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    Cy4gate, nuovi contratti da 1,3 milioni di euro per fornitura di soluzioni tecnologiche

    (Teleborsa) – Cy4gate, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel mercato cyber intelligence e security, player nazionale ed europeo della cyber security e cyber intelligence, ha annunciato la sottoscrizione di nuovi contratti del valore complessivo di circa 1,3 milioni di euro, per la fornitura di soluzioni tecnologiche avanzate.Le forniture previste comprendono sia licenze software che servizi professionali ad alto valore aggiunto, finalizzati all’attivazione, personalizzazione e piena valorizzazione delle tecnologie implementate. Tra le soluzioni oggetto dei contratti spicca il modern SIEM RTA, in particolare nella sua declinazione verticale per l’OT Security, pensata per il monitoraggio e la protezione di ambienti industriali e infrastrutture critiche.”I clienti ci riconoscono la capacità di fornire soluzioni avanzate in linea con i più alti standard tecnologici nonché una customer intimacy che agevola l’integrazione di prodotti legacy con i nuovi prodotti che l’azienda propone per la sicurezza digitale e per la valorizzazione strategica del dato – ha commentato l’AD Emanuele Galtieri – Operiamo in un contesto in cui la tempestività delle decisioni e la protezione delle infrastrutture critiche sono diventati fattori essenziali di resilienza e competitività. Siamo orgogliosi di contribuire, con le nostre tecnologie e competenze, a supportare imprese e istituzioni nel rafforzare la propria postura cyber e affrontare con efficacia un panorama di minacce in continua evoluzione”. LEGGI TUTTO

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    Xiaomi, fatturato supera 100 miliardi di RMB per secondo trimestre consecutivo

    (Teleborsa) – Il colosso cinese della tecnologia Xiaomi ha chiuso il primo trimestre 2025 con un fatturato superiore a 100 miliardi di RMB per il secondo trimestre consecutivo, con un utile netto rettificato che ha superato per la prima volta i 10 miliardi di RMB. I risultati hanno superato le aspettative del mercato, con un fatturato del primo trimestre pari a 111,3 miliardi di RMB (circa 13,6 miliardi di euro), in crescita del 47,4% su base annua. L’utile netto rettificato ha raggiunto i 10,7 miliardi di RMB (circa 1,3 miliardi di euro), in crescita del 64,5% su base annua.Durante il trimestre, tutti i segmenti di business hanno registrato una solida crescita. Il fatturato degli smartphone è cresciuto dell’8,9% su base annua, raggiungendo i 50,6 miliardi di RMB; il fatturato dei prodotti IoT e lifestyle è aumentato del 58,7% su base annua, raggiungendo i 32,3 miliardi di RMB, con le spedizioni di lavatrici e frigoriferi che hanno raggiunto livelli record, mentre le spedizioni di condizionatori hanno resistito alle avversità, con un aumento di oltre il 65,0% su base annua. Il fatturato derivante da veicoli elettrici (EV), intelligenza artificiale e altre nuove iniziative ha raggiunto i 18,6 miliardi di RMB.Scendendo nei dettagli, il fatturato di Xiaomi derivante dagli smartphone è aumentato dell’8,9% su base annua, raggiungendo i 50,6 miliardi di RMB. Le spedizioni globali di smartphone hanno raggiunto i 41,8 milioni di unità, registrando una crescita su base annua per sette trimestri consecutivi.Le consegne della serie Xiaomi SU7 sono aumentate costantemente, con 75.869 veicoli consegnati durante il trimestre. Il gruppo continuerà ad aumentare la produzione e si impegnerà a raggiungere l’obiettivo di consegnare 350.000 veicoli per l’intero anno 2025. LEGGI TUTTO

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    Gen Z e Millenial sanno perfettamente come usare l’intelligenza artificiale

