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    Corte dei conti: confermato per la terza volta il segretario generale Massi

    (Teleborsa) – Il Consiglio di presidenza della Corte dei conti ha oggi confermato Franco Massi, segretario generale dell’Istituto per la terza volta. Marchigiano, classe 1964, Scuola Militare Nunziatella, Ufficiale GdF per 14 anni e Magistrato da 28 anni, Massi – sottolinea la Corte in una nota – “si è rivelato un vero e proprio manager pubblico, che negli ultimi 8 anni ha reso la macchina amministrativa della Corte dei conti un benchmark di riferimento assoluto per l’intera P.A. italiana”.”Welfare aziendale al top del pubblico impiego: è sua – prosegue la nota – anche l’idea di creare e sviluppare il Poliambulatorio Montezemolo, oggi ritenuto dal Ministro Crosetto e dal Ministro Schillaci un modello da replicare sia nella Sanità militare sia nella Sanità pubblica. Confermati con lui anche i Vicesegretari Ugo Montella e Francesco Targia”. LEGGI TUTTO

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    Dazi Usa, UPB: “Effetti si manifestano lentamente sull’economia mondiale”

    (Teleborsa) – Il commercio mondiale appare resiliente ma l’effetto dei dazi si dispiegherà nel tempo. Uno scenario in cui si prevede una frenata del PIL dell’Italia. È quanto rileva l’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB) nella Nota congiunturale di ottobre che analizza, sulla base dei più recenti indicatori disponibili, il quadro del ciclo economico internazionale e nazionale, le tendenze di breve termine e le previsioni per l’Italia.In un contesto internazionale che resta instabile, nel secondo trimestre 2025 gli scambi hanno rallentato bruscamente, dopo una prima parte dell’anno fortemente sostenuta dalle importazioni dagli Stati Uniti. Gli effetti dei dazi USA – rileva l’UPB – non appaiono ancora tangibili sui prezzi ma l’inasprimento tariffario dispiegherà i suoi effetti nel tempo. Inoltre, combinati con l’apprezzamento dell’euro sul dollaro, già del 13 per cento dall’inizio dell’anno, configurano una netta predita di competitività per gli esportatori europei. Le recenti informazioni indicano infatti un deciso rallentamento dell’export dell’area dell’euro dallo scorso aprile e in agosto si è registrata una netta flessione su base annuale dei flussi verso gli Stati Uniti e la Cina (rispettivamente del 22,2 e 11,3 per cento). Dazio e cambio sfavorevole, sommati, possono – secondo l’UPB – portare un onere aggiuntivo di circa 30 punti percentuali per un importatore americano, rispetto al 2024. Il Fondo monetario internazionale (FMI) ha migliorato le attese per quest’anno, e ha invece limato quelle sulla crescita del PIL dell’area dell’euro per il 2026; le ipotesi che influenzano le previsioni sono molto incerte, quindi le stime potrebbero cambiare, anche rapidamente. I prezzi delle materie prime energetiche si attestano su valori contenuti ma la volatilità dei prezzi si potrebbe acuire nei prossimi mesi. Le banche centrali (BCE e FED) restano caute sul percorso di allentamento delle condizioni monetarie, i cui sviluppi dipenderanno soprattutto dall’evoluzione dell’inflazione. Quella dell’area dell’euro continua a convergere verso gli obiettivi della Banca centrale europea (2,0 per cento), anche se è in crescita soprattutto in Germania e in Spagna. Per gli Stati Uniti le aspettative di inflazione restano più elevate di quelle europee, ma non sembrano essere state fortemente influenzate dalla guerra commerciale dell’Amministrazione USA.PIL dell’Italia in frenata in primavera, l’UPB prevede stagnazione per il terzo trimestreIn Italia il PIL, dopo una accelerazione in inverno, nel secondo trimestre ha registrato una flessione (-0,1) per la prima volta da quasi tre anni. La dinamica produttiva si conferma inferiore a quella dell’area dell’euro. La volatilità della fase congiunturale in Italia dipende dall’export, in marcata flessione nel secondo trimestre (-1,9 per cento) contro il precedente dato positivo nei primi mesi dell’anno (2,2 per cento); secondo le informazioni più recenti, le esportazioni sarebbero sensibilmente diminuite in agosto, soprattutto verso gli Stati Uniti. Nel secondo trimestre si è arrestata la crescita dei consumi, frenati dall’elevata propensione al risparmio, mentre gli investimenti fissi lordi sono sostenuti anche dalle condizioni creditizie favorevoli e si sono rafforzati soprattutto sui beni strumentali. Le stime dei modelli