3 Giugno 2022

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    Hacker russi, porti nel mirino di Killnet

    (Teleborsa) – I porti italiani sono nel mirino degli hacker. Ieri l’offensiva rivendicata su Telegram da “Legion”, costola del gruppo di attivisti filorussi Killnet, ha colpito i siti web dei porti di Trieste, Genova, Livorno, Cagliari, Gioia Tauro, Ravenna, Venezia, Messina, Taranto, Napoli, La Spezia, Salerno e Savona. Nella mattinata di oggi è, invece, finito sotto attacco il sito dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale.Dai dati diffusi da Federlogistica-Conftrasporto emerge un incremento degli attacchi alle attività marittime, e in particolare ai porti, di oltre il 900% negli ultimi tre anni. I dati dell’IMO concordano con quelli recentissimi diffusi da Naval Dome, la società di security israeliana che ha fatto scattare il massimo alert sul rischio di attacchi hacker alle strutture portuali, con l’obiettivo di provocarne il collasso.”Ma di fronte a questo pericolo reale e a un numero sempre più rilevante di Autorità di Sistema Portuale, fra cui quelle di Genova e Savona e quella di Venezia, nonché di alcuni terminal, bersaglio di offensive di hacker – denuncia Luigi Merlo, presidente di Federlogistica – Conftrasporto – il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili continua a comportarsi come se nulla stesse accadendo e si dedica, in maniera monotematica, al tema legittimo e certo importante della sostenibilità”. Il Governo – sottolinea l’associazione – si è mosso con decisione istituendo un’Agenzia ad hoc per affrontare questi pericoli e la Polizia Postale sta combattendo in prima linea e in modo encomiabile la battaglia per proteggere un Paese che dovrebbe essere invece in grado di gestire strutturalmente la sfida della cyber security: per contro, i reiterati appelli rivolti al Mims non hanno trovato ascolto. “Mentre i principali porti europei – afferma Merlo – sono stati inseriti dai rispettivi governi nella direttiva NIS (Network and Information Security) il nostro dicastero competente non si muove e le Autorità di Sistema Portuale, che avrebbero immediatamente bisogno di disporre di un Cyber Manager, sono costrette a navigare a vista. Reagiamo a un’offensiva proiettata verso il futuro con mezzi e tecnologia avanzati – conclude Merlo – con tempi, volontà e metodologie ottocentesche, dimenticando una volta di più che la sfida della competitività, nei porti come nell’intero Paese, si gioca e si vince non solo sulle infrastrutture materiali, ma anche e, forse, specialmente sulla digitalizzazione”. LEGGI TUTTO

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    Tesla affonda dopo commenti Musk su riduzione forza lavoro

    (Teleborsa) – Le azioni di Tesla sono crollate a Wall Street dopo che il CEO Elon Musk ha affermato di avere una “pessima sensazione” sull’economia e evidenziato il bisogno di tagliare circa il 10% del personale della multinazionale statunitense specializzata nella produzione di auto elettriche. L’email ai dipendenti vista da Reuters è stata inviata giovedì e intitolata “Sospendere tutte le assunzioni in tutto il mondo”. In un’altra e-mail venerdì, Musk ha affermato che Tesla ridurrà l’organico salariato del 10%, poiché è ha un “eccesso di personale in molte aree”. Ma “il personale orario aumenterà”, ha detto. “Nota, questo non si applica a chiunque stia effettivamente costruendo automobili, pacchi batteria o installando potenza solare”, ha scritto Musk.I commenti di Musk hanno stupito anche gli analisti che seguono la società, tanto più che Tesla non aveva segnalato un rallentamento del suo business, aveva avviato due nuovi stabilimenti di assemblaggio di veicoli e comunicato un volume di vendite globali record nell’ultimo trimestre. Le parole del CEO sono “una sorpresa per noi dato il significativo percorso di crescita/espansione in vista di Tesla”, ha scritto in una nota Dan Levy, analista di Credit Suisse.”Se la più grande azienda di veicoli elettrici del mondo mette in guardia sull’occupazione e sull’economia, gli investitori dovrebbero riconsiderare le loro previsioni sui margini e sulla crescita dei profitti”, ha affermato Adam Jonas, analista di Morgan Stanley, citando il lockdown di Shanghai, l’aumento dei costi delle materie prime delle batterie e altri fattori.In discesa Tesla Motors, che si attesta a 703, con un calo del 9,29%. Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 688,8 e successiva a 674,6. Resistenza a 730,3. LEGGI TUTTO

