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    Fed, Williams: taglio dei tassi mira a sostenere il mercato del lavoro

    (Teleborsa) – Il presidente della Federal Reserve Bank di New York, John Williams, ha dichiarato lunedì che i segnali emergenti di debolezza nel mercato del lavoro lo hanno spinto a sostenere il taglio dei tassi di interesse durante l’ultima riunione della banca centrale, del 16 e 17 settembre, nella quale l’istituto ha abbassato il suo intervallo di tassi obiettivo di un quarto di punto percentuale, portandolo tra il 4% e il 4,25%.”Aveva senso abbassare leggermente i tassi di interesse” ed “eliminare un po’ la restrizione”, per contribuire a sostenere il mercato del lavoro, pur mantenendo una certa pressione al ribasso sui livelli di inflazione ancora elevati, ha affermato Williams durante un’apparizione a Rochester, New York.(Foto: @ Shutterstock) LEGGI TUTTO

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    Extraprofitti, da contributo banche si punta a raccogliere 2,5-3 miliardi

    (Teleborsa) – L’obiettivo cui si guarda, nell’ambito della trattativa tra il governo e le banche per un ipotetico contributo in vista della prossima legge di bilancio, è di arrivare a raccogliere 2,5-3 miliardi. È quanto riporta l’Ansa citando “fonti qualificate della maggioranza”, che spiegano che tutto verrà comunque deciso insieme agli istituti di credito, “con molta calma”, nelle interlocuzioni che sono in corso e che continueranno nelle prossime settimane. Sul tema la maggioranza torna a dividersi. “In vista della prossima manovra, le grandi banche potranno generare un contributo di 5 miliardi di euro per sostenere famiglie, artigiani, commercianti e imprese” ha calcolato dal gruppo economico della Lega, che Matteo Salvini ha consultato per formalizzare una proposta ispirata a quanto sperimentato con successo, da anni, in alcuni Paesi europei. “Nei tre anni di nostro governo – afferma la Lega in una nota – le banche hanno registrato utili per circa 130 miliardi di euro, quadruplicando (!!!) il proprio valore in borsa. In questi anni i grandi istituti hanno deciso una politica di taglio dei costi, con chiusura di migliaia di sportelli e sforbiciate al personale, mentre non sono aumentati significativamente né gli interessi corrisposti ai risparmiatori che hanno soldi fermi sui conti correnti, né i prestiti erogati a famiglie e imprese. La situazione del Paese fa registrare dati positivi di cui siamo orgogliosi, dal record di nuovi posti di lavoro alla disoccupazione ai minimi, ma milioni di italiani sono ancora in difficoltà. Per questo riteniamo ragionevole chiedere un contributo alle grandi banche, a partire dagli enormi guadagni derivanti da interessi e commissioni. L’obiettivo – prosegue il Carroccio – è di utilizzare quei miliardi, come stanno già facendo altri Paesi in Europa, per immetterli nell’economia reale: aumento di stipendi e pensioni, investimenti in sanità, rottamazione pluriennale di 170 milioni di cartelle esattoriali che rendono difficile la vita a 20 milioni di italiani in difficoltà. Chi ha di più, dia di più”.”Io sono assolutamente contrario alle tasse sugli extraprofitti, è roba da Unione Sovietica. Le banche possono dare un contributo ma non esiste il concetto di extraprofitti, non esiste alcuna base giuridica. Le banche possono e devono fare il loro dovere, ma l’extraprofitto è una cosa che non esiste, mi si deve spiegare che cos’è l’extra profitto – ha detto il vicepremier e leader di FI Antonio Tajani –. Tassare gli extraprofitti e continuare a fare minacce alle banche significa mettere in difficoltà tutto il nostro sistema finanziario. Significa spaventare i mercati, significa far fuggire gli investitori, quindi serve sempre buonsenso e senso di responsabilità quando si parla di queste cose. Con le banche dobbiamo parlare. Noi abbiamo già parlato con le banche e vediamo cosa si può fare, ma le minacce alle banche e l’idea di mettere nuove tasse significano soltanto avere effetti negativi, e noi siamo per difendere il mercato e le imprese, comprese le banche. Ognuno deve fare la sua parte, è giusto che le banche facciano la loro parte e parliamo con loro, vediamo cosa possono fare. Ma minacciare extraprofitti non serve a niente”.In passato “siamo stati invitati a un confronto e rispettosi delle istituzioni ci siamo andati e abbiamo fatto un accordo biennale di anticipazione di liquidità con rinvio di crediti fiscali. Siamo interlocutori disponibili al confronto se qualcuno ci chiama e siamo disponibili all’approfondimento dell’accordo biennale e al prosieguo” ha commentato il presidente dell’Abi, Antonio Patuell in merito alla richiesta, da parte della politica, a banche e assicurazioni di un contributo straordinario. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, MPS chiede per assemblea di conferire l’incarico di revisore a PwC

