More stories

  • in

    USA, richieste sussidi disoccupazione in calo oltre le attese

    (Teleborsa) – Diminuiscono oltre le attese le nuove richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 31 dicembre 2022, i “claims” sono risultati pari a 204 mila unità, in diminuzione di 19.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 223.000 (rivisto da un preliminare di 224 mila). Il dato è inferiore ai 225 mila attesi dal consensus. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 213.750 unità, in calo di 6.750 unità rispetto al dato della settimana precedente di 220.500 (rivisto da un preliminare di 221 mila). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente.Infine, nella settimana al 24 dicembre, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.694.000, in diminuzione di 24.000 mila unità rispetto alle 1.718.000 unità della settimana precedente e sotto il 1.708.000 atteso. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, deficit commerciale novembre cala a 61,5 miliardi

    (Teleborsa) – Diminuisce oltre le attese il deficit commerciale americano. Nel mese di novembre 2022 la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 61,5 miliardi di dollari, in diminuzione rispetto al passivo di 77,8 miliardi di dollari di ottobre (dato rivisto da -78,2 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta inferiore alle stime degli analisti, che erano per un disavanzo in diminuzione fino a -73 miliardi di dollari.Le esportazioni sono calate a 251,9 miliardi (-2%) e le importazioni sono diminuite a 313,4 miliardi di dollari (-6,4%). LEGGI TUTTO

  • in

    USA, ADP: a dicembre 235 mila occupati in più, molto sopra le attese

    (Teleborsa) – Molto meglio del previsto l’andamento dei nuovi posti di lavoro nel settore privato statunitense a dicembre 2022. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 235 mila posti di lavoro, dopo i 127 mila del mese precedente. Le attese dagli analisti indicavano un aumento di 150 mila unità.È quanto indica il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo. Tale report precede quello ufficiale del Dipartimento del Lavoro che verrà pubblicato venerdì prossimo, 6 gennaio 2023.La crescita maggiore è quella del settore dei servizi (+213 mila), in particolare Leisure/hospitality (+123 mila) e Professional/business services (+52 mila). Male Trade/transportation/utilities (-24 mila). Nel settore manifatturiero i posti di lavoro diminuiscono di 5 mila unità, mentre in quello delle costruzioni crescono di 41 mila.A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato un aumento degli occupati di 195 mila, mentre le imprese di medie dimensioni registrano un incremento di 191 mila e l’industria di grandi dimensioni cala di 151 mila.”Il mercato del lavoro è forte ma frammentato, con assunzioni che variano notevolmente a seconda del settore e delle dimensioni dell’azienda – ha affermato Nela Richardson, capo economista di ADP – I segmenti di business che hanno assunto in modo aggressivo nella prima metà del 2022 hanno rallentato le assunzioni e in alcuni casi hanno tagliato i posti di lavoro nell’ultimo mese dell’anno”. LEGGI TUTTO

  • in

    Caro carburanti, Pichetto: “Sacrificato taglio accise per abbassare le bollette: stanziati 21 miliardi”

    (Teleborsa) – “In fase di approvazione della Legge di Bilancio abbiamo fatto un esame delle priorità e in questo ragionamento abbiamo deciso di intervenire stanziando 21 miliardi di euro contro il caro bollette”. Ma “il prezzo dei carburanti sopra i 2 euro oggi è solo speculazione”. È quanto afferma il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in un’intervista a La Stampa.Il mancato taglio delle accise – sottolinea il ministro – non giustifica, tuttavia, rialzi eccessivi. “Con i livelli attuali di prezzo del gas e del petrolio, un eventuale sforamento dei 2 euro – avverte Pichetto – sarebbe solo speculazione. Se il prezzo dei carburanti dovesse tornare a crescere in modo stabile e significativo, il governo è pronto a intervenire”.Al momento la priorità del governo è concentrata, tuttavia, sul taglio al caro bollette. “Tra tre, quattro mesi quel che dovesse essere necessario fare, sarà fatto. Così come è stato fatto in questa manovra – sottolinea il ministro – la volontà politica del governo e la capacità finanziaria dell’Italia nell’aiutare imprese e famiglie non è affatto di breve periodo. Ventuno miliardi su trenta della manovra, sono stati utilizzati per alleviare i costi di famiglie e imprese italiane. Se il Governo ha dimostrato di saper fare tanto in appena due mesi di lavoro, conto che nel corso dell’anno non mancheranno ulteriori interventi altrettanto significativi”.Il calo del prezzo del gas – rileva Pichetto – “genererà i propri effetti sulle bollette già a fine gennaio”. Il ministro ha, infine, assicurato che i tempi per i rigassificatori di Piombino e Ravenna “saranno rispettati, anche perché forniranno ognuno 5 miliardi di metri cubi di gas che sono essenziali per garantire la sicurezza energetica dell’Italia nei prossimi anni”. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, licenziamenti in aumento del 13% nel 2022 guidati dalle aziende tech

