Novembre 2020

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    Toyota, utile trimestre in calo ma rivede al rialzo target anno

    (Teleborsa) – Toyota ha chiuso il secondo trimestre dell’esercizio con un deciso calo dell’utile a 470,5 miliardi di yen (-11%) pari a circa 3,8 miliardi di euro, anche se il dato supera le attese degli analisti (290 miliardi di yen).I ricavi sono scesi a 6.774 miliardi di yen (55,3 miliardi di euro), mentre l’utile operativo si è contratto del 23% a 506 miliardi di yen (4,1 miliardi euro).La casa d’auto giapponese, nonostante risultati in calo, ha rivisto al rialzo le previsioni per fine anno, tenendo conto del rafforzamento del mercato cinese, e prevede ora un utile a 1.420 miliardi di yen (11,6 miliardi di euro) e ricavi per 26.000 miliardi di yen (212 miliarid euro. LEGGI TUTTO

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    In rosso l'azionario europeo. Giù anche Piazza Affari

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, mentre in USA la vittoria di Joe Biden sembra ormai a un passo dopo il sorpasso messo a segno anche in Georgia.Sul mercato valutario, leggera crescita dell’Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,188. L’Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,27%. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 37,57 dollari per barile, con un ribasso del 3,15%.Lieve calo dello spread, che scende a +125 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta allo 0,61%.Tra gli indici di Eurolandia calo deciso per Francoforte, che segna un -0,95%, nulla di fatto per Londra, che passa di mano sulla parità. Sotto pressione Parigi, con un forte ribasso dello 0,79%. Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,57%.Leggermente negativo il FTSE Italia Mid Cap (-0,67%); come pure, negativo il FTSE Italia Star (-0,92%).In buona evidenza a Milano i comparti chimico (+3,33%), telecomunicazioni (+2,27%) e materie prime (+1,78%).Nella parte bassa della classifica di Piazza Affari, sensibili ribassi si manifestano nei comparti costruzioni (-2,21%), bancario (-1,92%) e immobiliare (-1,74%).Tra i best performers di Milano, in evidenza Inwit (+5,07%), CNH Industrial (+2,43%), Tenaris (+1,86%) e Nexi (+1,02%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Leonardo, che prosegue le contrattazioni a -7,31%.Soffre Unicredit, che evidenzia una perdita del 2,96%.Affonda Unipol, con un ribasso del 2,58%.Preda dei venditori Atlantia, con un decremento del 2,57%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, GVS (+5,56%), Avio (+3,90%), Credem (+3,78%) e La Doria (+3,33%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Carel Industries, che continua la seduta con -7,98%.Crolla El.En, con una flessione del 4,32%.Vendite a piene mani su Saras, che soffre un decremento del 4,16%.Pessima performance per Anima Holding, che registra un ribasso del 3,80%. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, Speranza: basta polemiche, la precauzione è una via obbligata

    (Teleborsa) – Il ministro Roberto Speranza difende l’operato del Governo nel contenimento del Covid-19 e rimanda al mittente le accuse delle Regioni che hanno denunciato uno scarso coinvolgimento nelle decisioni chiedendo di mettere fine alle polemiche.”Non c’è un’altra strada, la via della precauzione è una via obbligata per arginare la pandemia. I numeri continuano ogni giorno drammaticamente a crescere e sono oltre 1 milione di morti nel mondo, sono cifre che parlano da sole e danno il senso della gravità della situazione”, ha dichiarato il ministro nella sua informativa sull’ultimo DPCM varato dall’esecutivo. Questo provvedimento, ha affermato, “è in piena continuità con le misure che il governo ha tenuto finora, c’è stato sempre un filo comune che unisce tutti i provvedimenti ed è il primato della tutela delle persone, un principio di precauzione evitando che il Sistema Sanitario Nazionale venga travolto”.”Si possono avere opinioni differenti sulle scelte che abbiamo compiuto ma per favore non capovolgiamo la realtà. Andando oltre inutili polemiche tutti dobbiamo trarre una lezione tanto evidente quanto amara: senza consistenti limitazioni dei movimenti e rispetto delle regole la convivenza con il virus fino al vaccino è destinata ad un clamoroso fallimento”, ha detto il ministro con riferimento al dibattito che si è innescato con le Regioni.”In tutte le fasi del nostro lavoro c’è stato il pieno coinvolgimento delle istituzioni scientifiche cosi come delle Regioni – ha spiegato Speranza i momenti di confronto con gli enti locali – I criteri di monitoraggio su 21 parametri sono stati condivisi con le Regioni in due incontri, e da 24 settimane i parametri di riferimento vengono utilizzati senza che mai le Regioni abbiano portato obiezioni. Il documento da cui derivano le scelte di fondo poste alla base del DPCM è stato redatto da un gruppo di lavoro con ISS e la stessa Conferenza delle Regioni. I dati posti alla base delle rilevazioni vengono caricati e la fonte dei dati sono le Regioni”.”Non può essere questo il terreno dello scontro politico”, ha aggiunto, il virus “non ci dà tempo, se non lo contrastiamo adeguatamente dilaga. In sole tre settimane ad ottobre siamo passati a 20mila contagiati, non possiamo avere incertezze ma muoverci con determinazione. Nessuno avendo responsabilità di governo può sottrarsi a questa necessità. Il governo si è assunto fino in fondo la sua responsabilità. Per me non è un merito ma un atto dovuto”.”Se non pieghiamo la curva il personale sanitario non reggerà l’onda d’urto. Il personale è la questione più importante. Non dobbiamo perdere tempo in polemiche ma dobbiamo lavorare insieme – ha sottolineato – Ci aspettano mesi non facili ma abbiamo la forza per piegare nuovamente la curva”. LEGGI TUTTO

