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    USA, frena l'ISM manifatturiero a luglio oltre attese

    (Teleborsa) – L’attività manifatturiera americana frena anche a luglio. Lo indica l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 59,5 punti dai 60,6 di giugno. Il dato risulta inferiore alle attese degli analisti che stimavano un livello a 60,9 punti. L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, resta comunque oltre la soglia chiave di 50, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini cala a 64,9 da 66 punti, mentre quella sull’occupazione sale a 52,9 da 49,9 e la componente relativa ai prezzi si porta a 85,7 da 92,1. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte industriali in aumento a maggio

    (Teleborsa) – Crescono le scorte dell’industria in USA a maggio. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento dello 0,5% a 2.039,3 miliardi di dollari, come stimato dagli analisti e dopo il +0,1% del mese precedente. Su base annua si è registrato un aumento dell’1,3%. Nello stesso periodo le vendite sono scese dello 0,3% su base mensile attestandosi a 1.615,9 mld di dollari. Su anno si registra una variazione positiva del +28,7% rispetto ad aprile 2020. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,26. A maggio 2020 era pari all’1,55. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte. LEGGI TUTTO

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    Whirlpool, l'ad al tavolo Mise: al via la procedura di licenziamenti a Napoli

    (Teleborsa) – Al Ministero dello Sviluppo economico al via il tavolo sulla vertenza Whirlpool con sindacati e azienda. Alla riunione, coordinata dal sottosegretario Alessandra Todde, è presente l’amministratore delegato di Whirlpool per l’Italia, Luigi La Morgia, che ha comunicato la conferma della procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli. Dal primo luglio scatterebbero così i licenziamenti per i circa 350 lavoratori dello sito campano. “Dopo una lunga riflessione abbiamo deciso di avviare la procedura di licenziamento collettivo – ha dichiarato La Morgia – siamo consapevoli della nostra scelta, siamo il più grande investitore e produttore di elettrodomestici in Italia”. L’azienda avrebbe dunque deciso di non utilizzare le 13 settimane di cassa integrazione previste dall’avviso comune siglato da Confindustria e sindacati.La viceministra Todde ha dichiarato che per il sito Whirlpool di Napoli le 13 settimane di cassa integrazione sarebbero necessarie a garantire il rilancio tutelando i lavoratori. “Ripercorro anche io – ha detto – alcuni passaggi importanti. In questi mesi ho portato al tavolo una discontinuità importante, i sindacati hanno comunicato di essere pronti a considerare la possibilità della chiusura dello stabilimento da parte di Whirlpool, cosa che in passato non era mai avvenuta”. “Proprio per questo si è chiesto all’azienda di accettare la proroga della Cig di ulteriori 13 settimane, cosa che non significa allungare il brodo, ma dare la possibilità ad un percorso di rilancio portato avanti da noi e Invitalia di prendere forma – ha spiegato la viceministra – con un piano industriale alternativo e solido, fondamentale per non impoverire ulteriormente il territorio di Napoli garantendo la salvaguardia occupazionale”. Per Todde c’è “bisogno di tempo per irrobustire il percorso di reindustrializzazione, su cui stiamo lavorando quotidianamente. Quindi per l’azienda accettare la proroga della Cig, rinviando l’avvio della procedura di licenziamento, è una scelta che non pesa minimamente. Mentre per i lavoratori, per la città di Napoli e per il piano di rilancio su cui stiamo lavorando, fare questa scelta è assolutamente indispensabile”.La procedura di licenziamento collettivo “dal nostro punto di vista non deve essere una pregiudiziale” per l’individuazione di un’alternativa per il sito Whirlpool di Napoli. Ha aggiunto l’amministratore delegato di Whirlpool per l’Italia. “Nel caso in cui l’alternativa venisse individuata nei 75 giorni – ha affermato – siamo pronti a discuterne. Nell’ambito della procedura vogliamo confermare la nostra intenzione di prolungare la possibilità di accedere a un pacchetto di incentivazione, che già oggi stiamo offrendo nel piano sociale in essere e pari a 75mila euro a persona (per gli esodi, ndr), e in parte stiamo già eseguendo dando l’opportunità a persone che lavorano nel sito di Napoli di trasferirsi nel sito di Cassinetta”. “Confermiamo la nostra disponibilità proporre trasferimenti all’interno del gruppo”, ha sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Bank of Japan, prezzi produzione in linea con attese a giugno

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese i prezzi alla produzione, su base annua, in Giappone. Secondo la Bank of Japan, a giugno i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento del 5% su base annua, rispetto al +5,1% del mese precedente e al +4,7% atteso.Su base mensile, i prezzi all’industria hanno registrato una variazione positiva dello 0,6%, sotto il +0,8% di maggio ma in linea il consensus.I prezzi import hanno segnato un aumento del 2,3% su base mensile e del 28% su base tendenziale. I prezzi export sono saliti dell’1% su mese e dell’11,3% su anno. LEGGI TUTTO

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    Giappone, accelera la crescita degli ordini di macchinari nel settore privato

