More stories

  • in

    UE accetta impegni di Renfe per concorrenza nella vendita di biglietti online

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha reso gli impegni di Renfe giuridicamente vincolanti ai sensi delle norme antitrust dell’Unione europea. Gli impegni rispondono alle preoccupazioni preliminari della Commissione in materia di concorrenza relative al rifiuto di Renfe, la compagnia ferroviaria pubblica della Spagna, di fornire tutti i suoi contenuti e dati in tempo reale relativi ai suoi servizi di trasporto ferroviario di passeggeri alle piattaforme di biglietteria rivali.Nell’aprile 2023, la Commissione ha avviato un’indagine formale sulla preoccupazione che Renfe potesse aver abusato della sua posizione dominante nel mercato spagnolo del trasporto ferroviario di passeggeri rifiutandosi di fornire alle piattaforme di biglietteria rivali: (i) il contenuto completo relativo alla sua gamma di biglietti, sconti e funzionalità; (ii) dati in tempo reale (pre-viaggio, durante il viaggio o post-viaggio) relativi ai suoi servizi di trasporto ferroviario di passeggeri.Per rispondere alle preoccupazioni preliminari della Commissione, Renfe ha offerto alcuni impegni, che sono stati testati tra il 26 giugno e l’8 agosto 2023. Alla luce dell’esito di questo test di mercato, Renfe ha modificato gli impegni inizialmente proposti.La Commissione ha ritenuto che gli impegni, come modificati, risponderebbero ai suoi dubbi preliminari in materia di concorrenza riguardo al presunto abuso di posizione dominante da parte di Renfe nel mercato spagnolo della distribuzione online di biglietti ferroviari per passeggeri. Ha pertanto deciso di renderli giuridicamente vincolanti per Renfe.”La decisione di oggi apre la concorrenza nei servizi di biglietteria ferroviaria online in Spagna – ha commentato la vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza – D’ora in poi, le piattaforme di biglietteria indipendenti avranno accesso a tutte le informazioni necessarie per innovare e competere efficacemente con i canali di distribuzione online di Renfe. Ciò è fondamentale per servizi ferroviari più convenienti e per promuovere mezzi di trasporto rispettosi dell’ambiente” LEGGI TUTTO

  • in

    Webuild, contratto da 4,7 miliardi di dollari in Arabia Saudita

    (Teleborsa) – Webuild, big italiano delle costruzioni e dell’ingegneria, si è aggiudicato un contratto del valore pari a 4,7 miliardi di dollari per un intervento infrastrutturale unico nel suo genere tra le montagne dell’Arabia Saudita, per creare in area desertica una località del futuro con dighe, un lago e opere architettoniche iconiche. La commissione è arrivata dal cliente NEOM per la meta sciistica di Trojena.Webuild realizzerà un sistema di tre dighe che alimenteranno il lago d’acqua dolce del complesso sciistico e innovative opere connesse. Per la realizzazione delle opere, si stima saranno impiegate oltre 10.000 persone, tra personale diretto e di terzi.Trojena e la sua regione ospiteranno i Giochi Asiatici Invernali 2029 e sono parte di Saudi Vision 2030, programma che punta ad incrementare la diversificazione economica del Regno Saudita.La diga principale sarà in calcestruzzo rullato e compattato (RCC), sarà alta 145 metri, lunga 475 metri, con un volume di circa 2,7 milioni di metri cubi. Anche la seconda diga sarà in RCC, mentre la terza sarà in roccia, con un volume di 4,3 milioni di metri cubi. Il lago artificiale coprirà una superficie di 1,5 chilometri quadrati, con un’isola riservata a immersioni botaniche e passeggiate.”Siamo lieti e veramente orgogliosi di aver vinto questo importante progetto in NEOM – ha commentato il CEO di Webuild, Pietro Salini – Il lago artificiale d’acqua dolce, lungo 2,8 chilometri, sarà una risorsa fondamentale nel piano di sviluppo di Trojena. Il progetto è destinato a diventare una meraviglia internazionale di ingegneria e crediamo che il nostro team abbia l’esperienza e la competenza maturati a livello globale per realizzare questa incredibile opera infrastrutturale”. LEGGI TUTTO

