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    Cop 30, Pichetto: situazione difficile, ma lavoriamo per risultato

    (Teleborsa) – “La situazione è molto difficile. La Presidenza brasiliana sta lavorando senza sosta con lo spirito del ‘Mutirao’ come elemento di unione e sforzo collettivo che contraddistingue questa Conferenza”. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a margine della Plenaria Mutirao in corso a Belem.”Secondo noi questo spirito deve essere riflesso all’interno del pacchetto di decisioni che dovrà essere approvato qui a Belem da tutti e per questo stiamo lavorando costruttivamente anche all’intero del coordinamento europeo. È importante che vi sia un segnale politico che emerga da questa Cop per mantenere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi alla nostra portata”, ha aggiunto il ministro. Per Pichetto “il paragrafo 28 della decisione del Global Stocktake concordata a Dubai rimane un punto di riferimento per il nostro lavoro. Da parte nostra, crediamo sia importante lavorare per creare un risultato capace di sostenere concretamente la transizione energetica, portando avanti tutti gli elementi del paragrafo 28 della decisione del Global Stocktake, che per noi va considerato come un pacchetto che include il progressivo abbandono delle fonti fossili ma anche l’uso di carburanti sostenibili”. “Siamo pronti a lavorare per ottenere un risultato positivo qui a Belem; un vero segnale politico del fatto che intendiamo andare avanti lungo la strada tracciata a Dubai”, ha evidenziato Pichetto.Per quanto riguarda la finanza per l’adattamento, “condividiamo che è un tema centrale e siamo pronti a fare la nostra parte nel contesto delle decisioni che abbiamo adottato lo scorso anno”. “L’Italia – ha concluso Pichetto – è arrivata a Bele’m con un contributo rafforzato alla finanza per il clima grazie alla mobilitazione congiunta di risorse pubbliche e private. È fondamentale che il supporto per l’adattamento sia posto in relazione alle condizioni abilitanti necessarie per far fluire le risorse finanziarie pubbliche e private nei paesi in via di sviluppo”. “È proprio per questo motivo che abbiamo lavorato insieme ai Brasiliani per lanciare l’Allenza per l’implementazione dei Piani di adattamento nazionali”. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, andamento del credito ha risentito in misura limitata dei dazi statunitensi

    (Teleborsa) – L’andamento del credito ha finora risentito in misura limitata dell’innalzamento dei dazi statunitensi: dalla fine dello scorso anno la richiesta di finanziamenti da parte dei settori più esposti alle tensioni commerciali con gli Stati Uniti è stata solo leggermente inferiore rispetto al resto dell’economia. È quanto emerge dal Rapporto di Stabilità Finanziaria semestrale pubblicato oggi dalla Banca d’Italia.Viene sottolineato che le imprese appartenenti a questi settori hanno domandato più credito a breve termine e meno finanziamenti con orizzonti temporali più lunghi, presumibilmente per il posticipo dei piani di investimento a fronte della forte incertezzaSecondo le stime di Bankitalia, coerenti con i dazi previsti dall’accordo commerciale di luglio concluso tra Stati Uniti e Unione europea, la quota del debito bancario attribuibile alle aziende più esposte rimarrebbe nel complesso contenuta: circa il 9% di quelle che esportano negli Stati Uniti subirebbe un calo del fatturato superiore al 5% e a queste sarebbe riconducibile meno del 2% dei prestiti bancari alle imprese.Le imprese più vulnerabili all’aumento dei dazi sono in genere di piccola dimensione e hanno un basso grado di diversificazione dei mercati di sbocco. Anche l’impatto delle tariffe sull’indotto delle aziende che esportano verso gli Stati Uniti si manterrebbe limitato, secondo il rapporto.Al di là dei dazi, Bankitalia spiega che le condizioni finanziarie delle imprese continuano a essere “mediamente buone, sostenute dalla redditività e da un indebitamento contenuto”.I debiti finanziari sono cresciuti dell’1,4% nel primo semestre, pur restando pressoché costanti in rapporto al PIL (al 59,1%, un valore molto inferiore a quello dei principali paesi europei). La leva finanziaria ha continuato a ridursi, scendendo al 30,7%; il calo è ascrivibile quasi interamente al rialzo dei corsi azionari.Il credito ha mostrato segnali di ripresa, con un incremento dello 0,7% a settembre su base annua, dopo una fase di contrazione iniziata nel 2023. L’espansione è stata trainata dalle grandi imprese, in particolare da quelle con bilanci più solidi; per le piccole aziende il calo si è attenuato (a -4,6%, da -6,8 di dicembre 2024), con una crescita degli impieghi tra quelle più sane. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, importante per banche integrare rischi idrogeologici nella valutazione del credito