    (Teleborsa) – Si registra una diminuzione dei licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di dicembre 2022. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di circa 43.651 posti di lavoro. Il dato rivela un calo del 43% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 76.835 licenziamenti e un aumento del 129% rispetto allo stesso periodo del 2021.Il totale di dicembre è il secondo numero più alto di tagli di posti di lavoro mensili annunciati nel 2022 e segna l’ottava volta – prendendo in esame sempre lo scorso anno – in cui i tagli sono stati superiori rispetto al mese corrispondente dell’anno precedente.Nel 2022, i datori di lavoro hanno annunciato l’intenzione di tagliare 363.824 posti di lavoro, in aumento del 13% rispetto ai 321.970 tagli annunciati nel 2021. È il secondo totale più basso registrato da quando Challenger ha iniziato a monitorare gli annunci mensili di taglio di posti di lavoro nel 1993, con il 2021 che è stato il più basso.”L’economia nel suo complesso sta ancora creando posti di lavoro, anche se i datori di lavoro sembrano pianificare attivamente una recessione. Le assunzioni sono rallentate poiché le aziende adottano un approccio cauto all’inizio del 2023″, ha dichiarato Andrew Challenger, vicepresidente senior di Challenger, Gray & Christmas.Attualmente, la maggior parte dei tagli rimane nel settore della tecnologia. A dicembre, 16.193 tagli si sono verificati in aziende di questo settore per un totale di 97.171 all’anno, il principale settore che ha tagliato posti di lavoro nel 2022. È in aumento del 649% rispetto ai 12.975 avvenuti nella tecnologia nel 2021.Con la flessione delle criptovalute, le aziende Fintech hanno annunciato il 1.670% di tagli in più nel 2022 rispetto all’anno precedente: 10.476 tagli nel 2022 rispetto ai 529 del 2021.L’industria automobilistica ha annunciato il secondo maggior numero di tagli di posti di lavoro nel 2022 con 30.912, in aumento del 195% rispetto ai 10.469 tagli annunciati nel settore nel 2021.I produttori e fornitori di prodotti per l’assistenza sanitaria hanno annunciato 30.626 tagli nel 2022, in calo del 4% rispetto ai 31.997 annunciati nel 2021.(Foto: freedomtumz | 123RF) LEGGI TUTTO

  • in

    Italia: nel 3° trim migliora deficit/PIL, aumenta pressione fiscale

    (Teleborsa) – Nel terzo trimestre 2022 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche italiane in rapporto al PIL è stato pari al -4,7%, in miglioramento dal -6,2% dello stesso trimestre del 2021. Complessivamente, nei primi tre trimestri del 2022 le amministrazioni pubbliche hanno registrato un indebitamento netto pari al -5,5% del PIL, in miglioramento rispetto al -8,7% del corrispondente periodo del 2021. Lo ha comunicato l’Istat, aggiungendo che il saldo primario delle amministrazioni pubbliche (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo, con un’incidenza sul PIL del -0,7% (-2,8% nel terzo trimestre del 2021).Nei primi nove mesi del 2022, in termini di incidenza sul PIL, il saldo primario e il saldo corrente sono risultati negativi, pari rispettivamente al -1,3% (-5,2% nello stesso periodo del 2021) e al -1,5% (-3,3% nel corrispondente periodo del 2021). Nello stesso periodo, la pressione fiscale si attesta al 41,2% del PIL, in aumento di 0,9 punti percentuali rispetto ai 40,3 del 2021.La situazione delle famiglieNel terzo trimestre 2022 il reddito lordo disponibile delle famiglie è aumentato dell’1,9% rispetto al trimestre precedente. Nello stesso periodo, il potere d’acquisto è cresciuto dello 0,3%, frenato dall’aumento dei prezzi (+1,6% la variazione del deflatore implicito dei consumi finali delle famiglie).Nello stesso periodo, la propensione al risparmio delle famiglie è stata pari al 7,1%, in forte diminuzione rispetto al periodo precedente (-1,9 punti percentuali). Questa flessione, spiega l’Istat, sottende una crescita della spesa per consumi finali più sostenuta rispetto a quella registrata per il reddito disponibile lordo (rispettivamente +4,1% e +1,9%).Sempre nel terzo trimestre del 2022, il tasso di investimento delle famiglie è stimato al 7,1%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, come risultato del già segnalato aumento del reddito lordo disponibile.La situazione delle impreseNel terzo trimestre del 2022, la quota di profitto delle società non finanziarie è rimasta invariata rispetto al periodo precedente, al 39,8. Nello stesso periodo, il risultato lordo di gestione è aumentato dell’1,3%, il valore aggiunto dell’1,2%.Nello stesso periodo, il tasso di investimento delle società non finanziarie è stato pari al 25%, in lieve diminuizione rispetto al trimestre precedente (-0,1 punti percentuali), a fronte di un aumento degli investimenti fissi lordi dello 0,8% e del sopra citato aumento del valore aggiunto.(Foto: Photo by Mathieu Stern on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Aerei: oggi vertice su Alghero, verso procedura negoziata

