7 Gennaio 2022

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    Ue, al via la presidenza francese dell'Unione. Macron: momento per la realizzazione di progetti concreti

    (Teleborsa) – “Un momento utile per l’Europa, d’efficacia, di realizzazione di progetti concreti e che renda servizi agli europei per il nostro futuro”. È la promessa fatta dal presidente francese, Emmanuel Macron, in conferenza stampa a Parigi con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in occasione della presidenza di turno francese dell’Unione. Macron ha indicato i temi sui quali la presidenza francese della Ue nei prossimi 6 mesi intende procedere rapidamente: pacchetto clima con le decisioni sul meccanismo di prelievo alle frontiere (tassa carbonio) e la decarbonizzazione dei trasporti, agenda digitale per regolare il mercato e i contenuti, convergenza sociale e parità uomini/donne sul lavoro, sicurezza delle frontiere, difesa comune, sfide geopolitiche a cominciare dalle relazioni con la Russia per la crisi ucraina e la riforma delle regole di bilancio.”L’amicizia che abbiamo con la Germania non toglie nulla all’amicizia che abbiamo con l’Italia e viceversa. Noi possiamo lavorare a tre per l’Europa per essere più utili. Abbiamo moltiplicato le iniziative con l’Italia e abbiamo moltiplicato anche le iniziative a tre” ha dichiarato il presidente francese. E ha aggiunto, rispondendo ad una domanda sul Quirinale.: “Abbiamo la grande fortuna di avere un presidente della Repubblica e un presidente del Consiglio italiani coraggiosi, europeisti e amici della Francia. È un’opportunità per noi”, ha sottolineato.La Francia assume la presidenza in “circostanze particolari”, per la situazione sanitaria, le pressioni sul vicinato dalla Russia, “sono contenta che un paese con peso politico ed esperienza come la Francia assuma la presidenza del Consiglio Ue” ha detto la presidente della Commissione europea. A proposito dell’epidemia e dell’esponenziale aumento dei contagi in tutta Europa ha affermato: “la situazione sanitaria resta preoccupante”, ma “stiamo reagendo, intraprendendo un’azione forte sul fronte dei vaccini e questo ci ha permesso di raggiungere un tasso di vaccinazione di quasi il 70 per cento dell’intera popolazione e vicino all’80 per cento degli adulti in Europa”, inoltre “abbiamo consegnato 1,2 miliardi di vaccini agli europei”. LEGGI TUTTO

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    ASML, incendio nella fabbrica di Berlino avrà impatto limitato su produzione

    (Teleborsa) – ASML, azienda high-tech olandese e uno dei principali fornitori a livello mondiale di macchine per l’industria dei semiconduttori, ha affermato che l’incendio che si è verificato all’interno di una parte della sua fabbrica a Berlino, il 3 gennaio 2022, dovrebbe avere un impatto limitato sulla produzione quest’anno. In un comunicato, ASML ha affermato che l’incendio non influirà sulla produzione o sui ricavi dei suoi sistemi di litografia DUV, mentre ha sottolineato di stare ancora determinando quale impatto avrà sulla consegna dei suoi sistemi EUV più avanzati. L’incendio è avvenuto in una parte di un edificio produttivo nel sito di Berlino e il fumo ha colpito in parte un edificio adiacente. ASML, che ha condotto una valutazione preliminare, ha ripreso la produzione in alcune parti di questi edifici, mentre gli altri edifici del sito non sono stati interessati e sono pienamente operativi. La società presenterà il 19 gennaio 2022 i risultati del quarto trimestre e dell’intero anno 2021, fornendo anche un ulteriore aggiornamento sull’incidente nella fabbrica di Berlino.Discreta la performance di Asml sulla borsa di Amsterdam, dove si attesta a 660,1, in lieve aumento dello 0,24%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 672,7 e successiva a 692,1. Supporto a 653,3. LEGGI TUTTO

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    USA, +199 mila occupati a dicembre. Deluse le attese

