Maggio 2021

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    Petrolio avvia settimana in rialzo. Opec+ verso mini aumento output

    (Teleborsa) – Continuano a crescere le quotazioni del petrolio che incorpora l’attesa di un forte aumento della domanda globale, con lo scemare dei contagi da coronavirus e la ripartenza, soprattutto per il settore aereo. Una ripresa che sembra più che controbilanciare l’atteso aumento dell’output Opec.L’Opec+, la formulazione allargata dei produttori di greggio che comprende membri del cartello e membri esterni, si riunirà domani a Vienna per decidere il da farsi, ma stando alle attese prevalenti dovrebbe decidere per un mini aumento della produzione, come già fatto a maggio.Alla scorsa riunione, i membri dell’Opec+ avevano annunciato una strategia di aumenti progressivi della produzione, a carattere mensile, definita fino al mese di luglio. Ma la riunione potrebbe essere l’occasione per confermarla fino alla fine di agosto. Le aspettative all’interno del cartello non sono unanimi: se da un lato la Russia spinge per un aumento maggiore della produzione, dall’altra, Riad propende per la linea di massima cautela, nell’eventualità che possa verificarsi una nuova ondata di Covid.C’è poi la questione Iran, che ha ripreso la via del dialogo con le controparti internazionali, USA e AIEA, e sembra più incline a riavviare il discorso per lo stop al nucleare, che consentirebbe di abbattere le sanzioni e ripristinare una produzione normale per il Paese mediorientale. Proprio in vista delle riaperture e di un calo delle tensioni geopolitiche, Goldman Sachs prevede per quest’anno un aumento della domanda di greggio nell’ordine di 4,6 milioni di barili. Un aumento che non potrà essere compensato dalla produzione esterna all’Opec+, che la banca d’affari ha ridotto di 0,25 milioni, anche per effetto dell’accumulo precedente di scorte. Ne consegue che il cartello dovrà farsi carico di un aumento produttivo più importante nell’ordine di 2,8 milioni da qui a dicembre e, se la ripresa post Covid proseguirà, sarà necessario un ulteriore aumento di 2 milioni l’anno prossimo: metà soddisfatto dall’Opec+, metà in capo ai produttori esterni.Quanto al prezzo del greggio, gli analisti di Goldman hanno rivisto al rialzo la stima da 75 a 80 dollari al barile, proprio per tener conto di un maggiore sbilanciamento domanda-offerta.Il Light crude avvia la settimana in rialzo dello 0,6% a 66,74 dollari al barile, mentre il Brent registra un incremento dello 0,58% a 69,12 usd/b. LEGGI TUTTO

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    Borse asiatiche contrastate. Pioggia di vendite a Tokyo

    (Teleborsa) – Scambi in ribasso per la Borsa di Tokyo, che accusa una flessione dello 0,94% sul Nikkei 225, mentre, al contrario, piccolo scatto in avanti per Shenzhen, che arriva allo 0,64%.Le borse asiatiche procedono comunque in ordine sparso, dopo la pubblicazione di diversi dati macroeconomici. L’indicatore dell’industria manifatturiera cinese è stato pressoché invariato a maggio, anche perché l’aumento dei prezzi dei fattori di produzione ha pesato sulle fabbriche: lo slancio della ripresa potrebbe aver raggiunto il suo picco per ora.Sotto la parità Hong Kong, che mostra un calo dello 0,67%; leggermente positivo Seul (+0,28%).In frazionale progresso Mumbai (+0,64%); poco sotto la parità Sydney (-0,28%).Sostanzialmente appiattita sui valori precedenti la seduta dell’Euro contro la valuta nipponica, che sta facendo un moderato -0,04%. Seduta trascurata per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che mostra un timido +0,1%. Andamento piatto per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che mostra una variazione percentuale pari a +0,03%.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese tratta allo 0,09%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese è pari al 3,08%. LEGGI TUTTO

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    Giappone, cala ancora la fiducia dei consumatori a maggio

    (Teleborsa) – Peggiora leggermente, per il secondo mese consecutivo, il sentiment dei consumatori giapponesi a maggio. Secondo quanto comunicato dall’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, l’indice di fiducia si è attestato a 34,1 punti, rispetto ai 34,7 di aprile. L’indice resta anche al di sotto della soglia di 50 punti, evidenziando la persistenza di un clima negativo fra le famiglie del Sol Levante. Sono peggiorate quasi tutte le componenti dell’indice: la situazione personale, la crescita del reddito, l’occupazione; la propensione all’acquisto di beni durevoli è rimasta invariata. LEGGI TUTTO

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    OPA Carraro, il corrispettivo passa da 2,4 a 2,55 euro per azione

