Novembre 2020

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    Elezioni Usa, Biden in vantaggio ma Trump non ci sta: “Stop al conteggio”

    (Teleborsa) – Dopo il testa a testa di ieri si allunga la distanza tra i due candidati alla Casa Bianca. Nella corsa ai 270 voti necessari a ottenere la presidenza degli Stati Uniti Joe Biden, stando agli ultimi aggiornamenti, a quota 253, risulta il favorito mentre Donald Trump è fermo a 213.Al centro della sfida rimangono ancora gli Stati chiave dove continua la conta dei voti. In Georgia Trump è attualmente in vantaggio di un soffio, a 49,5% mentre Biden ha ottenuto il 49,3% dei voti. Ci sono tuttavia, nello Stato, 50,401 voti postali ancora da scrutinare. Partita ancora aperta anche in North Carolina dove Trump è al 50,1% e Biden al 48,7%. Scenario simile in Nevada con Biden in vantaggio di un punto (49,4%) sul rivale (48,5%). Distacco più netto in Pennsylvania con Trump in vantaggio al 50,3% e Biden al 48,6%.Tra gli Stati ancora in bilico anche l’Arizona (11 grandi elettori) dove – anche se Fox News e Ap hanno già decretato la vittoria di Biden –il vantaggio del candidato democratico, man mano che procede lo spoglio delle ultime schede, si va assottigliando, e l’Alaska.A Trump vanno Utah, Kansas, North e South Dakota, Montana, Louisiana, Nebraska, Wyoming, Indiana, Iowa, West Virginia, Kentucky, South Carolina, Texas, Alabama, Arkansas, Oklahoma, Missouri, Tennessee, Idaho e Mississippi, Ohio, e Florida.Biden ha, invece, conquistato Oregon, Washington, California, Colorado, Hawaii, Illinois, Connecticut, Virginia, Vermont, Massachussetts, Maryland, Minnesota, Delaware, New Jersey, Rhode Island, New York, New Mexico e il District of Columbia, New Hampshire, Maine, Wisconsin, e Michigan.Mentre la possibilità di un secondo mandato per Trump si fa sempre più lontana, il tycoon tenta la carta dei brogli e chiede di fermare il conteggio dei voti. “Tutti gli stati recentemente assegnati a Biden saranno sfidati legalmente per frode elettorale. Un mare di prove! Vinceremo!” ha scritto Trump su Twitter. Accuse finora cadute nel vuoto. Il team di Biden ha definito le azioni legali della campagna di Trump “solo un tentativo di ritardare il risultato elettorale”. Per il manager della campagna di Biden, Jen O’Malley Dillon, – che si dice fiducioso per la vittoria in Arizona e prevede una vittoria in Nevada – il candidato democratico sarà, infatti, “il prossimo presidente”. LEGGI TUTTO

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    ENEL, De Paoli: “Confermati target 2020 anche con seconda ondata Covid”

    (Teleborsa) – L’emergenza sanitaria non impatta sugli obiettivi 2020 di Enel che conferma la guidance per l’intero 2020 con l’ebitda previsto a circa 18 miliardi e l’utile netto tra 5 e 5,2 miliardi. “Per la visibilità che abbiamo, possiamo confermare i target 2020 anche con la debolezza dei cambi e nonostante il peggioramento della situazione Covid-19 in alcune parti del mondo. È chiaro che monitoriamo l’evoluzione della seconda ondata di Covid-19 nel Paese in cui operiamo e continuiamo a salvaguardare l’operatività e la sicurezza delle nostre persone”. È quanto ha affermato oggi il CFO di Enel, Alberto De Paoli, rispondendo agli analisti durante la conference call con analisti e investitori per presentare i risultati dei primi 9 mesi del 2020.Nel corso della call De Paoli ha ribadito che relativamente al pagamento del dividendo per il 2020 “non c’è alcun rischio” in quantola policy di Enel sul dividendo “è confermata”.Per le previsioni relative al 2021-2022 bisognerà invece attendere il prossimo 24 novembre. “Per il 2021-2022 – ha detto De Paoli – stiamo lavorando e il prossimo 24 novembre presenteremo il piano”.Sul fronte Open Fiber nessun particolare aggiornamento. “Siamo focalizzati a portare avanti il business della compagnia e stiamo ancora valutando i dettagli dell’offerta di Macquarie” ha spiegato il Cfo rispondendo alle domande. LEGGI TUTTO

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    Covid: Confindustria, Medef e Bdi, servono decisioni “forti e coordinate”

