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    Frendy Energy, primo semestre in calo con minor idraulicità

    (Teleborsa) – Frendy Energy, società controllata da Edison e attiva in Italia nella produzione di energia elettrica da impianti mini-idro, ha registrato ricavi di vendita pari a 988 mila euro, rispetto a 1.241 mila euro del primo semestre 2024. A livello consolidato, il Margine Operativo Lordo (MOL) si attesta a 332 mila euro, in riduzione rispetto a 671 mila euro del 30 giugno 2024, in conseguenza della produzione elettrica in calo del 19,3% per effetto della minor idraulicità. Il Gruppo chiude il primo semestre con un utile netto consolidato di 62 mila euro, rispetto a 309 mila euro dello stesso periodo dello scorso anno, registrando ammortamenti per 270 mila euro.La buona performance della gestione finanziaria ha fatto registrare proventi finanziari netti per 41 mila euro, in linea con quanto registrato al 30 giugno 2024. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2025 presenta una liquidità per 4 milioni di euro, in miglioramento di 22 mila euro rispetto al 31 dicembre 2024. Tale esito riflette la solida gestione del capitale circolante del periodo.Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione, l’andamento della gestione caratteristica è correlato sostanzialmente all’andamento meteorologico delle precipitazioni e alla disponibilità di risorsa idrica. Ipotizzando un autunno in cui la disponibilità di risorsa idrica sia in linea con le medie storiche, il Gruppo prevede nel secondo semestre una performance industriale in sostanziale continuità con il primo semestre. LEGGI TUTTO

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    ErreDue, primo semestre piatto: prospettive di crescita posticipate al 2026

    (Teleborsa) – ErreDue, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo degli elettrolizzatori per la generazione di idrogeno pulito, ha chiuso il primo semestre del 2025 con Ricavi delle Vendite e delle Prestazioni pari a 7,2 milioni di euro, in calo del 6% rispetto a 7,7 milioni conseguiti al 30 giugno 2024. L’EBITDA è stato pari a 1,8 milioni di euro(2 milioni al 30 giugno 2024), con un EBITDA margin pari al 25,0% e in linea con il primo semestre 2024. L’Utile Netto è stato positivo per 1 milion di euro, in linea con l’anno prima.L’Indebitamento Finanziario Netto evidenzia una cassa positiva per 14,6 milioni di euro, rispetto a cassa positiva per 17,3 milioni al 31 dicembre 2024. L’Indebitamento Finanziario Netto ha registrato una variazione di 2,5 milioni, determinata principalmente dal pagamento delle spese degli investimenti legati alla costruzione della nuova sede e dalla distribuzione dei dividendi.Al 31 agosto 2025, la società ha un backlog totale per circa 26 milioni di euro, di cui il 36% riferito all’anno in corso (relativo a circa 7,2 milioni per vendite di generatori e circa 2,2 milioni per locazioni e manutenzione) e il 64% riferito all’anno prossimo, a conferma della significativa crescita attesa per l’esercizio 2026. Al backlog si aggiungono circa 1,8 milioni di euro già fatturati nei mesi di luglio e agosto.”Il primo semestre del 2025 ha segnato un punto di svolta per ErreDue, confermando la solidità del nostro business che si articola sulle tre business unit: quella tradizionale, quella di laboratorio e quella della transizione energetica – ha detto la CEO Francesca Barontini – Nonostante una congiuntura economica complessa che ha influito sulle performance dei settori tradizionali, stiamo registrando una ripartenza anche in questo ambito. La nostra resilienza è ulteriormente rafforzata dalla crescita di segmenti chiave come l’aftermarket e i ricavi da affitto. Il nostro impegno si riflette in un notevole aumento del backlog, con ordini significativi per la produzione di idrogeno da megawatt, destinati a primari operatori sia in Italia, con il supporto del PNRR, che all’estero, dove riscontriamo una maturità del mercato più avanzata”.”Guardando al futuro, la fine del 2025 e l’inizio del 2026 vedrà l’avvio dei primi impianti pilota per la produzione di idrogeno verde, un traguardo che ci posiziona come partner strategico per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione – ha aggiunto – Il prossimo trasferimento nella nuova Giga Factory ci consentirà di scalare ulteriormente la nostra produzione per rispondere a una domanda in forte crescita, consolidando il nostro ruolo di leader nella transizione energetica”.La società afferma che il 2025 è un anno di transizione, con performance in linea con quelle dell’anno precedente e con prospettive di crescita posticipate al 2026. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali scivolano a sorpresa

