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    Clima, Lagarde: “Rinnovabili tornino priorità. Necessario favorire investimenti”

    (Teleborsa) – La presidente della BCE Christine Lagarde torna a mettere il punto sulle priorità climatiche dell’UE e sull’impiego di energie rinnovabili, avvertendo che sembrano passate in secondo piano in un contesto radicalmente mutato. E’ quanto affermato in un intervento alla Conferenza sul clima organizzata dalla banca centrale norvegese (Norges Bank) a Oslo.Lagarde ha parlato di un “contesto politico radicalmente cambiato” rispetto a qualche anno fa, quando la guerra in Ucraina non aveva ancora deteriorato le relazioni con la Russia. “Stiamo assistendo a una crescente negazione della crisi climatica e a una reazione negativa contro le iniziative green. – ha ricordato la numero uno della BCE – La guerra in Ucraina ha ulteriormente messo in luce le vulnerabilità strategiche della dipendenza energetica dell’Europa, facendo salire i prezzi del gas dopo l’interruzione delle forniture tramite il gasdotto russo”.Lagarde ha ricordato che gli elevati prezzi del gas hanno “pesato notevolmente sulla competitività delle aziende europee e fatto lievitare le bollette delle famiglie”.”Molti paesi si trovano ad affrontare un compromesso sempre più difficile tra tre obiettivi chiave della politica energetica. Abbiamo bisogno di energia sicura, perché la realtà geopolitica è cambiata. Abbiamo bisogno di energia sostenibile, perché la realtà climatica non è cambiata. E abbiamo bisogno di energia accessibile sia alle famiglie che alle imprese”.”Solo l’energia pulita ha il potenziale per raggiungere tutti e tre gli obiettivi”, ha sottolineato Lagarde, citando il caso virtuoso della Norvegia e ricordando che Bisogna “agire con maggiore decisione” e che la transizione energetica “richiede un massiccio investimento”. “Quanto più rapidamente i decisori politici riusciranno a creare un ambiente in cui tali investimenti possano prosperare, – ha affermato – tanto più facile e meno costosa sarà la transizione”.”L’Europa deve decidere. O rimaniamo con uno status quo insostenibile e costoso, oppure creiamo un ambiente che possa sbloccare gli investimenti necessari per un’energia sostenibile, sicura e accessibile”, ha ribadito la Presidente della BCE, aggiungendo “sono fiducioso che l’Europa sceglierà saggiamente”. LEGGI TUTTO

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    Professioni: firmato al CNEL il Protocollo d’intesa tra giovani avvocati, commercialisti e notai

    (Teleborsa) – “Un coordinamento stabile per affrontare, con una sola voce, le tematiche di interesse comune dei professionisti. Un’unione di forze che mira a rafforzare le sinergie e portare avanti proposte che vadano incontro alle esigenze delle nuove generazioni, promuovendo un ruolo moderno della consulenza professionale, capace di sostenere l’innovazione nei mercati e di tutelare dignità, diritti e sostenibilità delle carriere”. Lo hanno affermato Francesco Cataldi, presidente Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (UNGDCEC), Vincenzo Carbonelli, presidente Associazione Italiana Giovani Notai (ASIGN), e Carlo Foglieni, presidente Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA), firmando al CNEL il “Protocollo Giovani Professionisti”, con cui le rappresentanze dei Giovani Avvocati, Dottori Commercialisti e Notai avviano un percorso condiviso.”L’obiettivo – hanno sottolineato Cataldi, Carbonelli, Foglieni – è mettere insieme le nostre competenze, un lavoro congiunto che si concentrerà su diversi ambiti: la Valutazione dell’Impatto Generazionale (VIG), quale approccio innovativo per misurare gli effetti delle riforme sulle nuove generazioni di professionisti. Inoltre, intendiamo dare continuità al presidio sull’equo compenso, monitorando le novità normative e le criticità applicative, specie nei rapporti con la Pubblica Amministrazione e i grandi committenti privati. Riteniamo anche fondamentale un’integrazione responsabile dell’intelligenza artificiale nei processi professionali, cogliendone le opportunità e governandone i rischi attraverso una regolamentazione sostenibile. Focus anche sull’asse welfare-previdenza, che necessita di strumenti più efficaci di tutela lungo tutto l’arco della vita lavorativa, con particolare attenzione alle fasi di fragilità e discontinuità. Infine, la formazione