4 Novembre 2021

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    Moody's porta rating Saipem a Ba3 con outlook stabile

    (Teleborsa) – Moody’s Investors Service ha rivisto il corporate family rating (CFR) di Saipem a Ba3 da Ba2 e il rating del programma MTN senior della controllata Saipem Finance International a Ba3 da Ba2. L’outlook su Saipem e Saipem Finance International è passato a stabile da negativo. Nel motivare il taglio Moody’s ha fatto riferimento ad un aumento del debito ed alle persistenti incertezze in Mozambico, ma vengono citati come elementi positivi il rialzo dei prezzi del petrolio e del gas e l’importanza di Saipem per l’economia italiana.Nonostante le metriche creditizie attualmente deboli, il CFR Ba3 con outlook stabile è supportato principalmente dal forte portafoglio ordini di Saipem, che fornisce una certa visibilità dei ricavi, nonostante le incertezze sulla tempistica dei progetti. Il portafoglio ordini si è attestato su un livello elevato di circa 22 miliardi a fine settembre 2021 escluse le entità non consolidate, circa 1 miliardo in più rispetto a fine 2019. L’agenzia di rating sottolinea che, dall’inizio della pandemia, Saipem non ha avuto grandi progetti cancellati e ha continuato a diversificare il proprio business al di fuori del tradizionale settore del petrolio e del gas, grazie a vari progetti infrastrutturali e progetti rinnovabili. LEGGI TUTTO

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    Legge sulla Concorrenza, via libera del Governo. Draghi: “Avviamo operazione trasparenza”

    (Teleborsa) – “Oggi presentiamo il disegno di legge annuale sulla concorrenza. Prima di lasciare la parola al ministro Giorgetti e al sottosegretario Garofoli, che esporranno il provvedimento nel dettaglio, voglio dire alcune parole sulla logica di queste misure”.Questo l’ esordio del Presidente del Consiglio Mario Draghi. “Nel recente passato, i governi italiani hanno preso due strade sul fronte della concorrenza. Alcuni hanno provato a passare delle misure molto ambiziose senza però cercare il consenso politico. Il risultato è stato che in larga parte questi provvedimenti non sono stati attuati, anche per l’opposizione di tanti gruppi d’interesse. Altri governi hanno invece ignorato la questione. La legge che ci apprestiamo a varare dovrebbe avere natura annuale. Eppure, dal 2009 a oggi, è stata approvata una sola volta, nel 2017, a due anni dalla presentazione. Questo Governo intraprende una terza strada, che crediamo possa essere più efficace. Avviamo un’operazione di trasparenza”, ha sottolineato. In materia di salute modificati i criteri di accreditamento e convenzionamento delle strutture private, “per valorizzare la qualità dei servizi offerti. Abbiamo modificato le modalità di selezione della dirigenza medica, per basarla su criteri certi e limitare la discrezionalità”. Confermata nel testo, approvato dal consiglio dei ministri, la delega per il riordino dei servizi di mobilità urbana non di linea che prevede, tra l’altro, la regolazione dei servizi tipo Uber e una riforma delle licenze taxi e Ncc. Tuttavia, secondo quanto si apprende, dopo una “approfondita” discussione in Consiglio dei Ministri, Giancarlo Giorgetti avrebbe chiesto un esplicito riferimento a tutele per chi ha già la licenza. Subito sul piede di guerra i tassisti. Ancora una volta pronti a scendere in piazza “perché noi siamo una delle ultime categorie che protesta per affermare i propri diritti, siamo una sacca di critica sociale nei confronti di un lavoro che si vuole privato di diritti”. “L’ipotesi di introdurre il comparto del trasporto pubblico non di linea nel ddl concorrenza è per noi inaccettabile. Siamo pronti alla mobilitazione”, annunciano uniti Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Unimpresa, Usb taxi, Or.S.A taxi, Ati Taxi, Fast Confsal e Associazione Tutela Legale Taxi. E spiegano: “La normativa che disciplina il settore è già stata profondamente revisionata e adeguata nel 2019, e ha abbondantemente superato il vaglio di legittimità della corte costituzionale, allora presieduta dal Ministro Marta Cartabia. Ad oggi occorre solo concludere l’iter di riforma con l’approvazione dei previsti decreti attuativi e di un DPCM per la disciplina delle app, già nella disponibilità legislativa della Presidenza del Consiglio”. Salta dal testo la norma che riguardava l’autorizzazione e l’esercizio degli impianti inceneritori di rifiuti e degli impianti di produzione di energia elettrica tramite coincenerimento. La bozza in entrata prevedeva delle disposizioni, poi cancellate nella versione definitiva, che facevano scattare il potere sostitutivo del governo nel caso in cui l’autorità competente non avesse risposto, sulla domanda di autorizzazione integrata ambientale entro 150 giorni e che in caso di “perdurante inerzia” avrebbe portato alla nomina di un commissario.Ieri, nella cabina di regia prima del varo, il Premier aveva scelta la via della mediazione, dunque niente liberalizzazioni delle concessioni balneari e per gli ambulanti. Ma una mappatura in vista di una futura riforma. “Cna Balneari apprezza la decisione adottata dal Governo di non rimettere in discussione nel Decreto Concorrenza la misura, già convertita in legge dal Parlamento, che estende al 2033 le attuali concessioni demaniali marittime. Una richiesta avanzata da tempo dalla nostra Confederazione per garantire stabilità a un comparto da 30mila imprese e che il Governo ha accolto con una dimostrazione di sensibilità e di concretezza”. Lo afferma con una nota Cna Balneari. LEGGI TUTTO