    (Teleborsa) – I leader degli industriali di Italia, Francia e Germania esprimo insieme “seria preoccupazione nei confronti delle conseguenze sociali, economiche e politiche della pandemia” e si rivolgono ai tre Governi indicando che sono “necessarie” decisioni forti, urgenti e coordinate anche per affrontare sfide collaterali come, ad esempio, la lotta contro la povertà”. Il documento LEGGI TUTTO

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    Covid: Confindustria, Medef e Bdi, servono decisioni “forti e coordinate”

    (Teleborsa) – I leader degli industriali di Italia, Francia e Germania esprimo insieme “seria preoccupazione nei confronti delle conseguenze sociali, economiche e politiche della pandemia” e si rivolgono ai tre Governi indicando che sono “necessarie” decisioni forti, urgenti e coordinate anche per affrontare sfide collaterali come, ad esempio, la lotta contro la povertà”. Il documento – siglato in occasione del “secondo forum trilaterale per l’impresa” tra Confindustria, la tedesca Bdi, e la francese Medef – auspica con urgenza l’avvio di progetti congiunti per agganciare la ripresa. In particolare i tre Presidenti delle associazioni avanzano sei proposte “per promuovere la solidarietà, la crescita green e la digitalizzazione attraverso investimenti pubblici e privati”.Confindustria, Bdi e Medef, nel ribadire che “deve essere fatto tutto il possibile per preservare il tessuto produttivo e le condizioni di vita davanti a questa seconda ondata, che sta mettendo in crisi le economie più deboli”, delineano le loro proposte soffermandosi, in particolare, su sei capitoli: “Finalizzare il pacchetto sul Recovery Plan il prima possibile; Il momento per una politica industriale europea ambiziosa è ora; Supportare la ripresa con sforzi comuni nelle tecnologie digitali; Supportare la ripresa con sforzi comuni nelle tecnologie ambientali; Favorire gli investimenti sul pacchetto europeo per il clima; Rafforzare la competitività delle imprese europee nel contesto internazionale”.I leader delle tre associazioni di industriali lanciano un appello ai rispettivi Governi “affinché stabiliscano progetti comuni per la ripresa che promuovano la solidarietà, la crescita green e la digitalizzazione, attraverso investimenti sia pubblici che privati. Inoltre, “sollecitiamo i nostri leader politici affinché implementino urgentemente tutti gli elementi del pacchetto europeo per la ripresa e la resilienza al fine di ridurre la situazione di incertezza per le imprese”.”Chiediamo all’Unione europea – dicono ancora i tre leader – di rafforzare la cooperazione tra gli Stati nel campo delle politiche sanitarie, per stabilire criteri comuni atti a valutare la situazione pandemica, regole comuni ai confini e rafforzare la cooperazione ospedaliera per il trattamento dei pazienti e la ricerca nel campo dei vaccini e dei trattamenti medici. L’UE deve assicurare, in coordinamento con gli Stati membri e con la Banca centrale europea, solidarietà tra i paesi europei, affinché nessuno venga lasciato dietro. Deve inoltre coordinare le regole sui viaggi e la circolazione di beni e servizi, in modo da garantire il corretto funzionamento del mercato unico, le condizioni per una concorrenza leale e la protezione delle catene di produzione europee, il tutto all’interno di un quadro sanitario stabile”. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus in Italia, contagi in aumento. Impennata dei decessi

