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    Orsini, PIL (+0,6%) come da nostre previsioni ma preoccupano dazi

    (Teleborsa) – “Lo 0,6% era la nostra previsione, lo abbiamo detto purtroppo qualche mese fa. La preoccupazione sono i dazi: alcuni nostri prodotti, come l’alta gamma, non avranno problemi, ma l’incertezza crea pericoli e colpisce i settori che già soffrono”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, a Novara per l’assemblea degli industriali. “Serve fare presto”, ha sottolineato Orsini”A fronte di mercati che si stanno chiudendo, ne troveremo altri. Quanto ci mettiamo a capire che il Mercosur è una opportunità, perché non c’è una data per il voto sul Mercosur? Serve il governo che ci aiuti e l’Europa deve cambiare passo”.Il leader di Confindustria ha poi ribadito che “l’industria deve essere posta al centro, su questo serve puntare su ricerca e sviluppo. Credo che non si può parlare solo di sforare il patto di stabilità per le armi”, ha chiosato.Sull’energia serve il “coraggio di tutti. Non ci possono essere divisioni politiche”, ha detto Orsini sottolineando che “Bisogna correre per fare in modo che una energia che ci consente di avere una produzione continua debba essere messa a sistema”. LEGGI TUTTO

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    USA, creati +139 mila occupati a maggio: più delle attese

    (Teleborsa) – Aumentano e più delle attese, i non-farm payrolls, a maggio, un indicatore molto osservato per comprendere lo stato di salute del mercato del lavoro statunitense. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è stabile al 4,2%, rispetto al mese precedente e atteso dal consensus. Sono stati aggiunti 139 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che ad aprile erano state create 147 mila buste paga (dato rivisto da 177 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è migliore delle attese del mercato che indicavano un aumento più contenuto, di 126 mila di posti di lavoro.Il dato è migliore delle aspettative anche nel settore privato: sono stati creati 140 mila posti di lavoro, contro i 146 mila rivisti di aprile e i 110 mila attesi dal mercato.Gli occupati del settore manifatturiero sono scesi di 8.000 unità, contro una discesa di 1 mila unità stimate dal consensus e si confrontano con i +5 mila rivisti del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 34,3 dollari, registrando un aumento dello 0,4% su mese e del 3,9% su anno (contro attese per un +0,3 m/m e +3,7% a/a) dopo il +0,2% mensile e il +3,9% tendenziale registrato ad aprile. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche. LEGGI TUTTO

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    Germania, surplus commerciale crolla a 14,6 miliardi con frenata export

    (Teleborsa) – In calo il surplus della bilancia commerciale tedesca. Nel mese di aprile 2025 si è registrato un avanzo corretto dagli effetti del calendario, pari a 14,6 miliardi di euro, rispetto all’attivo di 21,2 miliardi di marzo. Il dato è inferiore alle stime degli analisti che erano per un avanzo si 20,2 miliardi.Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio Federale di Statistica (Destatis), le esportazioni sono scese dell’1,7% su base mensile, dopo il +1,2% registrato a marzo e contro il -0,9% atteso dal mercato, mentre le importazioni hanno registrato un incremento del 3,9% dopo il -1,4% precedente. LEGGI TUTTO

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    Aiuti di Stato, Commissione Ue valuta revisione norme per migliore accesso ad alloggi

    (Teleborsa) – La Commissione europea valuta la revisione delle norme per un migliore accesso agli alloggi a prezzi accessibili. Per colmare la carenza di investimenti per gli alloggi a prezzi accessibili occorrono considerevoli investimenti. Le misure di aiuto di Stato possono contribuire a incentivare gli investimenti necessari.Tutte le parti interessate, i cittadini, le imprese, le autorità pubbliche o le associazioni, possono contribuire rispondendo all’invito a presentare contributi e/o al questionario della consultazione pubblica generale pubblicata nelle scorse ore Sarà possibile contribuire fino al 31 luglio 2025.”Per troppe famiglie e troppi giovani l’accesso a un’abitazione dignitosa risulta eccessivamente oneroso in tutta l’Europa. Non si tratta solo di una questione abitativa, ma di un’emergenza sociale. La revisione odierna delle norme in materia di aiuti di Stato è uno degli strumenti che stiamo utilizzando per aiutare gli Stati membri ad agire più rapidamente e in maniera più adeguata in materia di alloggi a prezzi accessibili. Ciò che ci sta maggiormente a cuore è che queste norme funzionino nella vita reale ed è per questo che la voce delle città, delle regioni e dei cittadini è essenziale per concepirle”, dice Teresa Ribera, Vicepresidente esecutiva per una Transizione pulita, giusta e competitiva.Si parte dalla considerazione che il problema dell’accesso ad alloggi a prezzi accessibili non riguarda soltanto le categorie di cittadini con il reddito più basso. Ora interessa anche una parte più ampia della società a causa di tutta una serie di fattori, tra cui l’aumento della domanda di alloggi nelle aree urbane, l’aumento dei costi delle abitazioni, la carenza di offerta abitativa, l’invecchiamento del parco immobiliare, le disparità economiche regionali, il turismo e gli affitti a breve termine.In risposta alla grave crisi degli alloggi, la Commissione ha nominato Dan Jørgensen commissario per l’edilizia abitativa e ha istituito una task force sugli alloggi a prezzi accessibili per coordinare i flussi di lavoro della Commissione in questo settore. Nel 2026 la Commissione presenterà un piano europeo per gli alloggi a prezzi accessibili per integrare le politiche e le iniziative degli Stati membri e dei governi regionali e locali in materia di alloggi, nel rispetto del principio di sussidiarietà nel settore dell’edilizia abitativa e tenendo conto dei vari interessi delle numerose parti coinvolte.Tra le principali iniziative previste, la Commissione rivedrà le proprie norme in materia di aiuti di Stato, mantenendo la promessa di facilitare il finanziamento dell’efficienza energetica e di alloggi economicamente accessibili. LEGGI TUTTO

