More stories

  • in

    Turchia, Erdogan vince per la terza volta alle elezioni

    (Teleborsa) – Terzo mandato da Presidente per Recep Tayyip Erdogan, che è stato eletto pr la terza volta alla guida della Repubblica turca superando anche il primato dello storico Ataturk di cui quest’anno cade anche il centenario. Elezioni un po’ amare per il leader turco, che ha vinto con una maggioranza del 52%, come nelle precedenti elezioni, ma per la prima volta ha dovuto affrontare lo spettro del ballottaggio, che ha attestato il concorrente Kemal Kilicdaroglu al 47,9% .”La nostra gente ci ha dato ancora fiducia, sarà il secolo della Turchia”, ha dichiarato Erdogan dopo la vittoria, consapevole che da domani ci saranno molte sfide da affrontare, con un Paese diviso a metà ed un’opposizione che incalza. Fra i temi più urgenti l’iperinflazione che si è attestata al 43% lo scorso anno, ma anche la debolezza della lira turca contro il dollaro e, sul fronte politico e sociale, la questione dei 4 milioni di migranti siriani giunti in Turchia nell’ultimo decennio. “Continueremo la lotta, la nostra marcia continua”, ha replicato lo sfidante Kilicdaroglu, facendo appello alla libertà ed alla democrazia in contrasto con un regime autoritario. Dopo la vittoria, Erdogan non terrà il suo discorso presso la sede del suo partito, l’AKP di Ankara, come da tradizione, ma parlerà dal palazzo presidenziale nella Capitale.Sono già arrivate le congratulazioni per Erdogan dal Presidente americano Joe Biden, da quello francese Emmanuel Macron e dalla Presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni. LEGGI TUTTO

  • in

    Nuovi aiuti a Kiev e sanzioni contro Mosca: la mossa dell’Ungheria

    (Teleborsa) – Il veto posto dall’Ungheria stoppa l’ottava tranche del rimborso degli aiuti militari a Kiev nel quadro dello European Peace Facility. Al Consiglio degli Affari Esteri, i ministri europei, infatti, non trovano l’intesa per erogare la tranche del valore di 500 milioni per le armi destinate all’Ucraina.Budapest avrebbe preteso “garanzie” che l’Epf mantenga in futuro il suo orizzonte “globale” e non sia unicamente utilizzato per armare Kiev. L’Epf rimborsa gli Stati membri – di norma al 50% ma non c’è uno standard fisso – che hanno donato materiale bellico all’Ucraina.Ungheria, dunque, pronta a bloccare qualsiasi nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia a meno che Kiev non rimuova la banca ungherese Otp dalla sua lista di sponsor di guerra, aveva fatto sapere il ministro degli Esteri di Budapest Peter Szijjarto. “Non possiamo dare il via libera finché Otp rimane nella lista nera”, ha dichiarato Szijjarto, aggiungendo che “lo stesso vale anche per le sanzioni”. “Congelato” anche l’undicesimo pacchetto di sanziono: fra i 27 si sono resi, infatti, necessari “ulteriori approfondimenti”. La palla passerà ora al prossimo comitato dei rappresentanti permanenti, fissato per mercoledì prossimo.”Sugli F16 decideremo tutti insieme, con i partner europei e con la Nato. Non avendo l’Italia in dotazione F16 non ne può fornire, ma lavoreremo per prendere una decisione comune con gli alleati”. Aveva detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani all’uscita dall’incontro con la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.Roma però dovrebbe far parte della coalizione dei jet F-16 per l’Ucraina sostenuta da Joe Biden al G7 di Hiroshima. La Premier Giorgia Meloni, prima di lasciare il G7 giapponese ha lanciato qualche indizio: “La valutazione da fare insieme agli alleati è quella di un eventuale addestramento dei piloti ucraini, ma è una decisione che non abbiamo preso e che si sta discutendo con gli alleati”. LEGGI TUTTO

  • in

    G7, nuove sanzioni contro Mosca: colpiti anche i diamanti

    (Teleborsa) – Il G7 concorda nuove sanzioni contro Mosca per “fiaccare la macchina da guerra della Russia”. In particolare, al fine di ridurre le entrate della Russia, è finito nel mirino l’export di diamanti: a tale scopo, “continueremo a lavorare a stretto contatto per limitare il commercio e l’uso di diamanti estratti, lavorati o prodotti in Russia, impegnandoci con partner chiave al fine di garantire l’efficacia dell’attuazione di misure restrittive coordinate, anche attraverso tecnologie di tracciamento”.La decisione si affianca a quella annunciata dal Regno Unito che ha annunciato a sua volta sanzioni contro il settore minerario russo, prendendo di mira le importazioni di alluminio, diamanti, rame e nichel nel tentativo di limitare la capacità di Mosca di finanziare la sua guerra in Ucraina. “Come mostrano le sanzioni annunciate, il G7 rimane unito di fronte alla minaccia della Russia e fermo nel suo sostegno” a Kiev, ha detto il premier britannico Rishi Sunak. Dal G7 è arrivata anche l’esortazione alla Russia a porre fine “alla sua aggressione in corso e a ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente le sue truppe e il suo equipaggiamento militare dall’intero territorio dell’Ucraina”. L’aggressione contro l’Ucraina, si legge in una nota dei leader del Sette Grandi riuniti a Hiroshima, “costituisce una violazione del diritto internazionale, in particolare della Carta dell’Onu”. Mentre, “una pace giusta non può essere realizzata senza il ritiro completo e incondizionato di truppe e attrezzature militari russe”. Condanna, inoltre, “per la retorica nucleare irresponsabile della Russia”. LEGGI TUTTO