    (Teleborsa) – Le inondazioni che hanno colpito Italia e Spagna tra il 2023 e il 2024 hanno mostrato come l’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi metereologici estremi renda “sempre più importante l’integrazione di misure prospettiche del rischio fisico nei modelli di valutazione del credito e nei processi di allocazione del capitale adottati dalle banche”. Lo evidenzia la Banca d’Italia in un riquadro del Rapporto di Stabilità Finanziaria semestrale pubblicato oggi.Secondo Bankitalia, eventi idrogeologici di forte intensità possono infatti “incidere, anche in misura significativa, sui ricavi e sulla probabilità di fallimento delle imprese affidate”. Anche le informazioni sulle sedi operative delle imprese sono utili per la valutazione a livello locale dell’esposizione delle banche ai rischi fisici cui la loro clientela è soggetta.L’integrazione dei rischi idrogeologici nel sistema adottato dalla Banca d’Italia per la valutazione del rischio di credito dei prestiti conferiti a garanzia delle operazioni di politica monetaria dell’Eurosistema, combinando informazioni su sedi operative, dati occupazionali e geolocalizzazione, consente di stimare l’aumento della probabilità di insolvenza (PI) delle imprese italiane associato ad alluvioni o frane. Per l’insieme delle imprese considerate, la media aritmetica della PI (pari al 2,8%) sale di appena un punto base a seguito dell’inclusione dei rischi fisici. Tra le imprese localizzate in aree a rischio elevato 6 (il 6% del totale delle aziende), l’incremento della PI media risulta tuttavia più marcato, pari a 9 punti base, con differenze territoriali significative. Inoltre, in uno scenario che ipotizza un aumento della frequenza e dell’intensità di alluvioni e frane in linea con le proiezioni climatiche più avverse elaborate da ISPRA, la PI media delle imprese situate nelle aree a rischio elevato sale di 32 punti base.L’esistenza di una copertura assicurativa sottoscritta dalle imprese attenua i rischi di credito, ma in Italia la sua diffusione è contenuta e non sembra correlata all’effettiva esposizione ai rischi fisici. L’obbligo assicurativo contro danni da eventi calamitosi introdotto per le imprese italiane dalla legge di bilancio per il 2024 mira a rafforzare la salvaguardia del tessuto produttivo.”Anche quando tali coperture sono presenti, peraltro, le banche le considerano solo marginalmente nella valutazione del merito di credito delle imprese affidate, a causa della difficoltà di integrare le relative informazioni nei loro modelli interni (dovuta almeno in parte alla mancanza di uniformità delle polizze proposte) e della scarsità dei dati disponibili – si legge nel rapporto – Queste carenze evidenziano l’esigenza da parte degli intermediari di avviare una raccolta sistematica di tali informazioni”. LEGGI TUTTO

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    Usa, fiducia consumatori Università Michigan novembre rivista al rialzo a 51,0 punti

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di novembre 2025, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 51,0 punti dai 50,3 della lettura preliminare, ma in calo rispetto ai 53,6 del mese precedente.Rivista al rialzo anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 51,0 punti dai 49,0 della stima preliminare e rispetto ai 50,3 di ottobre, mentre quella sulla condizione attuale è stata ridotta a 51,1 punti dal preliminare di 52,3 punti e si confronta con i 58,6 del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Usa, PMI manifatturiero novembre scende a 51,9 punti sale invece il PMI servizi a 55,0 punti

    (Teleborsa) – Frena l’attività manifatturiera degli Stati Uniti, mentre cresce quella dei servizi, nel mese di novembre. La stima flash sull’indice PMI Manifatturiero elaborato da S&P Global indica infatti un livello di 51,9 punti, in calo dai 52,5 punti di ottobre e dai 52 punti delle stime degli analisti. L’indicatore si conferma così sopra la soglia chiave dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione. In crescita, invece, l’indice del settore terziario, sempre nel mese di novembre. La stima flash sul PMI dei servizi, pubblicata da S&P Global, indica un valore di 55,0 punti, che si confronta con i 54,8 di ottobre e con i 54,6 del consensus. Il PMI composito si attesta dunque a 54,8 punti dai 54,6 precedenti (consensus 54,5).(Foto: by Lucas Sankey on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Pari opportunità, le barriere invisibili: il 25 novembre a Roma il convegno nazionale dei commercialisti

    (Teleborsa) – In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il Comitato Nazionale Pari Opportunità (CNPO) dei Commercialisti ha organizzato il convegno “Le barriere invisibili”, che si svolgerà il 25 novembre a Roma, presso il Centro Congressi Roma Eventi-Fontana di Trevi in piazza della Pilotta 4, e in diretta streaming (ore 9.30-13.30). L’evento si aprirà con i saluti di Elbano de Nuccio, Presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti; Alessandra Locatelli, Ministra per le Disabilità; Rosa D’Angiolella, Presidente CNPO Commercialisti. Introduce i lavori Francesca Riso, Segretaria CNPO Commercialisti.In apertura interverrà Claudia Cattani, Componente del CNPO dei Commercialisti. Seguirà la presentazione dei dati del bilancio di genere nazionale dei commercialisti e dei risultati del questionario nazionale CPO sugli iscritti all’albo dei commercialisti a cura di Elena Briata, Componente del CNPO dei Commercialisti.Successivamente ci sarà un focus sulla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, moderato e coordinato da Liliana Smargiassi, Consigliera nazionale dei commercialisti e Delegata al CPO Nazionale. Parteciperanno i rappresentanti degli enti con cui sono stati siglati protocolli d’intesa in materia di Pari Opportunità: Gino Cecchettin, Fondazione “Giulia Cecchettin”; Katja Besseghini, Board member di UN Women Italy; Cinzia Sassi, Project Manager Fondazione della professione psicologica “Adriano Ossicini”, insieme a Ivana De Michele e Chiara Bedei, Componenti del CPO Nazionale dei Commercialisti.La giornata si concluderà con la tavola rotonda “Le barriere invisibili nelle pari opportunità”, moderata e coordinata da Aurelia Isoardi, Vicepresidente del CPO Nazionale dei Commercialisti. Interverranno Giovanna Spatari, Rettrice dell’Università degli Studi di Messina e Delegata CRUI per le tematiche di genere; Federica Abelli, Presidente Commissione “Parità di Genere” del CNDCEC; Gennaro Ciaramella, Presidente Commissione “Politiche Giovanili, Welfare e facilitazioni all’ingresso” del CNDCEC; Alfonsina Pepe, Presidente Commissione “Analisi e valutazione rapporto professione/Giovani e Genere” del CNDCEC; Luigi Greco e Simonetta Murolo, Componenti CPO Nazionale dei Commercialisti. LEGGI TUTTO