di breve termine dell’UPB indicano per il terzo trimestre una congiuntura debole, pressoché stagnante, con un PIL sostanzialmente invariato rispetto al trimestre precedente (Fig.14). Nello scorcio finale dell’anno la dinamica produttiva si dovrebbe gradualmente rafforzare. La previsione di crescita del PIL per l’intero 2025 si conferma nell’intorno dello 0,5 per cento, come indicato dall’UPB in occasione della validazione dello scenario macroeconomico del Documento programmatico di finanza pubblica (DPFP) 2025, ma le prospettive sono caratterizzate da rischi significativi, soprattutto a causa del frammentato contesto internazionale. Il settore terziario non recupera, l’industria si ridimensiona e l’incertezza è elevataDal lato dell’offerta, nel secondo trimestre l’attività economica è rimasta pressoché stabile nel settore terziario mentre nell’industria si è indebolita dopo il temporaneo recupero in inverno. La fiducia di famiglie e imprese si mantiene su valori relativamente contenuti (nonostante il moderato miglioramento di quella delle famiglie nel terzo trimestre) e secondo l’indice elaborato dall’UPB l’incertezza di famiglie e imprese è su valori prossimi ai massimi storici, escludendo la fase pandemica. Per contro l’indicatore dell’UPB sulle tensioni nel mercato del credito, basato sullo squilibrio tra la domanda e l’offerta, è rimasto sostanzialmente stabile nei trimestri primaverili ed estivi, concludendo la fase di miglioramento osservata nel corso del 2024.Stabili inflazione e occupazione, i salari reali sono ancora molto inferiori al livello del 2020L’inflazione italiana (NIC), stabile all’1,6 per cento in settembre, si conferma inferiore a quella dell’area dell’euro, con un differenziale che di recente si è marginalmente ampliato. Il mercato del lavoro vede una tenuta dell’occupazione nei mesi primaverili, con una diminuzione dei lavoratori dipendenti compensata dall’aumento degli autonomi. La componente più anziana di lavoratori (50-64 anni) è cresciuta per l’effetto congiunto della transizione demografica e di requisiti di pensionamento più stringenti; si è invece accentuata la riduzione della quota di lavoratori più giovani, mentre si è ampliata la già consistente area degli inattivi. Nel terzo trimestre, secondo indicazioni preliminari, i livelli occupazionali sarebbero saliti appena, dello 0,1 per cento. La dinamica delle retribuzioni contrattuali orarie nel secondo trimestre si è attenuata, in particolare nel settore privato contro un’accelerazione di quelle del settore pubblico. Nel complesso, le retribuzioni hanno rallentato al 3,2 per cento su base annua e, ad oggi, i salari in termini reali restano ancora nettamente inferiori ai valori medi del 2020 (-8,8 per cento). LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, tavolo slitta per Cdm su sicurezza e lavoro

    (Teleborsa) – Slitta il tavolo tra governo e parti sociali sull’ex Ilva. L’incontro è stato spostato all’11 novembre rispetto alla data iniziale fissata il 28 ottobre. Il rinvio – si legge nella nuova convocazione – è dovuto alla concomitanza, il prossimo martedì, del consiglio dei ministri che affronterà, fra gli altri temi, anche quello della sicurezza sul lavoro. Non vi sono ulteriori motivazioni alla base del rinvio.Alla luce del rinvio dal 28 ottobre all’11 novembre dell’incontro sull’ex Ilva con il Governo, i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm (Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella) hanno deciso di recarsi comunque a Palazzo Chigi, martedì prossimo alle 18, per “avere risposte concrete dai ministri competenti sul futuro dei lavoratori e degli stabilimenti”. “Questa decisione – riferiscono le categorie – si rende necessaria e non rinviabile a fronte della situazione di estrema drammaticità in cui versa l’ex Ilva”. Anche il Codacons potrà partecipare al Tavolo secondo quanto ha deciso il Tar della Puglia con un decreto cautelare monocratico. Il Tar di Lecce, premettendo che l’associazione è “un’associazione di promozione sociale – si legge nel decreto – e con finalità di tutela di interessi collettivi in materia di salubrità dell’ambiente” e che “anche per effetto dell’adesione dell’Italia alla Convenzione di Aarhus, deve essere riconosciuto il diritto della ricorrente alla partecipazione effettiva al procedimento”, ha ritenuto che il provvedimento contestato “appare viziato per difetto di motivazione, illogicità ed erronea presupposizione”. LEGGI TUTTO