continua: un fattore strategico per competenze, innovazione e adattamento alle trasformazioni normative e del mercato del lavoro”.”Le professioni – ha detto Marta Schifone, deputata FDI – rappresentano il tertium genus, quella parte di mezzo tra il lavoro subordinato e il datoriale che si contraddistingue per l’alto apporto che dà alla nostra nazione. I professionisti sono i difensori degli italiani e proprio per questo il governo Meloni ritiene fondamentale tutelare questi mondi, perché difendere i professionisti significa in primo luogo difendere la nazione ed i cittadini. In questo senso, l’intesa tra le associazioni dei Giovani può rappresentare un’ulteriore spinta per dare ai professionisti maggiore rappresentanza a tutti i livelli e superare quei divari generazionali, territoriali e di genere da cui proprio giovano professionisti sono colpiti”.”Mettersi insieme è un valore aggiunto per guardare al futuro con una prospettiva di lungo periodo. Da avvocato – ha affermato Maria Elena Boschi, deputata Italia Viva – dico che oggi diventa obbligatorio trasformare la professione a partire dai nostri studi, non nascondendo le problematiche: credo ad esempio che l’intelligenza artificiale porterà nella direzione di una riduzione del lavoro, è un dato di fatto e un tema da affrontare. Il punto centrale è come tutelare le competenze e le specializzazioni dei professionisti, trasformando anche il modo di interpretare la professione. È una straordinaria sfida”.”Sono entusiasta – ha dichiarato Valentina D’Orso, deputata del Movimento 5 Stelle – di un’iniziativa che vede tre associazioni professionali scegliere di camminare insieme verso obiettivi condivisi. Parliamo di ambiti diversi ma complementari, che possono generare più valore quando si integrano. Il futuro delle professioni e dei servizi ai cittadini passa da studi e pratiche realmente multidisciplinari, capaci di mettere a sistema competenze e responsabilità”.”Il tema è di grande rilevanza. Bene – ha detto Andrea Mandelli, responsabile nazionale Dipartimento Professioni di FI – che ci sia una capacità di fare sinergia per affrontare problematiche che riguardano il presente e il futuro delle professioni”. “Affrontare insieme le tematiche che riguardano le giovani e i giovani professionisti – ha sottolineato Stefania Bonaldi, responsabile per la Pubblica Amministrazione, le Professioni e l’Innovazione del Partito Democratico – è un’occasione importante perché consente di ascoltare i bisogni, costruire strumenti comuni e accrescere l’efficacia delle politiche”.”Il nostro organismo – ha detto Francesco Titotto, capo Segreteria Tecnica del Presidente del CNEL – guarda con particolare interesse a questo Protocollo d’intesa, avendo di recente pianificato un piano giovani per dare sempre più voce alle nuove generazioni nei processi decisionali”. LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità, UN Global Compact Italia: “Per il settore privato è condizione essenziale di crescita economica”

    (Teleborsa) – Il settore privato gioca un ruolo decisivo nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Cresce tra le imprese la consapevolezza che la sostenibilità non sia più una questione etica o reputazionale, ma una leva strategica per la competitività, l’innovazione e la resilienza del sistema economico. In questa prospettiva, UN Global Compact sta finalizzando una nuova strategia globale al 2030, pensata per rafforzare il contributo del settore privato attraverso strumenti personalizzati, iniziative collettive su temi prioritari e una rinnovata valorizzazione del business case della sostenibilità. Sono questi i temi su cui istituzioni, imprese italiane e stakeholder si confrontano da oggi a Napoli, durante l’Italian Business & SDGs Annual Forum, organizzato dal network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite, la più ampia iniziativa di cittadinanza d’impresa a livello globale.L’Italian Business & SDGs Annual Forum è l’appuntamento annuale e itinerante promosso da UN Global Compact Network Italia per promuovere il dialogo tra imprese, istituzioni, mondo accademico e società civile sulle principali sfide dello sviluppo sostenibile. Nel 2025, l’iniziativa ha celebrato la sua decima edizione a Napoli, in concomitanza con il 25esimo anniversario del Global Compact delle Nazioni Unite, per un momento di bilancio e rilancio sul percorso verso gli