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    UE, 116 milioni di euro in 13 progetti per ripristinare la salute di oceani e acque

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha annunciato un investimento significativo di 116 milioni di euro in 13 nuovi progetti volti a ripristinare la salute degli oceani e delle acque. I progetti, selezionati nell’ambito degli inviti a presentare proposte della missione dell’UE per gli oceani e le acque, si concentreranno su una serie di iniziative, tra cui la conservazione delle aree marine protette offshore, la protezione degli habitat ittici migratori, la riduzione dell’impatto ambientale della pesca e la responsabilizzazione delle comunità locali a guidare il ripristino dei nostri oceani, mari e acque. I 13 progetti, che coinvolgono le piccole e medie imprese (PMI), gli organismi di ricerca, le autorità locali, le scuole e le imprese, apporteranno un’ampia gamma di benefici agli oceani e alle acque dell’UE e non solo. I progetti saranno attuati in vari bacini marittimi, tra cui il Mar Nero, il Danubio, il Mar Baltico e il Mare del Nord, il Mar Mediterraneo e le regioni atlantiche e artiche.Alcuni dei progetti degni di nota includono SEAMPHONI, che utilizzerà tecnologie avanzate per monitorare la biodiversità marina offshore, e DanubeLifelines, che ripristinerà i percorsi per i pesci nel fiume Danubio. Altri progetti, come ECO-CATCH e MarineGuardian, svilupperanno nuove tecnologie di pesca per ridurre le catture accessorie indesiderate e proteggere gli habitat marini.L’investimento fa parte del programma Horizon Europe, che mira a fornire soluzioni ad alcune delle più grandi sfide della società. I progetti sono stati selezionati a seguito di una valutazione inter pares da parte di esperti indipendenti e maggiori dettagli sui progetti selezionati, compresi il bilancio e i beneficiari, sono disponibili sul sito web della missione dell’UE. Con questi ingenti investimenti, l’UE sta compiendo un passo importante verso il ripristino della salute degli oceani e delle acque, una priorità fondamentale nell’ambito del patto europeo per gli oceani, e verso la garanzia di un futuro sostenibile per le generazioni a venire.(Foto: © Paul Grecaud/123RF) LEGGI TUTTO

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    Ue, Draghi: finora marginale nello scenario internazionale, deve adattarsi alle nuove esigenze

    (Teleborsa) – L’ex presidente del Consiglio MarioDraghi ha dichiarato che “l’Unione Europea, nonostante abbiadato il maggior contributo finanziario alla guerra in Ucraina, e abbia il maggiore interesse in una pace giusta, ha avuto finora un ruolo abbastanza marginale nei negoziati per la pace”. Nel suo intervento al Meeting di Rimini, Draghi ha ricordato che “nel frattempo la Cina ha apertamente sostenuto lo sforzo bellico della Russia” e che “le proteste europee hanno avuto poco effetto: la Cina ha chiarito che non considera l’Europa come un partner alla pari e usa il suo controllo nel campo delle terre rare per rendere la nostra dipendenza sempre più vincolante”. Draghi ha poi sottolineato che l’Ue “è stata spettatrice anche quando i siti nucleari iraniani venivano bombardati e il massacro di Gaza si intensificava”. “Questi eventi hanno fatto giustizia di qualunque illusione che la dimensione economica da sola assicurasse una qualche forma di potere geopolitico”, ha aggiunto.”È chiaro che distruggere l’integrazione europea per tornare alla sovranità nazionale non farebbe altro che esporci ancor di più al volere delle grandi potenze”, ha però affermato Draghi. “L’Europa è poco attrezzata in un mondo dove geo-economia, sicurezza e stabilità delle fonti di approvvigionamento più che non l’efficienza ispirano le relazioni commerciali internazionali. La nostra organizzazione politica deve adattarsi alle esigenze del suo tempo quando esse sono esistenziali: noi europei dobbiamo arrivare a un consenso su ciò che questo comporta”, ha spiegato.”L’Europa è la migliore opportunità per un futuro di pace e sicurezza”, ha proseguito l’ex presidente del Consiglio. C’è stata una “sveglia molto brutale che ci ha dato Trump, le relazioni con gli Usa hanno cambiato tutto. La prima cosa da fare è: stringiamoci tutti insieme. Ma c’è una situazione politica, sociale e psicologica che fa sperare bene circa una diversa forma di organizzazione politica, bisogna imparare ad andare d’accordo”, ha dichiarato. “Rigidità e passività creano inazione, è un po’ quello che abbiamo visto negli ultimi 10-15 anni, e l’inazione è il peggior nemico dell’Europa”, ha aggiunto Draghi. LEGGI TUTTO

