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    USA, si rafforzano i prezzi alla produzione di settembre

    (Teleborsa) – Si conferma sostenuta la crescita dei prezzi alla produzione USA a settembre. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono cresciuti dello 0,5% su mese rispetto al +0,7% del mese precedente e al +0,6% atteso degli analisti.Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento dell’8,6% leggermente sotto il consensus (+8,7%), ma in rafforzamento rispetto al 8,3% del mese precedente. I prezzi dei beni e servizi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, segnano un +0,2% su mese (+0,6% nella precedente rilevazione), mentre su anno registrano un +6,8%, maggiore del +6,2% precedente, ma inferiore al +7,1% atteso. LEGGI TUTTO

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    Siderurgia, Federacciai: nei primi 8 mesi dell'anno la produzione (+27%) torna ai livelli del 2018

    (Teleborsa) – Nei primi 8 mesi del 2021 l’industria siderurgica italiana ha prodotto 16,3 milioni di tonnellate di acciaio, un incremento superiore al 27% registrato negli stessi mesi del 2020 – anno fortemente condizionato dalla pandemia – ma anche il 6,1% maggiore rispetto al 2019, tornando ai livelli del 2018, anno particolarmente positivo per il settore. Sono i dati emersi nel corso dell’assemblea annuale di Federacciai che si è svolta oggi a Rho.”Oggi ci troviamo di fronte a una congiuntura positivi – è stato il commento del presidente dell’associazione, Alessandro Banzato –. I primi segnali di ripresa c’erano già stati nella seconda parte del 2020 e la situazione è migliorata quest’anno con una esplosione della domanda che ha trainato la crescita dei volumi a livello sia nazionale che internazionale. Quello che stiamo vivendo è un ciclo espansionistico su scala europea destinato a durare per qualche anno, un trend positivo che si rafforzerà ulteriormente soprattutto quando si tradurranno in cantieri e investimenti i fondi PNRR in Italia e negli altri Paesi europei”. Il presidente di Federacciai si è però detto preoccupato del caro energia registrato nel contesto internazionale: “Attenzione, le recenti impennate dei costi del gas e dell’energia elettrica potrebbero frenare, se non compromettere, il trend positivo dell’economia italiana ed europea. È un tema che mi preoccupa per lo sviluppo futuro”.A proposito di energia, l’associazione è tornata a lamentare i maggiori costi sostenuti in Italia dal settore siderurgico rispetto ai competitor europei. “In termini di strumenti tesi ad allineare i costi italiani a quelli europei, scontiamo invece un preoccupante ritardo per quanto riguarda la Compensazione dei costi indiretti ETS, misura prevista dall’ordinamento europeo e già applicata da almeno uno o due anni da Germania, Francia, Spagna, Belgio e Lussemburgo. Con una decisione del 9 luglio scorso la DG Competition della Commissione europea ha approvato il piano presentato dal Governo italiano, ma ad oggi non abbiamo ancora avuto notizie della sua attuazione – ha sottolineato Banzato – Ai rappresentanti del Governo segnaliamo pertanto l’urgenza di arrivare in tempi brevissimi all’adozione della misura anche perché, come accennato, rispetto ai nostri principali concorrenti, siamo già in ritardo di diversi anni”.Nel corso dell’assemblea sono stati presentati anche i dati relativi alla produzione di acciaio nel mondo tra agosto e gennaio. Nei primi 8 mesi del 2021 l’output globale di acciaio è cresciuto del 10,6%: gli aumenti più significativi sono stati registrati in India (+25,6%), Brasile (+20,9%), Stati Uniti (+19,5%), Turchia (+16,7%) e Giappone (+17,0%). Nel 2020 la Cina ha prodotto 1 miliardo di tonnellate di acciaio, il 56,7% della produzione mondiale (1,878 miliardi) e la sua escalation è stata rapida e costante passando nel giro di 15 anni dal 15% al 50% della produzione mondiale. La nuova geografia dell’acciaio vede dunque la posizione preminente della Cina e l’avanzare di India, Turchia e Iran, Paesi emergenti che hanno una spiccata vocazione alle esportazioni, dato anche il tenore dei consumi interni e una attenzione alle problematiche di sostenibilità ambientale e sociale non paragonabili a quelli europei, segnala Federacciai. “È pertanto facilmente comprensibile – ha sottolineato Banzato – che la tendenza in atto in Europa, il Green Deal, potrebbe generare asimmetrie competitive che, se non gestite in tempo, porterebbero alla sparizione della siderurgia continentale o alla progressiva delocalizzazione della stessa in aree del mondo soggette a meno vincoli”. Il presidente di Federacciai ha quindi sostenuto la necessità “di misure di difesa e sostegno che consentano alla siderurgia europea non solo di sopravvivere, ma anche di mantenere quelle marginalità che occorrono per continuare a investire e raggiungere gli ambiziosi obiettivi dati”, oltre ad “azioni di politica industriale che accompagnino, a condizioni competitive salvaguardate, gli ambiziosi obiettivi che la transizione energetica sta già ponendo”. LEGGI TUTTO