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    Health Italia, ricavi ed EBITDA in crescita nei primi 9 mesi 2021

    (Teleborsa) – Health Italia, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato italiano della sanità integrativa e della offerta di soluzioni per il benessere di famiglie e dipendenti di aziende, ha registrato ricavi totali a 24,4 milioni di euro al 30 settembre 2021, in incremento del 24% circa rispetto al terzo 2020 (19,7 milioni di euro). C’è stata una contribuzione rispettivamente del 72% dalla divisione Healthcare and Services, del 21% dalla divisione Medical services, e del 7% della divisione Nutraceutical & Cosmeceutical. L’EBITDA è pari a 3,3 milioni di euro (+47%), mentre l’EBITDA Margin si attesta al 13,4% dei ricavi netti.”I risultati economici approvati confermano la resilienza e la solidità del Gruppo Health Italia nel 2021 – ha confermato l’AD Livia Foglia – La crescita a doppia cifra dei ricavi e il raddoppio della marginalità sono in linea con le ottime performance dei periodi precedenti e testimoniano la nostra azione positiva in tutti e tre i nostri mercati di riferimento, ossia sanità integrativa e welfare aziendale, telemedicina e nutraceutica e cosmeceutica”.”Siamo fiduciosi per la chiusura dell’esercizio 2021, anche considerando che la ciclicità del nostro business prevede un importante crescita dei ricavi e marginalità negli ultimi mesi dell’anno”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Banco Desio, utile 9 mesi 2021 in crescita a 55,5 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banco di Desio e Brianza ha registrato proventi operativi pari a 332,1 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, in aumento del 13,7% rispetto ai 292,1 milioni di euro dello stesso periodo 2020. Il miglioramento della performance è attribuibile alla crescita del margine di interesse per 19 milioni di euro (+12%) e delle commissioni nette per 24,2 milioni di euro (+20%). L’utile netto consolidato è stato di 55,5 milioni di euro (più che raddoppiato rispetto ai 26,5 milioni dello scorso anno) e il ROE annualizzato al 6,9%.Il cost income ratio si è assestato al 63,5% (70,1% al 31 dicembre 2020), l’NPL ratio in contrazione al 4,8% (in precedenza 5,4%) e livelli di copertura dei crediti deteriorati al 50,5% (contro il 47,5% di nove mesi fa). La banca registra un ulteriore rafforzamento patrimoniale (CET1 del gruppo +110 bps rispetto al 31 dicembre 20) sostenuto dalla redditività di periodo e dal continuo approccio di derisking.Gli impieghi verso clientela ordinaria si sono assestati a 11 miliardi di euro (+5%) per effetto principalmente delle ulteriori erogazioni alle imprese e dell’impulso al consumer lending. La raccolta diretta è stata in aumento e pari ad euro 12,6 miliardi (+6,5%), mentre la raccolta indiretta è stata pari a 17,7 miliardi di euro (+7,4%, di cui clientela ordinaria +7,2%). Il rapporto impieghi da clientela ordinaria/raccolta diretta è all’87,4% (contro un livello precedente del 88,7%). LEGGI TUTTO

