15 Settembre 2021

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    Goldman Sachs acquista GreenSky, titolo vola

    (Teleborsa) – Effervescente Greensky, che scambia con una performance decisamente positiva del 52,25%.A fare da assist al titolo contribuisce la notizia che Goldman Sachs ha acquistato la fintech specializzata nel credito al consumo per 2,2 miliardi di dollari. Gli azionisti GreenSky riceveranno 0,03 azioni della banca d’affari per ogni azione in possesso.A livello comparativo su base settimanale, il trend di Greensky evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del Nasdaq 100. Ciò dimostra la maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Greensky rispetto all’indice.La struttura di medio periodo resta connotata positivamente, mentre segnali di contrazione emergono per l’impostazione di breve periodo costretta a confrontarsi con la resistenza individuata a quota 11,89 USD. Ottimale ancora il ruolo funzionale di supporto offerto da 11,75. Complessivamente il contesto generale potrebbe giustificare una continuazione della fase di consolidamento verso quota 11,67. LEGGI TUTTO

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    Milano in rosso insieme agli altri Listini europei

    (Teleborsa) – Seduta no per la Borsa di Milano, che ha fatto peggio degli altri mercati europei, in una giornata caratterizzata da un clima generalmente negativo. C’è nervosismo anche a Wall Street con gli investitori che digeriscono i deludenti dati sull’inflazione statunitense.Sul mercato valutario, poco mosso l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,182. L’Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,56%. Giornata di forti guadagni per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in rialzo del 3,26%.Torna a salire lo spread, attestandosi a +101 punti base, con un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari allo 0,70%.Nello scenario borsistico europeo tentenna Francoforte, che cede lo 0,68%, andamento cauto per Londra, che mostra una performance pari a -0,05%, e in rosso Parigi, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,04%. A Piazza Affari, il FTSE MIB è in calo (-1,02%) e si attesta su 25.762 punti in chiusura, mentre, al contrario, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 28.605 punti.Nella Borsa di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,38 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 2,23 miliardi della seduta precedente; mentre i volumi scambiati quest’oggi sono passati da 0,5 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,49 miliardi.Su 433 titoli trattati a Piazza Affari, 268 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 133. Invariate le rimanenti 32 azioni.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, ottima performance per Tenaris, che registra un progresso del 2,93%.Exploit di Stellantis, che mostra un rialzo del 2,29%.Buoni spunti su Fineco, che mostra un ampio vantaggio dell’1,79%.Ben impostata Mediobanca, che mostra un incremento dell’1,61%.Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Enel, che ha chiuso a -5,51%.Affonda Moncler, con un ribasso del 5,16%.Crolla A2A, con una flessione del 4,21%.Vendite a piene mani su Recordati, che soffre un decremento del 2,63%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, El.En (+6,60%), Saras (+5,41%), Sesa (+5,08%) e Illimity Bank (+4,20%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Technogym, che ha archiviato la seduta a -3,32%.Pessima performance per Esprinet, che registra un ribasso del 3,07%.Sessione nera per Tod’s, che lascia sul tappeto una perdita del 2,93%.In caduta libera Alerion Clean Power, che affonda del 2,92%. LEGGI TUTTO

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    Generali, Caltagirone continua acquisti e supera quota 6%

    (Teleborsa) – Francesco Gaetano Caltagirone prosegue nell’acquisto di azioni Generali, anche dopo aver siglato il patto di consultazione con Leonardo Del Vecchio. È quanto emerge da un internal dealing secondo cui le operazioni sono state fatte tra lunedì 13 e martedì 14 settembre. L’imprenditore romano supera così il 6% circa di Generali, acquistando – attraverso le holding Finced, Quarta Iberica e Mantegna 87 – 1,785 milioni di azioni del Leone, pari allo 0,11% del capitale. LEGGI TUTTO

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    Trasporti, Giovannini al question time: il punto su Ita e i collegamenti di Puglia e Sardegna