  • in

    Aspi: oltre 13mila punti luce a LED presso gli svincoli autostradali

    (Teleborsa) – Prosegue il piano di ammodernamento degli impianti di illuminazione della rete in gestione di Autostrade per l’Italia. Dopo aver interessato 450 gallerie, altri 13.500 punti luce a LED sostituiranno le tradizionali lampade a sodio presso gli svincoli autostradali. Grazie a un investimento di oltre 8 milioni di euro, Aspi prevede di completare questa nuova fase entro il 2024. Quest’innovazione consentirà di produrre un risparmio energetico di circa 2 GWh/anno, riducendo le emissioni di Co2 di oltre 520 tonnellate l’anno: l’equivalente del consumo annuale medio di un Comune di oltre 3mila abitanti. A parità di ore di funzionamento, si stima una riduzione dei consumi di energia elettrica per l’illuminazione degli svincoli pari in media al 25%. Inoltre, aumenterà il comfort visivo per i viaggiatori che ogni giorno percorrono la rete in gestione, garantendo una maggiore sicurezza alla guida. Aspi interverrà su tutte le nove Direzioni di Tronco della rete autostradale in gestione. A oggi gli interventi hanno riguardato cinque Direzioni di Tronco e sono già completate quelle di Pescara, Bari e Udine. Attualmente sono in corso gli interventi sulle Direzioni di Tronco di Bologna, Cassino e Fiano Romano. A oggi gli interventi già effettuati nell’ambito del piano sono oltre 150, per oltre 4.000 apparecchi led installati.Il “Piano sostituzione apparecchi di svincolo a Led” coinvolge Movyon e Tecne, società controllate del Gruppo Aspi e rientra all’interno del Programma Mercury, che ha l’obiettivo di valorizzare le infrastrutture esistenti nel segno della sostenibilità, ponendole a un livello tecnologico, digitale e funzionale all’avanguardia, così da offrire un viaggio sicuro e confortevole ai propri utenti.Recentemente Aspi ha sottoscritto la Carta degli impegni che definisce le strategie del Gruppo per l’adozione delle azioni e dei comportamenti sostenibili, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 ONU. LEGGI TUTTO

  • in

    SIXT acquisterà fino a 250.000 veicoli Stellantis per flotta di noleggio

    (Teleborsa) – SIXT, colosso tedesco del noleggio auto, e Stellantis, una delle principali case automobilistiche al mondo, hanno siglato un accordo multimiliardario in base al quale SIXT potrebbe acquistare fino a 250.000 veicoli per la sua flotta di noleggio in Europa e in Nord America nei prossimi tre anni. Le prime consegne avverranno già nel corso del primo trimestre del 2024 e proseguiranno durante l’anno, si legge in una nota.I clienti SIXT potranno beneficiare di un’ampia gamma di veicoli dei brand di Stellantis, tra cui Alfa Romeo, Chrysler, Citroen, Dodge, DS Automobiles, Fiat, Jeep, Lancia, Opel, Peugeot, Ram, Vauxhall e Maserati. La fornitura a SIXT comprenderà un’ampia gamma di segmenti, dalle city car ai SUV, ai furgoni e minivan (compresi quelli a 7 e 9 posti), oltre a una vasta scelta di tipologie di motorizzazione (inclusi i veicoli elettrici a batteria).Inoltre, Stellantis e SIXT valuteranno potenziali opportunità di partnership in altre aree del mondo, con il supporto di Mobilisights, la società di data as a service (DaaS) di Stellantis che fornisce e sviluppa pacchetti di dati per la creazione e la concessione in licenza di prodotti, applicazioni e servizi innovativi business-to-business che saranno messi a disposizione di SIXT.”Questo accordo rappresenta un ottimo banco di prova e ci permetterà di proseguire nella nostra trasformazione in un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile”, ha commentato Carlos Tavares, CEO di Stellantis. LEGGI TUTTO

  • in

    FNM acquista Viridis Energia per entrare nella produzione di energie rinnovabili

    (Teleborsa) – Il CdA di FNM, società quotata su Euronext Milan e attiva nella mobilità integrata in Lombardia, ha deliberato di accettare la proposta vincolante di Term Sheet per l’acquisto da parte di FNM di una quota dell’80% in Viridis Energia da Lagi Energia 2006 e HNF, che ne detengono il 66,7% e il 33,3% rispettivamente.Viridis è un produttore indipendente di energia elettrica con un portafoglio impianti costituito da circa 47 MW di impianti già operativi localizzati in Nord e Centro Italia (di cui 45 MW fotovoltaici e 2 MW a biogas), circa 7 MW di impianti fotovoltaici in costruzione, che si prevede entreranno in produzione entro i primi mesi del 2024, e 16 MW di impianti fotovoltaici ready to build. Con l’operazione FNM acquisisce inoltre una struttura operativa dotata di oltre 38 FTE (numero di risorse a tempo pieno).L’acquisizione della partecipazione di maggioranza in Viridis rappresenta un investimento industriale in asset già operativi capaci sin da subito di generare un cash flow positivo e che non modifica materialmente il valore complessivo dei capex previsti nel piano strategico.Il prezzo complessivo atteso che sarà corrisposto al closing è pari a 59,2 milioni di euro per l’acquisizione della quota dell’80% di Viridis ed include una quota a titolo di anticipo dell’Earn Out pattuito per lo sviluppo di un portafoglio di impianti, da realizzarsi entro 6 anni dal closing. I conti consolidati di Viridis riferiti al perimetro dell’operazione al 30 giugno 2023 presentano ricavi pari a 8,5 milioni di Euro, EBITDA di 4,9 milioni di euro e una Posizione Finanziaria Netta di 16,2 milioni di euro.La firma dell’offerta vincolante è attesa entro il 16 gennaio mentre l’esecuzione del contratto di compravendita, che sarà subordinata alle consuete attività di due diligence e alle condizioni sospensive tipiche di questo tipo di operazioni, è prevista entro il 19 febbraio 2024. LEGGI TUTTO

