14 Luglio 2020

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    Arera: 15 luglio webinar su Tari durante l'emergenza Covid

    (Teleborsa) – Analizzare le ultime novità in tema TARI, partendo dall’analisi dell’evoluzione del metodo tariffario sui rifiuti alla luce dei recenti provvedimenti approvati durante l’emergenza Covid-19. È questo l’obiettivo principale del webinar “Rifiuti: il metodo tariffario e i provvedimenti in fase Covid-19” organizzato da ARERA domani 15 luglio 2020 dalle ore 10.00.Il nuovo Metodo Tariffario di ARERA (MTR) è stato delineato nell’ottica di favorire l’adeguamento dei sistemi per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti agli obiettivi fissati dalle direttive europee, in applicazione del principio “chi inquina paga”, verso una visione che promuova lo sviluppo dell’economia circolare, spiega l’Autorità in una nota. Tutto questo tenendo conto delle necessità della finanza locale per la definizione della TARI e degli obiettivi di trasparenza e sviluppo delle infrastrutture.In questa fase di avvio della regolazione nel settore dei rifiuti, inoltre, l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha aggiunto una serie di difficoltà lungo il percorso intrapreso che, in prospettiva, potrebbero rappresentare un’occasione di ulteriore miglioramento della governance del settore rifiuti nel Paese.I lavori saranno aperti dal Presidente di ARERA, Stefano Besseghini, con la prima parte dell’evento che sarà dedicata al dibattito tra i rappresentanti del Parlamento e delle istituzioni, in particolare della Commissione Territorio del Senato, con il senatore Paolo Arrigoni, della Commissione ambiente della Camera, con l’onorevole Chiara Braga, e della Commissione di inchiesta sulle ecomafie, con l’onorevole Rossella Muroni.La seconda sessione, moderata dal giornalista Gianni Trovati (Sole 24 Ore), si aprirà con un intervento di Lorenzo Bardelli (direttore Divisione Ambiente ARERA) e, a seguire, vedrà la partecipazione di Andrea Ferri (ANCI), Marisa Abbondanzieri (ANEA), Dario Giardi (Confcommercio), Chicco Testa (Fise Assoambiente), Alessandro Della Valle (Confindustria Cisambiente), Filippo Brandolini (Utilitalia), Raffaele Cattaneo (Regione Lombardia). Previsto, infine, l’intervento del Vice Capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Andrea Baldanza. Le conclusioni saranno affidate al componente del Collegio di ARERA, Gianni Castelli. LEGGI TUTTO

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    Dirigenti scolastici, polemiche sul FUN per pagare gli stipendi. Udir conferma ricorsi al TAR

    (Teleborsa) – “Le polemiche intorno ai 13 milioni di euro recuperati per il FUN (Fondo Unico Nazionale ndr) sono francamente inutili perché negli ultimi anni più sono stati tolti al fondo più di 250 milioni di euro, 50 milioni all’anno, e non solo nell’ultimo anno ma addirittura dal 2011″, per cui è strano “andare a discutere oggi se il FUN debba avere un milione in più o in meno”.

    Così il Presidente di Udir, Marcello Pacifico, commenta le diverse reazioni alla conferma del ricorso ad adiuvandum presentato dal sindacato al Tar del Lazio e volto all’annullamento del taglio delle risorse destinate al FUN.
    Lo scopo del ricorso è far confluire nel Fondo Unico Nazionale, da cui si paga la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici, gli assegni relativi alla retribuzione individuale di anzianità dei dd.ss. cessati dal servizio dal 31 agosto 2012 oppure in subordine ottenere il versamento della Ria dei dirigenti scolastici cessati dal servizio dal 31 agosto 2015, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 178/2015 che ha dichiarato lo sblocco dei contratti.

    Il fondo, ricorda Pacifico, “nasceva dalla volontà di premiare i presidi che erano passati al nuovo ruolo di dirigenti dello Stato” ma “dieci anni dopo la sua istituzione nel 2001, complice la crisi economica, ha subìto tagli così pesanti che addirittura alcuni dirigenti scolastici hanno dovuto restituire i soldi ricevuti dagli uffici scolastici regionali”.
    “Udir – prosegue Pacifico – ha presentato il ricorso che sarà discusso nel mese di ottobre e quindi entro agosto è possibile aderire al ricorso ad adiuvandum”.
    Tutto si sta svolgendo “in maniera celere per restituire a ogni dirigente scolastico 5mila euro per ogni anno, conteggiando gli ultimi cinque anni, quindi un totale di 25mila euro ciascuno, e per ripristinare 250mila euro per il FUN”.
    Per il Presidente di Udir, “le polemiche di questi giorni nascono tra partiti e sindacati che, tra l’altro, hanno firmato l’ultimo contratto che ha recepito i tagli. Riteniamo – conclude Pacifico – che piuttosto che commentare, bisogna agire in tribunale e ripristinare i diritti”. LEGGI TUTTO