    (Teleborsa) – Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha ribadito che nel 2025 – “a regime” – Ita potrebbe dar lavoro “direttamente e indirettamente” a circa 9.500 persone. Durante il question time alla Camera il ministro ha ricordato che Ita avvierà le proprie operazioni con un numero di dipendenti pari a circa 2.900 unità”, un numero che salirà negli anni e a cui potrebbe aggiungersi altro personale “qualora Ita si aggiudicasse le gare bandite da Alitalia per Ground Handling e Manutenzione”. “Siamo certi che Ita sarà in grado di fornire risposte alle nuove esigenze del trasporto aereo in un’ottica sempre più intermodale, integrata con il trasporto ferroviario, guardando con grande attenzione anche ai principi della sostenibilità”, ha aggiunto Giovannini.I numeri di Ita. Il numero di dipendenti di Ita assunti per gestire l’attività di Aviation salirà secondo il Piano industriale nel 2025 a circa 5.700 unità a cui si aggiungerebbero a quella data, nel caso si aggiudicasse le gare bandite per Ground Handling e Manutenzione di Alitalia, rispettivamente circa 2.700 e circa 1.200 unità. Al 2025 il fatturato della nuova compagnia aerea dovrebbe raggiungere i 3,3 miliardi di euro. Giovannini ha ricordato che la compagnia opererà con una flotta di 52 aerei – “adeguata a rispondere nell’immediato alla domanda di trasporto” – che sarà portata già nel 2022 a 78 e quindi arrivare a 105 nel 2025. Per quella data, ha sottolineato il ministro “il 77% della flotta di Ita sarà costituita da aerei di nuova generazione”. All’avvio la compagnia servirà 45 destinazioni con 61 rotte, che saliranno a 74 destinazioni e 89 rotte nel 2025, “in particolare proprio con un ribilanciamento dei voli verso il settore del lungo raggio”, ha sottolineato.Capitolo Puglia. Il ministro Giovannini ha dichiarato inoltre che al momento sono in corso “specifiche interlocuzioni” con la Commissione europea per “ottenere il riconoscimento di Bari come Nodo Urbano principale, dal momento che il volume di traffico annuale di detto scalo è di circa 5 milioni di passeggeri all’anno”. Il ministro ha infatti risposto ad una domanda in merito all’inserimento delle infrastrutture si Bari e Brindisi nella rete centrale dei corridoi Ten-T. “A seguito dei negoziati sulla Brexit, il Consiglio e il Parlamento europei hanno convenuto di anticipare il riesame delle reti TEN-T dal 2023 al 2021”, ha spiegato, nel quale hanno trovato spazio le proposte che “prevedono, in coerenza con l’obbiettivo di inserire l’infrastruttura della dorsale Adriatica nel Core Network, l’inclusione dell’infrastruttura ferroviaria e stradale fino a Bari, nonché dell’aeroporto di Bari”. “Infine – ha aggiunto – è stato richiesto di inserire la sezione Brindisi-Taranto nella rete Comprehensive in considerazione delle potenzialità dell’intero cluster trasportistico pugliese. In questo contesto stiamo analizzando di potenziare i collegamenti con Lecce ricordando che i finanziamenti europei possono essere utilizzati inserendo l’opera nella rete TEN-T”.Sardegna. Il question time è stata un’occasione utile per il ministro anche per illustrare i piani che riguardano il collegamento con l’isola sarda. Per la continuità marittima con la Sardegna, in relazione alla linea Civitavecchia-Cagliari-Arbatax, Giovanni ha ricordato che il 20 luglio 2021 il Ministero ha provveduto ad effettuare una consultazione dei principali operatori del settore, propedeutica all’eventuale affidamento diretto e “all’esito della consultazione, e questa penso sia una buona notizia – ha sottolineato il ministro –, è stata selezionata un’offerta che prevede la prosecuzione del servizio sulla citata linea per un periodo di 6 mesi, nelle more dello svolgimento di una nuova procedura di gara per l’affidamento del medesimo servizio per la durata di 5 anni. Per quel che riguarda i collegamenti aerei, il ministro ha dichiarato che “a seguito della cessazione a partire dal prossimo 15 ottobre dell’operatività di Alitalia, affidataria dei servizi onerati sulle rotte da Alghero, Cagliari e Olbia verso Roma Fiumicino e verso Milano Linate, è stata attivata la procedura d’emergenza ed ho firmato, nella giornata di ieri, il decreto ministeriale n. 357, in forza del quale la Regione Sardegna potrà attivare immediatamente la selezione, con procedura accelerata, del vettore cui affidare per i prossimi sette mesi i voli da e per l’isola”. “La continuità territoriale è assicurata”, ha garantito GiovanniniIl ministro nell’occasione ha dato alcune indicazioni in merito alla riforma del trasporto pubblico locale – “un’attività complessa, la cui realizzazione richiede un costante confronto con il Parlamento – affermando che “auspicabilmente” all’inizio del 2022 di potrà giungere alla predisposizione di un impianto normativo “condiviso ed efficace”. “Uno degli obiettivi del PNRR è ottenere uno spostamento di almeno il 10% del traffico su auto private verso il sistema di trasporto pubblico, che ha un impatto molto minore in termini di inquinamento ambientale”, ha ricordato il ministro, spiegando che la commissione di studio ha “offerto interessanti riflessioni e valide proposte per aggiornare il quadro normativo sul trasporto pubblico locale, soprattutto nell’ottica di migliorare la qualità del servizio grazie all’evoluzione tecnologica e alle modifiche degli assetti istituzionali ed economico-finanziari del settore”. Per il ministro Giovannini è necessario “in primo luogo, migliorare l’attività di programmazione” e “questo deve essere fatto mettendo a disposizione degli enti territoriali strumenti e risorse in grado di rilevare in modo costante in primo luogo la domanda di trasporto”. “Occorre, inoltre, incrementare la concorrenza e la qualità degli affidamenti”, ha aggiunto. “Al contempo – ha spiegato Giovannini –, è necessario elevare la qualità dei servizi, assicurando i medesimi livelli minimi sull’intero territorio nazionale, comprese le aree a domanda debole, garantire la sostenibilità ambientale del trasporto pubblico locale, nonché realizzare, attuando quanto già previsto dalle vigenti disposizioni un sistema di mobilità integrato e dialogante”. LEGGI TUTTO