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    Concessioni balneari: via libera agli under 43 tra i periti

    (Teleborsa) – L’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili esprime grande soddisfazione per la decisione del Consiglio Nazionale, che ha accolto la proposta di inserire obbligatoriamente almeno un professionista under 43 tra i cinque nominativi previsti dalla normativa sulle procedure di affidamento delle concessioni demaniali marittime, art. 4, comma 9, della Legge 5 agosto 2022 n. 118. “Si apre finalmente la strada alle quote generazionali, che – afferma Francesco Cataldi, presidente Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili – garantiscono nuove opportunità per i giovani. Dopo la quota generazionale inserita nella bozza di riforma del d.lgs. 139/05 del Consiglio nazionale, condivisa nei principi generali dal Cdm nella bozza di legge delega per la riforma del nostro ordinamento, è stato fatto un altro passo concreto, che accogliamo con favore e per il quale ringraziamo il presidente e tutto il Consiglio Nazionale. Ma questo principio deve essere ampliato e reso strutturale: se davvero si vogliono valorizzare i giovani, occorre farlo con scelte concrete e non solo con dichiarazioni di principio. Serve spazio reale per le nuove generazioni nella rappresentanza, nei processi decisionali e nelle opportunità lavorative”. La decisione presa dal Consiglio Nazionale rappresenta, secondo Cataldi, “un passo concreto verso una maggiore pari opportunità generazionale all’interno della categoria”.La normativa sulle concessioni balneari prevede che in caso di assegnazione di una nuova concessione ad un diverso soggetto sia previsto un indennizzo in favore del concessionario uscente, determinato tramite perizia asseverata da parte di un professionista che viene selezionato all’interno di una rosa composta da cinque nominativi, dalla quale l’ente concedente sorteggerà il perito incaricato della valutazione. Grazie all’istanza avanzata dall’UNGDCEC e accolta dal Consiglio Nazionale, tale rosa includerà stabilmente almeno un professionista under 43, assicurando così una maggiore partecipazione delle nuove generazioni anche in incarichi di elevata responsabilità.La giunta dell’Unione evidenzia come “l’inclusione di almeno un under 43 nella rosa dei periti assegna ai giovani colleghi l’opportunità di contribuire in prima persona in incarichi di grande rilievo, oltre a rappresentare un segnale importante di apertura verso le nuove generazioni di professionisti e di riconoscimento del loro valore. Dare spazio ai giovani significa arricchire la professione di nuove energie e competenze, nell’interesse futuro dell’intera comunità e di tutto il sistema economico”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, PMI manifattura novembre sale come da attese a 48,8 punti

    (Teleborsa) – Migliora come da attese l’attività della manifattura in Giappone a novembre 2025. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero, pubblicato da S&P Global ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 48,8 punti, rispetto ai 48,2 di ottobre e ai 48,8 attesi dal mercato. L’indicatore si mantiene dunque sotto la soglia critica dei 50 punti, denotando contrazione dell’attività. La stima flash del PMI dei servizi indica un andamento invariato del settore terziario, con il relativo indice che si attesta a 53,1 punti. Il PMI Composite si è attestato a 52 punti dai 51,5 del mese precedente.”I sondaggi Flash PMI per il Giappone hanno indicato un ulteriore miglioramento della dinamica di crescita a novembre, con la produzione complessiva del settore privato in crescita al ritmo più rapido degli ultimi tre mesi”, ha commentato Annabel Fiddes, Direttore Associato per l’Area Economica di S&P Global Market Intelligence.”Il settore dei servizi ha continuato a sostenere l’espansione dell’attività totale, mentre le fabbriche hanno dovuto far fronte alla debole domanda dei clienti – ha aggiunto – Tuttavia, è stato incoraggiante vedere che la produzione manifatturiera è diminuita al ritmo più debole da agosto, il che suggerisce che le condizioni operative si stanno muovendo verso la stabilizzazione”. LEGGI TUTTO