    (Teleborsa) – Mediobanca ha ricevuto da parte della controllante Banca Monte dei Paschi di Siena una richiesta di integrazione dell’ordine del giorno dell’Assemblea ordinaria degli Azionisti del 28 ottobre. In particolare, è stato chiesto il conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti a PriceWaterhouseCoopers per il novennio 2026-2034, previa risoluzione consensuale degli incarichi di revisione legale dei conti assegnati a EY per gli esercizi 2022-2030. Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale si riuniranno nei prossimi giorni per l’assunzione delle determinazioni di competenza. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo: oltre 3 euro di benefici sociali per ogni euro erogato per progetti di impatto

    (Teleborsa) – Ogni euro destinato a progetti ad alto valore, genera un beneficio per la collettivita` superiore al triplo dell’importo erogato. È quanto emerge dal Rapporto annuale sulla valutazione d’impatto sociale presentato oggi da Intesa Sanpaolo e realizzato con Prometeia.I numeri dell’impattoLa valutazione ha riguardato 664 iniziative del Terzo Settore finanziate nel 2024 da Intesa Sanpaolo per un valore complessivo di 155 milioni di euro. Il ritorno sociale dell’investimento (SROI) e` pari a 3,3: ogni euro erogato genera oltre 3 euro di benefici sociali, per un impatto totale di 511 milioni di euro. Le iniziative finanziate hanno sostenuto circa 5mila lavoratori, di cui 3mila confermati grazie ai progetti e 2mila aggiuntivi. I beneficiari complessivi sono oltre 3 milioni di persone, che grazie ai finanziamenti della Banca destinati a specifiche progettualita` registrano 520mila nuovi beneficiari. Tra i risultati piu` significativi: 56mila pazienti hanno beneficiato di cure sanitarie altrimenti difficilmente accessibili; 14mila persone inserite nel mondo del lavoro; 365mila pasti distribuiti nell’ambito di progetti di assistenza; 6mila bambini accolti in asili nido e scuole materne; 40mila persone qualificate professionalmente e 30mila studenti supportati nei percorsi formativi. I settori e i territori In termini di Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG), oltre il 40% dei benefici riguarda la salute personale e il benessere, seguiti da istruzione (16%), inserimento lavorativo e crescita economica (8%) e riduzione delle disuguaglianze (7%). Sul piano territoriale emerge un forte impatto al Sud Italia e nelle Isole con 178 milioni di euro, seguite dal Nord-Ovest (155 milioni di euro), dal Centro Italia (103 milioni di euro) e dal Nord- Est (66 milioni di euro). Le aree di maggiore impatto variano a seconda dei territori: sanita` e salute al Nord-Ovest e al Sud, istruzione al Nord-Est e al Centro. “La valutazione d’impatto sociale – afferma Andrea Lecce, Responsabile Direzione Impact Banca dei Territori, Intesa Sanpaolo – dimostra come, attraverso il nostro credito, gli investimenti effettuati dalle realta` finanziate restituiscono il triplo di benefici per le comunita` in cui operiamo. Ogni anno grazie all’impegno delle nostre 600 persone, alle competenze e alle sinergie generate dalla Banca dei Territori, eroghiamo 300 milioni di euro di credito agevolato a 100mila realta` del Terzo Settore. In questo modo sosteniamo progetti capaci di generare un valore sociale triplicato, creare lavoro e rispondere ai bisogni delle persone piu` fragili”. “I risultati presentati oggi mostrano quanto sia imprescindibile il sostegno al Terzo Settore soprattutto in un contesto segnato da crescente incertezza internazionale, profonde trasformazioni tecnologiche e uno scenario demografico avverso. Misurarne l’impatto in modo rigoroso e` doveroso per rendere il sostegno sempre piu` efficace e diffuso” ha sottolineato Alessandra Lanza, Senior Partner Prometeia. LEGGI TUTTO

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    Banche italiane rafforzate dall’upgrade del rating sovrano e dal contesto operativo