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    OPS UBI Banca, adesioni al 2,016%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Scambio (OPS) promossa da Intesa Sanpaolo sulle azioni UBI Banca, ad un concambio di 17 azioni Intesa per ogni 10 azioni UBI portate in adesione, risulta che oggi, 14 luglio 2020, sono state presentate 7.521.998 richieste di adesione.Pertanto dall’inizio dell’offerta sono state presentate complessivamente 23.068.189 adesioni, pari al 2,016% dell’offerta.L’offerta terminerà il 28 luglio 2020. LEGGI TUTTO

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    Huawei: decisione Regno Unito deludente, vogliamo collaborare con l'Italia

    (Teleborsa) – “Deludente”. Così Huawei ha definito l’inversione di rotta del Governo britannico che ha escluso il gigante cinese delle telecomunicazioni dalla costruzione dell’infrastruttura 5G nel Paese.Ma nel mirino di Huawei c’è però Washington e la sua decisione di imporre sanzioni all’azienda cinese che ha convinto Boris Johnson a fare un passo indietro: “il governo degli Stati Uniti potrebbe ridurre la varietà dell’offerta nel mercato dei fornitori, danneggiando l’economia digitale europea e minando la sovranità digitale dell’Europa, che include la libertà di scegliere i propri fornitori. Ciò mette anche a repentaglio la cooperazione globale, con un conseguente innalzamento dei prezzi e un’inferiore qualità per i consumatori”.Nella nota si fa riferimento anche all’Italia: “Ci aspettiamo che il governo italiano prosegua il suo processo di digitalizzazione sulla base di criteri di sicurezza obiettivi, indipendenti e trasparenti per tutti i fornitori, preservando la diversità e la concorrenza nel mercato”.”Confermiamo la nostra piena volontà di collaborazione con le autorità italiane e i nostri clienti – aggiunge Huawei – per raggiungere i più alti standard di sicurezza It in Italia e fornire le migliori soluzioni tecnologiche”. LEGGI TUTTO

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    JPMorgan, utile in netto calo nel secondo trimestre

    (Teleborsa) – Utile in netto calo nel secondo trimestre per JPMorgan che chiude a 4,69 miliardi di dollari pari a -51% su ricavi in aumento del 15% a 33 miliardi.A pesare sono soprattutto gli accantonamenti per 10,47 miliardi di dollari per potenziali perdite sui crediti ai mutuatari colpiti dal coronavirus.Nonostante il calo, l’utile netto equivale a 1,38 dollari ad azione, dato che ha superato le aspettative degli analisti, che avevano invece previsto utili per 1,04 ad azione. Nel secondo trimestre del 2019 l’utile complessivo era stato di 9,7 miliardi di dollari, pari a 2,82 dollari ad azione.In aumento i ricavi per 33,8 miliardi di dollari (+15%) con un margine di interesse in calo del 4% a 14 miliardi di dollari dovuto agli impatti dei bassi tassi di interesse. Le altre fonti di ricavo sono cresciute del 33% a 19,9 miliardi di dollari.”Nonostante alcuni recenti positivi dati macroeconomici e una decisiva azione del governo, siamo ancora di fronte ancora a molta incertezza per quanto riguarda il futuro dell’economia”, ha commentato Jamie Dimon, amministratore delegato di JPMorgan, ribadendo di essere “pronti a tutte le eventualità. Il nostro bilancio forte ci consente di restare un porto nella tempesta”. LEGGI TUTTO

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    Speranza: misure anti-Covid fino al 31 luglio, resta obbligo mascherine