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    Trasporti, RFI: “Circolazione ancora sospesa sulla linea Roma-Napoli AV”

    (Teleborsa) – “La circolazione sulla Roma-Napoli AV resta sospesa”. È quanto fa sapere RFI dopo che, intorno alle 14, il treno AV Torino-Napoli si è arrestato nella galleria della Serenissima “per lo svio della locomotiva di coda, rimasta in posizione verticale”. Il treno era ripartito dalla stazione Termini alle 13.59 e sarebbe dovuto arrivare a Napoli alle 15.03.”I viaggiatori – spiega RFI in una nota – sono stati aiutati a scendere e, con l’ausilio dei Vigili del Fuoco e del personale di protezione aziendale delle Ferrovie, hanno potuto raggiungere a piedi la vicina stazione di Roma Palmiro Togliatti da dove hanno proseguito il loro viaggio con i mezzi sostitutivi messi a disposizione da Trenitalia. Nessuna persona a bordo ha riportato conseguenze fisiche da quanto accaduto”. Nel dettaglio la circolazione ferroviaria ad Alta Velocità prosegue con allungamenti dei tempi di viaggio compresi fra 60 e 90 minuti come conseguenza degli instradamenti sulle linee convenzionali: i treni con fermata a Napoli Afragola percorrono la Roma-Cassino per poi rientrare nell’alta velocità, mentre gli altri proseguono sulla linea Roma-Formia. I tempi di ripristino dell’infrastruttura saranno comunicati dopo che i tecnici di RFI avranno completato la ricognizione della linea e il binario sarà liberato dal treno. LEGGI TUTTO

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    Scende Wall Street. Report mercato lavoro aumenta pressione su FED

