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    Fisco, Cuchel (Anc): “Recepite da governo istanze Commercialisti”

    (Teleborsa) – “L’approvazione del Decreto Legge fiscale da parte del Consiglio dei Ministri rappresenta un chiaro riconoscimento delle difficoltà operative più volte denunciate dall’Associazione Nazionale Commercialisti e siamo grati al Viceministro Maurizio Leo per la disponibilità all’ascolto delle istanze della nostra Associazione e per aver dato prova di una sensibilità nei confronti dei professionisti, riconoscendone il ruolo e la centralità del lavoro che gli stessi svolgono nell’assistere imprese e cittadini contribuenti”. Lo afferma Marco Cuchel, presidente nazionale di Anc.“L’art. 15, che considera valide le dichiarazioni presentate fino all’8 novembre 2024, recepisce le richieste formulate da Anc, confermando l’efficacia dell’azione sindacale – aggiunge Cuchel – culminata nell’astensione dalle attività professionali promossa, tra le altre, dalla nostra sigla, per denunciare i gravi disagi causa da disservizi tecnici e ritardi nei software dell’Agenzia delle Entrate”.“Il decreto valorizza il ruolo delle rappresentanze sindacali, confermando la funzione di interlocuzione e tutela. Una linea confermata anche dall’art. 16, che introduce il differenziamento dei versamenti fiscali per i soggetti ISA, a seguito delle segnalazioni sulle inefficienze operative e sui ritardi nel rilascio delle specifiche tecniche per modelli ISA e CPB. Anc – conclude Cuchel – continuerà a vigilare e a collaborare per soluzioni strutturali che assicurino dignità e sostenibilità all’attività dei professionisti. LEGGI TUTTO

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    Sicurezza sul lavoro, entro luglio nuove norme

    (Teleborsa) – Incontro al ministero del Lavoro sulla salute e sicurezza con la ministra Marina Calderone e i rappresentanti di sindacati e imprese. L’obiettivo, a quanto si apprende, è quello di presentare nuove norme entro luglio.Sul tavolo intanto c’è una bozza di decreto presentato dal ministero come testo base di prima discussione nel quale si prevede anche la stabilizzazione della tutela assicurativa Inail per gli studenti e il personale scolastico nello svolgimento di tutte le attività di insegnamento e apprendimento, quindi all’interno e all’esterno della scuola. La norma era stata introdotta con il decreto lavoro del 2023 per l’anno scolastico e accademico 2023-2024 e riproposta per il 2024-2025. L’obiettivo ora è di renderla strutturale.”Con l’incontro di oggi abbiamo concordato temi e tempi per nuove misure in materia di sicurezza sul lavoro. Entro luglio vorrei poter presentare un testo condiviso per la stabilizzazione dell’assicurazione scolastica, quindi l’assicurazione per i giovani e per i docenti, la formazione, le premialità per chi investe in sicurezza. Tempi più rapidi invece per un accordo sulle ondate di calore”. Lo ha affermato la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, al termine dell’incontro al ministero sulla sicurezza sul lavoro.”Anche oggi, come già a palazzo Chigi, il confronto è stato pacato, concreto, molto interessante. È evidente la volontà di tutti di migliorare la qualità della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, ha evidenziato la ministra.Oltre all’assicurazione per studenti e docenti, si lavora anche sulle misure premiali per le imprese che investono in sicurezza, sul potenziamento della formazione e sulla promozione del ruolo della bilateralità. Il confronto andrà avanti con tavoli specifici. LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università di Michigan giugno sale a 60,5 punti

    (Teleborsa) – Attesa in miglioramento la fiducia dei consumatori americani a giugno. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in aumento a 60,5 punti rispetto ai 52,2 punti del mese di maggio e contro una salita fino a 53,5 punti stimata dagli analisti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è salito a 63,7 punti da 58,9 (le attese erano per 59,4 punti), mentre l’indice sulle attese è salito a 58,4 punti dai 47,9 precedenti (il consensus era a 49 punti).(Foto: by Rabih Shasha on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Costituzione e sostenibilità: nuovi strumenti per valutare l’impatto delle nuove leggi

