14 Luglio 2020

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    È Rimini la spiaggia più sicura d'Italia

    (Teleborsa) – La spiaggia più sicura d’Italia? Quella di Rimini. Lo rende noto la ricerca effettuata dall’Osservatorio Italiano Jfc sulle destinazioni balneari per il 2020.Un primato certamente legato all’eccellenza della Sanità regionale (al secondo posto nella stessa graduatoria tra le Regioni nel Paese) – spiega in un comunicato il Consorzio Rimini Welcome, la Destination Management Company ufficiale della città di Rimini che gestisce il brand VisitRimini – ma anche garantito dagli ampi spazi a disposizione di cittadini e turisti: piste ciclabili che favoriscono la mobilità dolce e sicura, l?incessante attenzione alla sicurezza da parte di tutti gli operatori turistici, le numerosissime attività organizzate all?aperto.È una nuova conferma dell’attrattività della destinazione Rimini dopo i mesi del lockdown. Il gradimento della Destinazione Rimini è testimoniato quotidianamente dallo squillare dei telefoni e dal numero di email che gli alberghi ricevono ogni giorno: garantiscono dalle strutture riminesi da Nord a Sud. Un interesse sempre crescente, in questa strana stagione, che riconferma Rimini quale meta desiderata dagli italiani. E gli operatori hanno risposto con entusiasmo: secondo i dati forniti dal Comune di Rimini, sono aperte tutte le spiagge e oltre il 97 per cento delle strutture ricettive.A concorrere all’appeal della città, il fitto calendario riminese open air: non si contano spazi e le spiagge che organizzano yoga, risveglio muscolare, camminata sportiva veloce, fitness vero e proprio. Dove vengono proposti interessanti eventi enogastronomici ma si possono organizzare anche semplici picnic e delivery nelle aree attrezzate. Perché le spiagge a Rimini, quest’anno sono aperte fino a tarda sera con il delivery!E poi il mare, con i suoi sport acquatici tonificanti e adrenalinici, dove si possono trovare tante opportunità di corsi per l’avviamento dei bambini e il perfezionamento degli adulti.Anche i ristoranti, i bar e i pub quest’anno escono all’aperto, con l’ampliamento dei loro spazi, grazie all’iniziativa “Rimini Open Space”.La bicicletta, poi, sta vivendo un vero e proprio boom, in tutte le sue declinazioni: sia la classica per gli spostamenti hotel-spiaggia sia la più in voga con pedalata assistita e Gravel bike per i tour in città e nell’entroterra. Il monopattino elettrico, con il servizio a noleggio, poi, sta diventando un cult.La vita all’aperto prosegue con le rassegne. Una su tutte? “E la chiamano Rimini – artisti uniti per la città”: cinema, teatro, musica, arte e letteratura che testimoniano la vivacità culturale di una città che dal 268 a.C., data della sua fondazione da parte degli antichi romani, non ha mai smesso di essere fucina di idee. LEGGI TUTTO

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    Raccomandazione UE: niente aiuti a imprese che eludono fisco

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha emesso oggi una “raccomandazione” in cui invita gli Stati membri a non concedere aiuti finanziari alle imprese che hanno legami con i paesi elencati nella lista UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali. La lista, regolarmente aggiornata, comprende oggi 12 territori: Samoa Americane, Isole Fiji, Guam, Oman, Samoa, Trinidad e Tobago, Isole Vergini Americane, Vanuatu, Isole Cayman, Palau, Seychelles, Panama.Le restrizioni alla concessione di aiuti pubblici dovrebbero riguardare anche le imprese che sono state condannate per gravi reati finanziari, ad esempio per frode finanziaria, corruzione o elusione degli obblighi in materia fiscale e previdenziale. L’obiettivo della raccomandazione adottata oggi, spiega una nota della Commissione, è “fornire agli Stati membri orientamenti su come introdurre condizioni relative alla concessione di aiuti finanziari per impedire l’uso improprio dei fondi pubblici, e rafforzare le salvaguardie contro gli abusi fiscali in tutta l’UE, in linea con le normative comunitarie”.Inoltre, aggiunge la nota, “coordinando le restrizioni relative alla concessione di aiuti finanziari, gli Stati membri eviteranno che si verifichino squilibri e distorsioni nel mercato unico”. Si tratta, comunque di una raccomandazione, e quindi di uno strumento non vincolante. “Spetta agli Stati membri – sottolinea la Commissione – decidere se concedere aiuti finanziari” alle imprese, e in questo caso elaborare misure che devono essere “in linea con le norme dell’UE, comprese le norme sugli aiuti di Stato”, oltre che “con i loro obiettivi di policy”.(Foto: © andreykuzmin / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Aspettando il Recovery Fund, PE: 57% europei in difficoltà economica

