14 Ottobre 2021

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    USA, si rafforzano i prezzi alla produzione di settembre

    (Teleborsa) – Si conferma sostenuta la crescita dei prezzi alla produzione USA a settembre. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono cresciuti dello 0,5% su mese rispetto al +0,7% del mese precedente e al +0,6% atteso degli analisti.Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento dell’8,6% leggermente sotto il consensus (+8,7%), ma in rafforzamento rispetto al 8,3% del mese precedente. I prezzi dei beni e servizi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, segnano un +0,2% su mese (+0,6% nella precedente rilevazione), mentre su anno registrano un +6,8%, maggiore del +6,2% precedente, ma inferiore al +7,1% atteso. LEGGI TUTTO

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    Wells Fargo, ricavi e utili superano il consensus nel 3° trimestre

    (Teleborsa) – La trimestrale di Wells Fargo, una delle quattro più grandi banche statunitensi, ha battuto le previsioni degli analisti. Nei tre mesi al 30 settembre 2021 la banca ha registrato ricavi pari a 18,8 miliardi di dollari, in diminuzione del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma sopra i 18,4 miliardi di dollari attesi dal mercato. L’utile è salito del 59% a 5,1 miliardi di dollari dai 3,2 miliardi di dollari del terzo trimestre 2020. L’utile per azione adjusted è stato di 1,22 dollari per azione, mentre gli analisti si aspettavano un profitto di 99 centesimi per azione.”Le azioni che stiamo intraprendendo per migliorare l’efficacia operativa e i ritorni finanziari stanno emergendo nei nostri risultati, oltre ai benefici che stiamo sperimentando dalla ripresa economica – ha commentato l’amministratore delegato Charlie Scharf – Abbiamo registrato una riduzione di 1,7 miliardi di dollari (al lordo delle imposte) negli accantonamenti per perdite su crediti e abbiamo registrato forti guadagni di capitale”.”Ancora più importante, i charge-offs sono stati bassi, il margine di interesse si è stabilizzato e i prestiti di fine periodo sono cresciuti per la prima volta dal primo trimestre 2020 – ha aggiunto – Le spese hanno continuato a diminuire man mano che abbiamo compiuto progressi nelle nostre iniziative di efficienza e abbiamo aumentato il nostro ritorno di capitale agli azionisti riacquistando 5,3 miliardi di dollari di azioni ordinarie e aumentando il nostro dividendo”. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione in calo più delle attese

    (Teleborsa) – Scendono e più del previsto le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana all’8 ottobre, i “claims” sono risultati pari a 293.000 unità, in calo di 36 mila unità rispetto al dato della settimana precedente di 329.000 (dato rivisto da 3262.000). Il dato è migliore delle attese degli analisti, che erano per richieste in calo fino a 319 mila. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 334.250 unità, in calo di 10.500 rispetto al dato della settimana precedente (344.750 unità). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana all’1 ottobre, le richieste continuative di sussidio sono scese a 2.593.000, con un decremento di 134 mila unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente (2.72.000). Il consensus indicava 2.675.000. LEGGI TUTTO

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    Citigroup, utile balza del 48%. Beneficia di rilascio riserve

    (Teleborsa) – Citigroup, una delle più grandi banche degli Stati Uniti, ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto per 4,6 miliardi di dollari, pari a 2,15 dollari per per azione, su ricavi di 17,2 miliardi di dollari. Nello stesso trimestre del 2020 aveva registrato un utile netto di 3,1 miliardi di dollari, o 1,36 dollari per azione diluita, su ricavi di 17,3 miliardi di dollari. La banca ha battuto le attese, in quanto gli analisti si aspettavano un profitto di 1,65 dollari per azione.L’utile netto è aumentato del 48% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie a un minor costo del credito, parzialmente compensato da minori ricavi e maggiori spese. Le entrate dell’investment banking sono aumentate del 39% a 1,9 miliardi di dollari, contribuendo a compensare un calo del 16% delle entrate a reddito fisso rispetto all’anno precedente, quando c’era una volatilità senza precedenti nei mercati.”Nel complesso, sono abbastanza soddisfatto dei 4,6 miliardi di profitti, dato l’ambiente in cui operiamo – ha detto il CEO Jane Fraser – Anche se abbiamo molto lavoro da fare, stiamo ottenendo risultati dagli investimenti che abbiamo fatto e vedendo sia la forza che la durata del nostro franchise”.I profitti della banca sono stati sostenuti dalla sua decisione di rilasciare riserve per 1,16 miliardi di dollari (un anno fa Citigroup aveva aggiunto 436 milioni di dollari alle sue riserve). I ricavi sono diminuiti dell’1% anche a causa della perdita ante imposte di circa 680 milioni di dollari relativa alla vendita del business consumer australiano (che era incluso nella divisione Global Consumer Banking). Escludendo tale perdita, i ricavi sono aumentati del 3%, in gran parte trainati dalla crescita della divisione Institutional Clients. LEGGI TUTTO

