM trarrà beneficio dalle significative quote di mercato nelle aree più ricche del Nord Italia, che ne sostengono la resilienza in termini di qualità degli attivi e i solidi risultati, con un ritorno sul capitale medio atteso di circa il 15% nei prossimi due anni. L’integrazione di Anima creerà il secondo operatore nazionale nel settore assicurativo e del wealth management (dopo solo Intesa Sanpaolo) con circa 217 miliardi di euro di masse gestite e sosterrà ulteriormente la stabilità degli utili e la generazione di capitale interno del gruppo.Viene stimato che i flussi di reddito non da interessi aumenteranno al 50% entro la fine del 2027, dal 42% di fine 2024, consentendo alla banca di preservare rendimenti operativi più stabili rispetto ad alcuni dei suoi concorrenti in un contesto di tassi di interesse in calo.L’operazione Anima indebolirà le previsioni sul risk-adjusted capital (RAC) ratio di Banco BPM nel breve termine, ma viene previsto che le prospettive di redditività della banca sosterranno il continuo accumulo di capitale. LEGGI TUTTO