18 Gennaio 2022

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    Riforma accordi per l'innovazione, Giorgetti firma decreto

    (Teleborsa) – Il Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto che riforma lo strumento degli accordi per l’innovazione, per cui è prevista dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza una dotazione finanziaria di 1 miliardo di euro. Lo annuncia il MiSE in una nota spiegando che la riforma prevede “procedure semplificate per la concessione di contributi e finanziamenti agevolati per realizzare progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per la competitività tecnologica di imprese e centri di ricerca presenti sul territorio nazionale, anche al fine di favorire l’innovazione di specifici settori, salvaguardare l’occupazione e rafforzare la presenza di prodotti italiani in mercati caratterizzati da una forte competizione internazionale”.”Con la riforma degli accordi per l’Innovazione puntiamo a semplificare e velocizzare le procedure amministrative per erogare in tempi brevi i contributi e finanziamenti agevolati per le imprese che investono su ricerca e lo sviluppo sperimentale per realizzare nuovi prodotti e innovativi modelli produttivi”, dichiara il Ministro Giorgetti. “Si tratta di un altro importante strumento di politica industriale messo in campo dal Mise – aggiunge – per rafforzare la competitività del tessuto produttivo del nostro Paese. L’obiettivo è incentivare, anche attraverso le risorse previste dal PNRR, i progetti d’investimento che promuovono la capacità d’innovazione e la sostenibilità ambientale all’interno dei settori industriali, incidendo positivamente anche sulla formazione e lo sviluppo delle competenze professionali”, conclude Giorgetti.Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane e che presentano progetti, anche in forma congiunta tra loro, di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi, servizi o al notevole loro miglioramento tramite lo sviluppo delle tecnologie definite dal programma : “Orizzonte Europa”. I progetti di ricerca e sviluppo, prosegue il MiSE, devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello Sviluppo economico. A seguito della valutazione positiva dei progetti si potrà procedere alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Mise, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo. In ogni fase del procedimento, il Ministero “effettuerà un attento monitoraggio sulle iniziative agevolate, al fine di verificare le condizioni per la fruizione e il mantenimento delle agevolazioni, nonchè lo stato di attuazione degli interventi finanziati”. Decreto inviato alla Corte dei Conti per la registrazione. LEGGI TUTTO

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    Dl Malattia, Bonandini (Ungdcec): “Giusto tutelare soltanto i professionisti iscritti agli Albi”

    (Teleborsa) – “Tutelare soltanto il diritto alla salute dei professionisti iscritti a un Albo professionale, come sancito nel Dl Malattia recentemente approvato, è corretto e opportuno. Lo è perché gli Albi sono una garanzia per tutti, professionisti e clienti, e chi si pone fuori da questo mondo non può godere dalle protezioni che il legislatore ha stabilito. E poco importa se si rientra nelle categorie elencate nella legge del 2013 sulle professioni non riconosciute perché, nella realtà dei fatti, indossare il cappello di professionista non iscritto ad Albo professionale significa non sottostare a tutti gli onerosi obblighi cui invece sono tenuti gli iscritti. E ledere, dunque, la concorrenza”. È quanto afferma Alessandro Bonandini, vicepresidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec). “Lascia perplessi, in questo senso, – evidenzia Bonandini – la presa di posizione del presidente dell’Istituto nazionale tributaristi che, in una lettera indirizzata al presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, rivendica una lesione della concorrenza derivante dalla disposizione contenuta della legge di Bilancio 2022″.”Per l’iscrizione ad un Albo professionale – sottolinea il presidente dell’Ungdcec, Matteo De Lise – è necessario un titolo di studio, un periodo di pratica professionale e un esame di stato, nondimeno una volta iscritti è necessario rispettare il codice deontologico, maturare crediti formativi, sottostare alla normativa antiriciclaggio e privacy e sottoscrivere una polizza assicurativa, il tutto a tutela della collettività. Lo scopo è garantire al contribuente uno standard qualitativo e professionale che in qualche modo possa tutelare il sistema economico”. LEGGI TUTTO

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    ABC Company, Mauro Girardi lascia CdA in disaccordo con società

    (Teleborsa) – ABC Company ha reso noto le dimissioni del consigliere di amministrazione Mauro Girardi, consigliere alle attività non-performing. “Questa decisione è stata motivata dal consigliere dimissionario richiamando il mancato rispetto della società di taluni elementi inclusi nell’accordo di investimento comunicato al mercato in data 31 luglio 2021”, si legge in una nota della società di consulenza strategica e industriale quotata su Euronext Growth MilanLa società prende atto delle dimissioni pur ritenendo “di aver correttamente operato e di aver rispettato e adempiuto, in buona fede e per quanto di sua competenza, a ogni previsione e impegno di cui al predetto accordo che fosse espletabile alla data odierna”. ABC Company ringrazia il consigliere per l’apporto fornito nell’ambito del processo di riammissione a quotazione.Girardi non detiene quote del capitale sociale di ABC Company, la quale afferma che comunicherà tempestivamente l’esito della ricerca del nuovo consigliere delegato alle attività non-performing. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale novembre rivista al ribasso a +7%

    (Teleborsa) – Risulta peggiore delle attese la produzione delle fabbriche giapponesi a novembre 2021. Secondo la stima definitiva del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice destagionalizzato della produzione industriale è salito del 7% su base mensile, rispetto al +7,2% indicato dalla stima preliminare e dal consensus. Nel mese precedente l’attività industriale aveva registrato una crescita dell’1,8%. Su base annuale il dato non destagionalizzato della produzione è in aumento del 5,1%. La capacità di utilizzo segna una variazione di +8% su base mensile, dal +6,2% precedente. Le consegne registrano un +7,4% e le scorte un +2% su base mensile. La ratio scorte/vendite evidenzia una variazione del -2,3%. LEGGI TUTTO