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    Morgan Stanley, la crescita di M&A e IPO fa aumentare gli utili trimestrali

    (Teleborsa) – La banca d’affari Morgan Stanley ha registrato un fatturato di 14,8 miliardi di dollari per il terzo trimestre (conclusosi il 30 settembre 2021) rispetto agli 11,7 miliardi di dollari dello stesso periodo di un anno fa e ai 14 miliardi di dollari attesi dagli analisti. L’utile netto è stato di 3,7 miliardi di dollari, o 1,98 dollari per azione diluita, rispetto all’utile netto di 2,7 miliardi di dollari, o 1,66 dollari per azione diluita, dello stesso periodo del 2020. Anche in questo caso sono state battute le previsioni del mercato: il consensus era per 1,68 dollari per azione. La banca sottolinea che i confronti dei risultati dell’anno in corso con i periodi precedenti sono stati influenzati dalle acquisizioni di E*TRADE Financial Corporation nel segmento Wealth Management e Eaton Vance nel segmento di gestione degli investimenti.”L’azienda ha realizzato un altro trimestre molto forte, con ricavi solidi e una maggiore efficienza, producendo un ROTCE del 20% – ha commentato James P. Gorman, presidente e amministratore delegato – Abbiamo avuto una performance eccezionale della nostra Investment Bank integrata e abbiamo registrato nuovi patrimoni netti per 135 miliardi di dollari nel Wealth Management”. “Dall’inizio dell’anno, le nostre integrazioni di successo di E*TRADE e Eaton Vance hanno sostenuto una crescita di 400 miliardi di dollari in nuovi patrimoni netti dei clienti in Wealth and Investment Management, portando il totale dei nostri patrimoni dei clienti combinati a 6,2 trilioni di dollari”, ha aggiunto.La divisone Institutional securities, che comprende le unità di vendita e negoziazione e di investment banking, ha generato un fatturato netto di 7,5 miliardi di dollari, in crescita di circa il 22% rispetto all’anno precedente. I ricavi dell’unità di investment banking – che comprende attività di consulenza e sottoscrizione di azioni e reddito fisso – hanno raggiunto i 2,85 miliardi di dollari, rispetto a 1,71 miliardi di un anno fa. I ricavi da consulenza si sono assetati a livelli record grazie all’aumento delle operazioni di M&A completate. I ricavi da sottoscrizione di azioni sono aumentati principalmente grazie alle IPO. LEGGI TUTTO

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    Obbligo Green Pass: porti e tir, rischio caos. Governo tira dritto

    (Teleborsa) – “Siamo determinati sulle nostre posizioni, ma siamo sempre disponibili a discutere con chiunque”. Lo ha detto Alessandro Volk, componente del direttivo del Coordinamento lavoratori portuali Trieste, alla vigilia dello sciopero in porto.Tuttavia, se il Governo dovesse posticipare l’obbligo del Green pass, Volk anticipa che “nel caso prenderemmo nota e ci adegueremmo, non avrebbe senso domani bloccare il porto. Se ad esempio il Governo proponesse una proroga al 30 ottobre sarebbe una mossa intelligente per prendere un po’ di tempo e trovare poi una soluzione”.Quanto al rifiuto di annullare la protesta nonostante le aziende abbiano dato la disponibilità ad accollarsi il costo del tampone, Volk chiarisce: “Perché solo ai lavoratori portuali? Gli altri lavoratori valgono di meno? In ogni caso verrebbe pagato solo da alcune aziende, altre non pagherebbero. Quindi è una situazione fuori da qualsiasi norma. Si crea discriminazione nella discriminazione: tutti i lavoratori devono avere lo stesso tipo di trattamento”. Ecco perché “la cosa più semplice e intelligente è ritirare questo decreto”.Intanto, massima attenzione da parte del Viminale su possibili disordini. Il Ministero che, d’intesa con Palazzo Chigi, ha dato indicazioni chiare agli apparati di sicurezza. Anche perché la linea, questo il messaggio che fonti di governo continuano a ribadire, non cambia: si va avanti con il green pass.Ieri, a sera, dalla presidenza del Consiglio sottolineano che non ci si aspetta il caos, non ci sono allarmi marcati in vista di venerdì, non si temono supermercati vuoti e porti bloccati. Solo domani si avrà contezza se l’impatto dell’obbligo nei luoghi di lavoro porterà un’aumento di vaccinazioni o un’impennata di richieste di tamponi cui far fronte. Ma il Governo ritiene di aver messo in campo tutti gli strumenti per consentire alle aziende di gestire i controlli e ai lavoratori di essere preparati, anche calmierando il prezzo dei tamponi. Inoltre le proteste sembrano ascrivibili – si ragiona – a pochi, anche perché la vaccinazione ha superato la soglia dell’80%. LEGGI TUTTO