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    Germania, brusca battuta d'arresto per gli ordini industriali

    (Teleborsa) – Scendono più del previsto gli ordinativi all’industria in Germania nel mese di agosto. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica Destatis, si è registrato un calo degli ordinativi del 7,7%, mentre il consensus era per una discesa del 2,1% dopo il +4,9% del mese precedente (rivisto da un preliminare +3,4%). Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente gli ordinativi risultano in aumento dell’11,7% contro il precedente +26,1% (dato rivisto da +24,4%). LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale confermata in calo a luglio

    (Teleborsa) – In linea con le aspettative la produzione delle fabbriche giapponesi a luglio. Secondo la stima definitiva del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice destagionalizzato della produzione industriale è sceso dell’1,5%, confermando quanto indicato dalla stima preliminare e dal consensus. Nel mese precedente l’attività industriale aveva registrato un aumento del 6,5%. Su base annuale il dato non destagionalizzato della produzione è in aumento dell’11,6%. La capacità di utilizzo segna una variazione di -3,4% dal +6,2% precedente. Le consegne registrano un -0,3% e le scorte un -0,7 su base mensile. La ratio scorte/vendite evidenzia una variazione del +1%. LEGGI TUTTO

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    Spagna, frenano i prezzi di fabbrica a luglio

    (Teleborsa) – Frenano i prezzi alla produzione in Spagna a luglio. Secondo l’ufficio statistico spagnolo INE, la variazione tendenziale mostra un incremento del 15,3% che segue il +15,4% di giugno. Su base mensile si registra un aumento dell’1,7% dopo il +2,2% precedente.L’indice depurato della componente energetica registra un aumento del 7,9% tendenziale dopo il +7,5% rilevato in precedenza. LEGGI TUTTO

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    USA, crescita scorte industriali giugno in linea con attese

    (Teleborsa) – Crescono le scorte dell’industria in USA a giugno. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento dello 0,8% a 2.057,4 miliardi di dollari, come stimato dagli analisti e dopo il +0,6% del mese precedente. Su base annua si è registrato un aumento del 6,6%. Nello stesso periodo le vendite sono salite dell’1,4% su base mensile attestandosi a 1.640,8 mld di dollari. Su anno si registra una variazione positiva del +19,9% rispetto a giugno 2020. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,25. A giugno 2020 era pari all’1,41. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte ingrosso stabili a giugno

    (Teleborsa) – Crescono ancora le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di giugno, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato una variazione positiva dell’1,1% a 717,6 mld di dollari come il mese precedente. Su base annua si conferma una salita del 10,5%. Nello stesso periodo le vendite sono salite del 2% su base mensile a 588,1 mld di dollari, rispetto al +0,8% precedente e delle stime degli analisti. Su anno si è registrato un incremento del 27,5%. La ratio scorte/vendite è pari all’1,22 contro l’1,41 di un anno prima. LEGGI TUTTO

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    Germania, ordini industria crescono oltre attese a giugno

    (Teleborsa) – Crescono più del previsto gli ordinativi all’industria in Germania nel mese di giugno. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica Destatis, si è registrato un aumento degli ordinativi del 4,1%, mentre il consensus era per una salita dell’1,9% dopo il -3,2% del mese precedente (rivisto da un preliminare -3,7%). Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente gli ordinativi risultano in aumento del 26,2%.Rispetto a febbraio 2020, l’ultimo mese prima dell’imposizione delle restrizioni a causa della pandemia di coronavirus, i nuovi ordini di giugno 2021 sono superiori dell’11,2% (dati aggiustati per gli effetti di calendario e destagionalizzati).Nel dettaglio, gli ordini domestici sono saliti del 9,6% rispetto al mese precedente, mentre quelli esteri hanno registrato una crescita dello 0,4%. LEGGI TUTTO