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    Versalis (Eni), Alfani: acceleriamo piano di trasformazione, effetti da secondo semestre

    (Teleborsa) – “Il nostro piano di trasformazione per Versalis è una leva fondamentale. In questo senso, stiamo accelerando le nostre azioni: a marzo abbiamo chiuso lo steam cracker di Brindisi e a luglio quello di Priolo, in netto anticipo rispetto al piano iniziale. Queste chiusure ci consentiranno di coprire una parte significativa delle perdite per il resto del 2025 e del 2026″. Lo ha detto Claudio Descalzi, CEO di Eni, nella conference call che ha seguito la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre 2025.”Insieme agli investimenti in nuove piattaforme, contribuiranno a un’inversione di tendenza dell’EBIT di quasi 1 miliardo di euro, riportando Versalis al pareggio di bilancio in termini di FCF al termine del nostro Piano quadriennale”, ha aggiunto.Descalzi ha sottolineato che i risultati di Versalis “mostrano un miglioramento trimestre su trimestre, ma rimangono significativamente in perdita, in vista dell’impatto positivo previsto del piano di trasformazione in corso, i cui primi effetti dovrebbero essere osservabili nel secondo semestre”.”Abbiamo deciso di accelerare il piano previsto, ma quando chiudi grandi impianti gli effetti veri si vedono dopo un anno”, ha specificato Adriano Alfani, CEO di Versalis, “ma comunque inizieremo a vederli già nella seconda parte dell’anno, per un valore di circa 90 milioni di euro”. “La maggior parte degli effetti si vedranno dal 2026 in avanti, con risparmi da 250 milioni di euro all’anno”, ha aggiunto.Con riferimento all’andamento del mercato in generale, Alfani ha evidenziato la “mancanza di una significativa ripresa economica, in quanto si vede solo un leggero miglioramento”. LEGGI TUTTO

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    Eni, Descalzi: accordo con Petronas è trasformativo, modello satellitare funziona

    (Teleborsa) – L’accordo con Petronas per unire le attività in Malesia e Indonesia “è un progetto trasformativo per dimensione e per il potenziale che può esprimere”. Lo ha detto Claudio Descalzi, CEO di Eni, nella conference call che ha seguito la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre 2025.”Non possiamo fornire ora numeri specifici in termini di ritorni finanziari, dividendi o produzione, in quanto è qualcosa che chiariremo a febbraio quando presenteremo il nuovo piano, ma posso dire che è uno dei migliori affari che abbiamo fatto nell’ultimo periodo e sarà accrescitivo per Eni in generale”, ha aggiunto.Il CEO ha spiegato che, dall’annuncio del memorandum d’intesa a febbraio, è proseguito “un lavoro significativo”, culminato nell’accordo quadro firmato a giugno, che definisce i principi chiave, tra cui le valutazioni a livello di asset dei rispettivi contributi, con una ripartizione 50:50. Proseguono i lavori per completare la due diligence finanziaria, definire il business plan e ottenere le relative approvazioni in vista del completamento previsto per la fine del 2025.”Il nostro modello satellitare Upstream si sta dimostrando un potente strumento per creare massa critica e nuove opzioni strategiche, oltre a generare un flusso di cassa aggiuntivo significativo: Var, Azule e Ithaca lo dimostrano chiaramente – ha detto Descalzi – La nostra fusione con Petronas replica il modello e sarà la più grande mai realizzata, creando un attore regionale leader, con eccezionali prospettive di crescita in un’area mondiale altamente dinamica, dove si prevede un aumento sostanziale della domanda di gas, e con una significativa capacità di finanziare autonomamente il proprio programma di investimenti”.L’operazione con Petronas “è un esempio convincente di come Eni utilizzi le sue caratteristiche distintive – competenze e tecnologie esplorative, relazioni di valore, esplorazione duale e modelli satellitari – per offrire al portafoglio un elevato grado di raffinamento, crescita, liquidità e, in definitiva, valore – in un modo che direi unico nel settore e di grande importanza per Eni”, ha detto il CEO.Il nostro modello satellitare “che abbiamo iniziato tre anni sta funzionando molto bene, sta rafforzando il business model e l’intera organizzazione e ci apre nuove opportunità”, ha detto in altro passaggio, specificando che “vogliamo andare veloce e non vogliamo perdere tempo e risorse, quindi quando troviamo il giusto partner procediamo”. LEGGI TUTTO

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    Eni, deliberata prima tranche dividendo da 0,26 euro per azione