  • in

    FS Italiane, perfezionato riassetto infragruppo del ramo immobiliare

    (Teleborsa) – FS Italiane ha comunicato che si è perfezionata, nell’ambito del progetto di riassetto infragruppo della titolarità e gestione del patrimonio immobiliare del Gruppo FS non strumentale all’esercizio delle attività ferroviarie o di trasporto, l’assegnazione del ramo immobiliare di FS in favore di una società di nuova costituzione, interamente partecipata da FS, soggetta a direzione e coordinamento di FS Sistemi Urbani, Capogruppo di Settore del Polo Urbano, con la quale si fonderà entro i primi mesi dell’anno.Per effetto di tale operazione – che in ogni caso non determina variazioni del patrimonio netto di FS – il nuovo capitale sociale è pari a 38.579.767.278 euro. LEGGI TUTTO

  • in

    Anfia, ‘calo a doppia cifra per autocarri, veicoli trainati e bus’

    (Teleborsa) – Calo a doppia cifra nell’ultimo mese dell’anno, dopo il risultato positivo di novembre, sia per il comparto degli autocarri che per quello dei veicoli trainati. Nel dicembre del 2023 sono stati rilasciati 1.832 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-28,2% rispetto a dicembre 2022) e 870 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg (-32,3%), suddivisi in 95 rimorchi (-20,2%) e 775 semirimorchi (-33,6%). Nell’intero 2023 si contano 28.587 libretti di circolazione di nuovi autocarri, l’11,3% in più rispetto al 2022, e 15.536 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (-7,9% rispetto a gennaio-dicembre 2022), così ripartiti: 1.355 rimorchi (-2,1%) e 14.181 semirimorchi (-8,4%). Per gli autocarri, nell’intero 2023 tutte e quattro le aree geografiche mantengono una variazione positiva: +18% l’area Sud e Isole, +11% il Centro, +9,8% il Nord-Ovest e +6,7% il Nord-Est. A renderlo noto l’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica). LEGGI TUTTO

  • in

    Boeing, FAA annuncia verifiche sulla linea di produzione 737 max 9

    (Teleborsa) – Dopo che venerdì scorso il portellone posteriore di un aereo dell’Alaska Airlines è saltato, costringendo i piloti ad un atterraggio di emergenza, la Federal Aviation Administration ha annunciato oggi nuove e significative azioni per aumentare immediatamente la supervisione della produzione e della produzione Boeing. In seguito all’incidente la FAA ha disposto l’immediata messa a terra di circa 171 aerei Boeing 737-9 MAX e ha contestualmente avviato un’indagine sulla compagnia per determinare se Boeing non sia riuscita a garantire che i prodotti completati fossero conformi al progetto approvato e fossero in condizioni di funzionamento sicuro in conformità con le normative FAA. Nel dettaglio la FAA avvierà un audit che coinvolge la linea di produzione del Boeing 737-9 MAX e i suoi fornitori per valutare la conformità di Boeing alle procedure di qualità approvate. I risultati dell’analisi di audit della FAA determineranno se saranno necessari ulteriori audit.La FAA ha annunciato, inoltre, un maggiore monitoraggio degli eventi in servizio del Boeing 737-9 MAX; una valutazione dei rischi per la sicurezza legati all’autorità delegata e al controllo della qualità e un esame delle opzioni per spostare queste funzioni sotto entità terze indipendenti.”È tempo di riesaminare la delega di autorità e valutare eventuali rischi per la sicurezza associati – ha affermato l’amministratore della FAA Mike Whitaker –. La messa a terra del 737-9 e i molteplici problemi legati alla produzione identificati negli ultimi anni ci impongono di considerare ogni opzione per ridurre il rischio. La FAA sta esplorando l’utilizzo di una terza parte indipendente per supervisionare le ispezioni di Boeing e il suo sistema di qualità”.La rimessa in servizio del Boeing 737-9 MAX – assicura la FAA – avverrà solo dopo aver accertato la sicurezza del pubblico in volo. LEGGI TUTTO