    (Teleborsa) – L’uso della intelligenza artificiale è diventata la normalità per la Gen Z (nati tra il 1997 e il 2012) ed i Millennial (nati tra il 1981 e il 1996) italiani, mentre la preoccupazione per i nuovi conflitti supera il timore per la disoccupazione, entrando nella top 3 delle grandi questioni globali da affrontare insieme al caro vita e al cambiamento climatico. Sono questi alcuni dei trend che emergono dalla quattordicesima edizione della Gen Z e Millennial Survey, lo studio globale di Deloitte condotto su oltre 23 mila Gen Z e Millennial di 44 Paesi in tutto il mondo: Il costo della vita rimane la prima preoccupazione sia per la Gen Z italiana (37%) che per i Millennial (39%). Circa 6 giovani su 10 dichiarano di vivere di stipendio in stipendio e temono che non arriveranno mai a percepire una pensione di anzianità (soprattutto per sfiducia verso il sistema di welfare). La protezione dell’ambiente è indicata come seconda grande questione dal 28% dei Gen Z e dal 25% dei Millennial. In terza posizione, invece, emerge il timore per i conflitti in corso.Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie, i nativi digitali si dimostrano molto aperti alle novità tecnologiche legate all’AI e alla GenAI. In Italia, infatti, sia i Gen Z che i Millennial intervistati dichiarano di utilizzare comunemente l’AIper la creazione di contenuti e l’analisi dei dati. Così, il 73% della Gen Z e il 73% dei Millennial italiani afferma che l’intelligenza artificiale ha liberato tempo e ha migliorato il work-life balance. Il 71% della Gen Z e il 76% dei Millennial italiani pensa che la GenAI abbia migliorato la qualità del proprio lavoro. Consapevole degli enormi cambiamenti in corso, il 62% della Gen Z e il 67% dei Millennial sta già considerando opportunità di lavoro meno vulnerabili all’automazione, mentre il 55% dei Millennial e il 61% dei Gen Z pensa che l’AI potrebbe comportare una riduzione dei posti di lavoro.Se l’intelligenza artificiale spaventa sotto alcuni aspetti le generazioni oggetto dello studio, dall’altro i nati tra il 1981 ed il 2012 sembrano aver compreso perfettamente quali sono le potenzialità di questo strumento: i giovani italiani utilizzano la GenAI per la creazione di contenuti (39% Gen Z, 37% Millennial), per l’analisi dei dati (36% Gen Z, 39% Millennial), per il project management (33% Gen Z, 30% Millennial), per lo sviluppo di software (31% Gen Z, 30% Millennial), per il design e la creatività (27% Gen Z, 24% Millennial), per la formazione (26% Gen Z, 28% Millennial) e per il supporto clienti (25% Gen Z, 25% Millennial). Una evidenza molto incoraggiante, contraria al trend dei “colleghi” più anziani che dimostrano di vivere i numerosi AI Agent (come Gemini o Copilot) come dei motori di ricerca più versatili e comprensibili.Dalla ricerca emerge infine che la Gen Z, a livello globale, dà priorità alle opportunità di crescita professionale e di formazione nella scelta di un datore di lavoro, mentre solo il 6% aspira a ricoprire posizioni dirigenziali di alto livello. Rimane importante l’attenzione al work-life balance e alla salute mentale, che sono due delle grandi eredità del periodo pandemico ritenute imprescindibili dai più giovani.Rimane anche un forte interesse per l’ambiente: Il 73% dei Gen Z e il 68% dei Millennial intervistati in Italia, rispetto al 65% della Gen Z e al 63% dei Millennial a livello globale, affermano di essersi sentiti preoccupati per l’impatto ambientale. Per proteggere il pianeta, quindi, Gen Z e Millennial italiani sono disposti ad agire concretamente, anche acquistando un veicolo elettrico, migliorando propria casa per renderla più sostenibile e limitando gli sprechi idrici e alimentari. La sostenibilità è inoltre fondamentale per il 33% dei Gen Z e il 25% dei Millennial nelle proprie scelte di acquisto, mentre il 14% Gen Z e il 10% Millennial ha lasciato il proprio lavoro perché preoccupato dal suo impatto ambientale.”I Gen Z e i millennial di tutto il mondo hanno iniziato il loro percorso professionale all’ombra di una pandemia globale e di una crisi finanziaria – eventi che, chiaramente, hanno plasmato le loro aspettative sul lavoro e le loro priorità nella vita”, spiega Paolo Galletti, People & Purpose Leader di Deloitte Italia. “Attenti alle novità tecnologiche, Gen Z e Millennial stanno anche rivalutando le competenze di cui hanno bisogno per il mondo del lavoro di domani, consapevoli del grande impatto potenziale che l’AI e la GenAI potrebbero avere in futuro”.(Foto: Applicazione di AI e VR per il design) LEGGI TUTTO

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    Sicurezza, da ENEA e NATO tecnologie innovative contro le minacce CBRN