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    CNH Industrial in rally sulla scia dei conti

    (Teleborsa) – Effervescente il titolo CNH Industrial, che scambia con una performance decisamente positiva del 2,07%, seguendo la scia rialzista della vigilia grazie ai conti di bilancio annunciati.CNH Industrial chiude i primi nove mesi del 2020 con ricavi in calo e un risultato finale negativo, in conseguenza all’impatto negativo del Covid-19 sulle condizioni di mercato nella prima metà dell’esercizio. I risultati del terzo trimestre 2020 di CNH Industrial sono, invece, stati influenzati positivamente da un miglioramento generale, rispetto alla prima metà dell’anno, della domanda di mercato nella maggior parte dei business dell’azienda e dei paesi in cui opera e, in particolare, nel settore agricolo in Nord America. A sostenere tali risultati anche le “continue azioni di contenimento dei costi e conservazione della cassa”.Il confronto del titolo con il FTSE MIB, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa del leader globale nel settore dei capital goods rispetto all’indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.Le implicazioni di breve periodo del produttore di macchine movimento terra sottolineano l’evoluzione della fase positiva al test dell’area di resistenza 7,977 Euro. Possibile una discesa fino al bottom 7,737. Ci si attende un rafforzamento della curva al test di nuovi target 8,217. LEGGI TUTTO

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    Decreto Ristori bis, Conte: è pronto, oggi entra in Consiglio dei Ministri

    (Teleborsa) – Il decreto Ristori bis è pronto e oggi entrerà in Consiglio dei Ministri con un fondo ad hoc per mettere risorse in caso di variazioni tra zone delle Regioni, un credito credito di imposta al 60% sugli affitti di settembre, ottobre, novembre e dicembre, la decontribuzione per i dipendenti e il rinvio dei versamenti per chi ha gli Isa, gli indici sintetici di affidabilità.Ad annunciarlo questa mattina è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso della sua partecipazione al food festival del Corriere della Sera. Tra le altre misure anche la sospensione della seconda rata Imu.Il presidente Conte ha annunciato anche un incremento degli indennizzi: “Come avrete visto ci siamo resi conti che i ristori messi in campo erano modesti e li abbiamo raddoppiati, moltiplicati. Chi ha già ricevuto dei contributi, li può raddoppiare. Faccio un esempio: un piccolo ristorante che nel precedente lockdown aveva ricevuto 2600 euro va a prendere 5200. Abbiamo moltiplicato i contributi a fondo perduto e rispetto alle nostre deliberazioni bastano all’agenzia delle Entrate un paio di settimane per accreditare i fondi sui conti correnti”.”Non stiamo dando schiaffi a nessuno. Non c’è una deliberata volontà di penalizzare qualcuno”, ha dichiarato Conte in merito alle polemiche con le Regioni. “Il virus è un treno che corre, oggi c’è bisogno di ulteriori riduttori della velocità, se non intervenissimo questo treno ci verrebbe addosso”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, diminuisce quota imprese che prevedono assunzioni