    (Teleborsa) – A che punto siamo con l’attuazione della riforma costituzionale del 2022 che ha inserito la tutela dell’ambiente e degli interessi delle future generazioni tra i principi fondamentali della Repubblica? A questa domanda risponderà il convegno “Costituzione: nuovi orizzonti per il nostro Paese”, promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), da ECCO – il think tank italiano per il clima – e da Globe Italia Associazione Nazionale per il Clima, svoltosi oggi a Roma presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati.L’evento si inserisce in un momento importante per il possibile cambiamento del processo di formazione delle politiche pubbliche. Infatti, lo scorso 8 maggio, il Senato ha approvato il disegno di legge n.1192 d’iniziativa governativa sulla semplificazione normativa, ora all’esame della Camera, il quale, all’articolo 4, introduce un principio estremamente importante per la trasformazione del nuovo testo costituzionale in pratica corrente: le leggi della Repubblica promuovono l’equità intergenerazionale. Inoltre, per rendere tale principio effettivo, viene introdotta una valutazione d’impatto generazionale delle nuove normative che espliciti gli effetti sociali e ambientali non solo sul presente, ma anche sulle generazioni future. “Quando nel 2016 l’ASviS propose di inserire il principio dello sviluppo sostenibile nella Costituzione italiana, molti considerarono quell’idea un traguardo irraggiungibile. All’epoca, la tutela dell’ambiente e l’equità tra generazioni sembravano concetti lontani dalle priorità del dibattito politico quotidiano. Eppure, quella visione ha trovato spazio nella nostra Carta fondamentale e può ora influenzare in profondità il modo di legiferare da ora in poi – ha dichiarato il direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini –. L’ASviS, insieme a Save the Children, ha creato un comitato scientifico in cui siedono i migliori esperti italiani su queste tematiche per offrire al Governo e al Parlamento strumenti concreti per realizzare al meglio quella Valutazione d’impatto generazionale delle nuove leggi proposta dall’Alleanza da alcuni anni. Inoltre, con il progetto Ecosistema Futuro l’ASviS intende portare il futuro al centro del dibattito culturale e politico, coerentemente con quanto previsto dal ‘Patto sul futuro’ dell’ONU firmato dall’Italia nel settembre scorso”.”La trasformazione richiesta dalla lotta al cambiamento climatico è profonda. I principi della Costituzione riportano l’attenzione sul “perché” e sul “come” tutelare l’ambiente in quanto bene comune. Le sfide collettive devono quindi conciliarsi con la dimensione individuale. Altrimenti, c’è il rischio che le norme sul clima siano percepite come mere regole calate dall’alto, disancorate dalla realtà, e quindi dal consenso e dalla volontà popolare – ha affermato Matteo Leonardi, cofondatore e direttore esecutivo ECCO –. Inoltre, considerando che i costi del cambiamento climatico sono maggiori di quelli per la riduzione delle emissioni, occorrerà definire un sistema di governance e una strategia di spesa pubblica coerente con il processo di decarbonizzazione e l’uscita dai combustibili fossili, anche a supporto della competitività del nostro Paese sui mercati globali”.”Con l’introduzione della tutela dell’ambiente in Costituzione, il Parlamento ha compiuto un passo storico, intervenendo proprio sulla prima parte della Carta, quella dedicata ai principi fondamentali, e superando un’impostazione che limitava la tutela al solo paesaggio e al patrimonio storico e artistico. Anche le modifiche all’articolo 41 sono state molto rilevanti, in quanto consentono di indirizzare l’attività delle imprese anche ai fini ambientali, oltre che sociali, necessari per la transizione ecologica – ha dichiarato Carmen Miracolo, funzionaria Gruppo Parlamentare e docente Globe Italia –. Per questo auspichiamo oggi un intervento convinto e di ampio respiro del Parlamento sulle politiche green, a partire da un lavoro congiunto per il raggiungimento dei target europei relativi all’abbattimento delle emissioni. La transizione ecologica è una sfida che coinvolge tutti, dalle grandi imprese ai singoli cittadini, ma il suo successo non può prescindere dall’iniziativa della politica e dalla sensibilità del legislatore verso una tematica così importante per le future generazioni”.La modifica costituzionale è stata anche oggetto della campagna di comunicazione “Diritto al Futuro” lanciata nel mese di febbraio dall’ASviS in collaborazione con Fondazione Pubblicità Progresso, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla portata della riforma. Su questo tema l’ASviS ed ECCO hanno realizzato lo studio “Il clima in Costituzione”, che analizza le implicazioni della modifica costituzionale sulle politiche pubbliche in tema di contrasto al cambiamento climatico. Infine, va segnalato il “Rapporto di primavera 2025”, pubblicato dall’ASviS il 7 maggio scorso, nel quale, tra l’altro, si valutano le modalità per la predisposizione del Piano di Accelerazione Trasformativa che l’Italia si è impegnata, nel corso dell’Assemblea Generale dell’ONU di settembre 2023, a definire per accelerare il cammino verso il raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. LEGGI TUTTO

