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    Salvini: allargare rottamazione a chi ha accertamenti

    (Teleborsa) – “C’è la pace fiscale in legge di bilancio, le rate si potranno pagare da luglio dell’anno prossimo, e stiamo lavorando con emendamenti della Lega per allargare ancora di più la platea, ad esempio per mettere la rottamazione anche a chi ha degli accertamenti in corso”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini a Bari, a margine di un evento del suo partito in vista delle Regionali, e a chi gli domandava se sono ancora possibili modifiche ha risposto: “Assolutamente sì, è una buona legge di bilancio che può essere migliorata”. “Per la Lega la priorità è la pace fiscale, la liberazione di milioni di italiani, quasi 15 milioni, in ostaggio dell’Agenzia delle entrate per cartelle che partivano da 10 e nel tempo sono arrivate a 20-30-40-50 – ha ribadito -. Fare con questi italiani un patto di fiducia, un mutuo nove anni, con rate tutte uguali, senza tassa di ingresso e cancellando le sanzioni, consentirà a tanti di pagare e allo Stato di incassare”.”I margini ci sono su tutto, so che Claudio Durigon sta lavorando su quello”, ha detto ancora Salvini rispondendo a chi domandava se ci siano i margini per un intervento sulle pensioni attraverso gli emendamenti alla manovra. LEGGI TUTTO

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    Fed, Daly avverte: rischio da tassi prolungati

    (Teleborsa) – La presidente della Federal Reserve di San Francisco, Mary Daly, ha avvertito che l’economia statunitense sta probabilmente subendo una flessione della domanda, mentre l’inflazione legata ai dazi sembra essere per ora contenuta, e ha messo in guardia dal mantenere i tassi di interesse alti per troppo tempo.”Se si analizzano i dati, non si vede un aumento dell’inflazione legata ai dazi nei servizi o nel settore immobiliare e, cosa importante, non si vede un suo impatto sulle aspettative di inflazione”, ha dichiarato Daly a Bloomberg TV. “Vediamo anche che il mercato del lavoro si sta indebolendo e la crescita salariale si sta moderando”, quindi “non vogliamo commettere l’errore di mantenere i tassi troppo a lungo e scoprire poi di aver danneggiato l’economia”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Calderone a parti sociali: trovare punto convergenza su temi strategici

    (Teleborsa) – Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, raccoglie la sollecitazione delle parti sociali di “trovare tutti quanti insieme un punto di convergenza sui temi strategici per il futuro del mondo del lavoro e del Paese. Il Governo certamente farà la sua parte e non resterà indietro”. Lo ha detto intervenendo al Forum delle relazioni industriali in Assolombarda.Calderone ha poi affermato che è “importante aprire un confronto” tra Governo e parti sociali che tenga conto della necessità di “ragionare sui tempi e sulle modalità di lavoro e su nuovi modelli contrattuali, che sono quelli che ci devono consentire di guardare al futuro senza indossare gli occhi del passato”. Il ministro del Lavoro ha sottolineato che “parliamo ancora di contribuzione del passato, lavoro misurato in base a obiettivi. Se andiamo a guardare le tipologie contrattuali vigenti nel nostro ordinamento classifichiamo il lavoro subordinato come a tempo indeterminato, a termine, part-time o a tempo pieno. Ragionare su nuovi modelli organizzativi comporta anche ragionare su quelle che possono essere le nuove modalità di regolazione di quei contratti, che sono forme flessibili e che hanno bisogno di non essere imbrigliate in schemi normativi rigidi”. Rivolgendosi inoltre ai leader di Cgil, Cisl e Uil e a Confindustria, Calderone ha detto che “mi piacerebbe affrontare questo tema e in tempi assolutamente rapidi, perché si collega al grande tema dell’impatto dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie sul mondo del lavoro e sui nuovi lavori”. Il ministro ha ribadito di aver “apprezzato il fatto che le parti sociali si siano espresse positivamente sullo sforzo fatto per la tassazione agevolata dei rinnovi contrattuali. Per noi è importante consegnarvi uno strumento che possa incentivare in qualche modo la stagione dei rinnovi”.”Le sfide del futuro sono tali e tante che necessitano di grande senso di responsabilità e anche capacità di ascolto”, ha detto Calderone spiegando che “il senso di responsabilità delle parti sociali, che sono impegnate anche in un confronto tra loro, l’ho riscontrato, anche tutte le volte che in cui non siamo stati d’accordo da parte mia ci deve essere invece l’impegno, rinnovato e intensificato, all’ascolto, al confronto”. “Ci saranno momenti in cui non saremo ancora d’accordo. Però mi sembra, anche per quanto riguarda ciò che abbiamo fatto con il decreto legge sicurezza, che siamo riusciti a costruire insieme un buon percorso. Certamente si può migliorare e aspetto dei contributi per la fase parlamentare di conversione in legge del decreto, anche emendamenti che possono essere migliorativi al testo. Credo che sia importante sottolineare che insieme alla patente a crediti introduciamo il badge di cantiere, che è una richiesta fatta a lungo dalle parti sociali. E lo facciamo non gravando le imprese di oneri aggiuntivi”, ha concluso il Ministro. LEGGI TUTTO