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha deliberato di distribuire agli azionisti la prima delle quattro tranche dell’erogazione in luogo del dividendo 2025, a valere sulle riserve disponibili, di 0,26 euro (su una erogazione complessiva annuale, in luogo del dividendo, pari a 1,05 euro) per ciascuna azione in circolazione alla data di stacco cedola del 22 settembre 20252, con messa in pagamento il 24 settembre 20253, in linea con quanto deliberato dall’Assemblea del 14 maggio 2025.Per i possessori di ADR registrati entro il 23 settembre 2025, quotati alla Borsa di New York e rappresentativi ciascuno di due azioni Eni, la prima tranche dell’erogazione sarà di 0,52 euro per ADR, pagabile il 7 ottobre 2025. LEGGI TUTTO

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    Gas, indice IGI in leggero ribasso a 37,21 euro/MWh

    (Teleborsa) – Il valore dell’indice IGI (Italian Gas Index) per il 23 luglio è pari a 37,21 €/MWh, in leggero ribasso rispetto al 22 luglio attestatosi a 37,71 €/MWh.L’indice, calcolato giornalmente dal Gestore dei Mercati Energetici – GME, fornisce uno strumento di interpretazione e valutazione delle dinamiche osservate sui mercati del gas in Italia e si propone come un riferimento trasparente e replicabile dagli operatori, per operazioni di hedging e/o per contratti di fornitura. LEGGI TUTTO

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    Prysmian, accordo con E.ON per fornitura cavi bassa e media tensione in Germania

    (Teleborsa) – Prysmian, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, ed E.ON, una delle maggiori aziende elettriche europee, hanno siglato un accordo quadro di lungo periodo per la fornitura di cavi di bassa e di media tensione. Questi cavi saranno integrati nella rete elettrica tedesca per supportare l’espansione dell’energia eolica e solare, la diffusione dei veicoli elettrici e delle pompe di calore, nonché il collegamento di sistemi di accumulo a batteria e di data center.L’accordo fa parte di un’importante iniziativa di approvvigionamento lanciata da E.ON, del valore di oltre 6 miliardi di euro, per modernizzare la rete elettrica tedesca e accelerare la transizione energetica del Paese.Gli sforzi congiunti di Prysmian ed E.ON si concentrano fortemente sulla sostenibilità, utilizzando materiali a basso impatto ambientale e sfruttando la produzione in Europa, principalmente negli stabilimenti Prysmian situati in Germania (Schwerin), Ungheria (Balassagyarmat) e Romania (Slatina).”Le reti elettriche sono fondamentali per la transizione energetica e Prysmian è pronta a supportare l’Europa a soddisfare l’urgente necessità di sviluppare infrastrutture intelligenti per integrare le fonti rinnovabili, installare pompe di calore, sistemi di accumulo domestico e stazioni di ricarica, garantendo forniture energetiche sostenibili, sicure e accessibili”, ha detto Marcello Del Brenna, CEO di Prysmian Europe.”I cavi sono tradizionalmente – e continueranno ad essere – uno dei requisiti tecnologici più importanti per la rete – ha commentato Lisbeth Buschkuhl, Chief Procurement Officer di E.ON – In qualità di protagonisti della transizione energetica, diamo impulso all’espansione sostenibile dell’infrastruttura necessaria alla trasformazione, senza perdere di vista l’accessibilità economica. Siamo entusiasti di sviluppare soluzioni innovative per i cavi insieme a Prysmian e di metterle in pratica. Questo rafforza la creazione di valore in Europa e sostiene la competitività del territorio”. LEGGI TUTTO

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    Var Energi, l’EBIT sale meno delle attese nel secondo trimestre