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Wall Street, con il Nasdaq che affonda in concomitanza dell’aumento del rendimento dei Treasury. A innescare i movimenti odierni è stato il rapporto sul mercato del lavoro diffuso dal Bureau of Labour Statistics. L’economia americana ha creato a maggio 390.000 posti di lavoro, oltre le attese degli analisti, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 3,6%. Un mercato del lavoro così forte potrebbe rendere la FED più hawkish e non farla tentennare nel suo percorso di stretta monetaria. Nelle ultime settimane si era parlato della possibilità che la Banca centrale statunitense potesse prendere in considerazione una pausa negli aumenti dei tassi dopo i rialzi di giugno/luglio, ma un’economia forte allontana questa possibilità. “La parte migliore del rapporto sull’occupazione è l’aumento della partecipazione, mentre la parte negativa è che abbiamo ancora bisogno di altri milioni di persone che lavorano per ridurre le carenze pervasive che guidano l’inflazione. È frustrante che la FED stia cercando di smorzare la domanda e limitare le assunzioni quando abbiamo bisogno di vedere una serie di rapporti di lavoro solidi”, ha commentato Bryce Doty, vicepresidente senior di Sit Investment Associates.Tesla è affondata dopo che, in una email interna inviata ai dirigenti, l’amministratore delegato Elon Musk ha detto che bisogna ridurre il personale di circa il 10%, spiegando di avere una “pessima sensazione” (“super bad feeling”) sull’andamento dell’economia.Sul fronte degli annunci societari, Bristol Myers ha raggiunto un accordo per acquistare Turning Point per 4,1 miliardi di dollari. American Airlines ha aumentato le stime sui ricavi per il secondo trimestre del 2022 grazie alla forte domanda. Lululemon ha alzato la guidance dopo un primo trimestre oltre le attese. RH ha registrato un primo trimestre in forte rialzo ma vede un rallentamento della domanda.Il Dow Jones continua la seduta con un calo dello 0,69%; sulla stessa linea, l’S&P-500 perde l’1,27%, continuando la seduta a 4.124 punti. In netto peggioramento il Nasdaq 100 (-2,25%); con analoga direzione, negativo l’S&P 100 (-1,47%). Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per il comparto energia. Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti beni di consumo secondari (-2,37%), informatica (-2,08%) e telecomunicazioni (-2,01%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Caterpillar (+1,32%), Chevron (+1,12%), IBM (+0,76%) e Home Depot (+0,59%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Apple, che continua la seduta con -3,48%.Scende Intel, con un ribasso del 2,06%.Sotto pressione Walt Disney, che accusa un calo dell’1,88%.Scivola Salesforce, con un netto svantaggio dell’1,57%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Okta (+6,62%), Seagen (+3,25%), Biogen (+2,63%) e Constellation Energy (+2,59%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Tesla Motors, che prosegue le contrattazioni a -8,17%.Crolla Micron Technology, con una flessione del 6,81%.Vendite a piene mani su Crowdstrike Holdings, che soffre un decremento del 6,19%.Pessima performance per Lucid, che registra un ribasso del 5,81%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:Venerdì 03/06/202214:30 USA: Variazione occupati (atteso 325K unità; preced. 436K unità)14:30 USA: Tasso disoccupazione (atteso 3,5%; preced. 3,6%)15:45 USA: PMI composito (atteso 53,8 punti; preced. 56 punti)15:45 USA: PMI servizi (atteso 53,5 punti; preced. 55,6 punti)16:00 USA: ISM non manifatturiero (atteso 56,4 punti; preced. 57,1 punti). LEGGI TUTTO