    (Teleborsa) – Il punteggio relativo al contesto operativo (OE) delle banche italiane è stato rivisto al rialzo da Fitch in seguito all’upgrade del rating sovrano dell’Italia, che ha portato anche a un miglioramento del rating bancario. Il punteggio potrebbe essere ulteriormente rivisto al rialzo in caso di un ulteriore miglioramento del rating sovrano, poiché quest’ultimo continua a limitare la valutazione. Questo, insieme ad altri fattori, potrebbe avere implicazioni positive nel rating per le banche con rating limitati o vincolati dal rating sovrano.L’upgrade del rating sovrano dell’Italia a “BBB+” da parte di Fitch ha portato a una valutazione più elevata dell’OE delle banche italiane a “bbb+”. Questo nonostante i punti di forza strutturali in linea con gli OE di categoria “a”, come la ricchezza del settore privato superiore alla media UE e la performance migliorata del sistema bancario. Ciò offre alle banche buone opportunità di business, nonostante una domanda di credito modesta, seppur in miglioramento.Fitch ha alzato UniCredit di un livello (da BBB+/Positivo ad A-/Stabile) e Intesa Sanpaolo di due livelli (da BBB/Positivo ad A-/Stabile). I loro rating sono limitati a un livello superiore a quello dell’Italia. Fitch ha inoltre alzato Credem (BBB+), Banca Mediolanum (BBB+), CA Auto Bank (A) e Banca Nazionale del Lavoro (A), riflettendo l’aggiornamento del rating sovrano e la revisione del punteggio OE.IntesaSP e UniCredit hanno un livello superiore al rating dell’Italia grazie alla loro eccezionale solidità rispetto ai competitor nazionali. Il rating di UniCredit è supportato dalla diversificazione geografica in economie forti, mentre quello di IntesaSP è supportato dalla sua presenza dominante sul mercato domestico, da prodotti e ricavi ben diversificati. Fitch ritiene che questi fattori mitigherebbero le pressioni di un grave stress sovrano per entrambe le banche, e si spetta inoltre che UniCredit e IntesaSP mantengano una redditività superiore alla media delle grandi banche europee, supportando una solida generazione di capitale interno e una qualità degli attivi prossima alla media europea.I rating di Credem e Banca Mediolanum sono vincolati dal rating sovrano dell’Italia. Ciò riflette la vulnerabilità delle banche a un potenziale dissesto sovrano e a una conseguente significativa recessione economica, dato il loro focus quasi esclusivamente nazionale. Gli upgrade di CAAB e BNL riflettono il fatto che le considerazioni sul rischio paese sono diventate meno restrittive sulla capacità delle controllate di accedere al supporto delle società madri, se necessario. L’upgrade del rating sovrano e il punteggio OE più elevato non hanno avuto un impatto immediato sui rating delle altre banche italiane, che non sono limitati dal rating sovrano. Fitch analizzerà le implicazioni a lungo termine per i profili creditizi di queste banche, poiché un rating sovrano più elevato può tradursi in condizioni operative più favorevoli attraverso costi di finanziamento ridotti e un migliore accesso al mercato all’ingrosso, favorendo al contempo la domanda di credito interna e le opportunità commerciali.Fitch ha prospettive positive sui rating a lungo termine di Banco BPM, BPER Banca, Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca (tutti BBB-) e Banca Popolare dell’Alto Adige (BB+). Le sensibilità al rialzo del rating per queste banche includono generalmente un punteggio OE più elevato, ma anche una maggiore diversificazione del business e un miglioramento dei profili finanziari, in particolare confermando i recenti progressi in termini di redditività in un periodo di tassi di interesse meno favorevoli. LEGGI TUTTO

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    Wealth management, Furstenberg: “Progetto allo studio. Brand affidabile per imprese”

    (Teleborsa) – “Stiamo ancora studiando quale possa essere la nostra posizione nel mercato italiano”. Così Ernesto Furstenberg Fassio, a margine del Npl Meeting 2025, a proposito del brand di wealth management che porta il suo nome. Furstenberg è la società indipendente da Banca Ifis dedicata alla gestione patrimoniale, in cui confluiranno attività esistenti e neo acquisite.”Non vogliamo essere competitor delle banche che fanno questo come core business – ha precisato il Presidente di Banca Ifis – il nostro obiettivo è dare un servizio agli imprenditori che chiedono un servizio di gestione del loro patrimonio, perché possano avere una banca in cui investire”. “Il progetto nasce per dare una risposta ad una domanda delle imprese”, ha ribadito Furstenberg, aggiungendo “la nostra famiglia è mono business, che ha investito tutto su Banca Ifis, e questo per molti imprenditori è un buon indice di affidabilità. Lo spirito è quello di poter servire, con prodotti diversi, le esigenze degli imprenditori che vogliono affidarci il loro patrimonio”.”Il brand Furstenberg è già in licenza a Banca Ifis, che già utilizza questo marchio”, ha spiegato il Presidente, aggiungendo che ci sarà un trasferimento delle attività di corporate e investment banking, che diventeranno parte del nuovo brand, assieme ad Euclidea Sim, acquisita il mese scorso. “Non so se faremo una sezione di wealth management classica. Stiamo portando aventi uno studio per valutare gli investimenti richiesti”, ha sottolineato Furstenberg, che al momento sta concentrando la sua attenzione sull’integrazione di illimity e banca Ifis. LEGGI TUTTO