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    Divieto sorpasso A1, Assotir: “Serve segnale unitario di tutta la categoria e mediazione di Salvini”

    (Teleborsa) – “Autostrade per l’Italia, con il divieto di sorpasso per i veicoli pesanti sul tratto dall’autostrada A1 Incisa-Reggello/Chiusi, non ha affatto migliorato la fluidità del traffico e reso più sicuro quel tratto stradale, ha semplicemente addossato le responsabilità al solito capro espiatorio, il settore dell’Autotrasporto. È necessario che le Associazioni di categoria adottino un’iniziativa comune per avviare un confronto, e che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, faccia da mediatore”. È il giudizio che esprime Assotir, a una settimana di distanza dalla decisione unilaterale di Autostrade per l’Italia.”Autostrade per l’Italia – commenta Anna Vita Manigrasso, presidente Nazionale Assotir – ha assunto una decisione così penalizzante in termini di costi, allungamento dei tempi di percorrenza, impossibilità a far fronte agli ordini, pregiudicando il lavoro di decine di migliaia di trasportatori. Il tutto senza il bisogno di ascoltare la loro voce. Oltre a un atteggiamento che denota una buona dose di arroganza, c’è anche l’effetto, più o meno voluto, di additare ancora una volta questa categoria come responsabile dei problemi di sicurezza inerenti a quel tratto autostradale. Il messaggio che dà Autostrade per l’Italia è inaccettabile e meriterebbe di essere ripagato con la stessa moneta”.”Sui due obiettivi dichiarati dall’ente concessionario – aggiunge Claudio Donati, segretario generale Assotir , – ovvero migliorare la fluidità del traffico e la sicurezza stradale, dopo una settimana, possiamo dire che il primo è stato clamorosamente mancato. Abbiamo registrato un ritardo medio di circa 20 minuti a camion, rispetto alla situazione precedente. E questo, per i trasportatori, si traduce in un maggior costo di alcuni milioni di euro al giorno. Ammesso e non concesso che ci sia stato un miglioramento in termini di fluidità per gli automobilisti, evidentemente, è avvenuto a spese dell’Autotrasporto. Sul versante della sicurezza, invece, i dati di una settimana sono un campione troppo esiguo, ma non sembra che i tassi di sinistrosità siano cambiati in maniera significativa”.Manigrasso rivolge quindi un invito alle altre Associazioni di categoria e al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, “con l’obiettivo di indurre Autostrade per l’Italia a avviare quel confronto che finora ci è stato negato”. Con le altre Sigle, infatti, – prosegue Manigrasso – “è necessario promuovere un’iniziativa comune. Assotir è pienamente disponibile e, anzi, auspica che si vada subito in questa direzione già dai prossimi giorni. Di fronte a decisioni unilaterali così impattanti per il settore, il primo passo è dare un segnale di unità”. Fondamentale il ruolo del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini: “la sua mediazione – conclude Manigrasso – è un fattore essenziale”. LEGGI TUTTO

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    Meloni a Abu Mazen, attuare rapidamente Piano di Trump

    (Teleborsa) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il presidente della Palestina Abu Mazen. Come spiega una nota di Palazzo Chigi, nel corso del colloquio Meloni “ha ribadito la necessità di consolidare il cessate il fuoco e di avviare la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza, procedendo rapidamente con la piena attuazione del Piano di Pace del Presidente Donald Trump, anche attraverso il disarmo di Hamas che non potrà avere alcun ruolo nel futuro del popolo”.Nell’incontro con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen la premier Giorgia Meloni ha “valorizzato il forte e costante impegno italiano sia nell’assistenza umanitaria alla popolazione civile – attraverso l’iniziativa ‘Food for Gaza’, le evacuazioni mediche e il ‘corridoio universitario’ – sia nella formazione delle forze di polizia e nel processo di riforme dell’Autorità palestinese”, riferisce ancora la nota diffusa a margine dell’incontro nel corso del quale, “nel reiterare la necessità di lavorare a una soluzione politica duratura sulla base della prospettiva dei due Stati, è stato confermato che il Governo italiano, anche sulla base delle priorità indicate dall’Autorità Palestinese, sta lavorando a un pacchetto di aiuti umanitari e per la ricostruzione da presentare alla Conferenza su Gaza che l’Egitto intende convocare”. LEGGI TUTTO