  • in

    G7 Giappone, Meloni a Kishida: “Fondamentale lavorare insieme per la sicurezza”

    (Teleborsa) – Hiroshima blindata alla vigilia del G7, che si apre ufficialmente domani: la città è pronta a ricevere i leader dei 7 e dei numerosi paesi invitati dal padrone di casa, il primo ministro giapponese Fumio Kishida. Già da ieri elicotteri sorvolano la città e la polizia presidia le strade e i punti nevralgici, a partire dal Peace Memorial Mueseum in ricordo della tragedia del 6 agosto 1945, davanti al quale da ieri si susseguono proteste, comunque contenute, contro il vertice.”Grazie davvero Fumio, sono molto contenta di essere qui, le mie congratulazioni per la determinazione e la serietà con cui stai gestendo il G7 in un anno sicuramente non facile”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in apertura del bilaterale con il primo ministro giapponese Fumio Kishida a Hiroshima. “Essendo l’Italia il prossimo presidente del G7 è fondamentale ancora di più che la nostra cooperazione sia molto stretta. Noi siamo due potenze regionali che hanno ruoli di responsabilità insieme agli leader del G7, in questa fase è fondamentale che noi lavoriamo insieme per la sicurezza, e per la sicurezza economica”, ha detto. “È mia ferma intenzione lavorare in stretta relazione con l’Italia in vista del G7 dell’anno prossimo”, ha detto il primo ministro giapponese Fumio Kishida, parlando con la premier Giorgia Meloni, prima del loro incontro bilaterale a Hiroshima .”Benvenuta in Giappone – ha detto ancora – sono molto lieto di poterti accogliere nella mia città. Nella mia visita a Roma abbiamo deciso di elevare i nostri rapporti a partenariato strategico. Desidero ulteriormente concretizzare questa relazione e al riguardo sono molto lieto che siano giunti a un’intesa i negoziati sulla collaborazione cinematografica”. Kishida ha anche espresso “le condoglianze per le vittime del maltempo in Emilia Romagna”.Intanto, anche il presidente americano Joe Biden è arrivato a Hiroshima in vista del summit. LEGGI TUTTO

  • in

    Tentato attacco Cremlino, sale tensione: bombe russe su Kiev

    (Teleborsa) – Nella notte attacchi aerei sono stati lanciati da forze russe su Kiev ed altre città ucraine, inclusa Odessa, senza (sembra almeno fino ad ora) provocare vittime. Esplosioni sono state udite anche a Zaporizhzhia, mentre gli allarmi aerei sono risuonati nelle regioni di Chernihiv, Sumy, Poltava, Kharkiv, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Odessa e in alcune aree della regione di Kirovograd.Gli attacchi russi di questa notte contro Kiev, come detto, non hanno provocato vittime o danni, ha reso noto su Telegram l’amministrazione della capitale ucraina. Da parte sua, il Comando Operativo Sud dell’Esercito ha affermato che su Odessa sono stati lanciati 15 droni, 12 dei quali sono stati distrutti e tre hanno colpito i dormitori di una scuola senza provocare feriti o vittime.In particolare, la Russia ha lanciato nella notte 24 droni kamikaze sull’Ucraina, di cui 18 sono stati distrutti: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica delle Forze Armate di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. Gli attacchi, ha precisato l’Aeronautica, sono stati effettuati dalle direzioni settentrionale e meridionale e sono stati lanciati dalla regione di Bryansk e dalla costa orientale del Mar d’Azov. Nella notte tra martedì e mercoledì, due droni avevano cercato di colpire la residenza del presidente russo nel Cremlino, ma Mosca ha affermato che le offensive lanciate nelle ultime ore non sono in risposta al presunto attacco alla capitale russa. Mosca però ha promesso che risponderà all’attacco al Cremlino quando lo riterrà necessario con le parole dell’Ambasciatore russo negli Usa, Anatoly Antonov, riporta la Tass. “Cosa farebbero gli americani – ha detto il diplomatico – se un drone colpisse la Casa Bianca, il Campidoglio o il Pentagono?. La risposta è ovvia per chiunque: la punizione sarebbe dura e inevitabile. La Russia risponderà a questo atto di terrorismo sconsiderato e arrogante. Risponderà quando lo riterrà necessario. Risponderà in base alle valutazioni della minaccia che Kiev ha creato per la leadership del nostro Paese”. Antonov ha anche definito i commenti dei funzionari di Washington “sorprendentemente cinici e assurdi”. LEGGI TUTTO

  • in

    25 aprile, Mattarella loda “impegno a tener viva la memoria”

    (Teleborsa) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lodato “l’impegno e la determinazione che le vostre associazioni impiegano ogni giorno per tener viva la memoria di un periodo tra i più drammatici della nostra storia contribuendo in ampia misura a far conoscere e non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà che permisero la liberazione dell’Italia dall’oppressione nazi-fascista” nel corso dell’incontro al Quirinale con una rappresentanza delle Associazioni combattentistiche e d’arma, nella ricorrenza del 78esimo anniversario della Liberazione. LEGGI TUTTO

  • in

    CdM, cade divieto export armi negli Emirati Arabi

    (Teleborsa) – Il governo Meloni conferma che non è più vietata l’esportazione di armi negli Emirati Arabi Uniti. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri che, come spiega il comunicato di Palazzo Chigi, “dopo aver ascoltato una dettagliata relazione del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, ha dato attuazione a quanto stabilito dal precedente Governo, e dunque attesta che l’esportazione di materiale d’armamento negli Emirati Arabi Uniti non ricade più tra i divieti stabiliti dall’art. 1, commi 5 e 6, della legge 9 luglio 1990, n. 185”. LEGGI TUTTO