Obiettivi dell’Agenda 2030. L’edizione è stata realizzata con il sostegno di Tecno, main sponsor dell’evento, e di Caffè Borbone, in qualità di sponsor.Nel corso del Forum, UN Global Compact Network Italia ha presentato una nuova strategia al 2030, sviluppata con l’obiettivo di rafforzare il proprio ruolo guida nella definizione dell’agenda aziendale per lo sviluppo sostenibile. Il nuovo piano d’azione si articola attorno a tre direttrici fondamentali: offrire alle imprese strumenti sempre più personalizzati per accompagnarle nell’integrazione della sostenibilità nei modelli di business; promuovere azioni collettive su aree tematiche prioritarie come il cambiamento climatico, la tutela della natura, il lavoro dignitoso, l’uguaglianza di genere e la finanza sostenibile; consolidare infine il business case della sostenibilità, valorizzando il contributo delle aziende come motore di trasformazione. Questa visione sottolinea il ruolo fondamentale delle imprese nel promuovere sei transizioni identificate dalle Nazioni Unite come fondamentali per il raggiungimento degli SDGs, che vanno dalla trasformazione dei sistemi alimentari a alla diffusione di soluzioni energetiche rinnovabili e accessibili, dall’impegno per colmare il divario digitale al sostegno all’istruzione, fino alla creazione di opportunità di lavoro dignitose e nella promozione di misure di protezione sociale e l’attuazione di pratiche sostenibili per ridurre al minimo l’impatto ambientale, proteggere la biodiversità e ridurre l’inquinamento.Nel corso dei lavori del Forum, è emerso con chiarezza che la sostenibilità non rappresenta più un vincolo, ma una condizione essenziale per la competitività e la crescita economica. Le imprese partecipanti hanno evidenziato come, in un contesto geopolitico incerto e segnato da una crescente pressione normativa, il settore privato stia rafforzando la propria capacità di adattamento, integrando la sostenibilità a livello di governance e nei processi decisionali, trasformando le nuove regole europee, come il Pacchetto Omnibus e l’EUDR, in strumenti di trasparenza e di vantaggio competitivo. In questo processo diventa centrale ripensare alle catene di fornitura in chiave responsabile, così come l’evoluzione della rendicontazione ESG verso modelli armonizzati, digitali e orientati agli impatti reali, per sostenere le imprese senza rallentarle. Particolare attenzione è stata dedicata alle PMI, colonna portante del sistema produttivo italiano, che stanno mostrando un crescente interesse verso percorsi di formazione, innovazione e collaborazione, nonostante un accesso ancora limitato a strumenti finanziari e competenze dedicate. Anche la finanza è stata riconosciuta come leva strategica di competitività sostenibile, in un’ottica di transizione giusta che coniuga dimensioni ambientali e sociali in chiave sistemica. In questo scenario, il dialogo tra grandi imprese, PMI, istituzioni e attori finanziari si conferma fondamentale per rafforzare la cultura ESG e favorire l’accesso al capitale sostenibile.”Il settore privato ha oggi una responsabilità e un potenziale straordinari nel contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – ha dichiarato Filippo Bettini, Presidente UNGCN Italia –. Con la nuova strategia al 2030, il Global Compact rafforza il proprio ruolo nel supportare le imprese lungo questo percorso, offrendo strumenti concreti e promuovendo alleanze tra attori pubblici e privati, ricerca, finanza e territori. La decima edizione dell’Italian Business & SDGs Annual Forum, che si svolge nel 25esimo anniversario della nostra iniziativa globale, rappresenta un momento di rilancio collettivo verso un modello di sviluppo più equo e competitivo. Napoli, in questo senso, è il simbolo di una transizione sostenibile dal basso, un laboratorio di innovazione che valorizza le imprese e il tessuto produttivo del Mezzogiorno”.”