    (Teleborsa) – Cresce meno delle attese il mercato del lavoro in USA a dicembre. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è calato al 3,9%, rispetto al 4,2% del mese precedente e al 4,1% del consensus, ma rimane al di sopra del 3,5% pre-pandemia (registrato nel febbraio 2020). Il numero di disoccupati è diminuito di 483.000 unità a 6,3 milioni. Nel corso dell’anno queste misure sono diminuite rispettivamente di 2,8 punti percentuali e di 4,5 milioni.Sono stati aggiunti 199 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a novembre erano state create 249 mila buste paga (dato rivisto da 210 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è peggiore delle attese del mercato che indicava un aumento di 400 mila di posti di lavoro.Il dato è peggiore delle aspettative anche nel settore privato: sono stati aggiunti 211 mila posti di lavoro contro previsioni di aumento di 365 mila posti e rispetto ai 270 mila rivisti di novembre. Gli occupati del settore manifatturiero sono saliti di 26 mila unità, al di sotto del consensus di 35 mila, e confrontano con i 35 mila del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 31,31 dollari, registrando un aumento dello 0,6% su mese e del 4,7% su anno dopo il +0,4% mensile e +5,1% tendenziale registrato a novembre. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche. LEGGI TUTTO

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    Quidel, richiesta di test per Delta e Omicron fanno volare i ricavi

    (Teleborsa) – Quidel Corporation, società statunitense quotata al Nasdaq e attiva nel campo della diagnostica, ha annunciato di prevedere ricavi totali nel quarto trimestre del 2021 compresi tra 633 milioni e 637 milioni di dollari e ricavi totali dell’intero anno tra 1.695 milioni e 1.699 milioni di dollari. I ricavi dei prodotti per il Covid-19 dovrebbero essere di circa 510 milioni di dollari nel quarto trimestre del 2021, secondo i dati preliminari diffusi dalla società. Si tratta di ricavi ben sopra le attese del mercato: quelli stimati dagli analisti per il quarto trimestre del 2021 sono pari a 465,7 milioni di dollari e quelli per l’intero anno pari a 1,53 miliardi di dollari, secondo dati di Refinitiv.”Il quarto trimestre del 2021 ha messo il punto esclamativo finale su un anno davvero eccezionale e di trasformazione per Quidel”, ha affermato Douglas Bryant, presidente e amministratore delegato di Quidel. “Abbiamo sempre creduto che i test rapidi fossero fondamentali sia per la tranquillità che per il miglioramento della salute pubblica – ha aggiunto – Ecco perché non abbiamo mai vacillato nella nostra spinta a massimizzare lo sviluppo dei test e la capacità di produzione, che si è rivelata la decisione giusta con l’ascesa di entrambe le varianti Delta e Omicron. Nel quarto trimestre del 2021, Quidel ha venduto circa 65 milioni di test “QuickVue” per l’antigene Covid-19 e oltre 4 milioni di test “Sofia”, il più alto volume di vendite trimestrale della storia dell’azienda. LEGGI TUTTO

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    InPost, crescita volumi dei pacchi inferiore alle attese. Titolo crolla

    (Teleborsa) – InPost, azienda polacca che gestisce armadietti per la ricezione di pacchi, ha comunicato che il volume dei pacchi consegnati ai suoi principali armadietti automatici nel quarto trimestre 2021 in Polonia è aumentato del 25% anno su anno. Il dato è inferiore alla guidance, che era per un aumento del 29% -35%, hanno scritto gli analisti di JPMorgan, i quali hanno attribuito la performance deludente a un problema logistico di terze parti in una delle grandi piattaforme di e-commerce.”Abbiamo registrato volumi giornalieri record a dicembre, con più di 2,5 milioni di pacchi ordinati il 22 e 23 dicembre che sono stati consegnati entro le 15:00 della vigilia di Natale, con la capacità di spedire ancora più volumi”, ha dichiarato in una nota il CEO Rafal Brzoska.In caduta libera Inpost, che si attesta a 9,02 sulla borsa di Amsterda, con un calo del 10,48%. Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 8,392 e successiva a 7,766. Resistenza a 10,1.(Foto: © Kladej Voravongsuk / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Rapporto Istat, associazioni consumatori: “Dati insoddisfacenti e già superati”