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    Enel, De Paoli: “Solida performance operativa. Trend investimenti alimenta crescita”

    (Teleborsa) – Una performance operativa solida, frenata da alcuni venti contrari che hanno colpito le attività in America Latina, ed una crescita a doppia cifra degli investimenti per alimentare la crescita futura. E’ questo il quadro offerto dai risultati di Enel, che ha visto crescere i ricavi del 17%, mentre l’utile è sceso a 2,5 miliardi di euro a causa dell’impatto di eventi non ricorrenti: la modifica dello sconto energia in Spagna, l’impatto dei cambi in America Latina, gli impatti delle riforme fiscali in Argentina e Colombia.Il Cfo Alberto De Paoli in conference call ha parlato di un “recupero solido e visibile” della performance operativa, legato ad una crescita del 35% della nuova capacità delle rinnovabili, del 6% dell’energia erogata e del 9% dell’energia vendita nel mercato libero. La crescita del 21% degli investimenti a 7,9 miliardi di euro – ha sottolineato – è in grado di alimentare la crescita del Gruppo in tutte le divisioni (Ifrastrutture e Reti, Enel Green Power, Mercati finali ed Enel X).Sul fronte generazione energia, la produzione a zero emissioni ha raggiunto il 63% della generazione complessiva, coerente con il piano di lungo periodo che prevede la completa decarbonizzazione al 2050. Per la divisione Infrastrutture e reti, si registra un +6% dell’energia distribuita ed un aumento di 400mila unità dei contatori di nuova generazione (smart meter) istallati. La divisione Retail, infine, ha visto crescere di 1,2 milioni i clienti nel mercato libero ed è frutto – ha spiegato De Paoli – di una “costante migrazione” dal mercato regolato al mercato libero, che “non esclude una possibile accelerazione fra l’ultimo trimestre 2021 ed il primo trimestre 2022”. Risultati forti per Enel X che ha visto crescere del 79% le colonnine di ricarica istallate. Lato finanziario, De Paoli ha detto che il costo del debito ha registrato una leggera riduzione di 10 basis point al 3,6%. La quota della finanza sostenibile ha raggiunto circa il 50% con due anni di anticipo rispetto al target.De Paoli ha infine parlato dello stato di avanzamento della vendita del 50% di Open Fiber, confermando che è in attesa dell’approvazione da parte di Bruxelles, che “a metà d questo mese” dovrebbe rilasciare il parere sulla transazione con Cdp Equity e Macquarie ha riferito il manager. LEGGI TUTTO

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    Euronext, ricavi 3° trimestre in aumento grazie a contributo Borsa Italiana

    (Teleborsa) – Euronext, la società che controlla le Borse di Amsterdam, Bruxelles, Dublino, Lisbona, Oslo, Parigi e Milano, ha registrato ricavi pari a 350,6 milioni di euro nel terzo trimestre del 2021 (+71,2% sullo stesso periodo del 2020, +10,2% a perimetro omogeneo). Borsa Italiana ha contribuito ai ricavi per 121,1 milioni di euro. L’EBITDA è stato di 203 milioni di euro (+72,4%, +13,7% a perimetro omogeneo), mentre l’utile netto è stato di 115,8 milioni di euro (+64,9% sullo stesso periodo di un anno fa).I ricavi da negoziazione sono cresciuti a 124,2 milioni di euro (+63,6%), trainati principalmente dal consolidamento dei mercati dei capitali di Borsa Italiana, nonché dall’aumento dei volumi di liquidità in combinazione con un forte rendimento. In particolare, i ricavi da trading a reddito fisso sono aumentati a 23,8 milioni di euro, trainati dalla crescita a doppia cifra delle attività di cash trading di MTS. I ricavi post trade crescono a 83,1 milioni di euro (+86,2%), quelli di Advanced Data Services a 49,8 milioni di euro (+44,3%) e quelli da quotazione a 50,8 milioni di euro (+42,1%).I ricavi sono stati “trainati da una crescita organica dei ricavi a doppia cifra, in particolare nelle attività di quotazione, negoziazione e compensazione, e dalla continua buona performance di Borsa Italiana, MTS, CC&G e Monte Titoli”, sottolinea il CEO Stéphane Boujnah. “L’EBITDA è cresciuto più rapidamente dei ricavi, a 203 milioni di euro, grazie a una forte disciplina dei costi per limitare l’impatto dei costi di integrazione – aggiunge – L’utile per azione rettificato è aumentato del 18,1% a 1,21 euro per azione come risultato di questa solida performance operativa”.Nel trimestre Euronext ha registrato 51 nuove quotazioni azionarie, tra cui 21 IPO di società tecnologiche, e 97 nuovi ETF. Il 9 novembre a Milano sarà presentato il nuovo piano strategico di Euronext, che include la guidance finanziaria al 2024. LEGGI TUTTO

