21 Gennaio 2022

Daily Archives

More stories

  • in

    Future USA in ribasso. Nasdaq soffre crollo di Netflix

    (Teleborsa) – Dopo una sessione molto difficile (il Nasdaq è sceso dell’1,30%, continuando la correzione) i futures dei tre principali indici indicano che il mercato americano dovrebbe continuare i ribassi. A perdere più terreno dovrebbe essere ancora il Nasdaq, con Netflix che mostra un ribasso di quasi il 20% nel pre-market dopo che ieri sera ha deluso gli analisti per quanto riguarda i nuovi abbonati alla fine dello scorso anno e l’outlook per l’inizio del 2022.Il contratto sul Dow Jones perde lo 0,29% a quota 34.618 punti, mentre quello sullo S&P 500 mostra un ribasso dello 0,60% a 4.456 punti. Il derivato sul Nasdaq segna un -0,92% a 14.710 punti. Sul fronte macroeconomico, la giornata è priva di spunti significativi. Dopo l’Opening Bell, il Conference Board diffonde l’indicatore sintetico dell’attività economica aggregata.Occhi puntati su Peloton, che ieri ha perso il 23% dopo che sono state diffuse speculazioni sul fatto che interromperà temporaneamente la produzione dei suoi prodotti a causa del calo della domanda post-pandemia, e su Schlumberger, che ha registrato un balzo dei profitti trimestrali grazie alla domanda di servizi petroliferi. Trimestrali in chiaroscuro per CSX, Intuitive Surgical e PPG Industries. Under Armour beneficia di un upgrade da parte di Citi. LEGGI TUTTO

  • in

    Schlumberger, balzo dell'utile su forte domanda di servizi petroliferi

    (Teleborsa) – I rialzi dei prezzi del petrolio e del gas naturale hanno spinto la domanda per i servizi e le attrezzature di Schlumberger, la più grande società di servizi per giacimenti petroliferi del mondo. L’azienda statunitense ha registrato ricavi e utili sopra le attese degli analisti nel trimestre terminato il 31 dicembre 2021. I ricavi sono stati pari a 6,23 miliardi di dollari, in aumento del 6% rispetto ai tre mesi precedenti e del 13% rispetto al quarto trimestre del 2020. L’utile è stato di 587 milioni di dollari, mentre l’utile per azione rettificato è stato di 0,41, in aumento del 14% su base sequenziale e dell’86% su base annua. Il mercato, secondo dati Refinitiv, si aspettava un utile per azione di 39 centesimi su ricavi per 6,09 miliardi.”Guardando al 2022, i fondamentali macro del settore sono molto favorevoli, a causa della combinazione di una prevista ripresa della domanda costante, un mercato dell’offerta sempre più ristretto e prezzi del petrolio favorevoli – ha commentato il CEO Olivier Le Peuch – Riteniamo che ciò si tradurrà in un sostanziale aumento della spesa in conto capitale del settore con una crescita simultanea a due cifre nei mercati internazionali e nordamericani”.”In assenza di ulteriori interruzioni legate al Covid, si prevede che la domanda di petrolio supererà i livelli pre-pandemici prima della fine dell’anno e si rafforzerà ulteriormente nel 2023 – ha aggiunto – Queste condizioni di mercato favorevoli sono sorprendentemente simili a quelle sperimentate durante l’ultimo superciclo del settore, suggerendo che una ripresa della spesa in conto capitale guidata dalla domanda globale si tradurrà in un ciclo di crescita pluriennale eccezionale”. LEGGI TUTTO

  • in

    ABP Nocivelli, commessa da 1,12 milioni di euro da Ospedale Sacco

    (Teleborsa) – ABP Nocivelli si è aggiudicata una commessa per lo svolgimento di lavori di manutenzione straordinaria per la riqualificazione della cucina dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano e dei locali di servizio annessi. I lavori inizieranno nel mese corrente e avranno una durata stimata di circa 11 mesi, mentre l’importo complessivo è pari a circa 1,12 milioni di euro. Lo si legge in una nota della società quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella realizzazione di impianti tecnologici e nei servizi di Facility Management.”Dopo esserci aggiudicati nell’aprile 2021 i servizi di Facility management dell’Ospedale Sacco, accogliamo con particolare piacere questa nuova commessa – ha commentato Nicola Turra, amministratore delegato di ABP Nocivelli – che si aggiunge al nostro portafoglio ad oggi in essere e ci consente di consolidare la nostra collaborazione con una delle strutture ospedaliere d’eccellenza del capoluogo lombardo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Intesa Sanpaolo sale in vista del nuovo piano. Promossa da analisti