    (Teleborsa) – Durante la crisi del Covid-19 il 57% degli europei ha vissuto esperienze personali di difficoltà finanziarie, “un chiaro indicatore dell’importanza di prendere il prima possibile le decisioni necessarie sul pacchetto per la ripresa” UE.Lo scrive il Parlamento europeo, riportando i risultati di un sondaggio Eurobarometro condotto a giugno, in vista del vertice dei leader Ue sul Recovery Fund, in programma il prossimo 17-18 luglio.Tra le difficoltà economiche citate dall’indagine, durante la pandemia il 28% degli europei (37% italiani) ha sperimentato una perdita salariale, il 22% (33% italiani) si è visto costretto ad attingere ai risparmi, il 21% (27% italiani) è andato incontro alla disoccupazione o a schemi come la cassa integrazione, il 14% (21% italiani) ha avuto difficoltà nel pagare affitti, bollette o mutui, il 9% (12% italiani) ha dovuto chiedere aiuto a famigliari o amici.(Foto: © European Union 2019 – Source : EP) LEGGI TUTTO

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    Banche, ABI: “Crescono prestiti a famiglie e imprese. Sofferenze in calo”

    (Teleborsa) – Crescono i prestiti a famiglie e imprese mentre, contestualmente, i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento rimangono su livelli particolarmente bassi. In calo le sofferenze nette delle banche, in aumento la dinamica della raccolta complessiva. Questo lo scenario post lockdown che emerge dal rapporto mensile dell’Abi di luglio 2020 su Economia e Mercati Finanziari-Creditizi.Le attività finanziarie delle famiglie italiane – si legge nel rapporto – sono aumentate del 5,2% nel quarto trimestre del 2019 rispetto allo stesso trimestre del 2018. Bene i depositi, le assicurazioni ramo vita, i fondi pensione e TFR, i fondi comuni e le azioni e partecipazioni, in flessione le obbligazioni. A giugno 2020 i prestiti a famiglie e imprese sono aumentati del 2,8% rispetto a un anno fa (l’aumento era dell’1,6% a maggio). Tale evidenza – rileva l’Abi – emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a famiglie e imprese calcolati includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni. A maggio 2020, per i prestiti alle imprese si registra un aumento dell’1,9% su base annua. L’aumento è, invece, dell’1,3% per i prestiti alle famiglie.I tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento, a giugno 2020, rimangono su livelli particolarmente bassi. Il tasso medio sul totale dei prestiti è il 2,37% (2,40% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è l’1,26% (1,33% a maggio 2020, 5,72% a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è l’1,28% (1,21% il mese precedente; 5,48% a fine 2007).Sul fronte della qualità del credito le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a maggio 2020 sono 26,2 miliardi di euro, in calo rispetto ai 32,6 miliardi di maggio 2019 (-6,4 miliardi pari a -19,5%) e ai 50,8 miliardi di maggio 2018 (-24,6 miliardi pari a -48,4%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di oltre 62 miliardi (pari a -70,5%). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali – evidenzia il rapporto – è dell’1,51% a maggio 2020 (era 1,87% a maggio 2019, 2,93% a maggio 2018 e 4,89% a novembre 2015).Per quanto riguarda la dinamica della raccolta da clientela, In Italia i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a giugno 2020, di oltre 93 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (variazione pari a +6,1% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di circa 9 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -3,9%). La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +4,7% a giugno 2020. Sempre a giugno il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è in Italia lo 0,56%, (0,55% nel mese precedente). Questo ad effetto del tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), 0,35% (0,35% anche nel mese precedente); del tasso sui PCT, che si colloca a 1,10% (1,21% il mese precedente); e del rendimento delle obbligazioni in essere, 2,15% (2,11% a maggio 2020).Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie – conclude l’Abi – permane in Italia su livelli particolarmente infimi, a giugno 2020 risulta di 181 punti base (184 punti base nel mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007). LEGGI TUTTO

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    Ammortizzatori sociali, Catalfo: con riforma tuteleremo tutti