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    Wall Street contrastata. Produttori di chip spingono il Nasdaq

    (Teleborsa) – Si muove in maniera constatata Wall Street, con il Dow Jones che sta lasciando sul parterre lo 0,36%, interrompendo la serie di cinque rialzi consecutivi, iniziata giovedì scorso, mentre, al contrario, l’S&P-500 procede a piccoli passi, avanzando a 4.673 punti. Buona la prestazione del Nasdaq 100 (+1,3%), spinto al rialzo dalle trimestrali positive dei colossi USA dei semiconduttori; sulla stessa linea, in frazionale progresso l’S&P 100 (+0,55%).Beni di consumo secondari (+1,68%) e informatica (+1,55%) in buona luce sul listino S&P 500. Nel listino, i settori finanziario (-1,82%), sanitario (-1,31%) e utilities (-1,26%) sono tra i più venduti.In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Merck (+1,82%), Salesforce.Com (+1,54%), McDonald’s (+1,31%) e Nike (+0,96%).Le peggiori performance, invece, si registrano su DOW, che ottiene -3,44%.Pessima performance per Goldman Sachs, che registra un ribasso del 3,11%.Sessione nera per Verizon Communication, che lascia sul tappeto una perdita del 2,98%.In caduta libera JP Morgan, che affonda del 2,17%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Nvidia (+14,26%), Qualcomm (+13,53%), Applied Materials (+4,62%) e Amazon (+3,17%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Moderna, che continua la seduta con -19,06%.Pesante Dish Network, che segna una discesa di ben -13,2 punti percentuali.Seduta drammatica per Liberty Global, che crolla del 4,33%.Sensibili perdite per Liberty Global, in calo del 4,30%. LEGGI TUTTO

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    Leonardo, ricavi in crescita in primi 9 mesi 2021. Confermata la guidance

    (Teleborsa) – Leonardo ha registrato ricavi pari a 9.564 milioni di euro nei primi nove mesi dell’anno, in crescita del 6% rispetto allo stesso periodo del 2020 grazie all’andamento dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza, dalla componente Velivoli dell’Aeronautica e (in misura inferiore) degli Elicotteri. L’EBITDA è stato pari a 921 milioni di euro (+6,4%) e il risultato netto pari a 229 milioni di euro (+67,2%). Gli ordini sono stati pari a 9.266 milioni di euro, mentre il portafoglio ordini ha raggiunto i 35.235 milioni di euro, assicurando una copertura in termini di produzione equivalente pari a circa 2,5 anni.”I risultati dei primi nove mesi sono molto positivi con una performance superiore ai livelli pre-pandemici nel militare/governativo (87% dei ricavi di gruppo), che ha più che compensato il business civile ancora sfidante – ha commentato l’AD Alessandro Profumo – Il portafoglio ordini garantisce visibilità, la Top line è in crescita così come l’EBITA e il FOCF. Confermiamo la Guidance 2021 e le prospettive di medio-lungo periodo basate su solidi fondamentali di gruppo”.Il Free Operating Cash Flow (FOCF) è negativo per 1.387 milioni di euro, mentre l’Indebitamento Netto di gruppo si è assestato a 4.690 milioni di euro, in aumento rispetto al 31 dicembre 2020 (3.318 milioni di euro) per effetto principalmente dell’andamento del FOCF.L’azienda, sulla base del miglioramento della situazione sanitaria globale con conseguente progressiva normalizzazione delle condizioni operative e di mercato, ha confermato la guidance per l’intero 2021 (formulata in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2020). I ricavi sono attesi a circa 14 miliardi di euro, l’EBITA a 1.075-1.125 milioni di euro, il FOCF a circa 100 milioni di euro e l’Indebitamento Netto di gruppo a circa 3,2 miliardi di euro. LEGGI TUTTO