È sempre più urgente che le imprese, a prescindere da dimensione e settore, integrino la sostenibilità in modo strutturale all’interno delle proprie strategie aziendali e dei piani industriali” ha dichiarato Daniela Bernacchi, Executive Director di UN Global Compact Network Italia. “Non si tratta più di una scelta accessoria o di un esercizio di compliance, ma di una condizione imprescindibile per affrontare le sfide del presente e costruire modelli di crescita inclusiva, resiliente e competitiva. In questo percorso, il punto di partenza è il purpose, che deve essere identitario e avere l’obiettivo creare ‘valore condiviso’ per tutti gli stakeholders aziendali i clienti, i dipendenti, le istituzioni e la comunità di appartenenza. Solo così sarà possibile contribuire concretamente allo sforzo collettivo richiesto dall’Agenda 2030, affinché nessuno venga lasciato indietro”. “La sostenibilità, oggi, non può più essere considerata una scelta opzionale: rappresenta una responsabilità collettiva che chiama in causa tutti, anche – e soprattutto – il settore privato – ha dichiarato Chiara Marciani, Assessora alle Politiche Giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli –. Come Comune di Napoli, riteniamo fondamentale promuovere un modello di sviluppo sostenibile che coinvolga attivamente il mondo delle imprese in un’ottica di corresponsabilità e innovazione sociale. Le politiche giovanili e del lavoro si intrecciano con queste sfide: costruire opportunità occupazionali stabili e dignitose significa anche orientare i percorsi formativi e professionali verso modelli produttivi ecocompatibili, etici e resilienti. Per questo stiamo lavorando per rafforzare il dialogo con il tessuto imprenditoriale, incoraggiando iniziative di partenariato, co-progettazione e valorizzazione delle buone pratiche che pongano al centro l’ambiente, la legalità e il lavoro di qualità. Solo così potremo costruire, insieme, una città più equa, inclusiva e sostenibile”.”Siamo orgogliosi di aver supportato l’edizione 2025 dell’Italian Business & SDGs Annual Forum qui a Napoli, un appuntamento che conferma il ruolo centrale che la nostra città può assumere nel dialogo nazionale sui temi della sostenibilità – ha dichiarato Giovanni Lombardi, Presidente Tecno Group –. Per Tecno, la sostenibilità è una priorità strategica: rappresenta il motore che guida la transizione digitale, la competitività e la crescita responsabile delle organizzazioni. Sostenere il Forum significa per noi investire concretamente in una piattaforma di confronto che promuove azioni reali e misurabili verso un futuro più sostenibile. Come main sponsor, crediamo fermamente nella forza della collaborazione tra istituzioni, imprese e territori per accelerare il cambiamento. Il nostro impegno quotidiano è orientato a promuovere modelli di sviluppo sostenibili e innovativi, capaci di generare valore nel lungo periodo. L’evento rappresenta un’importante occasione di confronto e networking, capace di connettere esperienze e visioni, valorizzando le energie dei territori e proiettandole in una prospettiva internazionale”.”Oggi la vera sfida per le imprese è integrare la sostenibilità nel proprio modello di business, trasformandola in un elemento capace di orientare ogni scelta strategica e operativa. Le normative, pur complesse, devono spingerci a innovare lungo tutta la filiera, investendo in ricerca, tecnologie e processi sempre più trasparenti. In Caffè Borbone crediamo che la sostenibilità rappresenti un modo di fare impresa che coniuga responsabilità ambientale, efficienza produttiva e valore condiviso. Per questo motivo, lavoriamo sul coinvolgimento di tutta la nostra comunità – dalle persone in azienda ai partner esterni e fornitori – affinché ciascuno diventi parte attiva del cambiamento. Solo così la sostenibilità diventa un motore di crescita autentica e duratura, un impegno continuativo e consapevole” ha dichiarato Marco Schiavon, Amministratore Delegato di Caffè Borbone.Nel secondo giorno del Forum, i panel tematici offriranno spazio a esperienze e riflessioni su alcune delle tendenze più rilevanti della sostenibilità d’impresa, che saranno spunto per i programmi 2026 di UN Global Compact Network Italia. LEGGI TUTTO

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    BTP Valore, nel secondo giorno adesioni a 4,3 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Raggiungono i 4,3 miliardi di euro le adesioni al nuovo BTP Valore al termine del secondo giorno di collocamento in cui sono stati sottoscritti oltre 134.500 contratti. Ieri il titolo aveva raccolto 5,4 miliardi.Il titolo, dedicato esclusivamente ai piccoli risparmiatori, ha durata di 7 anni e prevede cedole nominali pagate ogni tre mesi in crescita dal 2,60% nei primi tre anni, al 3,10% per il quarto e quinto anni fino al 4,00% per gli ultimi due anni. Previsto un premio finale extra pari allo 0,8% del capitale investito. Il collocamento proseguirà domani e fino alle 13 di venerdì 24 ottobre, salvo chiusura anticipata. LEGGI TUTTO