    (Teleborsa) – Con la riforma degli ammortizzatori sociali il Governo punta a tutelare tutti i lavoratori. A scriverlo su Facebook il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo.”Quello degli ammortizzatori sociali – spiega Catalfo – è un sistema molto frammentato che durante la pandemia ha mostrato tutti i suoi limiti e fragilità. Nonostante questo, siamo intervenuti con il decreto Cura Italia e il decreto Rilancio per estendere queste misure anche a quei lavoratori che altrimenti, in un momento cosi’ delicato, sarebbero rimasti esclusi. Adesso è il momento di riformare questo sistema. Perciò ho istituito una commissione di esperti che da ieri e’ al lavoro per tracciare le linee di indirizzo e interventi su questo tema”.Si sta progettando “un meccanismo nuovo, in grado di tutelare tutti i lavoratori, nessuno escluso. Occorre semplificare e snellire le procedure anche attraverso processi informatizzati, e a tal fine il tavolo in corso con la ministra Paola Pisano servirà ad accelerare questo cambiamento. Servono strumenti innovativi, capaci da un lato di garantire una rete di protezione temporanea ai lavoratori di quelle imprese che intendono sospendere una parte della produzione per ristrutturazioni aziendali o riconversioni produttive o tecnologiche, e dall’altro di accompagnare il lavoratore in un percorso di transizione occupazionale, al fine di evitare il successivo passaggio per lunghi periodi in Naspi e, soprattutto, la sua esclusione dal mercato del lavoro”, conclude. LEGGI TUTTO

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    Cultura e spettacolo, Intesa Sanpaolo in prima linea per rilancio

    (Teleborsa) – In occasione della conferenza stampa di presentazione oggi, martedì 14 luglio, del Festival MITO SettembreMusica – di cui Banca Intesa Sanpaolo è Partner anche per l’edizione 2020 – sono arrivate le parole di Fabrizio Paschina, Responsabile Comunicazione e Immagine Intesa Sp.”Ieri abbiamo annunciato un accordo – ha detto Paschina – realizzato da Prossima, la nostra struttura per il Terzo settore, per il rilancio della cultura e dello spettacolo dal vivo che mette a disposizione 25 milioni di euro di credito impact per sostenere un mondo in grande sofferenza. E’ una straordinaria leva di rilancio che aiuterà il comparto della musica – di cui oggi parliamo -, così come il teatro, la cultura. Al sostegno di iniziative come MITO Settembre Musica affianchiamo quindi anche misure di crescita per una maggiore sostenibilità del settore nel suo complesso. Intesa Sanpaolo è leader nelle iniziative a sostegno del terzo settore e siamo certi che con l’offerta in corso in queste settimane nei confronti di UBI questo ruolo potrà essere ulteriormente rafforzato e rappresenterà sempre più un riferimento per il mondo della cultura e del sociale nel nostro Paese”.(Foto: © Roman Babakin/123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, recupera l'inflazione a giugno

    (Teleborsa) – Recupera l’inflazione negli Stati Uniti a giugno. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un aumento dello 0,6% su base mensile, oltre le stime di consensus (+0,5%), dopo il -0,1% di .maggio.Su base annua la crescita dell’inflasizone è stata dello 0,6%, come atteso dal mercato e contro il +0,1% del mese precedente.Il core rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla Fed, ha evidenziato un incremento mensile dello 0,2%, più delle attese (+0,1%), dopo il -0,1% del mese precedente. Il dato tendenziale mostra un aumento dell’1,2%, superiore al +1,1% atteso. LEGGI TUTTO

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    5G, retromarcia GB: escluso colosso cinese Huawei

    (Teleborsa) – Svolta annunciata del Governo britannico: il colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei escluso dalle forniture per la nuova rete 5G nel Regno Unito dal 31 dicembre.La decisione è stata formalizzata dal Consiglio di Sicurezza nazionale sotto la Presidenza di Boris Johnson per essere poi annunciata in Parlamento dal ministro Oliver Dowden rovescia il via libera, pur limitato, dato a Huawei nei mesi scorsi da Londra riallineando, di fatto, Johnson ai voleri Usa, a costo di dover affrontare le minacce di ritorsioni commerciali in tempi di Brexit d’un partner del peso di Pechino:già furiosa per lo scontro con il Regno sul dossier Hong Kong.La notizia era stata anticipata pochi giorni fa da diversi media britannici, tra cui il Telegraph che aveva precisato come l’agenzia governativa che si occupa di comunicazione e intelligence, la Gchq, abbia riconsiderato la garanzia fornita a suo tempo sulla sicurezza delle tecnologie del colosso cinese.Sempre secondo la stampa inglese a far cambiare rotta al governo di Londra sarebbero state le sanzioni USA contro Huawei che, impedendo alla società l’utilizzo di tecnologie basate su brevetti americani, costringeranno l’azienda a utilizzare tecnologia cinese. LEGGI TUTTO