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    Open banking, la startup TrueLayer (fondata da italiani) diventa unicorno

    (Teleborsa) – TrueLayer – startup fintech attiva nell’open banking e fondata da Francesco Simoneschi e Luca Martinetti – ha chiuso un nuovo round di investimento da 130 milioni di dollari, guidato dalla società di investimento americana Tiger Global Management e con la partecipazione di Stripe, azienda statunitense che fornisce piattaforme di pagamento. L’ultimo investimento dà all’azienda una valutazione post-money di oltre 1 miliardo di dollari, rendendola un “unicorno”.Fondata nel 2016 a Londra, TrueLayer è un provider di API (interfaccia di programmazione di un’applicazione) finanziari che permette di connettere i dati di istituti bancari in un sistema di open banking. I suoi clienti principali sono neo-banche, startup fintech e app di gestione patrimoniale, società di e-commerce e piattaforme di gioco. Finora nel 2021, TrueLayer ha elaborato miliardi di sterline in pagamenti e ha visto una crescita del 400% del volume mensile e dell’800% del valore mensile, mentre ha raddoppiato la propria base di clienti. Tra i suoi clienti ci sono società innovative come Freetrade, Revolut, Nutmeg, Cazoo, Anna e Stake.”Il business globale fa affidamento su sistemi obsoleti, costosi e non adatti all’era digitale – ha commentato il CEO Francesco Simoneschi – TrueLayer sta creando un nuovo mondo di pagamenti, che può offrire un’esperienza fondamentalmente più veloce, più sicura e più facile da usare, che migliora anche la conversione e offre maggiori entrate per i commercianti”. “Francesco e io abbiamo fondato TrueLayer con la convinzione che l’open banking avrebbe agito da catalizzatore per un cambiamento fondamentale nei servizi finanziari – ha aggiunto il CFO Luca Martinetti – Sono incredibilmente orgoglioso di come abbiamo costruito l’azienda, con particolare attenzione all’ingegneria di qualità e all’esperienza utente”.”Il passaggio a metodi di pagamento alternativi sta accelerando con la crescita globale del commercio online e riteniamo che TrueLayer svolgerà un ruolo centrale nel rendere questi metodi di pagamento più accessibili – ha affermato Alex Cook, partner di Tiger Global – Siamo entusiasti di collaborare con Francesco, Luca e il team TrueLayer poiché aiutano i clienti ad aumentare la conversione e continuano a far crescere la rete”. LEGGI TUTTO

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    Switcho, aumento di capitale da 2 milioni per l'app che alleggerisce le bollette

    (Teleborsa) – La startup italiana Switcho – che punta a diminuire le spese di luce, gas, internet e mobile dei suoi clienti – ha chiuso un aumento di capitale da 2 milioni di euro, con l’obiettivo di migliorare la propria tecnologia proprietaria, lanciare nuovi servizi e ampliare la propria customer base. L’algoritmo dell’app Switcho, grazie alla scansione delle bollette e alle informazioni inserite in fase di registrazione, legge le ultime spese dell’utente e verifica se esiste un’offerta più conveniente rispetto ai consumi attuali; la piattaforma gestisce poi tutta la burocrazia necessaria allo switch al posto dell’utente. Secondo dati della stessa società, nei primi 18 mesi Switcho ha inviato a più di 50 mila utenti proposte di risparmio per oltre 5 milioni di euro.A finanziare la startup fintech lanciata nel 2019 da Marco Tricarico, Redi Vyshka e Francesco Laffi è stato principalmente ALIcrowd (in veste di Lead Investor). Si tratta del primo ELTIF di venture capital istituito da Azimut Investments e gestito in delega da Azimut Libera Impresa SGR in partnership con Mamacrowd, piattaforma italiana per investimenti raccolti in Equity Crowdfunding. Al round hanno partecipato anche diversi investitori privati.”Siamo molto felici di poter annunciare questo aumento di capitale che porterà valore aggiunto nella nostra compagine sociale – ha commentato Marco Tricarico, CEO e co-founder di Switcho – Le nuove risorse saranno destinate soprattutto all’espansione del team e allo sviluppo tecnologico, che è il cuore del nostro business: inseriremo subito diverse risorse nei team marketing, tech e operation per poter potenziare il nostro prodotto e la nostra offerta, anche sui canali B2B”. LEGGI TUTTO

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    PayPal compra la giapponese Paidy e punta sul buy now-pay later