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    ENEA, accordo con l’Osservatorio Spettacolo e Ambiente per efficientamento di cinema e teatri

    (Teleborsa) – Analizzare consumi energetici e potenziale di efficientamento delle sale cinematografiche e teatrali, sviluppare strumenti e linee guida per supportare gli operatori del settore nelle diagnosi energetiche e nella rendicontazione dei consumi. È quanto si propone di realizzare l’accordo di collaborazione firmato tra ENEA e Osservatorio Spettacolo e Ambiente, presentato oggi al GSE nel corso del convegno “Spettacoli Sostenibili 2025″, che fa parte del programma ufficiale della Festa del Cinema di Roma. Tra le attività previste figurano: analisi delle diagnosi energetiche del comparto cinematografico e teatrale; individuazione di indicatori di prestazione energetica e di best practice; studi di letteratura tecnica sulle soluzioni più efficaci per la transizione energetica; progettazione di questionari e sondaggi per raccogliere dati utili; sviluppo di strumenti per l’autovalutazione e il confronto delle prestazioni energetiche delle sale; azioni di divulgazione e sensibilizzazione a beneficio degli operatori del settore.”La collaborazione tra ENEA e l’Osservatorio assume un valore strategico, poiché consentirà di sviluppare strumenti operativi e linee guida per supportare gli operatori del settore – in particolare le piccole, medie e micro imprese – nella realizzazione di diagnosi energetiche, nel monitoraggio dei consumi e nella loro riduzione, attraverso interventi di efficienza energetica più idonei a seconda della tipologia di struttura – commenta Ilaria Bertini, direttrice del dipartimento ENEA di Efficienza energetica –. Con questa iniziativa intendiamo fornire un contributo concreto alla transizione energetica del settore culturale, valorizzando il potenziale di innovazione e sostenibilità delle imprese dello spettacolo e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica”.”L’accordo si inserisce nel contesto della nuova Direttiva Europea sull’Efficienza Energetica (UE 2023/1971), che introduce un cambio di paradigma: gli obblighi di diagnosi saranno determinati non più soltanto dalla dimensione d’impresa, ma anche dai livelli effettivi di consumo energetico, aprendo la strada all’inclusione di un numero crescente di PMI”, conclude Bertini.L’Osservatorio Spettacolo e Ambiente è promosso da ANEC-Associazione nazionale esercenti cinema (capofila), Green Cross Italia e ATIP-Associazione Italiana Teatri Privati ed è finanziato dal NextGenerationEU e dal Ministero della Cultura – Direzione Creativa.Le attività ENEA oggetto dell’accordo di collaborazione si svolgeranno nell’alveo del Piano triennale di attuazione della Ricerca di Sistema elettrico nazionale 2025-27 finanziata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. LEGGI TUTTO

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    Sefaro Event, Annunziata: “La Campania capitale del wedding esperienziale e dell’innovazione”

    (Teleborsa) – “La Campania è oggi la ‘capitale’ italiana del wedding esperienziale e dell’innovazione: qui tradizione, creatività e tecnologia si incontrano per trasformare il matrimonio in un’arte da vivere”. È quanto dichiara Sebastiano Annunziata, fondatore di Sefaro Event, presentando la quinta edizione della manifestazione dedicata ai protagonisti del mondo del wedding. L’appuntamento è per giovedì 23 ottobre 2025 nella Tenuta San Domenico di Caserta, dove oltre 400 operatori del settore — tra wedding planner, designer, chef, artigiani e professionisti della comunicazione — si confronteranno su tendenze, tecnologie e nuove esperienze immersive che stanno rivoluzionando il modo di celebrare le nozze.Con oltre 184mila matrimoni celebrati nel 2023 e un mercato da 4,6 miliardi di euro, l’Italia si conferma la meta nuziale più ambita al mondo. Il segmento dei destination wedding, scelto da migliaia di coppie straniere, ha generato nel 2024 un valore record vicino al miliardo di euro, con una crescita dell’11% sull’anno precedente. Sul podio delle regioni più richieste spiccano Campania, Toscana e Lombardia: location d’incanto, borghi storici, eccellenze enogastronomiche e maestranze artigiane rendono questi territori