    (Teleborsa) – È partita la procedura che garantirà al nord ovest della Sardegna i collegamenti aerei a tariffe agevolate con Roma e Milano. Al termine del vertice tecnico tra Regione, Enac e ministero dei Trasporti, l’assessore Antonio Moro ha confermato l’avvio dell’iter che dovrebbe concludersi in tempi rapidi che consisterà nell’invito ad alcune compagnie di operare le rotte agevolate dallo scalo di Alghero. “Per assegnare le rotte in continuità territoriale da e per Alghero – ha chiarito – stiamo andando verso una procedura rapida che garantisca la prosecuzione degli oneri di servizio pubblico, senza dunque l’interruzione dei collegamenti aerei, assicurando la massima trasparenza”.Il percorso scelto dalla Regione ha registrato la condivisione di Enac e Ministero e attraverso la rappresentanza italiana a Bruxelles sarà comunicato alla Commissione europea. Per quanto riguarda le rotte di Cagliari e Olbia, invece, l’assessore ha annunciato che si stanno per concludere le verifiche tecniche e amministrative sui vettori vincitori (Ita e AeroItalia), sarà poi “immediatamente autorizzata la vendita dei biglietti, con l’onere della eventuale riprotezione, senza quindi attendere il 31 gennaio prossimo, termine per l’aggiudicazione definitiva delle quattro rotte”, ha concluso Moro. LEGGI TUTTO

  • in

    Mosca: “Italia sponsor di Kiev: non può fare da garante per pace”

    (Teleborsa) – A causa della sua posizione “di parte”, l’Italia non può assolvere la funzione di garante del processo di pace in Ucraina. Questa – secondo quanto riporta l’agenzia Tass – la posizione espressa dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.”Ovviamente – ha detto Zakharova – considerata la posizione di parte presa dall’Italia, non possiamo vederla come un onesto mediatore o un possibile garante del processo di pace”.”È strano – ha ribadito la portavoce in un commento pubblicato sul sito del ministero degli Esteri e ripreso dall’agenzia Ria Novosti – sentire proposte di mediazione da Paesi che, dall’inizio dell’operazione militare speciale in Ucraina, hanno assunto una posizione inequivocabile e molto aggressiva contro la Russia, e non soltanto hanno sostenuto il sanguinario regime di Kiev, ma gli forniscono una significativa assistenza militare e tecnico-militare, riempiendo deliberatamente l’Ucraina con le armi più moderne”. Il riferimento è alle parole della premier italiana Giorgia Meloni che durante la conferenza stampa di fine anno aveva fatto sapere di avere detto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky che l’Italia è pronta a “farsi garante di un processo di pace”.Le forniture di armi sono “azioni irresponsabili” che – prosegue Zakharova – “non solo moltiplicano il numero di vittime, anche tra la popolazione civile del Donbass, e ritardano la fine del conflitto, ma rischiano di trascinare i Paesi della Nato in uno scontro militare diretto con la Russia. Comunque gli sponsor stranieri di Kiev, tra i quali purtroppo c’è l’Italia, non pensano di porre fine ma al contrario di aumentare le forniture”. LEGGI TUTTO