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    Germania, produzione industriale aprile in calo dell’1,4% e sotto attese

    (Teleborsa) – Cala più delle attese la produzione industriale tedesca ad aprile 2025. Secondo l’Ufficio di statistica tedesco Destatis, la produzione industriale ha evidenziato un decremento mensile dell’1,4%, dopo il +2,3% di marzo. Le stime degli analisti erano per un decremento dello 0,9%. Su base annua si evidenzia un calo dell’1,8% dal -0,7% del mese precedente. Il dato che esclude l’energia e le costruzioni registra un decremento dell’1,9% su base mensile. La produzione di energia è scesa dell’1,6%. LEGGI TUTTO

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    Giappone superindice in forte calo ad aprile

    (Teleborsa) – In deciso peggioramento le condizioni economiche del Giappone ad aprile 2025. Secondo la stima preliminare del Cabinet Office, il leading indicator (superindice) si sarebbe portato a 103,4 punti, in calo del 4,2% rispetto ai 108,1 punti di marzo. Il dato è inferiore alle stime degli analisti (104 punti). Nello stesso periodo, l’indice coincidente che sintetizza la situazione attuale dell’economia, è indicato in calo dello 0,3% a 115,5 punti (-1,3% il dato del mese precedente). L’indice differito, che invece cattura le prospettive per i prossimi 12 mesi (lagging index), è visto in risalita a 112,5 punti da 111,2. LEGGI TUTTO

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    Giappone, spese famiglie in calo ad aprile e sotto attese

    (Teleborsa) – Nel mese di aprile 2025 i consumi familiari in Giappone si sono attestati a 325.717 yen, in calo dell’1,8% su base mensile, dopo il +0,4% di marzo e contro attese per un decremento dello 0,8%.Il dato è stato comunicato l’Ufficio statistico nazionale nipponico, secondo cui il dato tendenziale si attesta al -0,1% (+4% in termini nominali) dal +2,1% precedente e contro il +1,5% atteso.Sempre ad aprile, la media mensile dei redditi delle famiglie operaie, si è attestata a 589.528 yen, non registrando variazioni significative in termini reali (+4,1% in termini nominali).(Foto: Photo by Alexander Smagin on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Edufin Index 2024: Campania tra le Regioni più impreparate sull’educazione finanziaria