    (Teleborsa) – Rilevare minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN) da remoto e in tempo reale grazie a sensori quantistici di nuova generazione che permettono misurazioni più precise, affidabili e basate su un minor numero di risorse rispetto ai sensori tradizionali. Sono alcuni dei risultati del progetto HADES, coordinato da ENEA e finanziato dal programma “Science for Peace and Security” (SPS) della NATO cui hanno partecipato la NATO Defense College Foundation, le Università degli Studi di Roma Tre e di Ginevra e le aziende Nucleco e Inov8 System.In particolare, ENEA ha sviluppato uno spettrometro quantistico, cioè un dispositivo innovativo in grado di localizzare, caratterizzare ed effettuare misurazioni su fotoni che non hanno mai interagito con il target, identificando le proprietà di varie potenziali minacce nell’infrarosso, tra cui liquidi e gas nocivi. Rispetto ai sensori tradizionali i sensori quantistici hanno dimostrato vantaggi significativi come misurazioni più precise, anche con bassi flussi di radiazione e con piccole quantità di campione.La ricerca condotta e i risultati ottenuti aprono nuove prospettive nella identificazione e localizzazione da remoto di potenziali minacce nel settore della difesa ma anche per una vasta gamma di applicazioni in diversi segmenti industriali: dal settore medico, alla chimica-farmaceutica, dall’energia fino a trasporti e Spazio.”Le scienze e le tecnologie quantistiche sono uno dei campi di ricerca più promettenti a livello internazionale soprattutto nel settore security, dove abbiamo lavorato anche all’elaborazione di una roadmap per il Quantum Sensing – evidenzia Andrea Chiuri del Laboratorio di Diagnostica e Metrologia dell’ENEA –. Inoltre, sfruttando in modo controllato le proprietà di particelle quantistiche come i fotoni è possibile realizzare sensori e strumenti di misura di varie grandezze fisiche con estrema accuratezza, utili anche in ambito biomedicale, grazie alla possibilità di lavorare anche con bassi flussi di radiazione e senza danneggiare il campione”.Nell’ambito del progetto sono stati anche effettuati dei test su target reali solidi, liquidi e gassosi, inclusi i Composti Organici Volatili (VOCs), ossia particolari composti chimici che evaporando nell’aria a temperatura ambiente, rappresentando una potenziale minaccia per l’uomo. La sperimentazione effettuata ha dimostrato la validità dell’approccio in termini di affidabilità, sensibilità, stabilità e precisione.Nel ruolo di utilizzatori finali sono stati coinvolti, oltre a Nucleco, Inov8 System e Nato Defence College Foundation, docenti afferenti alle Università degli Studi di Milano, Paderborn, Darmstadt e Berlino (Germania) e ricercatori dell’INRIM. LEGGI TUTTO

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    Energia, ENEA: “Nuova metodologia con AI per la previsione della produzione fotovoltaica”