autentici poli di attrazione per un turismo che unisce amore, bellezza e cultura.Il matrimonio 2025 abbandona la tradizione per diventare un evento immersivo, dove ogni dettaglio racconta la storia e la personalità degli sposi. Il food resta protagonista, ma in chiave innovativa: corner tematici, chef e artigiani del gusto creano esperienze multisensoriali, mentre gli allestimenti si trasformano in autentiche scenografie d’autore. Parola d’ordine: personalizzazione, sinonimo di esclusività, il valore più ricercato dalle coppie contemporanee, italiane e internazionali.Nel mondo del wedding, l’intelligenza artificiale è ancora un supporto silenzioso: utile nella pianificazione, ma lontana dall’essenza dell’evento. La magia delle nozze resta nelle mani di artigiani, creativi, location manager e chef, interpreti dell’emozione e della bellezza.La sfida dei prossimi anni sarà quella di integrare l’innovazione tecnologica senza perdere l’anima artigianale che rende unico il Made in Italy.Tra le tendenze più curiose e raffinate, spicca la bomboniera olfattiva: fragranze personalizzate, create da profumieri e artisti del sentire, sostituiscono i tradizionali ricordi materiali. Il parfume bar diventa così memoria sensoriale del matrimonio, capace di far rivivere un momento speciale attraverso una semplice nota d’essenza.Sefaro Event 2025 è un hub nazionale del wedding, un crocevia tra creatività, innovazione e business. Un’occasione di networking, formazione e ispirazione, che celebra l’eccellenza italiana e rilancia il ruolo della Campania come laboratorio di stile e capitale del wedding contemporaneo. “Il nostro obiettivo — conclude Annunziata — è valorizzare i talenti che rendono grande l’Italia dell’ospitalità e del sogno, unendo tradizione e futuro in un’unica, indimenticabile serata”. LEGGI TUTTO

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    Sviluppo Lavoro Italia: arriva a Palermo il tour nazionale “C’è Posto per Te”

    (Teleborsa) – Arriva in Sicilia il tour nazionale “C’è Posto per Te”, promosso da Sviluppo Lavoro Italia, società in house del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in programma il 21 e 22 ottobre a Palermo, in Piazza Verdi. Il Truck itinerante nasce con l’obiettivo di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, fornendo un supporto concreto alle politiche attive per l’occupazione. Il progetto si inserisce in una più ampia strategia volta a invertire il paradigma dei servizi per il lavoro, trasformandoli da strutture statiche a strumenti proattivi che si muovono verso i cittadini, favorendone l’attivazione attraverso informazione e conoscenza. In questo modo si punta ad avvicinare il lavoro alle persone e le persone al lavoro, rendendo l’accesso alle opportunità occupazionali più diretto, inclusivo e partecipato. L’iniziativa si propone di informare, orientare e favorire l’inserimento lavorativo attraverso strumenti efficaci di networking. Particolare attenzione è rivolta a giovani, donne e disoccupati, con l’obiettivo di sensibilizzarli sulle opportunità offerte dalle politiche nazionali e regionali e di accrescere la consapevolezza sulle risorse disponibili.Durante le due giornate saranno offerte postazioni dedicate ai colloqui, workshop tematici, corsi di orientamento e formazione ma anche importanti incontri con le aziende del territorio, con il fine di creare un ponte concreto tra domanda e offerta di lavoro. La mattinata del 21 ottobre è stata dedicata alle scuole e ai percorsi formativi: saranno presenti in Piazza Verdi oltre cento studenti provenienti dai percorsi IeFP e dagli istituti scolastici del territorio. Per loro sono previsti laboratori di orientamento ispirati al programma nazionale, tra cui: Nuove professioni, Conosci te stesso e scopri il tuo percorso, Percorso STEM e il laboratorio Apprendere lavorando. Il pomeriggio del 21 ottobre sarà invece dedicato al pubblico femminile con il Pink Café, uno spazio riservato alle donne in fase di inserimento o reinserimento lavorativo. Saranno trattati temi come la costruzione del curriculum vitae e le tecniche per la gestione del colloquio di lavoro. A seguire, l’approfondimento “Mind the Gap” e l’incontro dedicato all’impresa femminile. Si prevede la partecipazione di oltre 60 donne. Sempre il 21 ottobre, saranno organizzate tre sessioni di Escape Room dedicate all’orientamento professionale attraverso