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    Urso: “La Costituzione non consente la nazionalizzazione degli impianti siderurgici”

    (Teleborsa) – “La nostra Carta costituzionale non consente la nazionalizzazione di un impianto siderurgico. I padri costituenti decisero che questo fosse possibile solo a tre condizioni, nella Carta è espressamente prescritto che si possa nazionalizzare un’impresa di produzione energetica, come poi realmente avvenne negli anni successivi, un’impresa che agisce in un regime di monopolio, e non è il caso degli impianti siderurgici di Taranto, e che sia un servizio pubblico essenziale”.Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine dell’inaugurazione della Casa del Made in Italy di Bari. LEGGI TUTTO

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    Bilancio Ue, confronto tra i 27 su lettera gruppi al Pe

    (Teleborsa) – I rappresentanti permanenti dei 27 Stati Ue hanno discusso oggi a Bruxelles della recente lettera di alcuni leader dei gruppi politici del Parlamento europeo sulla proposta della Commissione sul prossimo Quadro finanziario pluriennale, il nuovo Bilancio 2028-2034. Lunedì, come noto, si terrà una riunione a tre convocata dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e la presidenza danese del Consiglio dell’Ue.I 27 hanno sottolineato molto chiaramente, da quanto si apprende, che i negoziati sul nuovo Bilancio Ue si svolgono secondo la procedura prevista dai trattati e che si aspettano che la presidenza continui a portarla avanti in Consiglio sulla base del contributo degli Stati membri. Nel confronto la presidenza danese ha rilevato una sovrapposizione tra alcuni punti sollevati dai gruppi politici nella lettera e le discussioni in corso in sede di Consiglio, da quanto si apprende, in particolare per quanto riguarda l’agricoltura e il ruolo delle regioni. L’obiettivo è quello di presentare un primo progetto di schema di negoziato al Consiglio europeo di dicembre.A fine ottobre i gruppi politici della ‘maggioranza Ursula’ all’Eurocamera (Ppe, Socialisti, Renew e Verdi) hanno inviato una lettera a von der Leyen dove giudicano “inaccettabile” la proposta dell’esecutivo sul prossimo Bilancio Ue pluriennale, respingono l’idea di piani nazionali su modello Recovery e l’unione tra coesione e politiche agricole. LEGGI TUTTO

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    von der Leyen: “Vicini a triplicare capacità delle rinnovabili”

    (Teleborsa) – “Ci stiamo avvicinando agli obiettivi globali di triplicare la capacità delle energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030: quest’anno, il 95% della nuova capacità mondiale era rinnovabile”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen intervenendo alla tavola rotonda sulla transizione energetica alla COP30 in corso a Belém. “Le rinnovabili non sono più solo più pulite, ma anche più economiche e i Paesi stanno mettendo questi obiettivi al centro dei loro piani sul clima. La transizione verso l’energia pulita è destinata a durare ma dobbiamo mantenere lo slancio”, ha osservato ancora. “Il percorso verso la neutralità climatica e la competitività è lo stesso”, ha scritto su X von der Leyen ringraziando il cancelliere Friedrich Merz per aver ospitato la tavola rotonda di oggi sulla trasformazione industriale.Pubblicando le immagini della tavola rotonda che si è conclusa alla Cop30, la Presidente della Commissione Ue ha sottolineato che “Stiamo aumentando la domanda di prodotti puliti. Stiamo investendo nell’innovazione pulita. Stiamo riducendo le nostre dipendenze. In breve: stiamo alimentando la nostra prosperità con energia pulita”. Tra l’altro, Merz, a Belem, ha annunciato che Berlino “sosterrà il Fondo per le foreste tropicali con un contributo sostanziale, perché chiunque desideri raggiungere i nostri obiettivi climatici deve preservare la foresta tropicale”. LEGGI TUTTO