    (Teleborsa) – Le misure anti Covid verranno fino al 31 luglio e resterà l’obbligo della mascherina. È quanto ha affermato il Ministro della Salute Roberto Speranza al Senato dove ha illustrato il nuovo DPCM di proroga delle misure contro il Coronavirus.La “partita per sconfiggere il Covid – ha aggiunto – è tutt’altro che terminata, serve prudenza”.”Oggi i contagiati sono 13 milioni e mezzo milione i morti, è evidente che non possiamo abbassare la guardia – ha spiegato il Ministro Speranza – non dividiamoci su questo, anche nella comunità scientifica sui dibatte ma nessuno dice che non bisogna mettere le mascherine, mantenere le distanze o lavarsi le mani”.”Non esiste il rischio zero senza il vaccino, non dobbiamo sottovalutare il rischio della pandemia. La circolazione del virus accelera e non perde potenza”, ha sottolineato ancora il Ministro, che ha confermato la quarantena dai paesi extra Ue: “controlli più stringenti su porti e aeroporti. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti. Il divieto di ingresso e transito riguarda ad oggi 13 paesi, aggiorneremo costantemente questa lista e per tutti gli arrivi da paesi extra europei è confermata la quarantena di 14 giorni”Infine un appunto sulla questione scuole: “è la partita più importate, senza la riapertura di tutte le scuole non saremo mai veramente fuori dal lockdown. È un appuntamento che va gestito con massima cautela e prudenza. Dobbiamo tenere un livello di monitoraggio e il personale scolastico sarà sottoposto a indagine sierologica”. LEGGI TUTTO

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    Wizz Air annuncia 5 rotte tra San Pietroburgo e l'Italia

    (Teleborsa) – A poco meno di un mese dall’apertura della base a San Pietroburgo, Wizz Air annuncia l’apertura di 5 nuove rotte a partire da metà dicembre tra la città baltica e l’Italia. Gli aeroporti collegati saranno quelli di Bergamo, Treviso, Bologna, Torino e Catania.Il primo volo sarà quello tra San Pietroburgo e Bergamo, il 14 dicembre 2020, collegamento che avrà frequenza giornaliera. Nello stesso giorno sarà operato il volo con Treviso, che avrà frequenza trisettimanale. A seguire, il 17 dicembre sarà aperta la rotta con Bologna (giovedì e domenica) e il 19 dicembre con Torino (ogni sabato). Dal 30 marzo 2021 Wizz Air collegherà San Pietroburgo e Catania, martedì e sabato. LEGGI TUTTO

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    Nielsen, pubblicità in calo anche a maggio: -41,1%

    (Teleborsa) – Non si ferma la fase negativa del mercato pubblicitario che anche a maggio risente del lockdown, registrando nel mese una contrazione del 41,1%, che porta la raccolta cumulata nei primi cinque mesi dell’anno in calo del -23,8% rispetto allo stesso periodo del 2019.A dirlo sono i dati raccolti da Nielsen, con la precisazione che, se si esclude dalla raccolta web la stima sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (Ott), l’andamento nel periodo gennaio – maggio si attesta a -28,3%.La contrazione, sia per il singolo mese che per il periodo cumulato, riguarda tutti i mezzi e generalmente tutti i settori.”Era noto che il trimestre marzo-maggio sarebbe stato il peggiore nell’era della pubblicità moderna”, ha dichiarato Alberto Dal Sasso, Ais managing director di Nielsen che ha parlato di “cigno nero del 2020 in tutti i suoi aspetti: tensioni sui prezzi, effetti dovuti alla cancellazione degli eventi e alle quantità di spazi pubblicitari commercializzati in questo periodo”.”Le aziende sono ancora alle prese con l’incertezza della ripresa: il ritardo nella attuazione di misure concrete di stimolo e aiuto da parte delle istituzioni nazionali ed europee non favorisce le scelte di investimento”, ha concluso Dal Sasso.Relativamente ai singoli mezzi, la Tv a maggio cala del -42,1%, chiudendo i primi cinque mesi dell’anno a -24,5%, mentre quotidiani e periodici nel singolo mese perdono rispettivamente il -38,5% e -68,6% (-27,4% e -41,5% l’andamento nei primi cinque mesi).In calo anche la raccolta pubblicitaria della radio: -69,7% a maggio e -39,2% nei primi cinque mesi dell’anno.Le conseguenze negative del lockdown impattano anche sugli investimenti pubblicitari su internet: sulla base delle stime realizzate da Nielsen, a maggio la raccolta dell’intero universo del web advertising, comprendente search, social, classified (annunci sponsorizzati) e i cosiddetti ‘Over The Top’ (Ott), segna un calo del -28,6%, e porta la perdita dei primi cinque mesi a -14,4% (-17,2% se si considera il solo perimetro Fcp – Assointernet). LEGGI TUTTO