21 Gennaio 2022

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    Blackstone, nuova piattaforma per investimenti in società di energie rinnovabili

    (Teleborsa) – Blackstone, la più grande società mondiale di private equity, ha annunciato oggi il lancio di una nuova piattaforma incentrata sugli investimenti e sui prestiti alle società di energie rinnovabili e a quelle che supportano la transizione energetica. La “Sustainable Resources Platform” farà parte di Blackstone Credit, il braccio di investimento creditizio del gruppo. La nuova piattaforma si concentrerà su un’ampia gamma di settori, compreso il solare residenziale e l’efficienza domestica; la generazione e lo stoccaggio di elettricità rinnovabile; prodotti, servizi, tecnologie e risorse naturali che consentono la transizione energetica; trasporto green; prestiti legati alla sostenibilità; finanziamenti per progetti ambientali e in infrastrutture energetiche.”La scala senza pari di Blackstone Credit verrà sfruttata per supportare le aziende che stanno guidando la transizione energetica – ha commentato Dwight Scott, Global Head di Blackstone Credit – Siamo entusiasti di lanciare questa piattaforma di finanziamento dedicata per sfruttare gli oltre 15 miliardi di dollari che Blackstone ha impegnato dal 2019 in investimenti che riteniamo coerenti con la più ampia transizione energetica”. LEGGI TUTTO

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    Covid, Ministri Salute UE: “pronti per quarta dose”

    (Teleborsa) – Il successo della risposta europea alla pandemia poggi sul coordinamento. Lo ha affermato la commissaria europea per la salute, la cipriota Stella Kyriakides, intervenuta alla riunione straordinaria dei Ministri UE convocata per fare il punto della situazione. “Il nostro costante coordinamento negli ultimi due anni è stato una delle basi del successo della nostra risposta alla pandemia”, ha detto Kyriakides, aggiungendo “frammentazione e messaggi discrepanti tra di noi aumentano l’incertezza, indeboliscono la fiducia nella vaccinazione e riducono il senso di accettazione delle misure di sanità pubblica e delle raccomandazioni che noi facciamo ai cittadini”.La riunione odierna è stata convocata dalla presidenza francese per fare il punto sulla diffusione della variante Omicron e per coordinare le la risposta comune alla pandemia, con due priorità: l’aumento della copertura vaccinale ed eventualmente la messa in campo della quarta dose. “Quel che non dobbiamo dimenticare, agendo con urgenza, è che ci sono milioni di europei non vaccinati. Su questo dobbiamo concentrare le energie adesso”, ha detto Kyriakides, sottolineando “dobbiamo aumentare il nostro livello di immunizzazione collettiva a tre dosi”.A proposito della dose aggiuntiva la responsabile europea per la salute ha affermato “l’evidenza scientifica deve essere il nostro punto di partenza” e se i dati ascientifici prevedono una quarta dose “dobbiamo essere pronti ad agire”. La Commissaria ha poi parlato delle forniture, ribadendo “i contratti con i nostri fornitori ci assicurano anche le prossime generazioni dei vaccini”, ma occorre “stare pronti” e prendere “decisioni in maniera rapida”, facendo gli ordini “non appena le aziende farmaceutiche informeranno di aver adattato i vaccini”. LEGGI TUTTO

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    Intel investe 20 miliardi di dollari per mega stabilimento in Ohio

    (Teleborsa) – Intel investirà oltre 20 miliardi di dollari nella costruzione di due nuove fabbriche di chip all’avanguardia in Ohio, negli Stati Uniti. L’investimento aiuterà a incrementare la produzione per soddisfare la crescente domanda di semiconduttori avanzati, alimentando una nuova generazione di prodotti innovativi di Intel, evidenzia in una nota la multinazionale statunitense attiva nel campo dei semiconduttori e dei componenti per l’elettronica. “L’investimento di oggi segna un altro passo significativo con cui Intel sta guidando lo sforzo per ripristinare la leadership statunitense nella produzione di semiconduttori”, ha affermato il CEO Pat Gelsinger.”Le azioni di Intel aiuteranno a costruire una catena di approvvigionamento più resiliente e garantiranno un accesso affidabile ai semiconduttori avanzati per gli anni a venire – ha aggiunto – Intel sta riportando capacità negli Stati Uniti per rafforzare l’industria globale dei semiconduttori.La fase iniziale del progetto dovrebbe creare 3.000 posti di lavoro Intel e 7.000 posti di lavoro per la costruzione del sito, oltre a supportare decine di migliaia di posti di lavoro locali a lungo termine in un ampio ecosistema di fornitori e partner. La pianificazione per le prime due fabbriche inizierà immediatamente, con la costruzione che dovrebbe iniziare alla fine del 2022. La produzione dovrebbe iniziare nel 2025.”Questo progetto è un passo cruciale nella crescita della capacità di produzione americana di chip”, ha affermato il vice segretario al commercio Don Graves in uno statement, riferendosi all’annuncio di Intel. Pat Gelsinger incontrerà il presiedente USA Joe Biden alla Casa Bianca nella giornata odierna. L’amministrazione Biden sta cercando di far approvare al Congresso nuovi fondi per stimolare la produzione del settore negli Stati Uniti. LEGGI TUTTO