    (Teleborsa) – PayPal – società statunitense che offre servizi di pagamento digitale e di trasferimento di denaro – ha stretto un accordo per acquisire Paidy, società giapponese specializzata nel buy now-pay later, ovvero un modello di rateizzazione degli acquisti online su cui stanno puntando diversi colossi del fintech. La transazione, principalmente in contanti, vale circa 2,7 miliardi di dollari e permetterà a PayPal di crescere nel terzo mercato di e-commerce più grande al mondo.”Paidy ha aperto la strada all’acquisto ora-paga in seguito alle soluzioni su misura per il mercato giapponese ed è rapidamente cresciuto fino a diventare il servizio leader, sviluppando una considerevole piattaforma di consumatori e commercianti – ha affermato Peter Kenevan, head of Japan di PayPal – La combinazione del brand, delle capacità e del team di Paidy con l’esperienza, le risorse e la scala globale di PayPal creerà una solida base per accelerare il nostro slancio in questo mercato strategicamente importante”.I servizi di pagamento di Paidy consentono agli acquirenti giapponesi di effettuare acquisti online e di pagarli con rate mensili presso negozi convenzionati o tramite bonifico bancario. L’azienda utilizza una tecnologia proprietaria per valutare l’affidabilità creditizia, sottoscrivere transazioni e garantire il pagamento ai commercianti. Fatte salve le consuete condizioni di chiusura, l’acquisizione dovrebbe concludersi nel quarto trimestre del 2021. LEGGI TUTTO

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    Plus500 prevede entrate 2021 significativamente superiori a stime analisti

    (Teleborsa) – Plus500 – azienda fintech britannica che fornisce servizi di trading online – ha registrato un fatturato di 346,2 milioni di dollari nei primi sei mesi del 2021, che si confronta con i 564,2 milioni di dollari del primo semestre 2020 e i 308,3 milioni di dollari del secondo semestre 2020. Sul calo rispetto allo stesso periodo di un anno fa incide la normalizzazione dei volumi di trading, dopo i livelli alti registrati nei primi mesi di pandemia.L’EBITDA del primo semestre è stato di 187,6 milioni di dollari (361,8 milioni nel 1° semestre 2020 e 154,1 milioni nel 2° semestre 2020). La società ha attirato 136.980 nuovi clienti, mentre c’è stato un ulteriore incremento della base clienti attivi (che hanno effettuato almeno un’operazione con denaro reale durante il periodo) a 333.940 unità.La piattaforma di trading prevede che le entrate annuali saranno “significativamente superiori” alle stime degli analisti (pari a 476,7 milioni di dollari). Nel 2020 sono state pari a 872,5 milioni di dollari, mentre l’anno prima pari a 354,5 milioni di dollari.”La crescita futura sarà garantita attraverso investimenti organici continui nella nostra attività, nella nostra tecnologia e acquisizioni mirate per espandere ulteriormente la nostra offerta di CFD, lanciare nuovi prodotti di trading, introdurre nuovi prodotti finanziari e approfondire il coinvolgimento con i nostri clienti”, ha commentato il CEO David Zruia. LEGGI TUTTO

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    Visa acquisisce Currencycloud. Società valutata 700 milioni di sterline

    (Teleborsa) – Visa ha firmato un accordo definitivo per l’acquisizione di Currencycloud, società che consente a banche e fintech di fornire soluzioni di cambio innovative per i pagamenti transfrontalieri. Le due società collaboravano già e l’operazione valuta la società acquisita 700 milioni di sterline (circa 816 milioni di euro). Il corrispettivo, sottolinea una nota, sarà ridotto dal capitale di Currencycloud che Visa già possiede.La piattaforma basata su cloud di Currencycloud offre un’ampia gamma di API (procedure che servono per eseguire un dato compito) che consentono a banche e fornitori di servizi finanziari di offrire servizi di cambio valuta, incluse notifiche in tempo reale sulle transazioni in valuta estera, portafogli multivaluta e gestione di conti virtuali. Currencycloud, con base a Londra, ha quasi 500 clienti tra banche e società tech ed è attiva in oltre 180 Paesi.”I consumatori e le aziende si aspettano sempre più trasparenza, velocità e semplicità quando effettuano o ricevono pagamenti internazionali – ha affermato Colleen Ostrowski, Global Treasurer di Visa – Con l’acquisizione di Currencycloud possiamo supportare i nostri clienti e partner per ridurre ulteriormente i punti deboli dei pagamenti transfrontalieri e sviluppare grandi esperienze utente per i loro clienti”. LEGGI TUTTO

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    Satispay acquisisce AdvisorEat ed entra nel campo del welfare aziendale

    (Teleborsa) – Satispay, società italiana che ha sviluppato l’omonima app per pagamenti e trasferimenti di denaro, entra nel campo del welfare aziendale portando a termine la sua prima acquisizione. La società acquisita è AdvisorEat, startup italiana fondata nel 2017 da Stefano Travaglia che si rivolge a consulenti e professionisti del mondo corporate. L’app permette loro di selezionare ristoranti convenzionati e accumulare punti da convertire in gift card, voucher o donazioni benefiche.AdvisorEat ha convenzionato circa 800 ristoranti in oltre 40 province italiane. Tra questi ci sono ristoranti stellati, note firme gourmet (come Joia dello chef Pietro Leemann e Spazio Milano dello chef Niko Romito) e importanti gruppi della ristorazione quali Signorvino e i Red di Feltrinelli. La società comunica inoltre 16.000 iscritti all’app che lavorano per aziende italiane e multinazionali (come PwC, KPMG, Orrick, Boston Consulting Group e Simmon&Simmon).”Il settore della ristorazione, e del food in generale, rappresentano una parte considerevole dei nostri 180.000 esercenti e la prima categoria merceologica e da sempre guardiamo con interesse a servizi legati a questo ambito”, ha commentato Alberto Dalmasso, CEO di Satispay. Con l’acquisizione di AdvisorEat, ha aggiunto, c’è “la concreta possibilità di creare qualcosa di valore nel mondo del welfare aziendale, all’insegna della semplificazione, dell’user experience e della sostenibilità e convenienza per gli esercenti”. LEGGI TUTTO