il gioco e la sperimentazione delle soft skills. Le attività includeranno Il gioco degli scacchi e le competenze trasversali e Il Monopoli dell’orientamento, pensato per esplorare i luoghi e le professioni della città di Palermo. Parteciperanno almeno 75 ragazze e ragazzi.La giornata del 22 ottobre vedrà numeri ancora più significativi: sono già oltre mille le persone iscritte al Job Day, con iscrizioni ancora aperte fino alle ore 13 del 21 ottobre. Al Recruiting Day prenderanno parte 20 aziende per effettuare colloqui individuali mettendo a disposizione circa 550 posizioni lavorative nei settori del commercio, ristorazione, trasporti e logistica, GDO, servizi, sanitario con l’obiettivo di promuovere un accesso più consapevole, informato e personalizzato alle opportunità professionali. Inoltre, 200 disoccupati prenderanno parte allo speech sull’autoimpiego, mentre 800 persone parteciperanno ai seminari EDO. Sempre il 22 ottobre sono in programma 8 seminari tecnici rivolti agli operatori dei Centri per l’Impiego (CPI), dedicati a temi strategici come: autoimpiego, policy di conciliazione, politiche rivolte ai giovani, collocamento mirato e ADI/SFL (Supporto per la Formazione e il Lavoro).La conferenza stampa di apertura ha visto la partecipazione di Paola Nicastro, Presidente e Amministratore Delegato di Sviluppo Lavoro Italia, Nuccia Albano, Assessore della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro Regione Siciliana e Fabrizio Ferrandelli, Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Palermo.Nel secondo trimestre del 2025, il mercato del lavoro in Sicilia registra un incremento degli occupati, che raggiungono 1 milione 456 mila unità (+36 mila rispetto allo stesso trimestre del 2024, +2,6%), con il tasso di occupazione in crescita al 48% (+1,4 punti percentuali). Migliora, inoltre, il dato sugli inattivi, che scendono a 1 milione 353 mila (-64 mila, -4,5%), mentre il tasso di inattività cala al 44,6% (-1,9 punti percentuali). Significativa la riduzione dei giovani Neet (né occupati né in formazione), pari a circa 160 mila unità, in netto calo rispetto al secondo trimestre 2021, quando toccava le 303 mila unità. Si evidenzia, altresì, che il tasso di occupazione raggiunge il 74,2% tra i laureati, contro il 54,9% dei diplomati e il 32,6% di chi possiede al massimo la licenza media. Guardando al futuro, tra il 2025 e il 2029 si prevede un fabbisogno occupazionale complessivo di circa 246 mila unità in Sicilia. I settori con la maggiore domanda saranno i servizi alle persone (65.600 unità) e alle imprese (38.700), seguiti da costruzioni (36.100) e commercio (33.600). “I dati sul mercato del lavoro in Sicilia nel secondo trimestre del 2025 raccontano una regione che, nonostante le sfide, sta imboccando con decisione la strada della crescita e della trasformazione. L’aumento degli occupati e la diminuzione degli inattivi rappresentano segnali incoraggianti, che confermano come gli sforzi congiunti e le efficaci politiche promosse dal Governo e dal Ministero del Lavoro stiano producendo risultati tangibili. Particolarmente significativo è anche il calo del numero di giovani Neet, quasi dimezzato rispetto a cinque anni fa, un dato che ci spinge a continuare a investire in politiche attive per il lavoro e percorsi di formazione qualificata. In tal senso, è incoraggiante vedere come il tasso di occupazione cresca sensibilmente tra i laureati, a conferma del valore strategico che l’istruzione e le competenze specialistiche rivestono per lo sviluppo del territorio” ha spiegato Nicastro.”Questo evento – afferma Albano – è un esempio concreto di come le istituzioni possano e debbano andare incontro alle persone, portando i servizi per il lavoro direttamente nelle piazze, nei territori, là dove spesso si concentrano i bisogni, ma anche le potenzialità inespresse. Viviamo in un momento storico in cui il mismatch tra domanda e offerta di lavoro è una delle sfide più urgenti. Abbiamo imprese che cercano competenze che non trovano, e allo stesso tempo tanti giovani, tante donne, tanti cittadini che fanno fatica a orientarsi, a farsi trovare pronti, a cogliere le opportunità giuste. Questo progetto nasce proprio per ridurre quella distanza, per costruire un ponte tra chi cerca e chi offre lavoro. Il truck itinerante è molto più di un mezzo: è un simbolo di mobilità, di apertura, di accessibilità. È un luogo