    (Teleborsa) – Previsioni della produzione di energia fotovoltaica sempre più accurate grazie all’intelligenza artificiale (AI): è il risultato ottenuto da un gruppo di ricercatori ENEA che ha pubblicato lo studio sulla rivista scientifica Energies. “Abbiamo dimostrato l’efficacia del nostro approccio utilizzando i dati reali di produzione di un impianto fotovoltaico situato presso il Centro Ricerche ENEA di Portici (Napoli), dimostrando un netto miglioramento nella precisione delle previsioni di produzione fotovoltaica – spiega il coautore dello studio Amedeo Buonanno, ricercatore del Laboratorio ENEA Smart grid e reti energetiche presso il Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili –. Si tratta di un aspetto cruciale per limitare squilibri nella rete elettrica, per ottimizzare il funzionamento delle risorse di generazione, carico e stoccaggio e per ridurre i costi operativi”. Per raggiungere questo risultato, i modelli meteorologici che stimano la produzione di energia fotovoltaica sono stati abbinati a un algoritmo di apprendimento automatico (machine learning) che integra i dati storici di generazione, incrementando così l’accuratezza della previsione. Questa nuova metodologia ENEA per la previsione della generazione fotovoltaica offre notevoli vantaggi sia in termini di versatilità che di applicabilità. La sua generalità ne consente l’utilizzo in una vasta gamma di scenari, anche con ridotta disponibilità di dati come nel caso di nuove installazioni.”L’approccio che proponiamo – sottolinea Buonanno – si adatta efficacemente a impianti solari di diverse dimensioni, compresi quelli di piccola taglia installati nei condomini. Per questi ultimi, è possibile sviluppare un modello di previsione iniziale basato sulle caratteristiche tecniche dell’impianto (come potenza nominale e orientazione dei pannelli), che può essere successivamente perfezionato mediante tecniche di machine learning e l’utilizzo di dati storici di generazione. Una volta addestrati, i modelli che hanno mostrato i migliori risultati richiedono risorse computazionali relativamente limitate per generare previsioni accurate. Questa caratteristica ne facilita l’implementazione, ampliando considerevolmente le possibilità di applicazione pratica in diversi contesti operativi”. L’Italia ha fatto notevoli progressi nel settore delle energie rinnovabili, con una capacità installata di impianti fotovoltaici che ha superato i 30 GW nel 2023, segnando un incremento del 21% rispetto al 2022. Tuttavia, la variabilità della radiazione solare rappresenta ancora una delle principali sfide nella gestione della produzione di energia fotovoltaica.”Lo studio ENEA – spiega Maria Valenti, responsabile del Laboratorio ENEA Smart Grid e Reti Energetiche e referente del progetto MISSION – si inserisce all’interno del progetto MISSION che mira a sviluppare innovativi sistemi energetici integrati, ottimizzando l’interazione tra diverse fonti energetiche (rinnovabili e convenzionali) e vettori energetici (elettrico e termico). Attraverso una gestione intelligente e coordinata, basata sull’analisi della domanda e sulle previsioni di produzione, il progetto si propone di massimizzare l’efficienza complessiva e di migliorare la gestione operativa delle microreti energetiche, uno dei modelli più promettenti di trasformazione del sistema elettrico, accelerando così la transizione verso un futuro energetico più sostenibile”. LEGGI TUTTO

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    Ecomondo, ENEA presenta le biotecnologie per l’economia circolare

    (Teleborsa) – Alimenti funzionali da scarti agroalimentari, piante come biofabbrica per la produzione di farmaci ma anche biomolecole potenziate per curare gravi patologie. Sono alcune delle novità che ENEA propone da oggi a Ecomondo, con una presenza che comprende uno spazio espositivo (Hall SUD n. 301 A) e la partecipazione a un ampio programma di incontri su economia circolare e simbiosi industriale (Rimini, 5-8 novembre).”Quest’anno porteremo tanti esempi concreti di valorizzazione delle biorisorse, soprattutto nel campo della salute e dell’alimentazione, grazie alle biotecnologie che permettono il trattamento e il recupero delle risorse naturali. Inoltre, illustreremo gli strumenti che ENEA ha sviluppato a supporto della simbiosi industriale per la valorizzazione di scarti, sottoprodotti, acqua e reflui, in applicazione del concetto di economia circolare – spiega Claudia Brunori, direttrice del Dipartimento ENEA Sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei Sistemi Produttivi e Territoriali –. Il settore delle biotecnologie è in forte crescita – prosegue Brunori – come dimostrano gli ultimi dati del rapporto ENEA-Assobiotec che parlano di 13 mila addetti e di 750 aziende attive in Italia. Altro tema strategico per l’economia circolare, che portiamo anche quest’anno ad Ecomondo, è quello della simbiosi industriale che si configura come uno strumento potente di innovazione di sistema per la prevenzione dei rifiuti speciali. In questo ambito abbiamo sottoscritto un accordo di collaborazione con il MASE e avviato numerosi progetti che, finora, hanno coinvolto oltre 350 aziende, identificando 1800 potenziali sinergie basate sull’idea che i rifiuti o i sottoprodotti di un’azienda possono diventare risorse per un’altra, ottimizzando l’uso delle risorse disponibili e favorendo lo sviluppo di un sistema più efficiente e sostenibile”.In particolare, alla fiera di Ecomondo ENEA farà conoscere le tecnologie brevettate per l’estrazione da lieviti rossi della torularodina, un carotenoide con proprietà antitumorali, antinfiammatorie e antiossidanti, e per una più efficace produzione di apocarotenoidi sfruttando le potenzialità delle molecole responsabili del colore dello zafferano per importanti azioni di protezione delle strutture oculari. In aggiunta, saranno presentate le nuove soluzioni tecnologiche per potenziare l’efficacia delle biomolecole, tramite dispositivi prototipali che sfruttano i campi elettromagnetici per il trattamento di tumori.Con esempi di biotecnologie circolari sviluppate e utilizzate nei laboratori ENEA sarà possibile scoprire come le piante possano diventare biofabbriche per la produzione di farmaci (plant molecular farming) e come da sottoprodotti e scarti agroalimentari è possibile ricavare prodotti ad alto valore aggiunto per settori come la nutraceutica, la cosmeceutica e la farmaceutica.Inoltre, nello stand le aziende potranno approfondire la conoscenza della metodologia e degli strumenti messi a punto da ENEA per favorire percorsi di simbiosi industriale tra aziende dello stesso territorio facilitando lo sviluppo di sinergie, anche con l’utilizzo della piattaforma ENEA Symbiosis, e l’implementazione di soluzioni tecnologiche per l’interconnessione tra aree produttive, urbane e rurali.ì LEGGI TUTTO