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    Covid, incidenza è stabile. Rt in diminuzione a 1,31

    (Teleborsa) – Secondo gli ultimi dati del monitoraggio della cabina di regia sull’emergenza Covid, l’incidenza settimanale della malattia a livello nazionale si è stabilizzata: 2.011 ogni 100mila abitanti (settimana 14-20 gennaio) rispetto a 1.988 ogni 100mila abitanti della settimana precedete.Nel periodo 22 dicembre 2021 – 4 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,31 (range 1,00 – 1,83), in diminuzione rispetto alla settimana precedente in cui si registrava un indice di 1,56, ma ancora al di sopra della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt a 1 (1,01), rispetto all’1,2 della scorsa settimana.Il monitoraggio settimanale rileva anche una sostanziale stabilità del tasso di occupazione delle terapie intensive che si attesta al 17,3%, rispetto al 17,5% della rilevazione precedente. Cresce, invece, al 31,6%, dal 27,1% della precedente rilevazione, l’occupazione delle aree mediche. Percentuali ancora nettamente superiori ai valori-soglia, rispettivamente del 10% e del 15%. Rimane stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (658.168 rispetto ai 649.489 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (15% contro il 13% la scorsa settimana). È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (41% vs 48%) mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% vs 39%). Attualmente sono 7 le Regioni/PPAA classificate a rischio alto secondo il DM del 30 aprile 2020, di cui 3 a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati, mentre 11 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio Moderato. Tra queste, cinque Regioni/PPAA sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto e 3 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso. Almeno 15 Regioni/PPAA riportano una singola allerta di resilienza. Tre Regioni/PPAA riportano molteplici allerte di resilienza. Stando ai numeri potrebbero passare in arancione, oltre alla Valle d’Aosta, anche Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia. LEGGI TUTTO

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    Bioeconomia, in Italia il settore vale 100 miliardi di euro: Toscana, Marche e Friuli sul podio

    (Teleborsa) – La Toscana, le Marche e il Friuli Venezia-Giulia salgono sul podio delle regioni più bio d’Italia, seguite da Veneto, Umbria ed Emilia-Romagna. Lo certifica una ricerca sulla filiera bioeconomica italiana elaborata da SRM, Centro Studi legato al gruppo Intesa Sanpaolo. La classifica prende in considerazione l’importanza sul PIL regionale dei settori completamente bio, come l’agroalimentare, il legno, la carta e l’idrico, insieme a quella dei settori parzialmente bio, dove l’output finale deriva solo in parte da prodotti di origine organica, come la chimica, i mobili, la farmaceutica, l’abbigliamento, la moda, gomma e plastica, l’elettricità e i rifiuti. Dopo il primo gruppo di regioni composto da Toscana, Marche, Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Umbria ed Emilia-Romagna, caratterizzato da un’impronta bio e da un livello di transizione bioeconomica più elevati – si legge in una sintesi del rapporto – segue un secondo gruppo, sempre distinto da un’impronta bio elevata ma con un più basso livello di transizione bioeconomica, composto da Abruzzo, Puglia, Basilicata, Trentino Alto-Adige, Molise, Sardegna e Calabria. Questi primi due gruppi, a parità di impronta bioeconomica, si contraddistinguono, quindi, per un diverso livello di transizione sul quale incide anche la dimensione innovativa del sistema produttivo che risulta maggiore nel primo gruppo (media Regional Innovation Scoreboard: 116,6 vs 95). Il terzo gruppo, con un’ancora più bassa impronta bio dell’economia e con livelli di transizione tecnologica variabili, vede presenti Campania, Lombardia, Piemonte e Sicilia, mentre agli ultimi posti si piazzano Lazio, Liguria e Valle d’Aosta. C’è da evidenziare che molte di queste regioni, come ad esempio la Lombardia, la Campania ed il Lazio si caratterizzano per una maggiore diversificazione produttiva (rispetto alle regioni delle rispettive macroaree) ed una più articolata e variegata specializzazione industriale, che possono penalizzarle nella valutazione del reale ruolo nella bioeconomia.Il valore aggiunto della bioeconomia italiana è di circa 100 miliardi di euro ed impiega oltre due milioni di addetti. Con questi valori l’Italia è fra i Paesi in Europa a più alta incidenza della bioeconomia all’interno del sistema economico, il 6,4% in termini di Valore aggiunto e quasi l’8% per l’occupazione. Secondo Salvio Capasso, responsabile servizio imprese e territorio di SRM: “La Bioeconomia è una filiera che si alimenta negli ambienti innovativi. La sua crescita è strettamente connessa alla continua contaminazione con la componente tecnologica. Questo richiede una maggiore apertura alla collaborazione. Strategico diventa il rapporto tra Imprese, Università, Finanza e Istituzioni, tutti attori chiamati ad accompagnare l’effettiva transizione ecologica ed energetica del Paese”. LEGGI TUTTO