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    Ambiente: dagli scarti della produzione di biogas nuovi prodotti per l’agricoltura

    (Teleborsa) – I ricercatori ENEA hanno ottenuto nuovi prodotti per l’agricoltura, come concimi, ammendanti e acqua purificata per l’irrigazione, dallo scarto di produzione del biogas. Il risultato è stato raggiunto nell’ambito del progetto “BIOSOS – BIOgas SOStenibile” coordinato dall’Università di Camerino, grazie a un innovativo processo di filtrazione a due stadi che ha permesso di estrarre dalla frazione liquida del digestato nutrienti (azoto, fosforo e potassio) e sostanze organiche utilizzabili come fertilizzanti e ammendanti agricoli. Inoltre, secondo i ricercatori ENEA il sistema consentirebbe di recuperare fino all’80% dell’acqua in uscita dal digestore, riutilizzabile all’interno del processo di biogasificazione, per la diluizione dei concimi o per l’irrigazione dei campi, un elemento di particolare rilievo considerando l’aumento degli eventi siccitosi riconducibili ai cambiamenti climatici.”Con questa innovazione vogliamo offrire il nostro contributo al raggiungimento degli obiettivi europei, in particolare della strategia Farm to Fork che prevede una riduzione del 20% nell’utilizzo di fertilizzanti di sintesi entro il 2030; questi ultimi sono ad alta intensità energetica, contribuiscono all’esaurimento di risorse minerali come il fosforo e generano maggiori emissioni di gas serra”, spiega Gian Paolo Leone del Laboratorio Bioeconomia Circolare e responsabile per ENEA del contratto commissionato dall’Università di Camerino.Punto focale della sperimentazione ENEA è l’uso di una particolare tecnologia di filtrazione che da anni è al centro delle attività di ricerca della Divisione Sistemi Agroalimentari Sostenibili. “Si basa su un processo di separazione dei liquidi dove il fluido scorre parallelamente alla superficie della membrana che separa in modo efficiente l’acqua e i sali dalle sostanze organiche concentrate. La stessa tecnologia è già utilizzata per estrarre molecole di interesse alimentare, nutraceutico e cosmetico, per recuperare proteine dai reflui lattiero-caseari (come il siero di caseificazione) e molecole antiossidanti come polifenoli e flavonoidi dalle acque di vegetazione olearie, nonché per la dissalazione di acque salmastre e marine ai fini dell’approvvigionamento idrico”, sottolinea Daniele Pizzichini, ricercatore del Laboratorio ENEA Bioeconomia Circolare.Entrando nel dettaglio del processo studiato, i ricercatori ENEA hanno lavorato mediante due stadi consecutivi di filtrazione presso la Hall tecnologica Processi Agro-industriali del Centro Ricerche ENEA della Casaccia. “Nel primo stadio di filtrazione, realizzato tramite microfiltrazione o ultrafiltrazione, tratteniamo batteri potenzialmente presenti, riduciamo la torbidità legata ai solidi sospesi abbattendo così il carico inquinante per le fasi successive del trattamento – aggiunge Gian Paolo Leone di ENEA –. Nel secondo stadio otteniamo mediante nanofiltrazione o osmosi inversa un’acqua purificata da utilizzare per l’irrigazione delle colture e una concentrazione di macronutrienti, in particolare azoto ammoniacale, con caratteristiche diverse a seconda dello scarto organico (letame bovino o carcassa di trota iridea) ma del tutto simile ai concimi in commercio”. Il vantaggio del processo è anche quello di assicurare un adeguato profilo di sicurezza microbiologica delle frazioni concentrate a potenziale uso agronomico.”Grazie a prove eseguite in laboratorio e all’applicazione di metodologie rapide nei pressi dell’impianto abbiamo potuto verificare che il processo di digestione riduce in modo significativo la carica microbica nel digestato. Tuttavia, è attraverso il ricorso al primo stadio di filtrazione che registriamo l’abbattimento quasi totale della carica batterica. Questo rende possibile l’applicazione diretta della frazione trattata sul terreno o sulle colture, senza rischi per il consumo umano dei prodotti agricoli”, sottolinea Luca Agostino Vitali dell’Università degli Studi di Camerino.Una volta messo a punto il sistema di filtrazione, i ricercatori ENEA dovranno valutare il processo su scala pilota, per verificare, ad esempio, come reagiscono le membrane del primo stadio di filtrazione all’alto contenuto di sostanza organica e di solidi sospesi[5]. Sviluppi futuri potranno riguardare l”integrazione degli impianti di filtrazione al reattore per la produzione di biogas, così da trattare sul luogo gli scarti animali e le acque del digestato, rendendo il processo più efficiente ed economico. Andranno, infine, analizzati aspetti associati alla sostenibilità energetica della soluzione tecnologica – valutando, ad esempio, l’accoppiamento con fonti rinnovabili come il fotovoltaico – e verificato il possibile impiego dei concentrati come biostimolanti per sostenere il microbiota del suolo.Con l’aumento della diffusione dei digestori anaerobici per la produzione di biogas da biomassa e rifiuti organici è cresciuta anche la produzione di digestato, sottoprodotto del processo di biogasificazione. Nel 2022, i volumi di digestato prodotti negli impianti europei hanno raggiunto quasi 31 milioni di tonnellate (Mt) di sostanza secca (con un contenuto di azoto pari a 1,7 Mt, di fosforo di 0,3 Mt e di potassio a 0,2 Mt), con previsioni di crescita fino a 75 milioni di tonnellate nel 2030 e 177 milioni di tonnellate nel 2050. In Italia, la produzione annuale di digestato si attesta a circa 3 Mt. L’attenzione verso questo sottoprodotto è dovuta soprattutto alla presenza di nutrienti essenziali come azoto, fosforo e potassio, in particolare quando il digestato proviene dalla digestione di letame animale. Questi nutrienti, in linea con i principi dell’economia circolare, possono essere recuperati e utilizzati come concimi agricoli, con impatti positivi sia sul piano ambientale che economico, tenuto conto che il mercato globale dei fertilizzanti ha raggiunto nel 2023 un valore di 202 miliardi di dollari, con previsioni di crescita fino a 257 miliardi di dollari entro il 2032, trainato principalmente dall’aumento della popolazione globale e dalla crescente domanda di cibo. LEGGI TUTTO