    (Teleborsa) – Sono scese a sorpresa le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stock di petrolio, negli ultimi sette giorni al 19 settembre 2025, sono scesi di circa 0,6 milioni di barili a 414,8 MBG, contro attese per un incremento di 0,8 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 1,7 MBG, arrivando a 123 MBG, contro attese per una discesa di 1,5 MBG, mentre le scorte di benzine hanno registrato una flessione di 1,1 milioni a quota 216,6 MBG (era atteso un decremento di 0,4 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,2 milioni a 406 MBG. LEGGI TUTTO

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    TenneT Germany, governo olandese vende 46% a tre investitori per 9,5 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il governo olandese ha raggiunto un accordo per vendere il 46% della divisione tedesca dell’operatore di rete elettrica TenneT a un consorzio di investitori per 9,5 miliardi di euro. Con questa transazione, TenneT e il suo unico azionista garantiscono allo Stato olandese il fabbisogno di capitale per l’espansione della rete ad alta tensione di TenneT Germania negli anni a venire.Il deal assegna a TenneT Germania un enterprise value circa 40 miliardi di euro in assenza di liquidità e debiti, che implica un multiplo EV/RAB di 1,09 e un equity value pre-money di 10,4 miliardi di euro al 31 dicembre 2025.Sono previste quote di partecipazione post-money di TenneT Holding pari a circa il 54% e del 46% per gli investitori. APG (che investe per conto del fondo pensione olandese ABP) ha dichiarato in un comunicato che avrebbe acquisito una partecipazione di circa l’11% in TenneT Germania. Norges Bank Investment Management (NBIM) ha dichiarato di acquistare il 21,8%, il che lascerebbe al fondo sovrano di Singapore GIC la restante quota del 46% alla base dell’accordo.”Siamo davvero lieti di aver trovato una soluzione strutturale per il fabbisogno di capitale di TenneT Germania e non vedo l’ora di collaborare con questi investitori di grande reputazione – ha commentato Manon van Beek, CEO di TenneT Holding – Con questa soluzione di finanziamento, TenneT rimane il principale TSO transfrontaliero in Europa, un attore chiave nell’integrazione di sistemi, nei collegamenti eolici offshore e nell’innovazione di mercato. Questo annuncio segna la fine di un periodo intenso durante il quale abbiamo separato le nostre attività olandesi e tedesche all’interno del gruppo, implementato una nuova struttura di finanziamento per TenneT Paesi Bassi e ottenuto finanziamenti azionari per TenneT Germania”.Lo Stato tedesco ha espresso interesse per un potenziale investimento in TenneT Germania e sia TenneT che lo Stato olandese hanno dichiarato di essere aperti a tale ipotesi. Di conseguenza, TenneT intende avviare nel prossimo periodo trattative con Kreditanstalt fur Wiederaufbau (KfW), che agisce per conto dello Stato tedesco, in merito a tale potenziale investimento da parte di KfW in TenneT Germania, insieme a TenneT e agli investitori istituzionali.Ad aprile, TenneT ha annunciato una nuova struttura di finanziamento in base alla quale TenneT Paesi Bassi raccoglierà i fondi necessari per la società olandese. TSO e TenneT Germania per il business TSO tedesco. Il primo passo verso una struttura di finanziamento indipendente per TenneT Germania è stata la sottoscrizione di una Revolving Credit Facility (RCF) da 12 miliardi di euro con BNP Paribas, Deutsche Bank, ING e UniCredit come sottoscrittori. LEGGI TUTTO