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    Per le case automobilistiche l'auto elettrica potrebbe essere un ottimo affare

    (Teleborsa) – Le case auto potrebbero aumentare il loro valore di mercato e i loro margini di profitto se decidessero di puntare in maniera decisa sull’elettrificazione. È quanto sostiene un’analisi finanziaria condotta su sei case automobilistiche – BMW, Mercedes, Stellantis, Toyota, Volkswagen e Toyota – commissionata dalla ong ambientalista Transport & Environment alla società di ricerca Profundo che ha esaminato i dati finanziari dei sei produttori e ha separato le attività dei veicoli elettrici e dei motori a combustione di ciascuna in due società distinte. In particolare le case automobilistiche aumenterebbero di 800 miliardi di euro il loro valore azionario se accelerassero la transizione all’auto a batteria in questo decennio invece di aggrapparsi al loro modello di business dei motori a combustione. Risultati contrari a quelli evidenziati dalla gran parte delle analisi di settore che hanno spesso denunciato il rischio di un calo della redditività nel breve periodo e una contrazione dei posti di lavoro con un passaggio troppo repentino all’auto elettrica. Secondo le previsioni dell’analisi invece i margini di profitto operativo per le società di veicoli elettrici supereranno quelli dei produttori di motori a combustione in 3-5 anni e verso la fine degli anni 2020 i margini di profitto dei produttori di auto con motori a scoppio dovrebbero diminuire se non diventare negativi. “Optare per una lenta eliminazione graduale dei motori a combustione è un suicidio finanziario per le case automobilistiche. La lenta transizione distrugge il valore degli azionisti e mette a rischio la scomparsa di intere aziende. L’unica transizione che ha senso per gli affari è veloce e furiosa”, ha dichiarato Luca Bonaccorsi, direttore della finanza sostenibile di Transport & Environment (T&E). In base al modello elaborato da Profundo, la valutazione delle sei case automobilistiche oggetto di analisi potrebbe crescere in media del 316% rispetto a oggi passando all’elettrico tra il 2025 e il 2030 più rapidamente rispetto ai loro piani attuali. Una transizione ai veicoli elettrici più lenta del previsto nella seconda metà del decennio porterebbe ad una crescita più bassa del valore di mercato e potrebbe persino ridurre la valutazione di Toyota, una delle case automobilistiche più lente a elettrificare finora, rispetto a oggi. Per Volkswagen invece una rapida transizione potrebbe far crescere il valore di mercato di oltre tre volte (253%), per Stellantis di quasi cinque volte (388%). Toyota, che è stata lenta a elettrificare, ha un potenziale di crescita inferiore (70%). Per quel che riguarda il mercato premium, le opportunità sono ancora maggiori: Mercedes-Benz potrebbe incrementare del 471% il suo valore in 10 anni, BMW del 472%. Anche Volvo Cars aumenterebbe del 245% il proprio valore di mercato se dovesse accelerare la sua già veloce transizione all’auto ricaricabile. “Una transizione più rapida verso l’elettrico non è solo nell’interesse del clima e dei consumatori, è vitale per la redditività finanziaria delle case automobilistiche europee – ha sottolineato Julia Poliscanova, senior director for vehicles and e-mobility di T&E – I legislatori dell’UE hanno l’obbligo nei confronti di queste imprese e lavoratori di sostenere una transizione tempestiva. Standard di CO2 per auto più elevati di quelli attualmente sul tavolo per il 2025 e il 2030 sono fondamentali per accelerarlo”. LEGGI TUTTO