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    Banca di San Marino, banca centrale blocca vendita della maggioranza a gruppo bulgaro

    (Teleborsa) – La Banca Centrale di San Marino ha concluso l’istruttoria sull’istanza presentata da un gruppo bulgaro volta all’acquisizione della maggioranza del capitale di Banca di San Marino, decidendo di non autorizzare l’acquisizione. Lo si legge in una nota che parla di informazioni acquisite anche grazie alla cooperazione nazionale e internazionale con altre Autorità e Istituzioni. La decisione “si fonda su criteri prudenziali e di vigilanza, in coerenza con la normativa vigente e con le migliori prassi internazionali in materia di reputational suitability”, viene sottolineato.Il provvedimento assunto non ha alcun impatto sull’operatività della Banca di San Marino, riguardando esclusivamente i soggetti interessati ad acquisire una partecipazione di controllo nel suo capitale né incide sul percorso di rafforzamento dei profili tecnici, avviato da tempo dall’Istituto, secondo tempistiche condivise con l’Autorità di Vigilanza, analogamente a quanto avviene con altre banche.La Banca Centrale rimarca come la Banca di San Marino prosegue regolarmente la propria attività a sostegno di famiglie e imprese, assicurando la piena continuità di tutti i servizi. L’Istituto opera nel rispetto dei requisiti prudenziali e di liquidità, previsti dalla normativa vigente a tutela dei depositanti e della stabilità del sistema finanziario. Nessun tipo di provvedimento è previsto con riguardo alla Banca di San Marino. LEGGI TUTTO

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    Ora legale, Terna: in sette mesi risparmio di 90 milioni di euro per il sistema elettrico italiano

    (Teleborsa) – Nei sette mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia per 310 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 120 mila famiglie. Il dato si traduce in un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro. È quanto emerge dai dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia. I benefici dell’ora legale riguardano anche l’ambiente: il minor consumo elettrico ha infatti consentito di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 145 mila tonnellate.Nel 2025, considerando il periodo di ora legale da domenica 30 marzo a domenica 26 ottobre, giorno in cui tornerà l’ora solare, il costo del kilowattora medio per il “cliente domestico tipo in maggior tutela” è stato, secondo i dati dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, di circa 29,1 centesimi di euro al lordo delle imposte.Dal 2004 al 2025, secondo l’analisi di Terna, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di oltre 12 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,3 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Aeroporto di Milano Bergamo: 107 destinazioni nella stagione invernale 2025-26