    (Teleborsa) – In aumento gli ordini di macchinari in Giappone a maggio, che beneficiano soprattutto dell’export. E’ quanto emerso dall’ultimo report dell’Istituto di Ricerca Economica e Sociale del Giappone (ESRI).Il totale degli ordinativi al settore privato segna una crescita dell’8,5% dopo il +3,7% riportato ad aprile. In salita anche gli ordini core, cioè al netto delle componenti più volatili, che segnano un +7,8% dopo il +0,6% precedente.Il dato complessivo che registra un aumento degli ordinativi del 9,8% dopo il +18,2% di aprile, beneficia soprattutto dell’aumento degli ordini dall’estero che salgono dell’11,4%, mentre quelli governativi mostrano una salita più contenuta, ovvero del 3,1%. LEGGI TUTTO

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    Confindustria, Bonomi: PNRR grande occasione, alleanza pubblico-privato unica via

    (Teleborsa) – Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, è tornato ad elogiare l’operato del presidente del Consiglio Mario Draghi. “Con il presidente del Consiglio è stato possibile in poche settimane raggiungere un serio compromesso sull’uscita graduale dallo stop generale dei licenziamenti per consentire finalmente alle imprese, con cassa integrazione guadagni a proprie spese, di avviare le riorganizzazioni, gli investimenti, la selezione di nuovi occupati che sono necessari alla ripresa. E protrarre la Covid Cig a carico integrale dello Stato solo per i settori più colpiti”, ha dichiarato Bonomi intervenendo all’assemblea di Confindustria di Bari e BAT.”Qualcuno ha montato per due mesi una campagna di forte pressione perché lo stop rimanesse generale per tutti, paventando due milioni di licenziati. Una cifra che non ha mai avuto alcun credibile fondamento”, ha aggiunto. “Con il governo Conte la nostra proposta di un grande Patto per l’Italia, purtroppo, non è stata accolta. Con Draghi la musica è cambiata e in fretta. Lo avete visto sulla vicenda dei licenziamenti”.Il presidente di Confindustria ha lamentato una scarsa attenzione in Italia nei confronti del mondo delle imprese. “Quasi nessuno nel nostro Paese è attento e generoso verso noi imprese – ha sottolineato – Perché mai nessuno si ricorda che la ‘ripresina’ del 2015-2018 l’abbiamo fatta solo noi della manifattura. Quando il Paese cresce è sempre merito degli altri, quando va male è un problema delle imprese italiane”. “Ora abbiamo di fronte a noi una grande sfida, quella del PNRR – ha affermato – da qui al 2026 c’è un’occasione imperdibile per il Paese, ma lo è due volte per il Mezzogiorno”.”Lo Stato da solo non ce la farà mai e, di sicuro, non ce la farà mai se gli esempi che ci ha dato sono quelli dell’Ilva e dell’Alitalia. In nove anni di commissariamento pubblico, continuano a rimandare soluzioni che oggi, invece, non sono più rinviabili”, ha infine sottolineato Bonomi sostenendo la “grande necessità di un’alleanza pubblico-privato, unica via da seguire se vogliamo mobilitare tutte le energie del nostro Paese”. LEGGI TUTTO

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    Germania, nuovo calo della produzione industriale a maggio

    (Teleborsa) – Dopo il calo di aprile, nuova contrazione per l’industria tedesca a maggio. Secondo l’Ufficio di statistica tedesco Destatis, la produzione industriale ha evidenziato un calo dello 0,3% dopo il -0,3% di aprile (dato rivisto da un preliminare di -1%). Il dato risulta peggiore delle stime degli analisti, che avevano previsto un aumento dello 0,5%. Su base annua si evidenzia una crescita del 17,3%, dal +27,6% precedente. Rispetto a febbraio 2020, il mese prima dell’imposizione delle restrizioni a causa della pandemia, la produzione a maggio 2021 è stata inferiore del 5% (dato corretto per la stagionalità e gli effetti del calendario).Il dato che esclude l’energia e le costruzioni registra una diminuzione dello 0,5%. La produzione di energia è diminuita del 2,1%, mentre quella nelle costruzioni è salita dell’1,3%. LEGGI TUTTO

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    Germania, calo inatteso degli ordinativi industriali a maggio

    (Teleborsa) – Diminuiscono inaspettatamente gli ordinativi all’industria in Germania nel mese di maggio. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica Destatis, si è registrato un calo degli ordinativi del 3,7%, mentre il consensus era per un aumento dell’1% dopo il +1,2% del mese precedente (rivisto da un preliminare di -0,2%). Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente gli ordinativi risultano in aumento del 54,3%. Rispetto a febbraio 2020, l’ultimo mese prima dell’imposizione delle restrizioni a causa della pandemia di coronavirus, i nuovi ordini di maggio 2021 sono superiori del 6,2% (dati aggiustati per gli effetti di calendario e destagionalizzati).Nel dettaglio, gli ordini domestici sono saliti dello 0,9% rispetto al mese precedente, mentre quelli esteri hanno registrato una flessione del 6,7%. LEGGI TUTTO