    (Teleborsa) – Sono quasi 264mila le assunzioni previste dalle imprese per il mese di novembre, in flessione del 24,3% rispetto all’anno scorso. Scende anche al 10% la quota di imprese che programmano assunzioni, attestata ad ottobre al 13%. Questi i dati più significativi che emergono dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di novembre.Le molteplici incognite sul piano economico e occupazionale continuano a pesare in particolare sui programmi delle imprese dei servizi turistici, alloggio e ristorazione (-31,8% le entrate programmate rispetto a novembre 2019), dei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (-30,8%) e dei servizi dei media e della comunicazione (-28,5%). Meno penalizzati i servizi alle persone (-11,2%), anche a seguito delle maggiori sollecitazioni legate all’erogazione dei servizi sanitari, i servizi finanziari e assicurativi (-17,3%) e i servizi avanzati di supporto alle imprese (-18,7%). Per l’industria, fortemente al ribasso le previsioni delle imprese dei comparti carta, cartotecnica e stampa, (-43,1%), legno e mobile (-39,7%), altre industrie (-34%) e tessile, abbigliamento e calzature (-31,0%).Mentre i comparti alimentare, metallurgico e costruzioni registrano una minore flessione delle entrate in programma rispetto all’anno precedente (rispettivamente -16,3%, -19,3% e -19,6%).Nonostante il clima di grande incertezza, la domanda di lavoro per le figure professionali di operai e artigiani mostra di essere abbastanza significativa e il calo delle entrate programmate per questi profili è più contenuto rispetto alla media (-18,4% per il gruppo professionale degli operai specializzati). Domanda sostenuta principalmente dalle micro imprese (1-9 dipendenti) dell’industria, le uniche a far registrare una crescita delle entrate rispetto allo scorso anno (+6,6%).Nel complesso cresce ancora, nella crisi prodotta dalla pandemia, il fenomeno della “polarizzazione” nella domanda di lavoro delle imprese: rispetto ad un anno fa, infatti, si registra un aumento sia della quota di laureati ricercati dalle imprese (passa dal 14% al 16%), sia della quota di personale a cui non è richiesto un titolo di studio specifico (passa dal 22% al 25%). LEGGI TUTTO

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    Creval, utile nove mesi quasi raddoppiato

    (Teleborsa) – Il Credito Valtellinese ha chiuso i primi nove mesi del 2020 con un utile netto di 65,6 milioni, quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, “con un forte contributo del terzo trimestre pari a 24,6 milioni (+57% t/t)”.E’ proseguito il trend positivo in termini di riduzione dei rischi di credito con un NPE ratio lordo al 6,4%, in anticipo rispetto al target di piano, ottimizzazione della base costi (-9% a/a) e aumento del Cet1 fully loaded al 17,2%, “una dote preziosa per il futuro”, ha sottolineato l’AD Luigi Lovaglio.Buona la tenuta dei risultati operativi “nonostante gli impatti della pandemia sull’economia”, con ricavi in crescita dell’8,6% trimestre su trimestre.”Lo scenario dei prossimi mesi appare anche più sfidante, dato il protrarsi di un’emergenza sanitaria senza precedenti, ma lo affronteremo da un lato con la massima attenzione per la salute dei colleghi e dall’altro con la disciplina che abbiamo adottato da subito, nell’implementare le azioni che avevamo già previsto nel piano industriale e abbiamo saputo trasformare in risultati sempre più tangibili”, ha commentato Lovaglio. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, Speranza: proteste delle Regioni è “surreale”

    (Teleborsa) – “Surreale”. Definisce così la reazione delle Regioni al DPCM che da il via alla divisione del Paese in fasce in rischio in base all’evoluzione della pandemia il ministro della Salute Roberto Speranza.I Governatori delle Regioni Rosse hanno chiesto al Governo una verifica dei dati utilizzati e spingono per misure a livello nazionale. “Non ho ancora capito come e perché il governo abbia deciso di usare misure così diverse per situazioni in fondo molto simili”, ha attaccato il presidente del Piemonte Alberto Cirio, criticando la mancanza di un metodo “oggettivo”. “Chiarezza” è quello che chiede anche il valdostano Erik Lavevaz mentre l presidente facente funzioni della Calabria Antonino Spirlì ha annunciato di voler impugnare l’ordinanza: “non meritiamo l’isolamento”. Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, aveva già lamentato una scarsa collaborazione dopo l’annuncio delle nuove restrizioni del presidente Conte.Per il ministro Speranza non c’è la volontà di alcuni governatori di “assumersi la loro parte di responsabilità”, “finta di ignorare la gravità dei dati che riguardano i loro territori”. Per Speranza infatti non c’è alcuna ragione per le Regioni di protestare dato che i dati su cui poggia il monitoraggio relativo alla situazione epidemiologica sono i loro e nella cabina di regia hanno tre rappresentanti. Dalla parte del ministro della Salute si è schierato il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, con il sostegno di tutto il governo e degli scienziati del Cts.È atteso per domani, intanto il nuovo rapporto dell’ISS che potrebbe determinare il primo passaggio di Regioni da una fascia a un’altra. A rischio zona rossa ci sono Campania, Liguria, Veneto e Toscana. LEGGI TUTTO