16 Settembre 2021

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    Lagarde (BCE): PIL eurozona a livello pre-crisi entro fine anno

    (Teleborsa) – “L’Europa si sta riprendendo più rapidamente di quanto avessimo previsto. Di conseguenza, abbiamo notevolmente migliorato le nostre proiezioni. Quest’anno sta sicuramente andando più veloce di quanto pensassimo, al punto che avremo recuperato i livelli pre-Covid prima della fine del 2021. Avevamo previsto in precedenza che sarebbe stato all’inizio del 2022, ora sarà nel 2021”. Lo ha affermato la presidente della BCE, Christine Lagarde, intervenendo al convegno Hec Talks organizzato dall’Ecole des hautes etudes commerciales de Paris e dalla European League for Economic Cooperation.”Abbiamo rivisto significativamente al rialzo le nostre previsioni e ora ci attendiamo una crescita del 5% nell’area euro e un’inflazione del 2,2%, ben più di quanto pensassimo a marzo e giugno”, ha aggiunto. Lagarde ha sostenuto che i miglioramenti sono da attribuire alle campagne di vaccinazioni per il Covid-19.La presidente della BCE ha poi espresso l’auspicio che il G20 e la presidenza italiana del gruppo “intervengano presto” sul tema delle vaccinazioni anti-Covid su scala globale. “Sono molto sorpresa che le economie avanzate non riescano a mettere assieme le finanze necessarie a vaccinare tutte le popolazioni mondiali, perché prendiamo un rischio, sono molto preoccupata”, ha affermato. “Spero che G20 e la presidenza italiana intervengano presto su questo”, ha aggiunto.L’ex ministra dell’Economia francese è poi tornata a criticare l’utilizzo delle criptovalute. “I cripto asset non sono valute, pretendono di essere altro rispetto a quello che effettivamente sono e alcune consumano una enorme quantità di energia per essere prodotte. Inoltre, penso davvero che alimentino transazioni di natura oscura: è assolutamente ovvio”. “Per tutte queste ragioni sono piuttosto critica sui cripto-asset. E se mi guardano male per questo pazienza. Se chi li compra è pronto a perderci tutto va bene”, ha aggiunto Lagarde, ma questo non andrebbe consentito ai consumatori. Infine “le valute digitali” che si propongono di creare le banche centrali “sono un’altra cosa”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte industria luglio +0,5% m/m vendite +0,5% m/m

    (Teleborsa) – Crescono le scorte dell’industria in USA a luglio. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento dello 0,5% a 2.069,5 miliardi di dollari, come stimato dagli analisti e dopo il +0,9% del mese precedente (dato rivisto da un +0,8%). Su base annua si è registrato un aumento del 7,2%. Nello stesso periodo le vendite sono salite dello 0,5% su base mensile, attestandosi a 1.652,2 miliardi di dollari. Su anno si registra una variazione positiva del +16,3% rispetto a luglio 2020. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,25. A luglio 2020 era pari all’1,36. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte. LEGGI TUTTO

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    UK, il 40% delle grandi aziende fatica a trovare lavoratori. Pesa la Brexit

    (Teleborsa) – Le aziende britanniche del settore ospitalità hanno più del doppio delle probabilità – rispetto ad altri comparti – di incontrare difficoltà nel riempire i posti vacanti rispetto alle normali aspettative per questo periodo dell’anno. Tra il 23 agosto e il 5 settembre 2021, il 30% delle attività ricettive ha dichiarato che i posti vacanti erano più difficili da coprire del normale, contro il 13% in tutti i settori (dato comunque in aumento rispetto al 9% all’inizio di agosto). Escludendo quelle con meno di 10 dipendenti, il 41% delle aziende di tutti i settori ha faticato a coprire i posti vacanti a fine agosto, rispetto al 32% di inizio mese. Sono i principali dati di un nuovo report dell’Office for National Statistics (ONS) sul mercato del lavoro britannico. “Queste difficoltà coincidono con un periodo molto intenso per le assunzioni, secondo gli ultimi dati del mercato del lavoro, con l’ospitalità che è uno dei settori che registra un numero record di posti vacanti da giugno ad agosto 2021”. commenta l’istituto di statistica del Paese.La mancanza di candidati idonei è segnalata come la ragione principale per non essere in grado di coprire i posti vacanti alla fine di agosto 2021, con le imprese di trasporto e stoccaggio che hanno maggiori probabilità di citare specificamente la mancanza di lavoratori provenienti dall’Unione europea.Di tutte le imprese che hanno riscontrato problemi di assunzione, una su quattro (25%) ha affermato che un numero ridotto di candidati dall’UE è un fattore importante. Questo dato sale a quasi uno su due (46%) tra le imprese di trasporto e stoccaggio, la più alta di qualsiasi settore. L’ONS ricorda che il numero di cittadini dell’UE occupati nel Regno Unito è diminuito dell’8,7% tra gennaio e marzo 2020 e tra aprile e giugno 2021. Nel frattempo, il numero totale di persone occupate è diminuito del 2,4% nello stesso periodo.Dati pubblicati qualche giorno fa hanno mostrato che si sono stati 1.034.000 posti vacanti nel Regno Unito da giugno ad agosto 2021, con un aumento del 35,2% (269.300) rispetto al trimestre precedente e il più alto dall’inizio della serie nel 2001. LEGGI TUTTO

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    I numeri del flop di Quota 100: priorità riforma pensioni, ecco come

    Uomo, età massima 63 anni, lavoratore dipendente del settore privato: è l’identikit di chi usufruisce (ancora per poco) di Quota 100, la sperimentazione dell’anticipo pensionistico volta a contrastare gli effetti distorsivi della Riforma Fornero. Introdotta dalla Legge di Bilancio 2019 per una sperimentazione triennale, la misura bandiera della Lega non ha dato i risultati sperati e verrà abolita con l’anno nuovo. I numeri sono impietosi, e all’orizzonte si profila una riforma del sistema non semplice. Le ipotesi in campo e le possibili soluzioni.

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    Maersk rivede al rialzo la guidance 2021 su aumenti delle tariffe di trasporto

    (Teleborsa) – Maersk – la più grande compagnia di navigazione mercantile al mondo – ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita per la seconda metà del 2021, dopo aver diffuso dati provvisori migliori del previsto per gli ultimi mesi. Il gruppo danese ha registrato – per i primi due mesi del terzo trimestre del 2021 – una performance finanziaria “significativamente superiore alle precedenti aspettative” e ora prevede per il terzo trimestre del 2021 un EBITDA sottostante vicino a 7 miliardi di dollari e un EBIT sottostante vicino a 6 miliardi di dollari. Il risultato è trainato dagli aumenti delle tariffe di trasporto dei container, sia a lungo che a breve termine.”Date le persistenti congestioni e strozzature nelle catene di approvvigionamento”, Maersk si aspetta ora che il secondo semestre 2021 sia più forte di quanto previsto in precedenza. Di conseguenza, la previsione per l’intero anno per il 2021 è stata rivista al rialzo con un EBITDA sottostante ora previsto nell’intervallo di 22-23 miliardi di dollari (in precedenza 18-19,5 miliardi) e EBIT sottostante previsto nell’intervallo di 18-19 miliardi di dollari (in precedenza 14-15,5 miliardi di dollari).Il free cash flow (FCF) per l’intero anno 2021 dovrebbe ora essere minimo di 14,5 miliardi di dollari (in precedenza minimo 11,5 miliardi di dollari), mentre la guidance per il Capex 2021-22 è rimasta invariata a i circa 7 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Ricerca, ENEA: “Nel 2020 10 milioni di euro da 47 nuovi progetti UE”

    (Teleborsa) – Enea ha avviato 47 nuovi progetti europei nel 2020 per un finanziamento complessivo pari a 9,9 milioni di euro. È quanto emerge dal rapporto “Contratti Enea con la Commissione Europea – Dati riassuntivi 2020”, che evidenzia un tasso medio di successo complessivo dell’Agenzia nel programma Horizon 2020 pari al 21,4%, di gran lunga maggiore rispetto alla media dei partecipanti italiani (13,2%) e di quella dei Paesi UE (11,9%).Nel corso nel 2020 Enea ha partecipato complessivamente a 171 progetti, che hanno coinvolto complessivamente circa 1.300 partner di 58 diversi Paesi e organizzazioni internazionali.In termini di finanziamento, i progetti a partecipazione Enea vengono per il 61% dal Programma H2020 R&I e ricadono per la maggior parte nell’area “energia” (42%), dove il maggior contributo riguarda progetti sull’efficienza energetica. Seguono progetti nell’area “ambiente” (20%, principalmente su temi di cambiamento climatico e qualità dell’aria), “scienze della vita” (7%) e con il 6% ciascuna le aree “materiali” e “ITC”. LEGGI TUTTO

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    USA, Philly FED settembre si rafforza a 30,7 punti

    (Teleborsa) – Si rafforza l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia negli Stati Uniti. Nel mese di settembre l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto FED di Philadelphia (Philly FED) è salito a 30,7 punti dai 19,4 di agosto. Il dato è superiore alle attese degli analisti, che indicavano un lieve calo a 18,8 punti.Va detto che un indice superiore allo zero indica che all’interno del distretto di Philadelphia ci sono nel settore manifatturiero più imprese ottimiste che pessimiste.Fra le componenti dell’indice, quello dei nuovi ordini è diminuito a 15,9 punti da 22,8 punti, quello sulle condizioni di business si porta a 20 da 33,7. Scende quello sull’occupazione, che si attesta a 26,3 da 32,6 punti, mentre quello sui prezzi diminuisce a 67,3 da 71,2 punti, mentre quello sulla spesa per gli investimenti (capex) scende a 23,6 da 33,7. LEGGI TUTTO

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    USA, le vendite al dettaglio aumentano a sorpresa ad agosto

    (Teleborsa) – Vendite al dettaglio in aumento – a sorpresa – negli Stati Uniti. Nel mese di agosto, si è registrato una variazione positiva dello 0,7% a 618,7 miliardi di dollari, dopo il -1,8% del mese precedente (dato rivisto da -1,1%). Il dato comunicato dall’US Census Bureau è migliore delle attese degli analisti, che indicavano un -0,8%. Su base annua si è registrato un aumento del 13,45% (+11,81% a luglio). Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +1,8% dopo il -1% di luglio e contro attese per un -0,1%.Le vendite del commercio al dettaglio sono aumentate dello 0,8% rispetto a luglio 2021 e del 13,1% rispetto allo scorso anno. I negozi di abbigliamento e accessori di abbigliamento sono aumentati del 38,8% da agosto 2020, mentre le stazioni di servizio sono aumentate del 35,7% rispetto allo scorso anno. LEGGI TUTTO