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    Exelon, punta ad acquisire la proprietà di centrali elettriche nel Mid-Atlantic

    (Teleborsa) – Exelon, tra le principali società elettriche statunitensi, prevede di intensificare gli sforzi per acquisire centrali elettriche nella sua area di servizio del Mid-Atlantic il prossimo anno, dove le bollette elettriche stanno aumentando vertiginosamente a causa della crescente domanda e l’aggiunta di nuove forniture è lenta. Lo ha dichiarato questa settimana il CEO Calvin Butler.L’iniziativa di Exelon arriva mentre PJM Interconnection, la più grande rete elettrica del Paese che fornisce elettricità a oltre 65 milioni di persone dal Midwest al Mid-Atlantic, si trova ad affrontare carenze di fornitura a causa della crescente domanda da parte dei data center e dell’elettrificazione di settori come i trasporti.Exelon aveva dichiarato a luglio di stare valutando le sue opzioni per la costruzione e la proprietà di impianti di generazione di energia regolamentati, attività vietata per legge alle società elettriche in circa metà degli stati americani.Butler ha affermato che consentire alle aziende elettriche come Exelon di costruire nuovi impianti regolamentati, attualmente vietate dalle leggi statali in gran parte del territorio di PJM, allevierebbe la crisi energetica della rete e ridurrebbe i prezzi.La produzione di energia regolamentata nella regione in cui opera Exelon richiederebbe una serie di modifiche alla legislazione statale, per le quali Butler ha affermato che la sua azienda sta gettando le basi dialogando con legislatori e governatori in vista delle riunioni legislative del prossimo anno.(Foto: American Public Power Association on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Rosetti Marino, Borsa vieta gli ordini al meglio dopo nuovo rally su massimo storico

    (Teleborsa) – Borsa Italiana ha comunicato che da domani 24 settembre 2025 e fino a successiva comunicazione sulle azioni ordinarie Rosetti Marino, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella cantieristica navale e negli impianti per l’energia, non sarà consentita l’immissione di ordini senza limite di prezzo (anche detti ordini al meglio).Rosetti Marino ha chiuso la seduta odierna a quota 183 euro per azione, in rialzo del 10,91%. Il titolo è rimasto sospeso per eccesso di rialzo per la gran parte della giornata, non riuscendo a fare prezzo dopo le 13:06 e chiudendo con un controvalore di 43.850 euro.La chiusura odierna rappresenta un nuovo massimo storico per la società, che è arrivata a valere 732 milioni di euro. Il rialzo da inizio anno è del 274%, mentre la performance sui 12 mesi è del +328%.Rosetti Marino si caratterizza per essere un titolo estremamente sottile e con scambi limitati, anche a causa del suo azionariato con un flottante risicato. L’azionariato vede infatti la holding di controllo Rosfin al 56,19%, Saipem al 20%, Cosmi Holding al 17,5%, azioni proprie al 5%, La Cassa di Ravenna all’1,25% e altri azionisti ad appena lo 0,06%.Rosetti Marino opera a livello internazionale nella progettazione, realizzazione e fornitura di impianti – offshore ed onshore – per l’Oil&Gas, Rinnovabili e Carbon Neutrality, nonché nella costruzione navale di Rimorchiatori, Supply Vessels e Superyachts (Settore Navale).Tra pochi giorni, il 30 settembre, è in programma il Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2025.Dopo anni complessi, nel 2024 Rosetti Marino ha registrato una netta crescita, chiudendo l’esercizio con ricavi consolidati pari a 583 milioni di euro (+62%), un margine operativo lordo (EBITDA) di 53,7 milioni di euro, corrispondente al 9,2% dei ricavi (contro 21,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023 corrispondente al 6,1% dei ricavi) e un risultato netto di 30 milioni di euro (contro 7 milioni di euro dell’anno prima). LEGGI TUTTO

