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    Terna, utile 2023 sale a 885,4 milioni di euro. Dividendo totale di 33,96 centesimi

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 3.186,7 milioni di euro, registrano un aumento di 222,2 milioni di euro (+7,5%) rispetto al 2022. Tale risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, ascrivibile principalmente all’incremento della base asset regolata (RAB) del periodo, al netto dell’effetto volume e ai maggiori meccanismi incentivanti output-based. L’EBITDA si attesta a 2.168,6 milioni di euro, in crescita di 109,4 milioni di euro rispetto al 2022 (+5,3%), per un miglior risultato delle Attività Regolate. L’utile netto di Gruppo è pari a 885,4 milioni di euro, in crescita di 28,4 milioni di euro (+3,3%) rispetto agli 857,0 milioni di euro del 2022.Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nell’esercizio sono stati pari a 2.290,0 milioni di euro, in forte crescita (+30,4%) rispetto ai 1.756,8 milioni di euro del 2022.Per finanziare la significativa crescita degli investimenti a sostegno dello sviluppo di Terna e di un sistema elettrico sempre più efficiente che garantisca la sicurezza energetica del Paese, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 si è attestato a 10.494,3 milioni di euro, rispetto agli 8.576,3 milioni di euro a fine 2022.Per il 2024 è previsto che Terna possa conseguire ricavi per 3,55 miliardi di euro, un EBITDA pari a 2,42 miliardi di euro e un EPS pari a 0,49 euro. Con specifico riferimento al Piano Investimenti, il Gruppo ha un target 2024 pari a circa 2,6 miliardi di euro. Tali obiettivi saranno perseguiti mantenendo l’impegno alla massimizzazione della generazione di cassa necessaria ad assicurare una sana ed equilibrata struttura finanziaria, si legge nella nota sui conti.Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli azionisti l’approvazione di un dividendo complessivo per l’esercizio 2023 di 682.593.283,20 euro pari a 33,96 centesimi di euro per azione (+8% rispetto al 2022) e la distribuzione – al netto dell’acconto sul dividendo ordinario relativo all’esercizio 2023 pari a 11,46 centesimi di euro per azione già posto in pagamento dal 22 novembre 2023 – dei rimanenti 22,50 centesimi di euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, da mettere in pagamento dal 26 giugno 2024 con data stacco 24 giugno 2024 della cedola n. 40 (record date 25 giugno 2024). LEGGI TUTTO

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    Terna, Di Foggia: piano più investimenti nella storia, crescita delle tecnologie digitali

    (Teleborsa) – “Sono orgogliosa di presentare il Piano Industriale con gli investimenti più alti mai registrati nella storia di Terna: 16,5 miliardi di euro in cinque anni, con circa l’80% delle opere già autorizzate e oltre il 70% già coperto da contratti con i fornitori. Lo sviluppo della rete dovrà essere inevitabilmente accompagnato da una significativa crescita delle tecnologie digitali per sostenere e accelerare il processo di transizione energetica del Paese: una Twin Transition, energetica e digitale, garantirà una transizione più rapida, sostenibile, giusta e inclusiva per tutti i nostri stakeholder”. Lo ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, commentando il piano al 2028.”I risultati ottenuti nel 2023 confermano, inoltre, l’eccellenza del lavoro svolto dalle persone di Terna e il loro grande merito nel conseguimento degli obiettivi del Gruppo, generando ulteriore valore per gli azionisti e contribuendo allo sviluppo del Paese – ha aggiunto – Siamo di fronte a una sfida per il futuro di tutti, che richiede a Terna una visione più ampia e l’impegno di elevare la nostra missione a nuovi livelli di eccellenza”. LEGGI TUTTO

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    Terna approva piano al 2028: EBITDA a 3,25 miliardi e crescita costante del dividendo