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    Rally di MIcrosoft, titolo festeggia buyback da 60 miliardi e crescita dividendo

    (Teleborsa) – Balza in avanti Microsoft, che amplia la performance positiva odierna, con un incremento dell’1,18%.A fare da assist alle azioni contribuisce la notizia che la società ha annunciato un buyback da 60 miliardi di dollari e un dividendo in crescita dell’11%. Il confronto del titolo con il Dow Jones, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa del colosso informatico americano rispetto all’indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.L’esame di breve periodo di Microsoft classifica un rafforzamento della fase rialzista con immediata resistenza vista a 305,2 USD e primo supporto individuato a 301,7. Tecnicamente ci si attende un ulteriore spunto rialzista della curva verso nuovi top stimati in area 308,7. LEGGI TUTTO

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    USA, EIA: scorte petrolio in calo oltre attese

    (Teleborsa) – Sono scese più del previsto le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 10 settembre 2021, sono calati di circa 6,4 milioni a 417,4 MBG, contro attese per un calo di 3,5 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un decremento di 1,7 milioni a 131,9 MBG, in linea con le attese degli analisti, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 1,9 milioni a quota 218,1 MBG (era atteso un decremento di 1,9 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate a 620,8 MBG. LEGGI TUTTO

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    Saipem, progetto europeo Accsess per catturare anidride carbonica