    (Teleborsa) – La Campania resta ancora insufficiente in educazione finanziaria. Secondo l’Edufin Index 2024, il livello di preparazione della regione si ferma a un indice di 54: la media italiana è 56, sotto la sufficienza (60). I campani sono dunque tra i meno informati d’Italia su finanza e assicurazioni. È il dato che emerge dalla nuova edizione di Edufin Index, l’Osservatorio sulla consapevolezza e i comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani, promosso da Alleanza Assicurazioni, compagnia del Gruppo Generali, insieme a Fondazione Mario Gasbarri, con la collaborazione scientifica di SDA Bocconi, School of Management. Un’indagine che si propone di capire quanto gli italiani, regione per regione, sappiano di temi economici quali finanza e assicurazioni. I risultati regionali saranno presentati questa sera, a Napoli, nel “Tour dell’Educazione Finanziaria” lanciato da Alleanza Assicurazioni, che quest’anno si rinnova con la partnership con Adecco, società specializzata di The Adecco Group che sviluppa e valorizza il capitale umano, e con FEduF, la Fondazione per l’educazione finanziaria e al Risparmio (ABI). Il Tour, un viaggio nella Penisola in 14 tappe, è pensato per migliorare l’educazione finanziaria e assicurativa degli italiani, soprattutto giovani e donne. “Creare cultura” finanziaria è tra gli obiettivi dell’agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, perché la diffusione di educazione finanziaria aiuta a ridurre le disuguaglianze sociali. Dall’Edufin Index 2024 emerge che la Campania è tra le regioni più lontane dalla sufficienza (54 vs 60), ma il suo valore è di poco superiore all’area geografica di appartenenza, che è quella Sud e Isole, dove l’Edufin Index è 53. In Campania la consapevolezza riguardo ai temi finanziari e assicurativi (Awareness Index) supera di due punti la media del Sud Italia (52 vs 50), mentre passando ai comportamenti (Behavioural Index) risulta ancora meno attenta la gestione delle finanze (55 vs 56).La Campania è anche tra le regioni con il più alto gender gap: l’indagine di Alleanza Assicurazioni certifica che gli uomini staccano le donne di 8 punti per dimestichezza con questi temi (58 vs. 50), mentre la media italiana del gender gap è di 5 punti. La tendenza di una minor preparazione femminile è generale, ma in Campania si avverte di più, con un Edufin Index per le donne della regione 3 punti più basso della media femminile italiana (50 vs 53). Gli over 65 campani sono più informati dei giovani (54 vs 52) ma meno rispetto alla media dei loro coetanei in Italia (54 vs 56). In questa fascia d’età il gender gap è quasi in linea con la media nazionale e vede gli uomini più avanti di 7 punti rispetto alle donne ultrasessantacinquenni (57 vs 50). Solo guardando ai giovani il quadro migliora: nella fascia 18-34 anni l’alfabetizzazione finanziaria e assicurativa regionale è allineata alla media nazionale (52), con un gender gap molto più ridotto (54 i ragazzi, 52 le ragazze). Oltre a presentare i dati dell’Edufin Index, la tappa campana del “Tour dell’Educazione Finanziaria” è stata articolata in momenti di dibatto e di formazione, introdotti dal benvenuto di Alleanza Assicurazioni e Adecco. Ogni tappa del tour prevede due momenti distinti. La mattinata è dedicata all’evento”Contiamo Pari”, un’occasione di dialogo con gli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole primarie. Gli esperti di Alleanza, affiancati dai divulgatori di FEduF la Fondazione per l’educazione finanziaria e il risparmio (ABI), guidano i ragazzi alla scoperta dei concetti fondamentali dell’educazione finanziaria, promuovendo al contempo la decostruzione degli stereotipi di genere.Nel pomeriggio, invece, spazio alle donne, con i “Rituali di benessere finanziario”, momenti di condivisione in collaborazione con Adecco e realizzati con Rame, una piattaforma media che cerca di aiutare le persone a migliorare la gestione delle proprie risorse finanziarie. “L’educazione finanziaria e assicurativa – sottolinea Claudia Ghinfanti, responsabile Marketing e Comunicazione di Alleanza Assicurazioni – è una efficace leva per la diffusione di maggiore equità sociale e benessere, come certifica la quarta edizione di Edufin Index, confermando la necessità di intraprendere azioni concrete per migliorare il quadro complessivo che vede ancora una rilevante parte di popolazione al di sotto dei livelli di sufficienza. Noi siamo impegnati da anni su questo fronte, con il coinvolgimento attivo della nostra Rete di consulenti su tutto il territorio. Con questo tour vogliamo contribuire a migliorare l’indipendenza finanziaria delle donne: efficace strumento di emancipazione, empowerment al femminile e tutela della persona in un Paese come il nostro in cui circa una violenza su tre tra quelle denunciate dalle donne è di natura economica”.”L’Italia si colloca tra i Paesi europei con i livelli più bassi di alfabetizzazione finanziaria, in particolare tra i giovani e le donne. Dal nostro Osservatorio emerge inoltre che il salary gender pay gap, a livello nazionale, si attesta ancora intorno al 22,5%. In questo contesto, la Campania dimostra che c’è ancora molto da fare e siamo orgogliosi di contribuire affiancando Alleanza Assicurazioni nel Tour dell’Educazione Finanziaria – commenta Virginia Stagni, chief marketing officer & country head of communications di The Adecco Group Italia –. Solo mettendo al centro competenze, consapevolezza ed empowerment possiamo compiere un passo concreto verso una maggiore inclusione sociale ed economica, quale leva strategica per il futuro. Investire nell’educazione finanziaria significa infatti offrire alle persone strumenti concreti per prendere decisioni informate, pianificare il proprio futuro, lavorativo e non, e partecipare attivamente alla vita economica del Paese. È solo attraverso una cittadinanza consapevole e competente che possiamo costruire una società più equa, resiliente e sostenibile”.In Campania, Alleanza Assicurazioni, Compagnia del Gruppo Generali, è presente con 40 agenzie, 39 agenti e 1108 collaboratori. Adecco è presente sul territorio regionale con 5 filiali, distribuite capillarmente in tutta la Campania, e una rete di oltre 30 collaboratori. Adecco nel 2024 ha avviato al lavoro oltre 6.500 candidati, grazie alla collaborazione con oltre 360 aziende del territorio.Dopo la Campania, il tour toccherà Trento l’11 giugno per la quinta tappa. Proseguirà poi a Genova, Pescara, Catania, Trieste, Torino, Bari, Matera, Cagliari e Bologna. LEGGI TUTTO