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Terna ha approvato il Piano Industriale 2024-2028, che punta a consolidare il ruolo strategico dell’azienda quale abilitatore del sistema elettrico italiano e, più in generale, a rafforzare l’impegno a servizio del Paese per la transizione energetica. Terna ha previsto una significativa crescita degli investimenti, i più alti mai registrati nella storia del Gruppo, che nell’arco di Piano saranno pari complessivamente a 16,5 miliardi di euro, +65% rispetto all’ultimo Piano, di cui 2,6 miliardi di euro nel 2024.Le Attività Regolate in ItaliaIl Piano prevede due direttrici strategiche: Attività Regolate in Italia e Attività Non Regolate. Le Attività Regolate in Italia continueranno a rappresentare il core business del Gruppo. Terna ha infatti pianificato il più alto investimento di sempre, pari a 15,5 miliardi di euro complessivi, di cui circa 1,1 miliardi di euro finanziati tramite contributi pubblici a fondo perduto, per rafforzare ed espandere la rete di trasmissione, nonché per sviluppare la capacità di interconnessione con l’estero, al fine di garantire una crescente sicurezza, resilienza ed efficienza del sistema anche di fronte a una sempre maggiore integrazione di energia da fonti rinnovabili.Nel Piano 2024-2028 Terna ha previsto un incremento degli investimenti per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, che ammontano complessivamente a 10,8 miliardi di euro. I più importanti progetti infrastrutturali del Piano Industriale 2024-2028 includono il Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino che collegherà la Sicilia alla Sardegna e alla Campania contribuendo al migliore utilizzo delle rinnovabili e al phase-out delle centrali a carbone e di quelle a olio più inquinanti; l’Adriatic Link, collegamento sottomarino che unirà l’Abruzzo e le Marche, il Sa.Co.I.3, l’infrastruttura tra Sardegna, Corsica e Penisola italiana, e l’elettrodotto a 380 kV Chiaramonte-Gulfi- Ciminna in Sicilia. Avranno un ruolo cruciale anche le interconnessioni con l’estero: su tutte il ponte energetico invisibile Elmed, che unirà Italia e Tunisia favorendo l’ottimizzazione delle risorse tra Europa e Nord Africa.Circa 1,7 miliardi di euro saranno destinati al Piano di Sicurezza, teso a rafforzare e potenziare le funzionalità tecniche e tecnologiche del sistema elettrico. Infine, circa 2,9 miliardi di euro saranno dedicati ad attività di rinnovo ed efficienza degli asset, principalmente per la razionalizzazione delle infrastrutture esistenti e per la sostituzione delle componenti obsolete.Le Attività Non Regolate Nel Piano Industriale 2024-2028, in continuità con gli anni precedenti, le Attività Non Regolate saranno volte a sviluppare soluzioni tecnologiche innovative e digitali in coerenza con il ruolo istituzionale del Gruppo Terna, contribuendo a generare nuove opportunità di business. Si prevede che le Attività Non Regolate apporteranno un contributo all’EBITDA del Gruppo pari a circa 600 milioni di euro cumulati nell’arco di Piano, a fronte di un limitato impegno in termini di investimenti e un basso profilo di rischio.I target finanziariI ricavi di Gruppo nel 2028 sono previsti in crescita a 4,60 miliardi di euro e l’EBITDA a 3,25 miliardi di euro, con una crescita media annua (CAGR) nell’arco di Piano di circa l’8% per i ricavi e di oltre l’8% per l’EBITDA. Nel 2024, in particolare, è previsto che i ricavi si attestino a 3,55 miliardi di euro e l’EBITDA a 2,42 miliardi di euro. Previsto in miglioramento, rispetto al consuntivo 2023, anche l’utile netto di Gruppo che porterà a un utile per azione (EPS) di 49 centesimi di euro.La nuova politica dei dividendi garantisce una crescita costante e prevedibile, nonché una piena visibilità. Nel dettaglio, nell’arco di piano la nuova politica prevede una crescita annua minima del dividendo per azione (DPS) pari al 4%, assumendo il 2023 come anno di riferimento. Per il 2024, il dividendo per azione (DPS) sarà pari al valore più alto tra la crescita del 4% rispetto al 2023 e un payout del 75%. L’eventuale maggior dividendo distribuito nel 2024 non avrà impatto sui dividendi dal 2025 in poi.Nonostante l’accelerazione degli investimenti, Terna punta a preservare una solida e sostenibile struttura del capitale, anche attraverso l’emissione di ulteriori strumenti ibridi, con l’obiettivo di mantenere l’attuale livello di rating, con un rapporto Funds From Operations (FFO)/Net Debt che a fine Piano si attesti intorno all’11%. Il costo del debito netto di piano è previsto pari a circa il 3,3%. LEGGI TUTTO

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    Borsa elettrica, prezzo medio acquisto scende a 88,23 euro/MWh