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    AI, GenAI dati trasformano la finanza: l’evoluzione del settore secondo Crif

    (Teleborsa) – L’avvento dell’intelligenza artificiale sta trasformando tutti i settori industriali, rivoluzionando processi e modelli decisionali. Nel mercato finanziario l’integrazione di AI e dati di qualità apre nuove opportunità per migliorare la relazione con i clienti e ottimizzare le performance.Proprio dell’impatto dell’AI si è discusso all’annuale evento Tomorrow Speaks di CRIF, giunto alla sua 14esima edizione che quest’anno ha avuto come titolo “AI & CRIF Metadata: customer-centric finance”. Un’occasione dove 50 top manager di banche, compagnie di assicurazioni, associazioni di categoria, oltre che delle istituzioni e del mondo accademico, si sono confrontati su come queste tecnologie stiano trasformando la relazione con la clientela, sia retail che corporate.Durante l’evento tenutosi a Milano e in streaming digitale, CRIF ha raccolto le opinioni dei più importanti attori di mercato su come questi strumenti guideranno l’evoluzione dell’industria finanziaria nei prossimi anni. Al centro della discussione l’importanza e il ruolo dei dati, unici e di qualità, senza i quali l’intelligenza artificiale non potrebbe esistere. Si è discusso di come la digitalizzazione progressiva, dall’arrivo del web fino a oggi, abbia creato una ricchezza di dati che, grazie alle giuste tecnologie, modelli predittivi e algoritmi, permette all’AI di generare risultati senza precedenti.Il dibattito si è incentrato anche sul tema della gestione dei servizi alla clientela. Pur riconoscendo la riduzione dei costi come una priorità per il settore, la vera sfida a medio-lungo termine è rappresentata dalle opportunità che la combinazione tra dati e AI offre per migliorare la relazione con i clienti. L’obiettivo è rispondere in modo più efficace alle loro esigenze, contribuendo a migliorare ricavi e marginalità. CRIF – che può contare su un team di più di 300 esperti di AI e di oltre 1.500 professionisti ICT – ha delineato durante l’evento come l’AI generativa stia aprendo nuove prospettive e sfide nel settore finanziario, illustrando le applicazioni e i casi d’uso concreti già implementati per alcuni dei propri clienti.”Sono convinto che l’intelligenza artificiale – sottolinea Alessandro Foti, amministratore delegato di FinecoBank – rappresenti una grande opportunità, un trend destinato a influenzare approcci e strategie delle società nel settore finanziario. Come Fineco riteniamo che l’obiettivo dell’evoluzione tecnologica non sia l’innovazione fine a se stessa: l’IA può rappresentare un modo per essere più vicini ai nostri clienti e consulenti, ottenendo da parte loro una soddisfazione sempre più elevata”.”Il sistema bancario – dichiara Edoardo Ginevra, condirettore generale CFO di Banco BPM – è chiamato a confrontarsi con l’innovazione tecnologica a 360 gradi e già lo sta facendo da tempo migliorando, per esempio, la fruizione dei servizi da parte dei clienti con vantaggi che impattano sui costi, sulla qualità e sull’ambiente. Sulla base dell’esperienza Banco BPM penso all’Identità Digitale che favorisce l’interazione da remoto e sta riducendo in modo sensibile la carta per i contratti e le comunicazioni, all’utilizzo dell’Assistente Virtuale sulle APP per rendere più immediate le risposte ai clienti, richiedendo l’intervento degli operatori del contact center solo per eccezione, o al fatto che il 20% delle vendite avviene a distanza. L’Intelligenza Artificiale, in particolare quella generativa, è una nuova sfida che abbiamo colto allargandone le potenzialità in diversi ambiti di sviluppo e che cambia i modelli operativi e organizzativi ponendoci, al tempo stesso, davanti alla complessità della misurabilità dei dati e alla loro gestione. Come Gruppo, abbiamo inserito nel Piano Industriale le azioni che vogliamo intraprendere per governare questo trend cogliendone le potenzialità in termini di business e di miglioramento del servizio per i clienti”.”REVO si posiziona come un operatore unico nel suo genere nel panorama assicurativo italiano grazie all’adozione sperimentale di tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale in aree strategiche quali Sottoscrizione, Gestione Sinistri e Distribuzione. Con una mentalità digitale e una struttura flessibile, – afferma Alberto Minali, amministratore delegato di REVO Insurance – è nella nostra natura adattarci rapidamente alle sfide future. Nei prossimi mesi, continueremo a puntare sull’AI per migliorare la nostra efficienza operativa e creare nuove opportunità di business”.”Ho avuto la fortuna di vivere l’applicazione dell’intelligenza artificiale in settori diversi: quello finanziario e nell’industria della difesa. L’AI – dichiara Alessandro Profumo, presidente di Rialto Ventures – può essere un motore fenomenale a supporto dell’attività delle persone, ma bisogna sempre chiedersi con chiarezza: come si modifica il mio business grazie all’AI?”