    (Teleborsa) – La famiglia Carraro ha alzato il prezzo dell’OPA sulla omonima società quotata sull’MTA di Borsa Italiana, leader nei sistemi di trasmissione per veicoli off-highway e trattori specializzati. L’Offerta Pubblica di Acquisto, che a venerdì contava adesioni poco oltre il 5%, è finalizzata al delisting.In merito all’offerta promossa da Fly – società controllata indirettamente da Enrico e Tomaso Carraro – l’incremento del corrispettivo passa da 2,4 a 2,55 euro per ciascuna azione portata in adesione, si legge in una nota. Il nuovo corrispettivo incorpora un premio del7,59% circa rispetto al prezzo ufficiale del titolo Carraro registrato in data 26 marzo 2021 (l’ultimo giorno di borsa aperta antecedente la data di annuncio, pari ad 2,37 euro e un premio pari al 47,27% rispetto alla media ponderata per i volumi scambiati dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni nei dodici mesi precedenti la data di annuncio dell’offerta.A fronte del nuovo corrispettivo dell’offerta, il controvalore massimo complessivo in caso di adesione totalitaria da parte di tutti gli aventi diritto, sarà pari ad 54.396.385,80 euro. Anche coloro che hanno aderito all’offerta prima della data odierna avranno diritto a percepire il nuovo corrispettivo. La famiglia Carraro sottolinea che il nuovo corrispettivo “è da considerarsi finale e definitivo”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale aprile +2,5% su mese

    (Teleborsa) – Accelera la produzione delle fabbriche giapponesi ad aprile. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale dovrebbe esser salito del 2,5% su base mensile, dopo il +1,7% registrato il mese precedente. Il dato è peggiore delle attese degli analisti che indicavano un +4,1%.L’indice destagionalizzato si è attestato a 99,6 contro la base di 100 del 2015, al di sopra dei 99,1 registrati a gennaio 2020 prima della diffusione globale del Covid-19, si legge nel rapporto preliminare del METI. Si può quindi affermare che l’indice è tornato ai livelli pre-pandemici.Su base annuale il dato non destagionalizzato della produzione dovrebbe aver registrato un aumento del 15,4% dopo il +3,4% della precedente rilevazione..L’aumento della produzione ad aprile è stato trainato dalla crescita delle consegne (+2,6%), bilanciato da un calo delle scorte (-0,1%). La ratio delle scorte registra un calo di 1,8 punti percentuali. LEGGI TUTTO

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    L'Italia riparte, da oggi prime Regioni in zona bianca

    (Teleborsa) – Il messaggio è chiaro: occorre ancora prudenza ma l’economia – fiaccata da mesi di restrizioni e ripetuti stop&go – ha bisogno di ripartire, specie in vista dell’ormai imminente estate che potrebbe dare la necessaria e desiderata boccata di ossigeno.Da oggi, lunedì 31 maggio, Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna passano in area bianca. Tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla. Spariti, dunque, dallo Stivale, da diversi giorni, l’arancione e il rosso che per tanti mesi ci hanno accompagnato. Nelle tre regioni, dunque, via il coprifuoco e semaforo verde per tutte le attività la cui ripartenza era prevista tra il 1 giugno e il 1 luglio: ristoranti e bar al chiuso, matrimoni, fiere, parchi tematici, convegni e congressi, piscine al chiuso, centri termali, sale giochi, bingo e casino, centri ricreativi e sociali, corsi di formazione pubblici e privati, competizioni sportive al chiuso. Ancora niente da fare per le attività di discoteche e sale da ballo.Riaperture subito alla prova del primo vero ponte – quello di mercoledì 2 giugno – con milioni di italiani che secondo Federalberghi, approfitteranno della festa della Repubblica per regalarsi qualche giorno di relax. “Penso che la prudenza” per il passaggio di alcune Regioni in zona bianca “sia stata utilizzata con le linee guida, cioè mantenendo quindi delle regole per tutelare la salute dei cittadini. Detto questo non si può pensare che quando si ha un’incidenza, da me questa settimana pari a 18 casi ogni 100 mila abitanti, bassissima, di continuare a penalizzare attività economiche e soprattutto lavoro, perché sarebbe anche incomprensibile verso i cittadini”. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga sottolineando che “La battaglia alla pandemia la si vince condividendo con la nostra comunità e cercando di remare tutti nella stessa direzione”. L’Italia, dunque, riassapora un po’ di normalità guardando già al 21 giugno, data in cui lo Stivale potrebbe tornare tutto bianco e proprio nello stesso giorno – che inaugura ufficialmente l’inizio dell’estate – potremmo dire addio – almeno all’aperto – all’utilizzo delle mascherine. La curva dei contagi rallenta e, in particolare, dopo mesi l’incidenza è finalmente sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti, a 47. LEGGI TUTTO

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    Giappone, vendite dettaglio aprile -4,5% m/m +12% a/a