    (Teleborsa) – La stagione invernale dell’aeroporto di Milano Bergamo, dal 26 ottobre 2025 al 28 marzo 2026, comprende 107 destinazioni servite da 18 compagnie aeree di linea verso 38 Paesi. Un’offerta che corrisponde a un incremento del 5% rispetto al periodo corrispondente 24/25, con nuove rotte e aumento di frequenze.Ryanair, che basa 22 aeromobili (2 in più della scorsa Winter), opera 81 collegamenti, su 30 dei quali già presenti nella programmazione da Milano Bergamo ha previsto un aumento delle frequenze, in più avendo ripristinato il volo trisettimanale con Pescara. Wizz Air espande il proprio network aggiungendo cinque nuove rotte a quelle già operate, tra cui quella con Varna aperta lo scorso 23 settembre, portando il totale a15. Ai collegamenti attivi dal 26 ottobre per Chisinau (4 volte a settimana) e Bucarest Baneasa (giornaliero) si aggiungono dal 15 dicembre prossimo Varsavia Modlin (giornaliero) e Suceava (quadrisettimanale), mentre Sibiu sarà servita tre volte a settimana dal 6 gennaio 2026.Cresce l’offerta verso gli Emirati Arabi Uniti, con FlyDubai che dal 16 dicembre vola due volte al giorno il collegamento con Dubai, operato in codeshare con Emirates il cui network offre connessioni in Medio Oriente, Africa, Asia e Australia, mentre Air Arabia opera fino a 11 voli settimanali per Sharjah durante il periodo delle vacanze natalizie. Air Cairo conferma la programmazione dei voli per Sharm el-Sheikh, consentendo l’accesso alla costa egiziana del Mar Rosso durante la stagione invernale. Neos mantiene il volo settimanale per Dakar, una rotta che consente di risponde alla domanda di viaggio da e per il Senegal. Norwegian conferma il collegamento bisettimanale con Helsinki e, dopo quello con Tromso dal 26 ottobre, annuncia la riattivazione dei voli per Evenes/Isole Lofoten dal 4 febbraio 2026. DanAir prosegue i voli per Bacau, aumentando da 2 a 3 le frequenze settimanali durante le festività natalizie. Allo sviluppo della rete dei collegamenti dall’aeroporto di Milano Bergamo nella stagione invernale si aggiunge il miglioramento dell’esperienza riservata ai passeggeri con l’apertura dal 26 novembre della nuova area dedicata ai controlli di sicurezza, dotata di macchine radiogene di ultima generazione che consentono di lasciare liquidi e dispositivi elettronici nel bagaglio a mano, riducendo i tempi di attesa e rendendo la permanenza in aeroporto più confortevole. LEGGI TUTTO

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    Usa, fiducia consumatori Università del Michigan ottobre rivista in calo a 53,6 punti

    (Teleborsa) – Rivisto leggermente al ribasso l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di ottobre 2025, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 53,6 punti dai 55,0 della lettura preliminare e rispetto ai 55,1 del mese precedente. Rivista al ribasso anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 50,3 punti dai 51,2 della stima preliminare e rispetto ai 51,7 di settembre, mentre quella sulla condizione attuale è stata ridotta a 58,6 punti dal preliminare di 61,0 punti e si confronta con i 60,4 del mese precedente.(Foto: Julien Gaud / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    FS, Donnarumma: “Nel 2025 supereremo i 18 miliardi di investimenti”

    (Teleborsa) – “Il piano di investimenti da 100 miliardi in 5 anni procede con regolarità. Nel 2024 abbiamo investito oltre 17 miliardi di cui più di 10 sulla rete ferroviaria, quest’anno sulla rete siamo già a 11 miliardi investiti e supereremo i 18 miliardi di investimenti totali”. L’amministratore delegato del Gruppo FS Stefano Antonio Donnarumma ha fatto il punto sul piano di investimenti di Ferrovie dello Stato. L’occasione è stata il forum “Cambio di Paradigma”, promosso a Napoli dal quotidiano Il Mattino.”Un ruolo fondamentale nel nostro piano è rappresentato dalle opere previste per il Sud Italia – ha detto Donnarumma intervistato dal direttore del Mattino Roberto Napoletano –. Per quanto riguarda la linea alta velocità/alta capacità Napoli-Bari – ha specificato l’AD –nei prossimi mesi riusciremo a ridurre la percorrenza di 50 minuti ed entro il 2029 sarà possibile andare da Roma al capoluogo pugliese in 3 ore”.A trainare gli investimenti del Gruppo FS è stato il PNRR che ha visto Ferrovie come il principale appaltatore con 25 miliardi di euro affidati. Tra i progetti interessati – come sottolineato da Donnarumma – vi è anche la linea ferroviaria alta velocità e alta capacità Salerno-Reggio Calabria. “Qui entro il 2030 – ha detto l’ad di FS – il percorso tra le due città sarà ridotto di un’ora”.Infine, in Sicilia proseguono i lavori per la linea AV/AC Palermo-Catania che “garantirà un’ora di percorrenza in meno tra le due città con benefici sensibili per tutto l’anello ferroviario siciliano”, ha spiegato Donnarumma che poi ha concluso lanciando uno sguardo alla dimensione internazionale di FS: “tre miliardi del nostro fatturato provengono dalle nostre attività all’estero. Siamo presenti con successo in Francia, Spagna, Regno Unito, Olanda, Germania, Grecia e Belgio e vogliamo crescere sempre di più puntando a portare i nostri treni anche lungo La Manica tra Parigi e Londra”. LEGGI TUTTO