.”In Findomestic l’innovazione non è intesa come mero perseguimento dello sviluppo tecnologico. È un’attitudine, un processo culturale che – afferma Marco Tarantola, amministratore delegato e direttore generale di Findomestic Banca – ha come scopo quello di trovare soluzioni che siano in grado di migliorare la qualità e l’efficacia del lavoro dei nostri Partner e l’esperienza dei nostri Clienti. È questo l’approccio che condividiamo in Findomestic, verso l’AI nello specifico e verso le nuove tecnologie in generale. Si tratta di riconoscere ed identificare le potenzialità di questi nuovi strumenti e di massimizzarle per centrare l’obiettivo che guida tutte le nostre azioni: quello di essere al fianco dei nostri clienti nel modo più reattivo, innovativo e concreto possibile”.”Il settore finanziario, con la sua vasta mole di dati e la potenza dei sistemi informatici, – sottolinea Fabrizio Viola, chairman e founding partner di CAP Advisory – è uno dei più promettenti per l’adozione dell’intelligenza artificiale. Grazie all’open banking e alla PSD2, il panorama competitivo è stato profondamente ridisegnato, aprendo spazi soprattutto per i nuovi operatori fintech. L’AI sta rivoluzionando il settore, permettendo lo sviluppo di nuovi prodotti, il miglioramento della customer experience e una maggiore efficienza operativa grazie all’automazione dei processi, offrendo opportunità di crescita e innovazione senza precedenti”.Generative AI e la nuova era finanziaria “customer-centrica”La Generative AI offre la possibilità di potenziare la relazione tra clienti e aziende, rendendo più fluida e personalizzata la gestione delle loro esigenze e rivoluzionando così il settore finanziario. Questa tecnologia non solo migliora l’esperienza del cliente, rendendo l’interazione più semplice e intuitiva, ma riduce anche i tempi di attesa e alleggerisce il carico di lavoro sui team di supporto umano, ottimizzando la gestione delle risorse. Per fare solo un esempio in ambito bancario, tutte le attività legate ai processi di delibera, dalle analisi ex-ante alle valutazioni ex-post, possono ora essere reingegnerizzate, integrando al loro interno dei modelli linguistici in grado di preparare draft dei principali documenti e di rileggere le note prodotte dagli operatori per verificare che tutte le policy aziendali siano state rispettate.Un caso concreto presentato all’evento è l’applicazione sviluppata da CRIF con la Generative AI per la fase di istruttoria e origination dei finanziamenti alle imprese. Questo strumento automatizza l’analisi dei documenti aziendali, come bilanci e perizie immobiliari, trasformando l’estrazione manuale di KPI in un processo preciso ed efficiente. Un altro caso è l’innovativo tool di CRIF per i controlli di secondo livello nelle banche, che automatizza l’analisi dei dossier di affidamento, efficientando il processo attraverso una prevalutazione automatica che permette agli operatori di processare il 100% delle pratiche.Creare valore con dati e AI per famiglie e imprese L’AI tradizionale, con machine learning e algoritmi predittivi, è da tempo un alleato nel settore finanziario per valutare e monitorare la solvibilità dei clienti, retail e corporate, e potenziare gli indicatori Environmental, Social e Governance (ESG). Con le tecniche di machine learning CRIF ha già sviluppato modelli avanzati per valutare l’affidabilità delle imprese, la capacità di privati di sostenere finanziamenti, prevedere il rischio di abbandono dei clienti, analizzare la probabilità di incidenti in ambito assicurativo e monitorare il rischio di frodi in transazioni specifiche. Ad esempio, nell’ambito sempre più importante della sostenibilità e dei fattori ESG, CRIF elabora uno score automatico per ognuna delle oltre 5 milioni di aziende italiane, utilizzando più di 160 variabili provenienti da diverse fonti, per generare i tre indicatori principali (ambientale, sociale e di governance) e uno score sintetico finale. Un altro esempio riguarda la misurazione dei rischi fisici di un immobile, valutando l’esposizione a ben 28 rischi ambientali e poi calcolandone il possibile danno economico in caso di evento naturale. Questo mondo dei dati è il contesto in cui oggi trova declinazione l’AI Act, che formalizza i presidi di qualità, equità e governance per un uso responsabile dell’intelligenza artificiale. “Il settore finanziario sta attraversando una fase di trasformazione radicale, guidata dall’integrazione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e, oggi, con la Generative AI. Queste soluzioni, insieme con la potenza insostituibile dei dati, – dichiara Marco Colombo, Managing Director Finance Italy di CRIF – stanno rivoluzionando l’interazione con i clienti, rendendo i processi più fluidi, personalizzati e immediati, migliorando al contempo l’efficienza operativa. In CRIF, l’AI fa parte del nostro lavorare quotidiano da almeno 15 anni e oggi siano pionieri anche nella GenAI. Crediamo fermamente che il connubio tra AI e dati di alta qualità rappresenti una leva strategica non solo per ottimizzare la gestione del rischio ma anche per anticipare le esigenze di famiglie e imprese, creando così valore attraverso esperienze sempre più customer-centriche e portando benefici concreti in termini di redditività e di consolidamento della fiducia dei clienti”. LEGGI TUTTO