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    ENAV: borse di studio per l’educazione internazionale

    (Teleborsa) – Anche quest’anno il Gruppo ENAV rinnova il proprio impegno a favore delle nuove generazioni, finanziando le borse di studio rivolte ai figli dei dipendenti che si sono distinti per meriti scolastici e che avranno l’opportunità di frequentare il quarto anno delle scuole superiori all’estero. L’iniziativa, denominata GLOBE – Grants for Learning Opportunities Beyond the Edge, rientra nel piano di Welfare aziendale ed esprime concretamente l’attenzione della Società per la crescita formativa, la valorizzazione del merito e l’apertura culturale dei giovani. L’obiettivo è promuovere esperienze educative internazionali, incoraggiando lo scambio interculturale e l’ampliamento degli orizzonti personali e professionali.Per l’edizione 2025 sono stati premiati sette studenti (quattro ragazze e tre ragazzi) che frequenteranno un periodo di studio all’estero nel prossimo anno scolastico. Due di loro saranno ospitati in Paesi europei, mentre gli altri cinque vivranno questa esperienza formativa in destinazioni extra UE. Per poter accedere al bando, era richiesta una media scolastica pari almeno a 8 negli ultimi due anni.La cerimonia di consegna si è svolta alla presenza di Giovannantonio Macchiarola, direttore Public Affairs, Communication and Brand, che ha rappresentato l’amministratore delegato Pasqualino Monti portando il saluto e il sostegno del vertice aziendale. LEGGI TUTTO

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    Zona Euro, in aprile surplus commerciale frena più delle attese

    (Teleborsa) – Frena più delle attese il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona nel mese di aprile, registrando un attivo di 9,9 miliardi di euro, rispetto all’avanzo di 36,8 miliardi di marzo. Il dato si confronta con i 18,2 miliardi attesi dagli analisti.Il report, reso noto dall’Istituto di statistica dell’Unione Europea (Eurostat), indica che le esportazioni sono state pari a 243 miliardi di euro, in calo dell’1,4% su anno, mentre le importazioni nello stesso periodo sono salite dello 0,1% a 233,1 miliardi di euro.L’interscambio commerciale all’interno dell’area della moneta unica si è attestato a 226 miliardi di euro, in aumento dell’1,7% rispetto a marzo 2024. LEGGI TUTTO