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    UE, l’8,4% degli studenti universitari proviene dall’estero

    (Teleborsa) – Nel 2023, 1,76 milioni di studenti stranieri intraprendevano studi universitari in tutta l’UE, pari all’8,4% del totale degli studenti. Lo rende noto l’Ufficio statistico dell’Unione europea (Eurostat).Tra i paesi dell’UE, il Lussemburgo registrava la quota più elevata di studenti stranieri tra gli studenti dell’istruzione terziaria (52,3%), seguito a distanza da Malta (29,6%) e Cipro (22,3%). Al contrario, Grecia (3,0%), Croazia (3,7%) e Spagna (4,3%) hanno registrato le quote più basse.In 20 paesi dell’UE, il gruppo più numeroso di studenti stranieri proveniva da altre parti d’Europa. Questa quota era più elevata in Slovacchia (91,3%), seguita da Slovenia (89,4%) e Croazia (89,0%).Gli studenti provenienti dall’Asia rappresentavano il gruppo più numeroso di studenti stranieri in Irlanda (45,0%), Finlandia (43,3%), Germania (40,1%) e Italia (36%).In Francia, oltre la metà (52,3%) degli studenti universitari provenienti dall’estero nel 2023 proveniva dall’Africa, che rappresentava anche il gruppo più numeroso di studenti stranieri in Portogallo (42,1%). In Spagna, la maggior parte degli studenti universitari stranieri (46,7%) proveniva dai Caraibi, dall’America centrale e meridionale. LEGGI TUTTO

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    UE lancia consultazione su revisione aiuti di Stato: focus su settore siderurgico e startup

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha lanciato un invito a presentare contributi e una consultazione pubblica per raccogliere contributi sulla portata e il contenuto della revisione degli orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà.Gli orientamenti stabiliscono le condizioni in base alle quali gli aiuti a imprese non finanziarie in difficoltà possono essere considerati conformi alle norme dell’UE. Per rimanere aggiornata, la Commissione sta avviando un processo di revisione degli orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione, entrati in vigore nel 2014. La revisione proposta prevede: l’ampliamento dell’ambito di applicazione degli orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione al settore siderurgico, attualmente escluso; modificare la definizione di “impresa in difficoltà” (UiD) per quanto riguarda alcune tipologie di startup innovative con un modello di crescita specifico, consentendo loro di beneficiare di aiuti nell’ambito di altri strumenti di aiuti di Stato; chiarire alcune parti della definizione di UiD, in particolare il concetto di “fondi propri” e il suo rapporto con il patrimonio netto e la solvibilità delle UiD; apportare modifiche tecniche a seguito di diverse sentenze della Corte di Giustizia dell’UE.Il termine ultimo per rispondere alla Call for Evidence e al questionario della consultazione pubblica è il 14 novembre 2025.”La nostra revisione degli orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione mira ad allinearli alla realtà economica odierna, riconoscendo al contempo il notevole impatto che gli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione hanno sulla concorrenza – ha commentato Teresa Ribera, Vicepresidente Esecutiva per una Transizione Pulita, Giusta e Competitiva – Per comprendere meglio dove siano maggiormente necessari i cambiamenti, invitiamo tutte le autorità pubbliche, le aziende e le altre parti interessate a partecipare a questo processo cruciale e a condividere attivamente le proprie opinioni”. LEGGI TUTTO

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    Meeting di Rimini, Mattarella: abbiamo bisogno di costruttori di pace

