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    Ferrari, Equita alza target price e conferma Hold

    (Teleborsa) – Equita ha incrementato a 300 euro per azione (+15%) il target price su Ferrari, casa automobilistica italiana che fa parte del FTSE MIB, confermando la raccomandazione sul titolo a “Hold”, dopo che la società ha registrato un quarto trimestre del 2023 sopra le previsioni e ha comunicato una guidance 2024 coerente con le attese.Conoscendo l’usuale cautela del management, non è irragionevole aspettarsi revisioni in corso d’anno come è avvenuto nell’ultimo triennio (in media rispetto al target di inizio anno fatturato +3%, EBITDA +5%, EBIT +9 % ed EPS +11% togliendo le azioni proprie progressivamente comprate). Per questo motivo, il broker rivede leggermente al rialzo le stime di P&L 2024-25 (EBITDA +1%, EBIT +2% e utile netto +3%).Gli analisti scrivono che “il modello di business è indiscutibilmente di successo e garantisce un’elevata visibilità” che ritengono sia riflesso nei multipli: 2024/25 EV/EBITDA 27/25x, EV/EBIT 38/34x e adj. PE 50/44x e PE ex-R&D capitalizzata 58/49x, a premio su alcuni parametri rispetto al best-in-class Hermes (rispettivamente 29/25x, 32/29x, 48/43x).(Foto: Joshua Koblin su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Digital Value, CFO SIM conferma Buy: impatto PNRR ancora limitato

    (Teleborsa) – CFO SIM ha confermato target price (a 91 euro per azione) e raccomandazione (Buy) sul titolo Digital Value, società quotata su Euronext Milan e attiva nel campo delle soluzioni e dei servizi ICT, dopo che la società ha comunicato i ricavi consolidati al 31 dicembre 2023 e tenuto una call con la comunità finanziaria.Gli analisti scrivono che Digital Value ha riportato vendite in crescita a doppia cifra e superiori alle stime, sovra-performando ancora una volta il proprio mercato di riferimento e continuando così ad incrementare il proprio posizionamento di leadership.L’azienda ha beneficiato della domanda sempre crescente di infrastrutture e servizi digitali, soprattutto nei confronti della Pubblica Amministrazione, con un’accelerazione dei progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, anche se il grosso del suo impatto è previsto nel biennio 2024-26, lasciando spazio a un ulteriore potenziale upside.Inoltre – si legge nella ricerca – per l’anno fiscale 2023 “il management si aspetta livelli soddisfacenti di redditività e generazione di flussi di cassa e sta attualmente esplorando diverse opportunità di M&A per rafforzare ulteriormente la propria proposta di valore”. LEGGI TUTTO

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    Intred, TP ICAP Midcap: acquisizione consente di ottimizzare base clienti

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha confermato il target price (17,2 euro per azione) e la raccomandazione (Buy) sul titolo Intred, operatore di telecomunicazioni quotato su Euronext Growth Milan, dopo che la società ha sottoscritto un accordo per acquisire Connecting Italia, società di Milano che svolge attività di sviluppo, produzione, commercio, offerta, fornitura e manutenzione dei servizi di telecomunicazione e, in particolare, servizi di telefonia e trasmissione dati a banda larga.Gli analisti evidenziano che questa è la seconda importante acquisizione di Intred, dopo l’integrazione di QCOM per 10,2 milioni di euro nel 2020 (5,7x EV/EBITDA). Quest’ultima ha sbloccato importanti sinergie commerciali e di costo, poiché Intred ha ottenuto l’accesso a una base clienti di oltre 4.000 e ha visto il suo margine EBITDA salire al 42,8% nel FY 2021 (rispetto al 38,5% nel FY 2020). L’acquisizione di Connecting Italia segue la stessa linea. Intred consoliderà ulteriormente la propria posizione in Lombardia, con il potenziale sblocco di ulteriori sinergie di costo in futuro. Infatti, questa acquisizione consentirà a Intred di: ottimizzare ulteriormente la loro base clienti, poiché i clienti B2B (circa il 53% dei ricavi del primo semestre 2023) hanno un churn rate inferiore e offrono ricavi ricorrenti più elevati (circa l’86% dei ricavi del primo semestre 2023), e accelerare il trasferimento dei clienti verso FTTH, il che dovrebbe riflettersi positivamente sul margine EBITDA.TP ICAP Midcap attende il closing prima di integrare Connecting Italia nelle stime. Tuttavia, nel futuro, ritiene che il gruppo accelererà l’espansione della propria rete in fibra in Lombardia, investendo anche nel personale e nelle attività di marketing al fine di ottimizzare il suo mix di prodotti (trasferimento dei clienti verso la connettività FTTH). LEGGI TUTTO

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    Barclays rivede target su risparmio gestito, downgrade per Azimut

    (Teleborsa) – Gli analisti di Barclays si aspettano management fees in calo/invariate, su base trimestrale, per i maggiori player del risparmio gestito italiano nell’ultimo trimestre del 2023. In media, prevedono un aumento del patrimonio gestito (AUM) del 5,1% su base trimestrale, guidato da un effetto di performance positivo (circa 4,3%) e dagli afflussi (+0,8% su AUM). “Anche considerando l’imminente taglio dei tassi da parte della BCE, ci vorrà del tempo prima che il settore della gestione patrimoniale si riprenda – si legge in una nota – In questa fase continuiamo a preferire le banche”.Il broker ha approfittato della view settoriale per rivedere le raccomandazioni sui singoli titoli. Azimut ha subito un downgrade a Equal Weight con target price a 27,10 euro (dai precedenti 25,40 euro, +7%). Equal Weight confermato per Banca Generali (target a 33,30 euro da 32,70 euro, +2%) e per Fineco (prezzo obiettivo invariato a 12,20 euro). Banca Mediolanum rimane il titolo preferito, con una raccomandazione Overweight e un target a 11,40 euro per azione (dai precedenti 10,80 euro, +6%). LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, Equita si aspetta che supererà la guidance 2023 sull’utile