    (Teleborsa) – Giungono segnali contrastanti dai consumi in Giappone nel mese di aprile. Secondo quanto reso noto dal Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria (METI), le vendite sono salite del 12% su base annuale dopo il +5,2% di marzo, facendo peggio del consensus (+15,3%). Su base mensile le vendite sono invece calate del 4,5%, dopo il +1,2% registrato il mese precedente. La fiducia dei consumatori è stata impattata dalle recenti misure per arginare una nuova ondata di contagi da coronavirus.Quanto alle vendite all’ingrosso, riportano un +11,7% su anno ed un -0,9% su mese. Le vendite totali hanno evidenziato così un aumento dell’11,8% tendenziale e un decremento del 2,1% congiunturale. LEGGI TUTTO

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    Assemblea Manageritalia: dialogo più stretto tra manager e Governo per progresso del Paese

    (Teleborsa) – A Milano si è svolta l’Assemblea di Manageritalia, Federazione nazionale dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato (che associa oltre 37.000 manager), dal titolo: “Riprendiamoci il gusto del futuro”, frase del Presidente Mario Draghi. Mario Mantovani, Presidente di Manageritalia ha discusso del futuro del Paese insieme a diversi esponenti del Governo, sottolineando il ruolo strategico dei manager per la ricostruzione socioeconomica del Paese. Secondo il Presidente Mantovani: “Un futuro di salute economica dipende dal rafforzamento delle imprese, dalla loro crescita, da uno sviluppo sostenibile. La ripartenza deve concentrarsi sui settori dei servizi che, come indicheremo tra qualche giorno presentando il nuovo Osservatorio Manageritalia del Terziario, mostrano rilevanti volumi e margini di potenziale crescita della produttività. Inoltre, è necessario agire sulla leva fiscale agevolando le famiglie con figli: non solo nella fascia bassa, già oggi ben 23,9 milioni di contribuenti (57,7% del totale) con redditi inferiori a 20mila euro pagano soltanto l’11,9% dell’Irpef), ma anche per i redditi medio alti. Basti pensare che un reddito di 100mila euro lordi per un dipendente con due figli a carico, ha un’incidenza delle ritenute fiscali e contributive sul lordo del 43,7% in Italia, del 34,2% in Germania e del 28,1% in Francia”.Il PNRR può consentire di colmare i gap strutturali, ma in molte aziende il gap di competenze e managerialità è un freno alla crescita. In tal senso, nelle imprese a conduzione familiare occorre aumentare il numero dei manager, necessari allo sviluppo di nuovi servizi e mercati, alle strategie finanziarie e di aggregazione, alla digitalizzazione e alla riconversione green. Per far progredire il Paese, occorre un dialogo più stretto con le organizzazioni di rappresentanza del management, in grado di collaborare nella messa a punto di strumenti di recruitment e valorizzazione delle competenze e di offrire un prezioso supporto operativo per la sburocratizzazione.”I manager devono essere protagonisti nella partita del Recovery. Le risorse a disposizione del settore turistico sono 2,4 miliardi da spendere entro il 2026 e il ruolo dei manager è fondamentale, ad esempio nella gestione del futuro hub digitale. La qualità e la professionalità dei manager vanno utilizzate dunque per supportare il percorso dell’utilizzo delle risorse messe a disposizione dall’Europa” ha detto Massimo Garavaglia, Ministro del Turismo.”Nel Dl Sostegni Bis sono state previste numerose misure che danno possibilità alle aziende di avere liquidità in un momento critico. In tale prospettiva l’efficienza dei manager italiani servirà per dare risposte alla crisi. Le aziende hanno bisogno di manager, pertanto occorre fare sinergie, ascoltarli e affidarci al loro buon lavoro affinché tali norme possano avere effetti e ricadute positive nell’economia reale. In tal senso vanno potenziati strumenti come il contratto di espansione per sostenere le aziende” spiega Claudio Durigon, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia.”Le misure introdotte con il decreto liquidità hanno raggiunto livelli ragguardevoli, si è trattato di un’operazione di natura emergenziale per dare respiro alle imprese di piccola e media dimensione. I dati epidemiologici stanno consentendo di ripartire. La proroga del fondo per le piccole e medie imprese, l’estensione delle garanzie pubbliche per i prestiti, come peraltro la moratoria sui prestiti sono aspetti importanti. La sfida è quella di mobilitare i risparmi degli italiani che in questi mesi sono cresciuti nei conti correnti, pertanto occorre creare un sistema di incentivi per puntare a investire queste risorse nell’economia reale” ha dichiarato Antonio Misiani, Senatore e Responsabile Economico del PD.Per Maria Cecilia Guerra, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia: “La ripresa economica post pandemia implica una riprogettazione a partire dal comparto del turismo, dei trasporti e dei servizi. Appare, dunque, fondamentale coinvolgere i manager per quanto riguarda l’ambito delle tutele e degli investimenti nelle competenze ed è importante il focus per implementare la presenza delle donne nei ruoli apicali. È necessario, infine, rafforzare il rapporto fra mondo dei manager e istituzioni nella fase di attuazione del PNRR per promuovere uno sviluppo sostenibile che sappia guardare al futuro, tenendo conto delle specificità presenti a livello locale”. LEGGI TUTTO