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo è l’unico titolo in verde sul FTSE MIB, spinto dalle attese per il nuovo Piano d’Impresa 2022-2025, che sarà presentato il prossimo 4 febbraio, e dai giudizi degli analisti. Come ha anticipato nei mesi scorsi il CEO Carlo Messina, Ca’ de Sass punterà a derisking, crescita nel wealth management e politica di dividendi generosa. “Ci aspettiamo che si concentri sul miglioramento operativo, sulla redditività e su una generosa politica dei dividendi (coerente con i piani precedenti), con la possibilità di iniziative straordinarie di restituzione del capitale”, scrivono gli analisti di Societé Generale, i quali pensano che “nei radar” potrebbe esserci “la crescita esterna” del wealth management.La società francese ha alzato leggermente il prezzo obiettivo (a 2,65 da 2,60 euro) e confermato il rating “Hold”. “A nostro avviso – scrivono gli analisti – Intesa Sanpaolo potrebbe essere desiderosa di espandersi nei segmenti principali, tra cui la gestione patrimoniale e le assicurazioni”. Su quest’ultimo tema, SocGen sottolinea però di non aver visto “alcun segno di rinnovato interesse” per Generali, che in passato (nel 2017) era stata nel mirino della banca.Morgan Stanley, che ha aumentato il target price a 3,3 euro per azione, assegna un giudizio “Overweight”, in quanto considera la banca italiana una nuova top pick europea. “Intesa non è mai stata così ben capitalizzata” e anche “così pulita” con un NPL ratio “sceso a livelli record”, scrivono gli analisti della banca d’affari. E questo “mentre si trova per la prima volta con una quota di mercato superiore al 20%, pari al doppio dei suoi concorrenti”. Secondo Morgan Stanley, se avranno successo le promesse della banca in termini di rendimenti del capitale questo spingerà le azioni a salire ancora. “La crescita assicurativa, costi inferiori e un costo del credito a 35 punti base potrebbero guidare un ROTE (Return on tangible equity) 2024/25 dell’11%, restituendo circa il 50% del suo market cap agli azionisti, includendo i buyback”, viene aggiunto.Migliora l’andamento di Intesa Sanpaolo, che si attesta a 2,567, con un aumento dello 0,59%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 2,592 e successiva a 2,645. Supporto a 2,539. LEGGI TUTTO

  • in

    Giù le borse europee, Piazza Affari inclusa

    (Teleborsa) – Giornata difficile per Piazza Affari, che scambia in ribasso, assieme agli altri Eurolistini, mentre arrivano segnali di debolezza dai derivati statunitensi. Si prevede una partenza in calo per la borsa di Wall Street dopo che la stagione delle trimestrali in chiaroscuro in America lasciano presagire tra gli addetti ai lavori la prospettiva di una stretta sempre più imminente da parte della Federal Reseve, per contenere l’inflazione. Sul mercato valutario, lieve aumento per l’Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,21%. Debole l’oro, che scende a 1.834,5 dollari l’oncia. In calo il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scende a 83,95 dollari per barile, complici i realizzi dopo i nuovi record dal 2014. Aumenta di poco lo spread, che si porta a +138 punti base, con un lieve rialzo di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari all’1,28%.Tra le principali Borse europee lettera su Francoforte, che registra un importante calo dell’1,87%, sotto pressione Londra, che accusa un calo dell’1,09%; affonda Parigi, con un ribasso dell’1,65%. Sessione da dimenticare per la Borsa italiana, con il FTSE MIB che sta lasciando sul terreno l’1,66%; sulla stessa linea, profondo rosso per il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 29.558 punti, in netto calo dell’1,65%. Maglia rosa tra i titoli del FTSE MIB a mostrare un buon guadagno, Intesa Sanpaolo ottiene un +0,76% in vista della presentazione il prossimo 4 febbraio del piano d’impresa 2022-2025.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Prysmian, che prosegue le contrattazioni a -4,01%.Crolla Stellantis, con una flessione del 3,69% dopo che il gruppo cinese Dongfeng è sceso al 3,3% del capitale in scia alla vendita di altre azioni. Sulla sua scia negativa scivola anche Ferrari che registra un ribasso del 3,22%.Unico performer tra le azioni del FTSE MidCap è Caltagirone SpA, che ottiene un incremento dell’1,28%.I più forti ribassi, invece, si verificano su Sanlorenzo, che continua la seduta con -3,83%.Sessione nera per Technogym, che lascia sul tappeto una perdita del 3,65%.In caduta libera Biesse, che affonda del 3,13%.Pesante De’ Longhi, che segna una discesa di ben -3 punti percentuali. LEGGI TUTTO

  • in

    Imprese: 332mila nuove iscrizioni nel 2021. Gap di 20mila aperture rispetto al 2019