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    Fitch alza rating su Credem e Mediolanum a “BBB+”, su BNL ad “A”

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha alzato il rating di di Credito Emiliano a “BBB+” da “BBB”, con outlook stabile. L’azione di rating segue l’innalzamento del rating dell’Italia a “BBB+” da “BBB”. L’innalzamento del rating sovrano, le migliori opportunità di business e la riduzione dei rischi per il sistema bancario hanno portato alla revisione del punteggio relativo al contesto operativo delle banche italiane a “bbb+” da “bbb”.L’innalzamento tiene conto anche dei benefici per il profilo di rischio piuttosto prudente e la solida qualità degli attivi di Credem derivanti dalloperare in regioni performanti, che storicamente hanno portato a risultati significativamente migliori durante il ciclo economico rispetto ad altre banche italiane. Inoltre, l’aumento del rating sovrano favorirà la qualità del credito dei portafogli titoli della banca.Fitch ha anche alzato il rating di Banca Mediolanum a “BBB+” da “BBB” con outlook stabile per lo stesso motivo. L’upgrade è supportato dal modello di business di Banca Mediolanum incentrato sulla gestione patrimoniale e dalle sue performance superiori a quelle dei suoi concorrenti nel corso di più cicli. Il rating sovrano più elevato supporta anche la qualità creditizia del suo portafoglio titoli, che presenta un’elevata concentrazione sull’Italia.Infine, Fitch ha alzato il rating di Banca Nazionale del Lavoro (BNL) da “A-” ad “A”, con outlook è stabile. L’upgrade del rating dell’Italia rappresenta una riduzione dei rischi paese per la capacità di BNL di avvalersi del supporto della sua controllante BNP Paribas, se necessario.(Foto: Adobe Stock (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Euro digitale, Cipollone: previsto lancio a metà 2029

    (Teleborsa) – L’euro digitale dovrebbe diventare pienamente operativo per la metà del 2029. È questa la previsione di Piero Cipollone, componente del Comitato esecutivo della Bce con delega sui sistemi di pagamento, che durante la conferenza “Future of finance” organizzata da Bloomberg ha sostenuto la causa della creazione di una versione digitalizzata della moneta comune.È una data prevista “tenendoci prudenti”, ha detto, data la necessità di effettuare un ingente lavoro di prova delle infrastrutture, prima del suo lancio completo. E “dando per scontato che per la fine del prossimo anno la legislazione sia pronta”, ha precisato Cipollone.Sull’iter legislativo, secondo l’esponente della Bce, l’Ecofin che si è svolto venerdì e sabato a Copenhagen ha segnato un netto passo avanti da parte dei governi. La procedura legislativa avanza con più fatica al Parlamento europeo. I governi dovrebbero raggiungere una intesa entro fine anno. Ipotizzando che il Parlamento completi il suo dibattito per il primo trimestre del prossimo anno, la previsione che lo stesso Cipollone aveva fatto in precedenza di un accordo per la legge europea sull’euro digitale per il secondo trimestre sarebbe ancora valida, anche se tirata. “Se non sarà il secondo sarà il terzo trimestre”, ha detto.In ogni caso, a ottobre il Consiglio direttivo della Bce dovrebbe comunque approvare il proseguimento del piano. Anche perchè “finora non abbiamo registrato nessuna contrarietà” da parte di legislatori e governi, ha sostenuto Cipollone.L’istituzione monetaria di Francoforte, che su questo progetto si muove affiancata dalla Commissione Ue, non è l’unica a portare avanti l’ipotesi di una valuta digitale di banca centrale (Cbdc), ma sembra tra quelle ad aver più fretta. Diametralmente opposta la situazione negli Stati Uniti: qui infatti l’amministrazione Trump ha esplicitamente vietato alla Federal Reserve e alle altre agenzie federali di sviluppare Cbdc, additandole, in un ordine esecutivo dello scorso gennaio, come “una minaccia alla stabilità finanziaria, al diritto alla riservatezza dei cittadini e alla stessa sovranità Usa”. Gli Usa puntano piuttosto sulle stablecoin, una tipologia di criptoasset che cercano di offrire stabilità nel valore agganciandosi a un attivo sottostante, nel caso degli Usa il dollaro o titoli di Stato in dollari.Quanto ad alcune previsioni che mettono in guardia dai costi rilevanti del piano, secondo Cipollone sono “esagerate”. Invece “è probabile che costi come previsto dalla Commissione europea, tra 2,8 e 5,4 miliardi”. LEGGI TUTTO