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    Revolut, nuovo round di finanziamento: ora vale 33 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Revolut, società fintech britannica che offre servizi bancari come una carta di debito prepagata, cambio valuta, acquisto di criptovalute e pagamenti peer-to-peer, ha portato a termine un round di finanziamento di serie E da 800 milioni di dollari, che valuta la società 33 miliardi di dollari. L’investimento consentirà a Revolut di “portare avanti i suoi piani di crescita, in particolare la sua continua innovazione di prodotto volta a soddisfare le esigenze e le aspirazioni finanziarie quotidiane dei clienti” e vede l’ingresso tra gli investitori di due importantii player come SoftBank Vision Fund 2 e Tiger Global Management.La società conta su 15 milioni di clienti attivi (che compiono oltre 150 milioni di transazioni ogni mese), 500 mila aziende clienti, oltre 35 paesi supportati e oltre 28 valute in app. Il round annunciato oggi aumenta di sei volte la valutazione di Revolut rispetto all’ultimo round chiuso nel 2020 e la rende la startup britannica con la maggiore valutazione, superando i 15 miliardi di dollari di Checkout.com.”Gli investimenti di SoftBank e Tiger Global sono un endorsement della nostra missione di creare una super app finanziaria globale che consenta ai clienti di gestire tutte le loro esigenze finanziarie attraverso un’unica piattaforma – ha commentato Nikolay Storonsky, fondatore e CEO di Revolut – Questo round di finanziamento rende Revolut la fintech con la più alta valutazione in Regno Unito, a dimostrazione della fiducia degli investitori nelle nostre potenzialità di offrire prodotti che alzino il livello delle aspettative dei clienti in tutto il settore dei servizi finanziari.”Il tasso di innovazione di Revolut ha ridefinito il ruolo dei servizi finanziari, ponendo (Revolut, ndr) in prima linea nel nascente settore neobancario europeo. La base di utenti in rapida crescita dell’azienda riflette una domanda sostenuta per la suite di servizi in espansione di Revolut – ha dichiarato Karol Niewiadomski, senior investor di SoftBank Investment Advisers. “Riteniamo che la customer experience superiore offerta da Revolut e l’attenzione al rapido sviluppo del prodotto mettano l’azienda in una posizione forte per continuare a crescere sia nelle aree geografiche esistenti che in quelle nuove”, ha invece sottolineato Scott Shleifer, partner di Tiger Global. LEGGI TUTTO

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    Startup tech europee, valutazioni alle stelle: si tema la bolla

    (Teleborsa) – Da sempre un passo dietro il comparto americano, le startup europee del mondo tech hanno sperimentato un incremento significativo delle valutazioni nell’arco degli ultimi dodici mesi. L’esempio più significativo è Klarna, startup fintech svedese che fornisce servizi finanziari online, la quale a inizio giugno ha chiuso un nuovo round di finanziamento che l’ha valutata 45,6 miliardi di dollari. In grande ascesa sono anche Hopin (piattaforma per eventi online in diretta), che ha più che raddoppiato la propria valutazione in quattro mesi raccogliendo 5,65 miliardi di dollari a marzo, e la startup fintech britannica Revolut, la quale sta considerando un nuovo round che la valuterebbe oltre 20 miliardi di dollari (più del triplo della sua valutazione di 5,5 miliardi nel 2020).Queste impennate nelle valutazioni stanno preoccupando diversi esperti, i quali credono che questa fase di esuberanza non durerà ancora per tanto. “Alcune di queste valutazioni sono esorbitanti. Questo è stato il caso negli Stati Uniti per un certo numero di anni e ora l’Europa sta recuperando – ha detto a Bloomberg Erin Platts, responsabile per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa della Silicon Valley Bank – La velocità è ciò che mi spaventa un po’, anche più di alcuni numeri”. Dei 166 “unicorni” europei, ovvero le startup che hanno una valutazione di oltre un miliardo, 52 hanno infatti raggiunto questo status nell’ultimo anno, secondo un report di GP Bullhound.Un altro aspetto da considerare è che le valutazioni record assegnate alle startup dagli investitori privati spesso non si traducono in valutazioni altrettanto alte quando le aziende sbarcano poi in Borsa. In Europa, questo è stato il caso di Darktrace e Deliveroo negli scorsi mesi. La prima, società inglese specializzata nell’uso dell’intelligenza artificiale nella cybersecurity, ha iniziato le negoziazioni con un valore di mercato di 1,7 miliardi di sterline, ovvero la metà della valutazione che ci si aspettava prima dell’arrivo sul London Stock Exchange. La popolare società di food delivery ha invece perso il 26% nel suo primo giorno di negoziazione, dopo per altro aver rivisto al ribasso le stime per l’IPO. LEGGI TUTTO