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    Primo volo diretto tra Belgrado e Trieste

    (Teleborsa) – È decollato ieri, giovedì 2 giugno, il primo volo diretto tra Belgrado e Trieste, operato dalla compagnia di bandiera serba Air Serbia. Il volo inaugurale, lo JU464, atterrato all’aeroporto internazionale di Ronchi dei Legionari, è stato accolto con il tradizionale “ponte d’acqua” nello scalo in Friuli Venezia Giulia.Trieste è la quarta destinazione in Italia per Air Serbia, dopo Roma, Milano e Venezia. Air Serbia volerà su Trieste due volte alla settimana. LEGGI TUTTO

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    PNRR Gentiloni: “Italia non può chiedere proroga o fine del piano”

    (Teleborsa) – “Se il Paese che viene considerato come quello che ne ha beneficiato di più se ne uscisse chiedendo una proroga sarebbe la conclusione di questo esperimento. Se funziona, si può ripetere. Ma la base per poterlo fare è che si vada avanti. E si sta andando avanti bene. Il Paese ha finora avuto assegnato il 30% del pacchetto delle risorse. Se l’Italia alzasse la mano dicendo che ha bisogno di una proroga, non si tratterebbe di fare una brutta figura. Sarebbe come mettere in discussione una delle svolte strategiche e importanti dell’Unione europea”.Nel suo intervento al Festival internazionale dell’economia di Torino, il commissario europeo degli Affari economici, Paolo Gentiloni, esclude categoricamente l’ipotesi di una proroga per l’Italia sugli impegni assunti con l’Europa per il Pnrr.”La risposta è no, in due lettere – ha sottolineato Gentiloni –. Lo hanno giustamente ribadito molte volte Mario Draghi e rappresentanti del Governo. Non perché non ci siano dei fattori che possono giustificare qualche emendamento, correzione, che tengano conto dell’inflazione e delle sfide che riguardano l’indipendenza energetica. Il Governo non ci pensa per niente a chiedere una proroga all’Ue. Il Paese tutto deve essere impegnato a fare il Pnrr, non a rimandarlo. Tutti stanno faticando, ma si devono rispettare obiettivi, scadenze, cronoprogrammi. Le difficoltà devono essere prese di petto e risolte”.Nello scenario attuale per Gentiloni, gioca a favore dell’Italia il fatto che Draghi rappresenta una garanzia per mercati e per la reputazione Paese. “Che Draghi rappresenti una garanzia per i mercati e la reputazione non c’è il minimo dubbio. Non solo a Bruxelles. Il punto è che, se lavoriamo bene e il Governo insiste con la sua determinazione, possiamo fare dei risultati che otteniamo anche nell’utilizzo delle risorse straordinarie del Pnrr una garanzia nuova. Il vincolo europeo lo abbiamo interiorizzato e sarà importantissimo per chiunque governi nei prossimi anni in Italia. È fondamentale che grazie alla guida di Draghi, da qui alle prossime elezioni questa base si consolidi, si rafforzi e ci aiuti alla transizione verso il futuro”.Commentando le oscillazioni dello spread Gentiloni ha affermato che “non devono essere considerate più di quello che sono: un segnale dei mercati, ma piuttosto contenuto. Quello che dobbiamo tenere in considerazione – ha proseguito – è che l’Italia è uno dei sei Paesi europei ad alto debito. Il problema è il livello di debito che può creare instabilità nei mercati. L’Ue dice che dobbiamo stare attenti a fare incrementi non giustificati, permanenti, della spesa corrente. Questo ci porterà nelle prossime settimane, subito dopo l’estate, ad aprire la discussione sul percorso di riduzione del debito e, quindi, sulle nuove regole del patto di stabilità”.Sul fronte della transizione energetica Gentiloni ha definito “un errore devastante” mettere da parte il “green deal” europeo, per superare la dipendenza di gran parte dei Paesi dell’Unione e fronteggiare l’aumento dei costi. “C’è modo – ha affermato – di aggiungere al Pnrr un capitolo emergenza energetica”. Analizzando l’impatto della guerra in Ucraina Gentiloni ha affermato che le sanzioni produrranno conseguenze all’economia della Russia. “Ci saranno conseguenze enormi. Nel medio e lungo periodo saranno devastanti – ha detto il commissario europeo degli Affari economici –. Ma non mi illuderei che con le sanzioni si fermeranno i carri armati”. Per Gentiloni sulle sanzioni si riuscirà a trovare un accordo a livello europeo. “Il processo decisionale europeo è difficile e molto faticoso, ma teniamocelo stretto – ha detto il commissario europeo –. L’Europa la sua parte la sta facendo alla grande – ha affermato riferendosi ai pacchetti di sanzioni nei confronti della Russia – la fatica di costruire consenso sulle nostre proposte è enorme. Uno dei 27 Paesi non è ancora a bordo. Ci stiamo lavorando e credo che alla fine riusciremo a trovare un accordo”. Secondo Gentiloni, la Russia “corre il rischio di un default tecnico nelle prossime settimane. Va incontro a una recessione del 10% quest’anno. Si può andare molto oltre con le sanzioni? Vedremo. Bisogna mantenere un equilibrio con il costo che queste misure rappresentano per noi”. LEGGI TUTTO

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    Commerzbank, Germania aperta a cessione quota con ulteriore rimbalzo azioni

    (Teleborsa) – Il ministero delle finanze tedesco sarebbe aperto alla vendita della sua partecipazione in Commerzbank, una delle maggiori banche tedesche, a un rivale europeo una volta che il prezzo delle sue azioni sarà ulteriormente rimbalzato e le ricadute della guerra in Ucraina si saranno attenuate. Lo ha scritto Bloomberg, citando fonti anonime a conoscenza della questione.La Germania possiede ancora una partecipazione del 15,6% in Commerzbank, che è quasi impossibile venga ceduta a prezzi superiori a quelli con cui era entrata nel capitale per il salvataggio dell’istituto. Lo Stato avrebbe bisogno di vendere la partecipazione a un prezzo di circa 26 euro per azione, aveva detto il precedente governo, mentre ora il titolo è interno agli 8 euro.Nell’ultimo decennio sono state diverse le grandi banche europee che hanno approcciato Commerzbank per un potenziale acquisto, tra cui BNP Paribas, ING Groep e UniCredit, ma il deal non è mai andato in porto. Le autorità tedesche non sono riuscite a convincere Deutsche Bank ad acquisire la rivale. LEGGI TUTTO