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    Bank of America, trimestrale supera attese. Rilascio riserve per 1,1 miliardi

    (Teleborsa) – Bank of America ha superato le aspettative del mercato per i risultati nel terzo trimestre dell’anno. I ricavi della banca statunitense sono aumentati del 12,3% a 22,8 miliardi di dollari per i tre mesi terminati il 30 settembre, mentre gli analisti si aspettavano un fatturato di circa 21,8 miliardi di dollari. L’utile è stato pari a 7,7 miliardi di dollari, o 0,85 dollari per azione, contro i 4,9 miliardi, o 0,51 dollari per azione di un anno fa. Il consensus era per utili trimestrali pari a 0,71 dollari per azione. La banca ha rilasciato riserve per 1,1 miliardi di dollari.La divisone Global Wealth and Investment Management ha registrato entrate record di 5,3 miliardi di dollari, in crescita del 17%, trainate da un aumento del 19% delle commissioni di gestione patrimoniale e dalla forte crescita di prestiti e depositi. Il margine d’interesse (NII), una misura chiave di quanto guadagnano le banche dai prestiti, è aumentato di quasi il 10% a 11,09 miliardi di dollari.”Abbiamo riportato ottimi risultati poiché l’economia ha continuato a migliorare e le nostre attività hanno riguadagnato lo slancio di crescita organica dei clienti che abbiamo visto prima della pandemia – ha affermato l’amministratore delegato Brian Moynihan – La crescita dei depositi è stata forte e i saldi dei prestiti sono aumentati per il secondo trimestre consecutivo, portando a un miglioramento del margine di interesse anche se i tassi di interesse sono rimasti bassi”. LEGGI TUTTO

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    L'italiana MotorK annuncia quotazione sulla Borsa di Amsterdam

    (Teleborsa) – MotorK, azienda che sviluppa piattaforme tecnologiche integrate e soluzioni verticali professionali per il mercato europeo dell’automotive, ha annunciato che intende quotarsi sulla Borsa di Amsterdam. L’offerta consisterà in un collocamento privato a investitori istituzionali qualificati di nuove azioni ordinarie della società e di azioni ordinarie esistenti di alcuni azionisti. L’IPO dovrebbe aver luogo entro la fine del 2021, subordinatamente alle condizioni di mercato e alla ricezione delle necessarie autorizzazioni da Euronext Amsterdam e dall’Autorità olandese per i mercati finanziari.”Siamo entusiasti di annunciare la nostra IPO, che riteniamo sbloccherà enormi opportunità per la nostra attività, i clienti, i partner e i nostri dipendenti – ha commentato Marco Marlia, CEO e co-fondatore della società – In qualità di azienda tecnologica con l’automotive nel nostro DNA, abbiamo lavorato instancabilmente per costruire una piattaforma leader di mercato e una strategia di crescita che combini crescita organica con acquisizioni strategiche”.Pochi giorni fa, MotorK ha annunciato di aver stretto tre accordi per l’acquisizione di Dapda, società spagnola leader nella fornitura di soluzioni digitali per il comparto della distribuzione automobilistica, FranceProNet, una delle principali digital agency francesi orientata allo sviluppo di soluzioni web per il settore auto e Fidcar, realtà che fornisce soluzioni di loyalty ed e-reputation. A giugno, Andrea Servo è stato nominato Global Chief Financial Officer (tra il 2013 e il 2016 è stato CFO di Seat Pagine Gialle, società quotata in Borsa). MotorK ha oggi oltre 250 dipendenti dislocati tra otto uffici in sette Paesi (Italia, Spagna, Francia, Germania, Portogallo, Regno Unito e Israele). “Siamo ben posizionati per accelerare la nostra crescita e crediamo fermamente che ora sia il momento giusto per perseguire un’IPO, che contribuirà a fornire le risorse per investire nella nostra piattaforma e nel nostro team e per supportare il nostro obiettivo di accelerare l’evoluzione dell’industria automobilistica”, ha aggiunto Marlia.La società punta a raccogliere 150 milioni di euro dalla vendita di nuove azioni, mentre uno o più azionisti dovrebbero fornire un’opzione di over-allotment fino al 15% in aggiunta alle nuove azioni. Uno o più fondi gestiti da Capital International Investors si sono impegnati a sottoscrivere nuove azioni per un importo di 30 milioni di euro. Berenberg è l’unico global coordinator, e insieme ad ABN AMRO è joint bookrunner. LEGGI TUTTO