    (Teleborsa) – Secondo i dati Istat resi noti oggi, nel terzo trimestre del 2021, è aumentato sia il reddito disponibile (+1,8%) che i consumi delle famiglie (+3,6%) con un aumento del potere d’acquisto pari all’1,2% rispetto al trimestre precedente. Una fotografia che, tuttavia, non convince le associazioni dei consumatori per le quali la ripresa è ancora lontana. “Dati insoddisfacenti. Se è certo positivo che i consumi delle famiglie siano saliti sia rispetto al secondo trimestre 2021, +3,6%, che rispetto al terzo trimestre 2020, +5,9%, siamo ancora troppo distanti dai valori pre-crisi – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori –. Se, infatti, raffrontiamo il dato di oggi con tutti gli ultimi trimestri pre-crisi del 2019, non c’è un solo confronto che sia in territorio positivo. In particolare, rispetto al terzo trimestre del 2019 i consumi delle famiglie sono ancora inferiori del 2,7%. E questo accade nonostante il reddito disponibile sia attualmente superiore a tutti quelli registrati nei quattro trimestre del 2019. Insomma, le persone non hanno ancora fiducia nel futuro e preferiscono accantonare risparmi a titolo precauzionale, anche se meno di prima. Una situazione, però, destinata purtroppo a peggiorare nel quarto trimestre del 2021, quando è arrivata la stangata di luce e gas e l’inflazione è decollata dal 2,5% di settembre al 3,9% di dicembre, cosa che determinerà un contraccolpo sul potere d’acquisto delle famiglie con conseguenze negative sui consumi”.I dati positivi dell’Istat circa la crescita dei consumi e del reddito delle famiglie nel III trimestre sono per il Codacons “obsoleti e purtroppo già superati, e dovranno scontrarsi con un quadro economico oggi profondamente modificato rispetto ai primi 9 mesi del 2021”. “I fortissimi aumenti delle bollette di luce e gas scattati ad ottobre e a gennaio, il caro-benzina e i rincari dei prezzi al dettaglio, schizzati alle stelle negli ultimi mesi del 2021, – afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – intaccheranno fortemente il potere d’acquisto dei cittadini con effetti diretti sulla spesa. La buona performance dei consumi e la crescita del reddito dovranno quindi fare i conti con rincari di prezzi e tariffe, generalizzati e in tutti i settori, che da un lato stanno oggi riducendo la capacità di acquisto delle famiglie, dall’altro avranno effetti negativi sulla spesa rallentando la ripresa economica del paese”.COMUNICATO STAMPA DELL’UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI DEL 7-01-22 LEGGI TUTTO

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    Goldman Sachs: con Draghi al Quirinale attuazione Recovery e riforme a rischio