    (Teleborsa) – Var Energi, società energetica quotata a Oslo e controllata da Eni, ha comunicato che il total income nel secondo trimestre 2025 è stato pari a 1.849 milioni di dollari, in calo di 22 milioni di dollari rispetto al trimestre precedente, a causa della riduzione dei prezzi compensata dall’aumento delle vendite, e di 91 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’EBIT è salito a 1,2 miliardi di dollari dai 992 milioni di dollari dell’anno precedente, al di sotto della media di 1,34 miliardi di dollari prevista in un consensus fornito dalla società.L’utile netto del periodo è stato pari a 217 milioni di dollari, in calo di 236 milioni di dollari rispetto al periodo precedente, principalmente a causa di maggiori oneri fiscali nel trimestre, e di 5 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.”Siamo lieti di annunciare risultati solidi per il trimestre – ha commentato il CEO Nick Walker – I nostri principali progetti di crescita sono stati completati come previsto, con quattro dei nove progetti che entreranno in funzione quest’anno già operativi. Johan Castberg sta producendo a piena capacità, l’impianto FSPO di Jotun presso il giacimento di Balder e Halten East sta aumentando e la Fase III di Ormen Lange è iniziata in anticipo rispetto al previsto. Con una produzione attuale superiore a 350.000 barili di petrolio equivalente al giorno (kboepd), prevediamo di raggiungere circa 430.000 barili di petrolio equivalente al giorno (kboepd) nel quarto trimestre, realizzando i nostri piani di crescita trasformativa nel 2025″.”Sulla base di questa solida performance, la società continua a offrire distribuzioni interessanti e prevedibili agli azionisti – ha aggiunto – Confermiamo un dividendo di 300 milioni di dollari per il secondo trimestre e stimiamo una distribuzione totale di dividendi di 1,2 miliardi di dollari per l’intero anno 2025 e di 1,2 miliardi di dollari per l’intero anno 2026″.Alla luce della volatilità dei mercati, Var Energi ha adottato un approccio proattivo e ha sfruttato la flessibilità aziendale, con circa il 65% degli investimenti futuri non impegnati, per ridurre la spesa di circa 500 milioni di dollari per il periodo 2025-2026. La società sfrutterà la volatilità per essere ancora più efficiente e competitiva. Tali riduzioni saranno ottenute sfruttando la flessibilità di cui dispone la società nel portafoglio progetti in fase iniziale, apportando miglioramenti e ottimizzando le attività operative ed esplorative. La riduzione dei livelli di spesa non avrà alcun impatto sul piano della società di mantenere la produzione a 350-400 mila barili di olio equivalente al giorno entro il 2030. LEGGI TUTTO

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    GE Vernova acquista la francese Alteia per fornire strumenti AI alle utility

    (Teleborsa) – GE Vernova, società di produzione e servizi di apparecchiature energetiche, ha concordato l’acquisizione di Alteia. Alteia è un’azienda di software con sede in Francia specializzata in intelligenza artificiale (AI) e machine learning, per integrare l’intelligenza visiva nelle operations. L’acquisizione di Alteia mira a rafforzare la strategia di GE Vernova volta a rafforzare le capacità di intelligenza artificiale e a fornire alle utility soluzioni di dati visivi che forniscano intelligence situazionale e informazioni fruibili, si legge in una nota.”Questa acquisizione mira a consolidare ulteriormente la nostra posizione di leader nell’ambito dei dati e dell’intelligenza artificiale nei software di orchestrazione della rete e ad aprire la strada a ulteriori casi d’uso che potrebbero migliorare la precisione visiva necessaria per le moderne operazioni di rete”, ha commentato Scott Reese, CEO della divisione Electrification Software di GE Vernova.I termini finanziari dell’acquisizione non sono stati resi noti. La transazione dovrebbe concludersi il 1° agosto 2025. LEGGI TUTTO

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    Fondo sovrano Azerbaigian acquista quota in 402 MW di impianti solari in Italia da Enfinity Global

    (Teleborsa) – Il fondo sovrano dell’Azerbaigian (SOFAZ) acquisirà una partecipazione del 49% in un portafoglio di impianti solari fotovoltaici (FV) da 402 MW in Italia di Enfinity Global, azienda statunitense attiva nel settore delle energie rinnovabili. Al completamento dell’operazione, Enfinity manterrà una quota di maggioranza e continuerà a guidare la gestione degli impianti.L’investimento è in linea con gli obiettivi strategici di SOFAZ, offrendo un flusso di reddito stabile e prevedibile, contribuendo al contempo agli sforzi globali nella transizione verso un’energia sostenibile.Grazie a questo accordo, Enfinity coinvolge partner finanziari a supporto del suo portafoglio italiano, consentendo il reinvestimento e accelerando l’implementazione della sua pipeline di impianti solari da 2,6 GW e di sistemi di accumulo di energia da 5,3 GW.L’investimento comprende 14 impianti fotovoltaici, sia operativi che in costruzione, situati nelle regioni italiane del Lazio e dell’Emilia-Romagna. L’energia generata da questi impianti è contrattualizzata tramite contratti di acquisto di energia (PPA) a lungo termine, garantendo prezzi dell’energia prevedibili per i clienti e flussi di cassa stabili.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO