13 Ottobre 2021

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    Camere penali internazionali, Tirelli: “Lo Stato paghi le spese a chi è assolto”

    (Teleborsa) – L’avvocatura scende in campo per contrastare il peso insostenibile della giustizia “ingiusta”. In Italia oltre la metà dei processi celebrati con il rito ordinario (il 50,5 per cento) e oltre due terzi dei giudizi di opposizione al decreto penale (69,7 per cento) si concludono con un’assoluzione. Un vero e proprio calvario, al termine del quale l’imputato si ritrova a essere vessato sia sotto il profilo della propria integrità morale che sotto quello economico. Per questo motivo le Camere Penali del Diritto europeo e internazionale si apprestano a coinvolgere il Parlamento in una proposta di legge che prevederà l’istituzione del rimborso delle spese legali in favore degli imputati prosciolti.”Ad oggi l’unica forma di ristoro prevista dall’ordinamento per le vittime di errori giudiziari – spiega una nota delle Camere Penali del Diritto europeo e internazionale – è la riparazione per ingiusta detenzione, un istituto la cui applicazione è stata però recentemente ridimensionata a causa del susseguirsi di pronunce giurisprudenziali orientate a restringerne severamente i parametri. Ciononostante nel 2020 lo Stato ha comunque speso quasi 38 milioni di euro per questo tipo di risarcimenti. Fermo restando che in ogni caso l’importo totale non può mai eccedere i 516.456,90 euro e la somma indennizzabile per ogni giorno di ingiusta detenzione è di 235,82 euro”. “È inutile sottolineare come questo spreco di denaro pubblico – afferma Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere Penali del Diritto europeo e internazionale – pesi oltremodo sui contribuenti. L’istituto della riparazione per ingiusta detenzione non è da solo sufficiente a offrire tutela a tutte le vittime di errori giudiziari, posto che viene destinato ai soli soggetti che hanno subito una forma di restrizione della libertà personale escludendo tutti gli imputati che hanno affrontato un procedimento a piede libero”. Un primo passo è stato di recente compiuto con l’inserimento di un emendamento nella Legge di bilancio approvata nell’autunno 2020, che ha previsto lo stanziamento di 8 milioni di euro per il pagamento delle spese legali dei soggetti sottoposti a procedimento penale e poi assolti con formula piena, “ma questa novella – prosegue Tirelli – richiedeva il successivo intervento del ministro della Giustizia e del ministro dell’Economia al fine di stabilire con certezza i criteri dell’erogazione, intervento che ad oggi non è ancora stato riscontrato”. Un input utile a sbloccare l’impasse arriverà però a breve proprio dalle Camere Penali internazionali. “Con la nascitura proposta di legge il concetto di vittima – si legge nella nota – sarà finalmente esteso anche a tutti i soggetti che hanno assunto la veste di indagato o imputato in un processo penale poi concluso con sentenza di proscioglimento, assoluzione o comunque con pronuncia di estinzione del reato per prescrizione. La proposta di legge contemplerà infatti la possibilità per le vittime del sistema giudiziario di ottenere il pagamento da parte dello Stato degli onorari dovuti al legale impiegato nella loro difesa”. LEGGI TUTTO

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    Origine Covid, Cina esaminerà 200mila campioni sangue del 2019

    (Teleborsa) – La Cina sarebbe pronta a testare decine di migliaia di campioni di sangue prelevati a Wuhan nel 2019 nell’ambito dell’indagine sulle origini del Covid-19. E’ quanto anticipa la CNN in esclusiva – che cita un funzionario cinese – spiegando anche come la decisione di Pechino sia la risposta alle sempre maggiori richieste di trasparenza sull’origine del virus. Sarebbero circa 200.000 i campioni (tra cui quelli degli ultimi mesi del 2019) nell’archivio del Wuhan Blood Center, individuato nei mesi scorsi dal gruppo di ricercatori dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come possibile risorsa chiave dalla quale potrebbero arrivare informazioni utili a capire quando e dove il virus è passato per la prima volta nell’uomo. LEGGI TUTTO

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    Emak, vendite in crescita nel 3° trimestre in tutti i segmenti di business

    (Teleborsa) – Emak, azienda quotata sul segmento STAR e attiva nei settori dell’outdoor power equipment, delle pompe e del water jetting, ha registrato un fatturato consolidato in aumento di circa il 17% nel terzo trimestre dell’anno, rispetto al pari periodo dello scorso esercizio. Il dato preliminare è stato comunicato in occasione della partecipazione alla Virtual Star Conference 2021, mentre i risultati finali al 30 settembre 2021 saranno pubblicati dopo l’approvazione da parte del CdA del 12 novembre 2021.”Ogni mese del trimestre, e in tutti i segmenti di business, il gruppo ha registrato vendite superiori ai corrispondenti periodi del 2020, anno in cui, a partire dal mese di maggio, erano stati raggiunti livelli importanti di fatturato se confrontati con gli esercizi pre-pandemia”, sottolinea Emak. Le vendite cumulate per i primi nove mesi sono quindi ora in aumento del 29% rispetto al pari periodo 2020 e del 38% rispetto al 2019. La società conferma la guidance per il fatturato 2021, che dovrebbe crescere in un range tra il 17% e il 21%. LEGGI TUTTO

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    Caro energia, la Commissione Ue pubblica la sua “cassetta degli attrezzi”

    (Teleborsa) – Priorità a misure finalizzate ad attenuare l’impatto del caro prezzi su consumatori vulnerabili e piccole imprese con particolare riferimento a sostegni di emergenza al reddito delle famiglie, aiuti di Stato per le imprese e sgravi fiscali mirati. La Commissione europea ha pubblicato questa mattina il “tool box” sul caro prezzi dell’energia, la “cassetta degli attrezzi” rivolta agli Stati membri con le misure a cui potranno attingere per far fronte alla “situazione eccezionale” in corso. Bruxelles ha infatti sottolineato che serve “una risposta rapida e coordinata” che al tempo stesso non ostacoli la transizione a lungo termine e gli investimenti in fonti di energia più pulite. La stima è che la situazione si possa stabilizzare in primavera. Nel pacchetto anche indicazioni per il medio termine che prevedono, oltre ad investimenti nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica, anche possibili misure in materia di stoccaggio dell’energia e di acquisto di riserve di gas, oltre ad una valutazione dell’assetto attuale del mercato dell’energia elettrica.Tra le misure immediate elencate all’interno della comunicazione ci sono i sostegni di emergenza al reddito dei consumatori in condizioni di povertà energetica (ad esempio attraverso buoni o pagamenti parziali delle bollette) che potranno essere finanziati con i proventi del sistema UE di scambio di quote di emissioni (EU ETS), l’autorizzazione di proroghe temporanee per il pagamento delle bollette così come misure di salvaguardia per evitare la sconnessione delle utenze dalla rete e l’introduzione provvisoria di riduzioni mirate dell’aliquota d’imposta per le famiglie vulnerabili. Per le attività produttive la Commissione ha sottolineato invece la possibilità di fornire aiuti alle imprese e alle industrie, in linea con le norme UE sugli aiuti di Stato. “L’aumento dei prezzi mondiali dell’energia è fonte di grande preoccupazione per l’UE. Ora che stiamo uscendo dalla crisi pandemica e facendo ripartire l’economia, è importante proteggere i consumatori vulnerabili e sostenere le imprese europee”, ha dichiarato la Commissaria per l’Energia, Kadri Simson.La Commissione europea ha inoltre assunto l’impegno di intensificare il dialogo internazionale nel settore dell’energia “onde garantire la trasparenza, la liquidità e la flessibilità dei mercati internazionali” e chiederà all’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) di indagare su potenziali comportamenti anticoncorrenziali nel mercato dell’energia e di monitorare ancor più da vicino gli sviluppi del mercato della CO2.Con riferimento al medio periodo, Bruxelles ha garantito che “continuerà a lavorare a un sistema energetico efficiente, caratterizzato da una grossa quota di rinnovabili”. “Per quanto queste ultime stiano diventando più convenienti e rivestano sempre più importanza nella fornitura di energia alla rete elettrica e nella fissazione dei prezzi – ha però sottolineato la Commissione Ue – , nei periodi di maggiore domanda sono ancora necessarie altre fonti di energia, compreso il gas”. Per tali ragioni, nel documento è stato evidenziato che “la crisi ha messo in luce anche l’importanza dello stoccaggio per il funzionamento del mercato UE del gas”. La Commissione Ue ha sottolineato che al momento l’Unione è in grado di stoccare oltre il 20% del gas che consuma ogni anno, ma non tutti gli Stati membri dispongono di impianti appositi, e in ogni caso non sempre l’uso che ne fanno e gli obblighi di manutenzione sono gli stessi”.La Commissaria Kadri Simson presenterà la comunicazione e il pacchetto di misure ai deputati del Parlamento europeo il 14 ottobre e ai ministri competenti il 26 ottobre. I leader dell’UE saranno poi chiamati a discutere i prezzi dell’energia in occasione del prossimo Consiglio europeo del 21-22 ottobre. La Commissione ha inoltre annunciato che all’inizio del 2022 presenterà una “strategia internazionale di impegno sull’energia”. LEGGI TUTTO

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    FMI, debito mondiale esploso a 226mila miliardi di dollari con pandemia

    (Teleborsa) – Il debito mondiale, pubblico e privato, contratto da governi, imprese e famiglie ha raggiunto nel 2020 un livello record di 226mila miliardi di dollari, registrando una crescita senza precedenti di 27mila miliardi (+14%). E’ quanto emerge dal Fiscal Monitor del FMI, secondo cui alti e crescenti livelli di debito pubblico e privato sono associati a maggiori rischi per la stabilità finanziaria e per le finanze pubbliche.L’aumento – sottolinea – è stato pienamente giustificato dalla necessità di rispondere all’impatto pandemia di Covid-19 sull’economia, sulla società e sul sistema finanziario, ma deve essere di natura temporanea. Più in dettaglio, il debito pubblico ha raggiunto un livello di 88mila miliardi di dollari, avvicinandosi al 100% del PIL mondiale, ma dovrebbe tornare a scendere nel 2021 e 2022, grazie alla crescita più forte, attestandosi al 97% del PIL. Diseguaglianze in crescendo Le economie avanzate e la Cina hanno contribuito per oltre il 90% all’accumulo del debito nel 2020. I Paesi emergenti ed in via di sviluppo contribuito a questo aumento solo per il 7%. Si prevede che le economie avanzate riprenderanno ben presto il percorso di crescita pre-Covid grazie anche al sostegno delle politiche fiscali, in particolar modo Cina e Stati Uniti, mentre i paesi in via di sviluppo soffriranno un persistente calo della crescita rispetto al periodo pre-Covid. Incertezza per il futuroLe previsioni future sono caratterizzate da un elevato grado di incertezza, legato all’evoluzione del Covid e delle sue variati ed all’impatto che il virus e l’andamento delle vaccinazioni avranno sulla crescita economica. Secondo l’Istituto le politiche di bilancio dovrebbero restare agili ed adattarsi rapidamente al mutare delle condizioni economico-sanitarie, ma la pandemia lascerà comunque delle cicatrici profonde in termini di disuguaglianze e povertà.L’Italia recupererà livelli pre-pandemia nel 2026 La pressione fiscale in Italia è salita nel 2020 al 47,8% e si prevede che resterà al di sopra dei livelli pre-Covid fino a tutto il 2025 raggiungendo solo nel 2026 un livello del 47,1% (in linea con il 2019). La spesa pubblica, che nel 2019 era pari al 48,6% del PIL, è invece lievitata al 57,3% nel 2020 e tornerà a scendere solo nel 2023, raggiungendo un livello del 49,4% nel 2026. Il deficit raggiungerà un picco del 10,2% del Pil quest’anno, per poi iniziare un percorso di ridimensionamento chhe porterà il rapporto al 4,7% nel 2022 ed al al 3,5% nel 2023. Un rientro al di sotto della soglia del 3% non è atteso prima del 2024. L’aspetto più critico è rappresentato dall’accumulo del debito, che ha portato il rapporto con il PIL dal 134,6% del 2019 al 155,8% nel 2020. Quest’anno è atteso un leggero calo al 154,8%per arrivare nel 2026 al 146,5%.(Foto: © Andrej Kaprinay, Ing./123RF) LEGGI TUTTO

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    USA, inflazione settembre +0,4%, dato “core” +0,2%. Corre l'energia

    (Teleborsa) – Aumenta, leggermente sopra le attese, l’inflazione negli Stati Uniti a settembre. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un incremento dello 0,4% su base mensile, leggermente sopra il +0,3% del consensus e il +0,3% di agosto. Su base annua, la crescita dell’inflazione è stata del 5,4%, superiore al +5,3% del mese precedente e atteso dal mercato. Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla FED, ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile, uguale al consensus (+0,2%) e appena superiore al mese precedente (+0,1%). Il dato tendenziale attesta un aumento del 4%, anche in questo uguale alle aspettative. Il mese prima si era registrato un +4%.Su base mensile, l’indice per il cibo è aumentato dello 0,9%, con l’indice per il cibo a casa in aumento dell’1,2%. L’indice energetico è aumentato dell’1,3%, con l’indice della benzina in aumento dell’1,2%. L’indice energetico è aumentato del 24,8% negli ultimi 12 mesi (benzina a +42,1%) e l’indice alimentare è aumentato del 4,6% nello stesso periodo. LEGGI TUTTO

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    Tesssile, da Intesa Sanpaolo 5 milioni di euro per la crescita sostenibile di Candiani

    (Teleborsa) – Supportare la crescita sostenibile di Candiani, storica azienda di Robecchetto Induno (MI), dedita alla produzione di tessuto denim e che fornisce i più prestigiosi marchi di abbigliamento. Con questo obiettivo Intesa Sanpaolo – nell’ambito di intervento del piano più ampio per dare supporto agli investimenti legati al PNNR – ha finalizzato un finanziamento S-Loan, pari a 5 milioni di euro della durata di 60 mesi.Il finanziamento – spiega Intesa Sanpaolo in una nota – è destinato al piano di sviluppo dell’azienda che prevede, fra gli altri, alcuni obiettivi di miglioramento ESG (Environmental, Social, Governance) tra cui l’introduzione di programmi di promozione della cultura della sostenibilità destinati a clienti e fornitori e di programmi di formazione dedicati a tutti i lavoratori finalizzati a promuovere buone pratiche di sostenibilità negli ambienti lavorativi e nella vita privata. La soluzione proposta da Intesa Sanpaolo attraverso il finanziamento S-Loan prevede il monitoraggio degli obiettivi rilevati nell’ambito della nota integrativa del bilancio della società. “Grazie al finanziamento a medio-lungo termine S-Loan di Intesa Sanpaolo, – sottolinea l’Istituto – le imprese possono contare su supporto finanziario per interventi verso una maggiore sostenibilità sotto il profilo ambientale, sociale e governance di impresa e su uno sconto sul costo del finanziamento al fine di premiare i risultati conseguiti”. Di recente, oltre ad aver adottato regole per la riduzione dei finanziamenti nei settori carbone e oil e gas non convenzionale, Intesa Sanpaolo ha avviato la nuova linea di S-Loan Climate Change, finanziamenti con garanzia SACE all80%, grazie alla quale la Banca fornirà alle imprese un nuovo strumento per finanziare progetti di investimento green fino ad un importo di 15 milioni di euro e per una durata massima di 20 anni. Inquadrato nel Programma strategico Motore Italia volto a supportare le PMI virtuose a conseguire obiettivi ESG, S-Loan Climate Change va ad ampliare la famiglia degli S-Loan (già operativi con S-Loan Diversity e S-Loan ESG), la linea specifica di finanziamenti creata nel 2020 per supportare, con un plafond di 2 miliardi di euro, le iniziative delle imprese verso la transizione sostenibile con un meccanismo di premialità al raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità ad ampio spettro.Da qui al 2026, inoltre, Intesa Sanpaolo programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR approvato dalla Commissione Europea.”In un mondo dove le risorse stanno diminuendo e cè un eccesso ingestibile di capi di abbigliamento da smaltire, é un dovere di tutti guardare ad un consumo e ad una produzione sostenibili, con una massima attenzione a risorse rinnovabili, materiali biodegradabili e compostabili – dichiara Alberto Candiani, presidente del Consiglio di Amministrazione di Candiani –. Il mondo del Denim devessere in prima linea in questa rivoluzione, e siamo davvero entusiasti di poter collaborare con Intesa Sanpaolo e poter condividere la nostra innovazione e i nostri valori con il resto della fashion industry”.”Siamo da sempre fortemente impegnati a sostenere le PMI del territorio in uno sviluppo sostenibile e oggi ancora di più, accompagnandole nella necessaria transizione verso l’economia green in linea con i pilastri del PNRR. Abbiamo infatti già erogato in Lombardia 500 milioni di euro in finanziamenti per progetti di economia circolare e in S-Loan a favore di PMI che, come Candiani Spa, sempre più si orientano verso la riduzione dell’impatto ambientale e il miglioramento in ambito sociale e di governance – sottolinea Tito Nocentini, direttore regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo –. Diventa sempre più una necessità per ogni impresa saper programmare una crescita sostenibile capace di generare quell’aumento di competitività ed efficienza indispensabili per crescere sul mercato e allo stesso tempo concorrere alla creazione di un valore e di un beneficio collettivo”. LEGGI TUTTO

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    Future USA positivi. Focus su inflazione e trimestrali

    (Teleborsa) – Dopo una giornata in cui i tre principali indici hanno chiuso in negativo, i future USA indicano che il mercato americano dovrebbe aprire la giornata odierna sopra la parità. È intanto iniziata la stagione delle trimestrali della banche, con BlackRock che ha registrato un utile del 3° trimestre in crescita del 19% e JPMorgan che ha messo a segno utili in crescita trainati dal boom dell’M&A e una forte performance nelle IPO. Domani tocca a Bank of America, Morgan Stanley e Citigroup, venerdì a Goldman Sachs. Il contratto sul Dow Jones guadagna lo 0,16% a 34.435 punti, mentre quello sullo S&P 500 mostra un rialzo dello 0,24% a 4.360 punti. Il derivato sul Nasdaq segna un +0,51% a 14.735 punti.Sul fronte macroeconomico, sono tornate a salire le richieste di mutui settimanali. Prima dell’apertura della borsa il Bureau of Labour Statistics (BLS) diffonderà anche l’indice dei prezzi al consumo per il mese di settembre, strumento chiave per valutare i cambiamenti nelle tendenze di acquisto e nell’inflazione.Tra i titoli sotto osservazione ci sono JPMorgan, BlackRock e Delta Air Lines, che hanno diffuso le trimestrali. Nel pre-market si muovono anche SAP (ha alzato nuovamente la guidance), Hasbro (il CEO è morto pochi giorni dopo essersi preso una pausa per motivi medici), Qualcomm (ha annunciato un piano di buyback), Apple (probabilmente ridurrà la produzione di iPhone 13 a causa della carenza globale di chip). LEGGI TUTTO