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    Sempra vende una quota della sua divisione infrastrutturale per 10 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – L’utility statunitense Sempra ha annunciato martedì che venderà una quota della sua divisione infrastrutturale per 10 miliardi di dollari in contanti, e darà il via libera all’espansione del suo progetto GNL di Port Arthur in Texas per un valore di 14 miliardi.La società venderà una partecipazione del 45% in Sempra Infrastructure Partners, che gestisce asset di gas naturale liquefatto e relative infrastrutture di gasdotti e stoccaggio, a KKR e al Canada Pension Plan Investment Board.Dopo la chiusura dell’accordo, un consorzio guidato da KKR diventerà il proprietario di maggioranza dell’unità con una quota del 65%, mentre Sempra manterrà una quota del 25% insieme all’attuale quota del 10% di Abu Dhabi Investment Authority. L’accordo, che implica un equity value di 22,2 miliardi per la divisione di Sempra, dovrebbe concludersi tra il secondo e il terzo trimestre del 2026.Sempra prevede che l’accordo aumenterà di circa 20 centesimi l’utile annuo per azione a partire dal 2027.(Foto: Scott Graham su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Expo 2025 Osaka: ENEA nel Padiglione Italia con evento sul futuro dell’energia

    (Teleborsa) – L’evoluzione del sistema energetico avrà un ruolo di primo piano per il conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e 2050. Affinché il sistema energetico del futuro sia caratterizzato da adeguati livelli di resilienza e flessibilità, sicurezza di approvvigionamento e delle infrastrutture, il fattore chiave sarà lo sviluppo e la diffusione di nuove tecnologie e vettori che soddisfino i criteri di sostenibilità, competitività economica, protezione dell’ambiente e sicurezza e tutela del territorio. È il tema al centro dell’evento dedicato al futuro dell’energia “Fusione nucleare, idrogeno e digitalizzazione per la transizione energetica: esempi virtuosi di collaborazione tra Italia e Giappone” organizzato dall’Enea in collaborazione con il Commissariato generale per la partecipazione italiana mercoledì 24 settembre a Expo 2025 Osaka (Padiglione Italia, ore 10).Intervengono per Enea il direttore generale Giorgio Graditi, la direttrice del Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili Giulia Monteleone e il direttore del Dipartimento Nucleare Alessandro Dodaro. Tra gli altri relatori, il Commissario generale per la partecipazione italiana a Expo 2025 Osaka, Mario Andrea Vattani, il sottosegretario del Ministero degli Affari esteri, Giorgio Silli, l’ingegnere capo del DTT (Divertor Tokamak Test), Gian Mario Polli, e il Ceo di NTT Data Italia, Ludovico Diaz.L’abbandono graduale delle fonti fossili, la necessità di accrescere ulteriormente il contributo delle fonti rinnovabili e di integrare nel mix energetico le tecnologie nucleari (nel breve periodo, ricorrendo alla fissione di nuova generazione, e nel medio-lungo periodo con la fusione nucleare) – evidenzia l’Enea – richiedono azioni e interventi di innovazione tecnologica per incrementarne la capacità di generazione e altempo stesso lo sviluppo di soluzioni per una modalità di gestione integrata e evoluta, in ottica smart, attraverso l’utilizzo dell’IoT, dei BigData e dell’IA, orientata alla flessibilizzazione del sistema e ad una maggiore partecipazione dell’utente/cittadino nei processi di trasformazione energetica, economica e sociale.Sempre nel Padiglione Italia, Enea espone un modello in scala del DTT, l’impianto sperimentale per la fusione nucleare in costruzione a Frascati. LEGGI TUTTO