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    Startup innovative: il manifatturiero si conferma strategico

    (Teleborsa) – Il comparto manifatturiero si conferma pilastro centrale dell’economia italiana e uno dei principali ambiti di sviluppo per le startup innovative. Come evidenziano i dati più recenti di Unioncamere e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (giugno 2024), il 12,9% delle quasi 15mila startup innovative italiane opera oggi nel manifatturiero, mentre circa l’80% si concentra nei servizi alle imprese, in particolare nella produzione di software (44,2%) e nella ricerca e sviluppo (14,6%). Numeri che sottolineano come la manifattura, storico motore dell’export nazionale, stia diventando sempre più attrattiva per giovani imprenditori e investitori, e come il dialogo tra startup e industria sia fondamentale per accelerare il processo di innovazione e digitalizzazione del tessuto produttivo. Dal 4 al 6 marzo 2026,BolognaFiere ospiterà la ventiquattresima edizione di MECSPE, la principale manifestazione dedicata all’industria manifatturiera in Italia, che conferma il suo ruolo di punto di riferimento per le imprese del settore e per tutto l’ecosistema dell’innovazione applicata.In questo contesto, torna protagonista la sesta edizione di Start Up Factory, un appuntamento dedicato a promuovere il dialogo sull’innovazione tra startup e aziende, in un contesto altamente specializzato. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di mettere in relazione startup innovative e aziende consolidate, favorendo la contaminazione di know-how, la sperimentazione di nuovi modelli di business e la diffusione di tecnologie abilitanti nei processi produttivi. Nel corso delle passate edizioni, Start Up Factory ha visto la partecipazione di decine di startup ad alto contenuto tecnologico – dai sistemi di intelligenza artificiale applicata alla robotica, fino alle soluzioni di automazione e cybersecurity industriale – testimoniando la crescente vitalità e la qualità dell’ecosistema nazionale dell’innovazione.Secondo i dati Unioncamere, numero delle startup innovative iscritte al Registro delle Imprese ha ormai raggiunto le 15mila unità, a conferma della resilienza e della dinamicità dell’ecosistema italiano, nonostante le sfide del contesto internazionale. A questo si aggiunge la crescita costante delle PMI innovative, che continuano a incrementare la loro presenza e il loro peso specifico all’interno del panorama produttivo nazionale. In questo scenario, la manifattura si conferma non solo come ambito chiave per l’adozione di soluzioni digitali avanzate, ma anche come settore strategico per il futuro competitivo dell’Italia. Nel 2026, la Start Up Factory si riconferma spazio centrale all’interno di MECSPE: una vetrina per le giovani realtà imprenditoriali che propongono soluzioni all’avanguardia per il settore manifatturiero. L’area sarà animata da eventi, tavole rotonde e sessioni di networking pensate per favorire l’incontro tra startup, investitori, aziende consolidate e attori dell’ecosistema innovativo.”Il team di Industrio Ventures è felice di dare nuovamente il suo contributo a Start Up Factory, coinvolgendo alcuni dei più stimati esperti in settori strategici per la nostra economia come la microelettronica, la robotica, il Material Testing e la Cybersecurity, e soprattutto dando voce alle startup early stage e agli spinoff tecnoscientifici” sottolinea Gabriele Paglialonga, direttore generale di Industrio Ventures, acceleratore e investitore in startup industriali, che coordina l’iniziativa.”MECSPE ha sempre avuto uno sguardo attento verso l’innovazione e la trasformazione industriale. Siamo orgogliosi di dare spazio alle startup, che rappresentano il motore del cambiamento e della crescita tecnologica nel nostro Paese. Start Up Factory è diventato un punto di incontro fondamentale tra nuove idee e imprese consolidate, una leva decisiva per la competitività del settore manifatturiero italiano”afferma Maruska Sabato, project manager di MECSPE. Nel frattempo, l’attenzione di MECSPE per l’innovazione manifatturiera proseguirà con la terza edizione di MECSPE Bari, in programma dal 27 al 29 novembre 2025 presso la Fiera del Levante: un nuovo momento di incontro e confronto per tutte le aziende e i professionisti del settore del Centro-Sud Italia. LEGGI TUTTO