dove si incontrano storie, competenze e possibilità. E la Regione Siciliana è orgogliosa di essere parte attiva di questa iniziativa”.”Proprio in questo particolare momento – dichiara Ferrandelli – la collaborazione per tale iniziativa, vuole essere segno tangibile di ricerca di nuove opportunità. Vedere i giovani impegnati in riflessioni costruttive è la migliore garanzia per una convivenza futura realmente democratica e pacifica. Siamo pienamente consapevoli del disagio che colpisce in particolare questa fascia d’età ed è per questo che il nostro impegno si traduce in azioni concrete, focalizzate sul tema del lavoro e, in particolare, sull’occupazione giovanile”. LEGGI TUTTO

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    Legge di Bilancio, Cgil: “Altro che superamento della Legge Fornero: si va in pensione sempre più tardi”

    (Teleborsa) – A pochi giorni dalla manifestazione nazionale della Cgil, indetta per sabato 25 ottobre a Roma, in piazza San Giovanni – che tra i temi vede la richiesta di aumento di salari e pensioni – è netto il giudizio dell’organizzazione sindacale sulla legge di Bilancio. “Altro che superamento della Legge Fornero – si legge su Collettiva.it, testata informativa multimediale del sindacato di Corso d’Italia – l’esecutivo che ne aveva promesso l’abolizione la sta, di fatto, rafforzando. È la quarta manovra consecutiva che interviene sulle pensioni senza una visione riformatrice. Nessun blocco dell’aumento dei requisiti. Viene confermato l’adeguamento alla speranza di vita, un meccanismo che farà scattare un progressivo innalzamento sia dell’età perla pensione di vecchiaia sia dei requisiti contributivi per la pensione anticipata. Nel dettaglio: dal 2027 scatterà l’aumento di un mese, dal 2028 l’aumento di due mesi, e – secondo le stime già note – dal 2029 si aggiungeranno altri due mesi”. Il Risultato – rileva la Cgil – è la pensione a 67 anni e 5 mesi, e la pensione anticipata con 43 anni e 3 mesi di contributi (42 anni e 3 mesi per le donne). Rimangono esclusi dall’aumento i lavoratori gravosi e usuranti, ma si tratta solo dell’1,7% di chiandrà in pensione nei prossimi anni.”Nonostante le promesse elettorali, viene nuovamente azzerata ogni forma di flessibilità in uscita –denuncia Ezio Cigna, responsabile delle politiche previdenziali della Cgil nazionale –. Non vengono prorogate nemmeno Quota 103 e Opzione Donna, già fortemente penalizzata negli ultimi anni. In questo modo si chiude la possibilità per lavoratrici e lavoratori di accederealla pensione prima dei requisiti Fornero”. Sul fronte economico, “l’unico intervento riguarda le maggiorazioni sociali, che crescono diappena 12 euro rispetto all’anno scorso – spiega Cigna – mentre le pensioni minime vengono adeguate solo all’inflazione più un 1,3% aggiuntivo, pari a poco più di 4 euro al mese. È una presa in giro per chi vive con assegni di poche centinaia di euro”.Nemmeno il pubblico impiego esce indenne. Sul Tfs/Tfr, il governo – evidenzia la Cgil – riduce da 12 a 3 mesi i tempidi liquidazione solo per chi va in pensione per limiti di età o ordinamentali, lasciando migliaia di lavoratrici e lavoratori ancora in attesa per anni.”Ci troviamo di fronte a una manovra che non solo non risolve i problemi del sistema previdenziale, ma li aggrava – commenta Lara Ghiglione, segretaria confederale della Cgil –. Si toglie flessibilità, si riducono le tutele, si nega un sostegno concreto alle pensioni più basse e si ignorano completamente le condizioni di chi ha svolto lavori faticosi o discontinui. Le lavoratrici e i lavoratori vengono ancora una volta trattati come una variabile di bilancio, non come persone che hanno diritto a una vecchiaia dignitosa”.Tra i colpi più duri, secondo la Cgil, quelli che riguardano le donne e i giovani. La cancellazione di Opzione Donna viene definito “l’ennesimo schiaffo al lavoro femminile”. “Nessun riconoscimento dei periodi di cura, nessuna misura per chi ha carriere frammentate,nessuna risposta alla disuguaglianza che penalizza milioni di donne. Per i giovani, nessuna pensione contributiva di garanzia, fondamentale per chi vive di lavori precari o saltuari. Il governo è miope – chiude Ghiglione – dice di voler difendere il futuro ma continua a negarlo.Mentre promette il superamento della Fornero, rafforza un sistema ingiusto e diseguale che scarica tutto sulle nuove generazioni”. LEGGI TUTTO