    (Teleborsa) – Il miglioramento delle prospettive dell’economia viene confermato dai dati sulla creazione di nuove imprese ma non siamo ancora tornati ai valori precedenti alla pandemia. È quanto emerge dal Registro delle Imprese delle Camere di commercio, l’anagrafe ufficiale delle imprese italiane. Secondo Movimprese, l’analisi statistica realizzata da Unioncamere e InfoCamere, il 2021 si è chiuso con un ritrovato slancio delle attività imprenditoriali che, tra gennaio e dicembre, hanno fatto registrare 332.596 nuove iscrizioni (il 14% in più rispetto all’anno precedente). Dopo la frenata imposta nel 2020 dal lockdown e dalla fase acuta dell’emergenza Covid, il rimbalzo della natalità non ha però coinciso – rileva Movimprese – con un pieno recupero del dato pre-pandemia, mantenendo un gap di circa 20mila aperture in meno rispetto al 2019 e di circa 50mila in meno rispetto alla media del decennio ante-Covid.”I risultati dell’analisi – sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete – mostrano che l’andamento delle iscrizioni è certamente correlato alle prospettive dell’economia ma anche determinato da andamenti settoriali diversificati e dalle politiche di aiuti pubblici. Appare poi incoraggiante il significativo contributo dato dalle regioni del Mezzogiorno alla crescita del tessuto produttivo”.Alla ripresa delle iscrizioni non ha fatto eco il ritorno a un fisiologico flusso di cancellazioni dai registri camerali. Come rilevato da Movimprese fin dall’inizio della pandemia, anche nel 2021 le sospensioni o le restrizioni all’esercizio di diverse tipologie di attività economiche determinano un effetto “surplace” nelle chiusure di aziende. Le 246mila cessazioni di attività rilevate tra gennaio e dicembre dello scorso anno costituiscono il valore più basso degli ultimi quindici anni, persino più contenuto di quello già record registrato nel 2020.Il saldo annuale è quindi positivo e pari a +86.587 unità, ancora influenzato dagli effetti della congiuntura sanitaria. In particolare, la perdurante tendenza alla contrazione del flusso delle cancellazioni – si legge nel rapporto – “suggerisce molta cautela nella valutazione degli scenari di medio termine dell’evoluzione della struttura imprenditoriale del Paese”. Il Mezzogiorno è l’area del Paese che registra nel 2021 il maggior numero di iscrizioni: quasi 109mila le nuove imprese nate lo scorso anno, a fronte di circa 72mila cessazioni. Il risultato mostra un saldo positivo di poco meno di 37mila unità, che per un terzo si deve al risultato della Campania (+12.732). Il Nord Ovest segna un incremento dello stock di imprese di oltre 20mila unità, grazie a 91mila iscrizioni e 70mila cancellazioni. A spiccare in quest’area è la Lombardia con 14mila imprese in più in un anno. A seguire il Centro, con un saldo complessivo di poco meno di 20mila imprese dovuto a 72mila iscrizioni e 52mila cessazioni. Il Lazio traina la cresciuta di imprese tra le regioni centrali, con 14mila imprese in più. Il Nord Est, infine, registra il minor incremento dello stock di imprese (oltre 9mila unità), differenza tra 60mila iscrizioni e 51mila cessazioni. Veneto ed Emilia Romagna le regioni con i saldi più elevati. LEGGI TUTTO

  • in

    Dpcm vieta ritiro pensione alla Posta: ecco le attività “free pass”

    (Teleborsa) – Ipermercati sì, pensione alla Posta no. Il Dpcm che disciplina la lista delle attività in cui non sarà richiesto il Green Pass, firmato oggi dal Premier Mario Draghi, ha riservato qualche amara sorpresa dell’ultimo minuto. Nella bozza era prevista infatti la possibilità di entrare alla Posta o in Banca senza Green Pass per ritirare la pensione, non per altri servizi, ma la norma è stata stralciata dalla lista delle attività “free pass” .L’elenco delle attività in cui sarà possibile accedere dal 1° febbraio senza Green Pass semplice o rafforzato si restringe ancora ed include solo: ipermercati, supermercati, discount e altri negozi di generi alimentari; benzinai e negozi che vendono legna, pellet e ogni tipo di combustibile per il riscaldamento ad uso domestico; negozi di articoli igienico-sanitari, farmacie, parafarmacie, negozi di articoli medicali, ortopedici ed ottici; Questure e Tribunali solo per denunce, tutela minori e motivi di sicurezza; strutture sanitarie e sociosanitarie, veterinari, medici di famiglia. Nel Dpcm si sottolinea che “nell’attuale contesto emergenziale” le attività escluse dall’obbligo di presentazione del Green Pass sono “solamente quelle di carattere alimentare e prima necessità, sanitario, veterinario, di giustizia e di sicurezza personale”.Le attività off-limits per i No Vax sono tutte le altre: negozi diversi dagli alimentari, librerie, edicole, tabaccai, parrucchieri, barbieri ed estetiste, studi dentistici, poste e banche e tutti gli uffici pubblici. Per tutte queste attività sarà obbligatorio presentare il Green Pass semplice, cioè quello che si ottiene con il tampone, ed il Green Pass rafforzato, quello cui si ha diritto con la guarigione dal Covid o il vaccino. LEGGI TUTTO