    (Teleborsa) – Nella settimana dall’11 al 17 marzo del 2024 il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica è stato pari a 88,23 euro per MWh, in diminuzione del 2,5% rispetto alla settimana precedente. Lo comunica il gestore dei mercati energetici (GME), che gestisce la borsa elettrica.I volumi di energia elettrica scambiati direttamente nella borsa del GME sono stati pari a 4,3 milioni di MWh (-2,5%), con la liquidità all’81%.I prezzi medi di vendita si sono attestati tra 81,86 euro/MWh della Sardegna e 88,83 euro/MWh del Centro Sud. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,1 milioni di quote di emissione a 59 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,1 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 59 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    A2A, S&P conferma rating “BBB/A-2” con outlook stabile

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha confermato il rating “BBB/A-2” di A2A, multi-utility italiana quotata su Euronext Milan, a seguito dell’accordo stretto dalla società per l’acquisto del 90% delle attività di distribuzione di energia elettrica di Enel nelle province di Milano e Brescia. Anche l’outlook si conferma stabile.Gli analisti scrivono che i piani di A2A per l’acquisto del 90% delle attività di distribuzione di energia elettrica di Enel nelle province di Milano e Brescia per circa 1,2 miliardi di euro rappresentano un’acquisizione “considerevole”, considerando che il prezzo di vendita è pari a circa il 22% del debito 2023 di A2A.Anche se questo avrebbe un effetto significativo sulle metriche di leva finanziaria di A2A, S&P prevede che A2A sosterrà un rapporto Funds from Operations (FFO)/debito ben al di sopra del 23% grazie alle misure correttive annunciate dalla società l’11 marzo e al fermo impegno di A2A a mantenere un rating “BBB”. S&P monitorerà da vicino i tempi e l’efficacia di queste misure nel corso del 2024.L’operazione con Enel rientra nel nuovo piano strategico di A2A per il periodo 2024-2035, che prevede una maggiore focalizzazione sulle attività a bassa volatilità, in particolare sulle reti elettriche regolamentate, e su uno sviluppo più lento delle fonti rinnovabili.L’outlook stabile indica che S&P si attende che le misure correttive di A2A sostengano il rapporto FFO/debito ben al di sopra del 23% nel 2024 e vicino al 25% entro la fine del 2025, entro le soglie per il rating “BBB”. LEGGI TUTTO

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    Terna, investimenti complessivi per 16,5 miliardi di euro nel piano al 2028

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha precisato che gli investimenti complessivi previsti dalla proposta di Piano Industriale 2024-2028 ammontano a 16,5 miliardi di euro.Lo si legge in una nota diffusa questa mattina, dopo che ieri il Corriere della Sera aveva scritto che gli investimenti sarebbero saliti dai 10 miliardi previsti nel piano presentato un anno fa dalla governance precedente a oltre 15 miliardi.La società renderà noti al mercato tutti i contenuti del Piano, nonché i risultati relativi al progetto di bilancio d’esercizio di Terna e del bilancio consolidato del Gruppo Terna al 31 dicembre 2023 e proposta di destinazione degli utili, il 19 marzo 2024, a valle delle relative deliberazioni del Consiglio di Amministrazione. LEGGI TUTTO

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    A2A, Moody’s conferma rating “Baa2” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Moody’s ha confermato il long term issuer rating di A2A, multi-utility italiana quotata su Euronext Milan, a “Baa2” con outlook “stabile”.L’azione di rating odierna riflette l’attuale aspettativa di Moody’s che A2A adotti misure adeguate per mitigare la pressione sul profilo finanziario del gruppo che deriverà dall’acquisizione di una rete elettrica regolamentata in Lombardia. Ciò dovrebbe consentire ad A2A di mantenere un profilo finanziario in linea con l’attuale rating Baa2, ovvero mantenendo un rapporto fondi operativi (FFO)/debito netto nel range “low 20s” in termini percentuali. L’azione di rating tiene conto anche dell’opinione di Moody’s secondo cui il profilo di rischio di A2A migliorerà marginalmente nel tempo, data la maggiore attenzione alle reti energetiche regolamentate in Italia, in particolare nel settore della distribuzione elettrica. Ciò sarà supportato da un aumento degli investimenti nella distribuzione di energia elettrica e da una riduzione di quelli relativi alla produzione di energia rinnovabile e alle attività relative ai rifiuti e all’acqua rispetto ai piani precedenti. Il rating di Moody’s riflette inoltre positivamente l’impegno di A2A per un solido rating investment grade, che Moody’s interpreta almeno come l’attuale livello di rating, ed è coerente con il track record di A2A nel fornire parametri finanziari superiori al livello minimo richiesto per il rating attuale. LEGGI TUTTO