    (Teleborsa) – “Abbiamo bisogno di costruttori di comunità. Costruttori di convivenza, di pace, di partecipazione, di solidarietà. Costruttori di una società capace di governare i mutamenti restando umana nelle fondamenta e nella civiltà”. Così il presidente della Repubblica, SergioMattarella, in una lettera inviata a Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, nei giorni del consueto appuntamento annuale a Rimini.”Non possiamo dare per scontate le conquiste che le precedenti generazioni ci hanno trasmesso. Libertà, democrazia, pace, modello sociale, vanno continuamente rigenerati nella fedeltà ai loro presupposti valoriali. Rigenerati e condivisi”, ha aggiunto. Il presidente della Repubblica ha ricordato che “le straordinarie facoltà e opportunità che scienza e tecnologie ci consegnano non bastano a garantire un sicuro e autentico progresso”. Il tempo che viviamo – ha proseguito – è segnato anche dagli orrori di guerre che pensavamo di aver cancellato dalla storia, da volontà di potenza che tornano a mostrarsi minacciosamente, da egoismi personali e di gruppo, da spinte omologanti, da discriminazioni, povertà, solitudini”.”Non dobbiamo farci vincere dalle complessità e dalle paure – ha quindi scritto Mattarella nella lettera a Scholz –. Le comunità deperiscono dove prevale il disimpegno o l’indifferenza. Costruire è rimettersi in cammino nella storia. Anche se questo richiede di attraversare territori difficili”. LEGGI TUTTO

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    Messico, PIL secondo trimestre in crescita dello 0,6% nonostante dazi

    (Teleborsa) – Nel secondo trimestre del 2025, il Prodotto Interno Lordo (PIL) del Messico ha registrato una crescita trimestrale dello 0,6% e una crescita annua dell’1,2% in termini reali destagionalizzati. Lo ha comunicato l’istituto nazionale di statistica, dimostrando che l’economia è cresciuta nonostante la rilevante minaccia di dazi da parte dell’amministrazione statunitense.La performance trimestrale è stata la seguente: il PIL delle attività terziarie è aumentato dello 0,8% e quello delle attività secondarie dello 0,7%. Il PIL delle attività primarie è diminuito del 2,4%. Su base annua, le attività primarie sono aumentate del 2,6% e quelle terziarie dell’1,8%. Le attività secondarie sono diminuite dello 0,3% in termini reali nel secondo trimestre del 2025.Nel primo semestre del 2025, il PIL è cresciuto dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, il tasso di crescita dei salari riaccelera nel secondo trimestre

    (Teleborsa) – La crescita dei salari negoziati nella zona euro ha riaccelerato al 3,95% nel secondo trimestre del 2025, rispetto al 2,46% dei tre mesi prima. Lo ha reso noto la Banca centrale europea (BCE).Il dato, indicatore chiave della crescita salariale nella zona euro, è comunque ancora al di sotto del picco del 5,37% registrato nel terzo trimestre dello scorso anno.La crescita salariale è stata rapida per tutto il 2024, alimentando il timore che l’inflazione potesse rimanere elevata, ma i dati dell’ultimo trimestre del 2024 e del primo trimestre del 2025 avevano mostrato una significativa moderazione, attenuando molti dei timori della BCE in materia salariale.Il nuovo dato probabilmente manterrà la BCE cauta nel valutare una possibile ripresa dei tagli dei tassi di interesse. Il mercato prevede che Francoforte manterrà il tasso di interesse di riferimento sui depositi al 2% a settembre, prolungando una pausa iniziata il mese scorso a seguito di una campagna di tagli durata un anno.La fiducia della BCE nella stabilizzazione dell’inflazione al 2% si basa sulla moderazione degli aumenti salariali e sulla riduzione della crescita dei prezzi nel settore dei servizi ad alta intensità di lavoro, ancora intorno al 3%.(Foto: Mika Baumeister on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    UE investe 116 milioni di euro in 13 progetti per ripristino oceani e acque

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha annunciato un investimento di 116 milioni di euro in 13 nuovi progetti volti a ripristinare la salute degli oceani e delle acque. I progetti, selezionati nell’ambito dei bandi EU Mission Ocean and Waters, si concentreranno su una serie di iniziative, tra cui la conservazione delle aree marine protette al largo delle coste, la protezione degli habitat ittici migratori, la riduzione dell’impatto ambientale della pesca e la responsabilizzazione delle comunità locali nel processo di ripristino dei nostri oceani, mari e acque.I 13 progetti, che coinvolgono piccole e medie imprese (PMI), enti di ricerca, enti locali, scuole e aziende, apporteranno un’ampia gamma di benefici agli oceani e alle acque nell’UE e oltre.I progetti saranno implementati in diversi bacini marittimi, tra cui il Mar Nero, il Danubio, il Mar Baltico e il Mare del Nord, il Mar Mediterraneo e le regioni atlantiche e artiche.L’investimento fa parte del programma Horizon Europe, che mira a fornire soluzioni ad alcune delle maggiori sfide della società. LEGGI TUTTO