    (Teleborsa) – “CO2 Solutions by Saipem” è la tecnologia di punta del progetto Accsess, un’iniziativa di ricerca finanziata dall’Unione Europea nell’ambito del progetto “The Horizon 2020” che mira a consolidare le tecnologie CCUS (Carbon dioxide Capture & Utilization or Storage).Lo annuncia la stessa Saipem ricordando che la società è costantemente alla ricerca di soluzioni per ridurre l’impatto ambientale. “La partecipazione a questo progetto – sottolinea – consolida la nostra strategia di decarbonizzazione dei settori industriali e conferma il ruolo di Saipem come partner ideale per il Net Zero”, ovvero il traguardo delle zero emissioni nette. LEGGI TUTTO

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    Si aggrava la crisi di Evergrande: rischi per settore immobiliare e bancario cinese

    (Teleborsa) – La crisi di Evergrande – colosso immobiliare cinese pesantemente indebitato e a rischio di default – rischia di avere effetti a cascata sull’intero comparto immobiliare cinese. Lo sostiene una nota di Goldman Sachs sulla seconda azienda di sviluppo immobiliare della Cina, che ha passività di quasi due trilioni di yuan (circa 305 miliardi di dollari). “Riteniamo che ulteriori interruzioni delle operazioni di sviluppo immobiliare della società possano essere molto negative per il sentiment tra gli acquirenti e gli investitori di proprietà nazionali e potenzialmente propagarsi al settore immobiliare in generale”, hanno scritto gli analisti della banca d’affari statunitense.Secondo Fitch Ratings, gli effetti negativi a cascata si avrebbero anche in altri settori. “Un default rafforzerebbe la polarizzazione del credito tra i costruttori di case e potrebbe comportare venti contrari per alcune banche più piccole”, scrive l’agenzia di rating in una nota di aggiornamento sulla vicenda della società cinese, affermando però di ritenere che l’impatto complessivo sul settore bancario sarebbe gestibile. Fitch ha affermato che 572 miliardi di yuan (circa 89 miliardi di dollari) dei prestiti di Evergrande sono detenuti da banche e altri istituti finanziari, ma le banche potrebbero anche avere un’esposizione indiretta verso i fornitori della società, a cui sono dovuti 667 miliardi di yuan per beni e servizi (circa 104 miliardi di dollari).Una settimana fa, Fitch ha abbassato il rating di Evergrande a CC da CCC+, sulla base che “un qualche tipo di default sembra probabile”. Oggi S&P Global Ratings ha ulteriormente declassato Evergrande a “CC” da “CCC”, con outlook negativo, citando la riduzione della liquidità e dei rischi di default, inclusa la possibilità di ristrutturazione del debito.A peggiorare una situazione già largamente compromessa c’è anche il fatto che le principali banche cinesi sono state informate dall’autorità immobiliare di Pechino che Evergrande non sarà in grado di pagare gli interessi sui prestiti dovuti il 20 settembre. Inoltre, il ministero dell’edilizia abitativa e dello sviluppo urbano-rurale (MOHURD) ha tenuto un incontro con le banche questa settimana, secondo quanto riferito da Bloomberg, con Evergrande che sta discutendo la possibilità di estendere i pagamenti e rinnovare alcuni prestiti.I rischi che un default di Evergrade (con effetti sull’intero settore) avrebbe sulle prospettive di crescita sulla Cina sono mitigati dalla capacità del governo di intervenire con politiche volte a sostenere il mercato immobiliare – evidenzia Fitch – ma il conto di questo intervento sarebbe comunque alto. Secondo Goldman Sachs le possibili opzioni sul tavolo sono una forte revisione del management e delle scelte strategiche affinché le operazioni del costruttore non siano interrotte, l’investimento di terze parti nella società e una potenziale ristrutturazione del debito e del capitale.(Foto: by Samson Creative on Unsplash) LEGGI TUTTO