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    Cybertech Europe 2024, Olidata presenta appliance per intercettare minacce informatiche in 25 secondi

    (Teleborsa) – Olidata partecipa alla Cybertech Europe 2024 di Roma, l’esposizione dove verranno presentate soluzioni all’avanguardia alla presenza di alti funzionari governativi, Top Manager e leader del settore provenienti da tutto il mondo. Olidata presenta la sua nuova appliance per proteggere l’intero sistema Paese, dai grandi attori industriali alla PA. Una tecnologia sviluppata completamente in Italia, con server stanziati nel nostro Paese per non disperdere i dati sensibili: progettata con i più recenti modelli di intelligenza artificiale, la soluzione Olidata garantisce la sicurezza in tempo reale delle infrastrutture critiche e distribuite, oltre al monitoraggio costante dei canali hacker. Sarà possibile condividere rapidamente informazioni su minacce rilevate in rete, proteggendo live tutte le sedi dell’organizzazione posta sotto attacco (sia quella centrale che quelle periferiche, distribuendo a tutti i sistemi di protezione le informazioni cruciali per bloccare l’attacco in modo automatico).Quest’applicazione permetterà di fare rete tra tutti gli attori che la adotteranno e di rispondere alle minacce hacker in soli 25 secondi: ogni informazione verrà condivisa sul momento con tutte le organizzazioni che la installeranno, trasmettendo così tutte le nozioni necessarie a bloccare eventuali tentativi futuri di intrusione. Da questa condivisione, potrà nascere un’alliance virtuosa per l’Italia. Una tecnologia che consentirà di analizzare h24, 365 giorni all’anno, dark web e deep web, oltre a canali di messaggistica spesso utilizzati dalle organizzazioni cybercriminali. In questo modo, grazie a modelli di machine learning espressamente addestrati, si potrà verificare costantemente se organizzazioni hacker stanno progettando attacchi o divulgando informazioni sensibili per utilizzi illeciti.”Investiamo per dare il nostro contributo alla sicurezza del Paese. Dalla collaborazione pubblico-privato – dichiara Claudia Quadrino, amministratore delegato Olidata – possono nascere grandi opportunità per l’Italia e le nostre strategie vanno in questa direzione. Partecipare ad eventi come Cybertech Europe è per noi fondamentale, per fare network e stringere nuove sinergie”. LEGGI TUTTO