    (Teleborsa) – Continua, purtroppo, a crescere la curva dei contagi nel nostro Paese: sono 34.505 i nuovi casi di coronavirus in Italia a fronte di 219.884 tamponi. In preoccupante aumento anche il numero delle vittime, ben 445, dato in forte ascesa rispetto ai giorni passati. Sale al 15,7% il rapporto tra positivi e tamponi eseguiti. Questi i dati diffusi oggi, giovedì 5 novembre, dal Ministero della Salute.34.505 nuovi casi di oggi, 4mila più di ieri e record di sempre, “non sono un buon segnale. I tamponi sono un po’ aumentati ma l’aumento c’è. Abbiamo un numero di tamponi positivi piuttosto elevato, superiamo abbondantemente il 10%, non è un indicatore buono. E purtroppo anche avvicinarsi ai 500 decessi non è una buona notizia. Insomma è una situazione che dopo che nei giorni scorsi sembrava essersi stabilizzata sembra ancora con una chiara tendenza in aumento. Mi sembra che globalmente ancora il virus corra. Frenarlo è necessario”. Lo ha detto il Direttore Generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza nel ribadire che “una regione che si trova in fascia rossa o arancione resterà per almeno 2 settimane in questa fascia di rischio. Poi è possibile una de-escalation”.”In queste settimane i contagi sono aumentati in modo imponente. Dobbiamo fare ogni sforzo per rallentarne la corsa. Per questo stasera ho firmato una nuova ordinanza con misure restrittive per le regioni che i nostri tecnici hanno individuato come quelle più a rischio”: lo ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza in un post su Facebook. “Il Covid-19 ci ha insegnato che dobbiamo agire in fretta e in modo deciso. Non c’è spazio per incertezze e polemiche. So che queste scelte comportano sacrifici e difficoltà, ma sono l’unica strada per piegare la curva. Uniti ce la faremo”.Intanto, i ricoveri nei reparti nei reparti di pneumologia, medicina generale e malattie infettive, occupati dai pazienti Covid hanno superato la quota critica del 40% raggiungendo il 45% di valore nazionale. Lo indica l’Agenas, l’agenzia per i servizi sanitari regionali, nell’aggiornamento della situazione degli ospedali sul suo sito. Solo due giorni fa erano il 39% del totale, con un valore che sfiorava la soglia ora superata. Sette le regioni con i reparti saturi rispetto a questo indicatore: l’Emilia Romagna con il 43%, Lazio al 45%, Lombardia al 71%, Marche al 45%, Piemonte con il valore più alto del 101%, Bolzano al 59%, Umbria 48%, Valle d’Aosta 92%. Per le terapie intensive il valore soglia del 30% era stato superato due giorni fa ed e’ ora fermo al 31%.Intanto, il nuovo DPCM con le misure anti-Covid, che divide l’Italia in tre aree di rischio, entrerà in vigore domani, venerdì 6 novembre: zona rossa Calabria, Lombardia, Piemonte e Val d’Aosta; arancione Puglia e Sicilia; gialla il resto del Paese. LEGGI TUTTO

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    Saipem, superato il traguardo di un milione di follower su Linkedin

    (Teleborsa) – Saipem ha superato la soglia di un milione di followers su Linkedin. L’azienda nel corso dei 4 anni di presenza sul social network ha pubblicato 800 post che hanno generato 120mila risposte da parte degli utenti e 830mila reazioni (like ed emoticon). “L’ecosistema digitale di Saipem – spiega la società in una nota – è basato su LinkedIn, Instagram e Youtube, e ha l’obiettivo di veicolare i valori fondamentali, la mission e la vision dell’azienda in modo chiaro, diretto e accessibile a supporto del posizionamento e della promozione del brand”.In particolare, – si legge nella nota – l’azienda ha puntato su Linkedin che ha ritenuto essere il canale più adatto alla propria realtà non solo per il rispetto della privacy ma anche perché più adatto ai contenuti che Saipem intende raccontare.”Il traguardo del milione di follower – ha commentato Gaetano Colucci, direttore Sustainability, Identity and Corporate Communications di Saipem – rappresenta un’occasione importante per approfondire in maniera critica il rapporto tra reti sociali e aziende e l’importanza cha ha per Saipem la presenza sui social media, fonti di opportunità ma anche di rischi. Attraverso una crescita organica esponenziale, abbiamo conquistato questo traguardo che ci rende uno dei brand italiani più seguiti su LinkedIn, secondi solo a un marchio, Ferrari, che rappresenta iconicamente l’eccellenza del made in Italy nel Mondo. Una scommessa vinta con il giusto mix di creatività e sobrietà mettendo al centro del progetto il nostro principale asset: le persone di Saipem che, con le loro conoscenze, competenze, ingegno e pensiero laterale sostanziano i successi dell’azienda”. LEGGI TUTTO

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    In ripresa il comparto Health Care a Piazza Affari. Positiva Garofalo

    (Teleborsa) – L’indice settoriale FTSE Italia Health Care ha avuto un andamento positivo a Piazza Affari ed è risultato in ripresa nell’ultimo mese, con una performance positiva del 9,50%.Protagonista del comparto sanitario è il titolo Garofalo Health Care, che dopo aver testato con successo i supporti individuati a 4,16 euro, si è posizionata a quota 4,66 euro, guadagnando oltre il 12% nelle ultime tre sedute di negoziazione.Giudizi positivi provengono anche dagli analisti che fissano per il gruppo leader in Italia nel settore della sanità privata accreditata, un prezzo obiettivo molto più alto dei prezzi correnti. In particolare:Il giorno 24/09/2020, Mediobanca conferma la raccomandazione “Outperform” sul titolo, con target price pari a 6,20 euro, mentre Equita SIM ha emesso un giudizio di “Buy”, con prezzo obiettivo fissato a 5,75 euro. LEGGI TUTTO