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    Omicron e inflazione, Europa stretta nella morsa

    (Teleborsa) – L’inflazione dell’Eurozona balzata al 5% “colpisce”, anche se la BCE non si aspetta che i fattori che la sostengono dureranno. Ma “nel giro di due mesi la BCE avrà le nuove stime, che saranno diverse dalle precedenti” e “se i tre criteri previsti dalla forward guidance dovessero essere soddisfatti, allora naturalmente dovremo agire”.Lo ha detto la Presidente della BCE, Christine Lagarde, nel corso di un panel di presentazione del Global Economic Outlook al Forum economico mondiale (Davos Agenda). Lagarde ha precisato che al momento – con un’inflazione attesa in rallentamento all’1,8% nel 2023 e 2024 – i criteri “non sono soddisfatti”. Nei mesi a venire sarà necessario disporre di una marcata “flessibilità delle politiche, perchè il 2022 sarà come fare una corsa ad ostacoli: alta inflazione, Covid e alti debiti”. Lo ha affermato la direttrice del FMI, Kristalina Georgieva durante lo stesso panel. “Cosa ci anticipiamo? Sulle buone notizie anticipiamo che la ripresa proseguirà – ha osservato – ma sta perdendo slancio e sta fronteggiando rinnovate pressioni e debiti a livelli record. Dobbiamo capire perchè l’inflazione sia più alta e persistente in moti Paesi”.Corre l’inflazione anche in Italia con una stima per gennaio di un aumento dei prezzi dell’1,5% su dicembre e del 4,7% sull’anno. E’ quanto si legge nel Rapporto sulla congiuntura della Confcommercio secondo il quale a gennaio il PIL diminuirà del 2% su dicembre mentre sull’anno dovrebbe fissarsi al +4,4%. LEGGI TUTTO

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    Popolare di Sondrio, solo 0,0028% capitale esercita recesso

    (Teleborsa) – Sono solo 17 i soci della Banca Popolare di Sondrio che hanno esercitato il diritto di recesso dopo l’iscrizione presso il registro delle imprese di Sondrio della delibera con cui l’assemblea straordinaria dei soci ha approvato la trasformazione della banca in SpA. Il recesso è stato esercitato per 12.676 azioni, che rappresentano lo 0,0028% del capitale sociale, si legge in una nota dell’istituto. Il valore di liquidazione delle azioni per le quali è stato esercitato il diritto di recesso è pari a 3,7548 euro per ciascuna azione e quindi l’esborso complessivo è poco superiore ai 47.500 euro.Come già comunicato, le azioni oggetto di recesso saranno in primo luogo offerte in opzione ai possessori di azioni Banca Popolare di Sondrio che non abbiano esercitato il diritto di recesso, in proporzione al numero di azioni Banca Popolare di Sondrio da essi possedute. LEGGI TUTTO

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    Ambienthesis, Intermonte alza target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – Intermonte ha alzato il prezzo obiettivo su Ambienthesis, azienda quotata su Euronext Milan e specializzata in interventi di bonifica, di risanamento ambientale e di smaltimento di rifiuti, a 1,35 euro per azione (da 0,90 euro) e ha mantenuto il giudizio sul titolo a “Outperform”. La revisione della raccomandazione arriva dopo l’annuncio del progetto di integrazione in Ambienthesis di tutte le attività operative nel settore ambientale del gruppo facente capo a Greenthesis. Il titolo di Ambienthesis scambia oggi a quota 1,15 euro per azione.Gli analisti scrivono che l’azienda “ha un solido posizionamento competitivo e potenziale di creazione di valore grazie al suo avanzato know-how tecnologico nel settore del trattamento dei rifiuti e delle bonifiche ambientali”. Inoltre, l’integrazione con Greenthesis “aumenterà notevolmente la redditività in futuro” e “l’atteso significativo incremento dimensionale della società ne farà il principale operatore indipendente quotato in Italia e specializzato nella gestione integrata dei servizi ambientali”.Intermonte si aspetta che la società chiuda l’anno fiscale 2021 con ricavi di 166 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 32 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 14 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2022, rispettivamente, a 175 milioni di euro, 33 milioni di euro e 14 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un incremento nel 2023 a ricavi per 184 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 35 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 15 milioni di euro. LEGGI TUTTO