    (Teleborsa) – Equita ha confermato target price (a 21,50 euro per azione) e raccomandazione (Hold) su Banca Ifis, gruppo attivo nello specialty finance e quotato su Euronext STAR Milan, in vista della pubblicazione dei risultati per il quarto trimestre (prevista il prossimo 8 febbraio).Gli analisti si aspettano un buon trimestre per la banca, che dovrebbe essere in grado di superare la guidance sul FY23 di utile netto pari a 160 milioni di euro. Inoltre, stimano una dinamica dell’NII positiva su base trimestrale, sostenuta da volumi nel factoring resilienti e dalla stagionalità favorevole della divisione NPL (che dovrebbe beneficiare anche dall’iniziale contributo di Revalea) in parte compensati dall’aumento del costo del funding.Il broker ha rivisto marginalmente le stime 2024-25 per incorporare un leggero aumento del costo del funding e maggiore inflazione lato costi in seguito al rinnovo del contratto bancario. Sul 2024-25 ora stimano un utile netto pari rispettivamente a 169-176 milioni di euro (da 172-180 milioni di euro), senza assumere alcun rilascio di overlays. Il titolo tratta a un P/E 2024 pari a 5x, con un dividend yield in area 14%. LEGGI TUTTO

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    Eni, BofA conferma Neutral in attesa della trimestrale

    (Teleborsa) – Bank of America ha confermato la raccomandazione “Neutral” e il target price a 15 euro per azione sul titolo Eni, colosso energetico italiano che fa parte del FTSE MIB, in attesa della pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2023, che verranno diffusi il prossimo 16 febbraio.Gli analisti prevedono un utile operativo rettificato di 3,2 miliardi di euro: leggermente più alto trim/trim ma inferiore del 7% al consensus. La previsione del CFFO è di 3,3 miliardi di euro, leggermente inferiore su base trimestrale e inferiore dell’11% al consensus.”Non ci aspettiamo che Eni modifichi il proprio quadro di politica di distribuzione nel FY24, attualmente pari al 25-30% del CFFO”, si legge in una nota, che prevede anche livelli di capex stabili a circa 9 miliardi di euro e distribuzioni coperte dalla generazione organica di FCF. LEGGI TUTTO

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    Servizi Italia, TP ICAP Midcap: target price a 2 euro dopo fallimento OPA

    (Teleborsa) – TP ICAP Midcap ha portato il target price a 2 euro per azione e il giudizio a Buy sul titolo Servizi Italia, quotata su Euronext STAR Milan e leader nel settore dei servizi integrati di noleggio, lavaggio e sterilizzazione di materiali tessili e strumentario chirurgico per le strutture ospedaliere. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che l’offerente Cometa S.r.l. ha annunciato il fallimento dell’OPA, arrivando a detenere solo l’87,235% del capitale entro la scadenza del 19 gennaio 2024 (contro la soglia richiesta del 90%).A seguito del fallimento dell’offerta, Cometa S.r.l. ha restituito le azioni ai loro titolari originari, con gli analisti che sottolineano come non esista in Italia un periodo successivo a un’offerta pubblica di acquisto fallita durante il quale qualsiasi nuova offerta venga congelata.Dopo il fallimento dell’acquisizione di Servizi Italia, dove alcuni azionisti di minoranza hanno chiaramente ritenuto che un’offerta di 1,92 euro per azione sottovalutasse il gruppo nonostante il premio del +62% rispetto al prezzo pre-offerta, il broker ha ripreso a valutare la società sulla base dei suoi fondamentali. LEGGI TUTTO

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    BofA positiva su asset gatherer italiani. Banca Mediolanum è top pick

    (Teleborsa) – Bank of America ribadisce il rating “Buy” su Banca Mediolanum (prezzo obiettivo di 11,0 euro per azione) e Azimut (prezzo obiettivo di 27,0 euro per azione), in vista dei risultati del quarto trimestre 2023, in uscita rispettivamente l’8 febbraio e il 7 marzo. Gli analisti prevedono che entrambe le società forniranno prospettive “costruttive” per il 2024, guidate dal calo dei tassi e dal miglioramento della propensione al rischio, anche perché i flussi di novembre-dicembre hanno mostrato uno slancio più forte.Scendendo nei dettagli, BofA prevede che entrambe le società forniranno indicazioni più forti per il 2024 rispetto al 2023. Azimut ha già confermato la sua previsione sugli utili a gennaio prima della sua convention annuale in cui ha ribadito il suo obiettivo di profitto per il 2024 di 500 milioni di euro, rispetto ai 445-455 milioni di euro del 2023. Si prevede che sarà trainato da migliori afflussi (oltre 7 miliardi di euro, inclusa il custody nel 2024) e dai mercati privati in aumento al 15% dell’AUM dal circa 9% odierno.Su Banca Mediolanum, definita top pick, si aspetta la conferma di una crescita di almeno il 10% su base annua nel NII, guidata dalla rivalutazione dei treasury asset. Come Azimut, gli analisti si aspettano che Banca Mediolanum guidi maggiori afflussi, prevedendo circa 0,8 miliardi di euro aggiuntivi nel 2024 su base annua, ovvero la media della crescita 2022-23. Hanno anche stimato una crescita di circa il 10% su base annua in G&A, il che implica un underlying cost/income di circa il 40% rispetto alle previsioni di minore al 50%. LEGGI TUTTO