    (Teleborsa) – Goldman Sachs pensa che l’elezione di Mario Draghi a Presidente della Repubblica, e quindi la necessità di trovare un nuovo Presidente del Consiglio, comporterebbe un ritardo nell’attuazione del Recovery Fund e delle relative riforme, e che quindi le elezioni presidenziali potrebbero avere importanti implicazioni di mercato. “Inoltre, nell’improbabile eventualità che la presidenza di Draghi inneschi elezioni generali anticipate, se i partiti non sono in grado di raggiungere un compromesso su un nuovo governo, la continuità politica sarebbe gravemente compromessa, causando ritardi importanti sull’impegno dell’Italia nel Recovery Fund”, si legge in una nota della banca statunitense firmata dall’italiano Filippo Taddei.Viene sottolineato che l’Italia ha previsto di beneficiare di ingenti esborsi dell’UE nel 2022, ma l’assorbimento effettivo e l’impulso fiscale dipenderanno dalla sua capacità di realizzare le riforme promesse e gli investimenti pianificati. “Eventuali ritardi nell’attuazione a seguito delle dimissioni di Draghi da Presidente del consiglio potrebbero ridurre l’assorbimento effettivo delle sovvenzioni del Recovery Fund tra il 50% e il 75%, diminuendo l’impulso fiscale alla crescita del PIL di 0,1 punti percentuali nel 2022 e 0,35 punti percentuali nel 2023 , e fino a 0,15 pp e 0,55 pp in caso di elezioni anticipate”, è l’analisi di Goldman Sachs.La banca statunitense continua a pensare che Draghi rimarrà Primo Ministro, anche se riconosce che l’opinione comune ritiene più probabile che Draghi sarà il prossimo successore di Sergio Mattarella, e afferma che l’esito della partita per il Quirinale sarà molto difficile da prevedere. “Se Draghi rimane il primo ministro, guidare il governo nel 2022 si dimostrerebbe probabilmente più impegnativo che nel 2021″, si legge nella nota, dove viene sottolineato che è probabile che le tensioni tra i partiti di centrosinistra (PD e 5Stelle) e di centrodestra (Forza Italia e Lega) nella coalizione di governo peggiorino con l’avvicinarsi delle elezioni generali nella primavera del 2023”.Una volta superate le elezioni presidenziali, Draghi potrebbe però trovarsi in un posizione descritta come “convenient”, in quanto i partiti della coalizione al governo non avrebbero alternative praticabili fino alle elezioni del 2023. “Potrebbe quindi sfruttare questa posizione unica per guidare una coalizione frammentata e sfruttare i poteri amministrativi speciali concessi dalla governance del Recovery Fund che il suo governo ha istituito”, scrivono gli analisti, facilitando un’attuazione più rapida del programma europeo. Una delle conclusioni è che un utilizzo efficace del Recovery Fund rafforzerebbe il ruolo dell’Italia nel dibattito sulla riforma delle regole di bilancio europee, alla luce delle posizioni comuni espresse da Italia e Francia di recente. LEGGI TUTTO

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    Allarme presidi per rientro in presenza. La replica di Bianchi: “Nessun ripensamento”

    (Teleborsa) – “Nessun ripensamento sul ritorno a scuola in presenza”. Così il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha risposto alle sollecitazioni dei presidi, che chiedevano 2-3 settimane di Dad per mettere in piedi un programma di ripresa delle lezioni in presenza che garantisse anche la sicurezza di studenti lavoratori della scuola.L’appello era stato firmato da circa 1.500 presidi, che definivano la situazione “ingestibile” e chiedevano più tempo per finalizzare le vaccinazioni dei più giovani, partite nel periodo natalizio. Fra le altre proposte quella di garantire mascherine Ffp2 a tutti e programmare una massiccia campagna di testing.”Siamo molto attenti a voci che ci arrivano dal Paese, ma anche dalle tante voci che ci dicono che la scuola debba restare in presenza”, ha detto Bianchi, aggiungendo “abbiamo valorizzato l’autonomia dei dirigenti scolastici. Ma non si dica che vogliamo scaricare loro la responsabilità. Anzi, la responsabilità deve essere di tutti noi, non solo nella scuola”.Anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri è intervenuto sulla ripartenza delle scuole, assicurando la ripresa in sicurezza. “Sappiamo che a scuola i contagi possono avvenire con più facilità perché minore è la popolazione vaccinata – ha sottolineato – ma minori sono anche i danni e con mascherine, distanziamento e quarantena credo che la situazione sarà sotto controllo”.Preoccupato il presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, secondo cui “non si può continuare con lo slogan ‘niente Dad, scuola sicura’, perché questo di fatto non è possibile in un momento di circolazione di un virus che raddoppia i casi ogni due giorni”. LEGGI TUTTO