8 Giugno 2022

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    In flessione le Borse europee. Attese indicazioni su politica monetaria

    (Teleborsa) – Tutti negativi in chiusura gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei. Gli investitori si sono trovati a valutare gli allarmi sulla crescita di OCSE (ha ridotto le sue previsioni di crescita globale per quest’anno al 3% dal 4,5% dell’ultimo aggiornamento trimestrale) e della Banca Mondiale (ha ridotto le sue previsioni di crescita per quest’anno al 2,9%, lanciando un allarme sulla stagflazione), e sono rimasti cauti in vista della riunione del consiglio direttivo della BCE di domani. Gli analisti si aspettano che i banchieri centrali dell’eurozona annuncino che gli acquisti netti del programma APP termineranno all’inizio di luglio, che le condizioni di inflazione per il lift-off sono state soddisfatte e che il rialzo dei tassi inizierà a luglio.Le revisioni delle raccomandazioni degli analisti hanno mosso i titoli del settore bancario. BPER ha registrato un’ottima seduta dopo un upgrade e in attesa del nuovo piano industriale che sarà svelato venerdì. In calo Banco BPM (con Intesa Sanpaolo che ha ridotto il giudizio ad Add da Buy), ma anche Fineco, Banca Generali e Banca Mediolanum, i cui target price sono stati ridotti da UBS.Leggera crescita dell’Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,074. Lieve aumento dell’oro, che sale a 1.859,3 dollari l’oncia. Seduta positiva per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno dell’1,52%.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +200 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,35%.Tra le principali Borse europee vendite su Francoforte, che registra un ribasso dello 0,76%, piatta Londra, che tiene la parità, e seduta negativa per Parigi, che mostra una perdita dello 0,80%.Prevale la cautela in chiusura a Piazza Affari, con il FTSE MIB che archivia la seduta con un leggero calo dello 0,53%; sulla stessa linea, giornata negativa per il FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 26.629 punti, in calo dello 0,74%.In lieve ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-0,25%); consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Star (-0,08%).Il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 1,53 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 1,46 miliardi della vigilia, mentre i volumi si sono attestati a 0,44 miliardi di azioni, rispetto ai 0,37 miliardi precedenti.Tra i best performers di Milano, in evidenza BPER (+2,92%), Mediobanca (+2,49%), Ferrari (+2,17%) e Stellantis (+0,86%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Nexi, che ha archiviato la seduta a -2,79%.Sotto pressione Banca Generali, che accusa un calo del 2,76%.Scende Moncler, con un ribasso del 2,60%.Crolla Fineco, con una flessione del 2,37%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, GVS (+6,09%), Mfe A (+5,47%), Seco (+3,24%) e Mfe B (+2,61%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Anima Holding, che ha terminato le contrattazioni a -3,18%.Vendite a piene mani su Danieli, che soffre un decremento del 2,09%.Pessima performance per Safilo, che registra un ribasso del 2,07%.Scivola MARR, con un netto svantaggio dell’1,95%.Tra le grandezze macroeconomiche più importanti:Mercoledì 08/06/202201:50 Giappone: PIL, trimestrale (atteso -0,3%; preced. 1%)01:50 Giappone: Partite correnti (atteso 511 Mld ¥; preced. 2.549,3 Mld ¥)08:00 Germania: Produzione industriale, mensile (atteso 1%; preced. -3,7%)08:45 Francia: Partite correnti (preced. -3,4 Mld Euro)10:00 Italia: Vendite dettaglio, annuale (preced. 5,6%). LEGGI TUTTO

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    Trasporto merci intermodale, UE approva regime Italia da 55 milioni di euro

    (Teleborsa) – È stato approvato dalla Commissione europea un regime italiano da 55 milioni di euro che punta a incoraggiare il passaggio del trasporto merci dalla strada alla ferrovia. Il regime – si legge in una nota – fa parte del piano nazionale per gli investimenti complementari che integrerà con risorse nazionali il Pnrr. Nel dettaglio il regime mira a modernizzare le attrezzature intermodali (vale a dire gru a portale, impilatori e veicoli da manovra) negli interporti e nei terminali intermodali per incoraggiare il trasporto merci a passare dalla strada alla ferrovia, che costituisce un modello di trasporto più ecologico. Il sostegno, che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2026, – spiega la nota – assumerà la forma di sovvenzioni dirette a tutti gli operatori di interporti e di terminal intermodali interessati che fanno parte della rete transeuropea dei trasporti in Italia.La Commissione ha valutato la misura come necessaria e proporzionata per sostenere il trasporto intermodale e promuovere l’uso del trasporto ferroviario. Secondo Bruxelles avrà un “effetto di incentivazione”: i beneficiari non realizzerebbero gli stessi investimenti in assenza del sostegno pubblico. LEGGI TUTTO

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    Ryanair lancia l'offerta invernale: 23 nuove rotte in Italia

    (Teleborsa) – Ryanair ha bruciato i tempi stagionali annunciando il proprio operativo invernale 2022/2023, il più consistente di sempre con 23 nuove rotte da/per l’Italia per un totale di oltre 570. Con 90 basi e oltre 2.500 rotte operanti in 36 paesi europei durante il prossimo inverno, Ryanair continua a inserire nella propria flotta i nuovi aeromobili B737 “Gamechanger”, che consumano il 16% in meno di carburante e generano il 40% in meno di rumore emissioni, aggiungendo il 4% in più di posti.”In qualità di compagnia aerea n.1 in Europa, Ryanair è lieta di annunciare il proprio operativo per l’inverno ’22/23 per l’Italia con oltre 570 rotte verso destinazioni popolari in tutta Europa, compresi nuovi voli da/per Tolosa, Edimburgo e Saragozza”, ha commentato il direttore commerciale Jason McGuinness. LEGGI TUTTO

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    Inclusione, ASPI ottiene la certificazione “Dyslexia Friendly”

    (Teleborsa) – Autostrade per l’Italia ha ricevuto questa mattina dall’Associazione Italiana Dislessia la certificazione di Dyslexia Friendly Company, entrando così nel novero delle aziende impegnate in percorsi di formazione e sensibilizzazione dedicati alle persone con disturbi del neurosviluppo e nell’avvio di buone pratiche per i processi di reclutamento e selezione che diventano così “dyslexia friendly”. Alla base del riconoscimento – fa sapere Aspi in una nota – “l’attenzione che il Gruppo da anni dedica al tema dell’inclusione”. Il riconoscimento arriva al termine del progetto DSA Progress for Work, sviluppato in collaborazione con Associazione Italiana Dislessia nell’ambito del programma di inclusione aziendale FareDI+ per aumentare la consapevolezza anche sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento come la Dislessia e rimuovere qualunque barriera e ostacolo, assicurando ai candidati con DSA la possibilità di esprimere il loro potenziale attraverso una valutazione personalizzata.I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) sono disturbi del neurosviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente, si manifestano con l’inizio della scolarizzazione e sono classificati in base alla difficoltà specifica che comportano. Si tratta di neurodiversità, caratteristiche innate che permangono nel corso della vita, le cui difficoltà possono essere tuttavia compensate nel tempo, con i giusti strumenti e strategie. In Italia i DSA interessano quasi 3 milioni di persone, circa il 5% della popolazione. È un tema ancora poco conosciuto che coinvolge non solo il mondo scolastico ma anche quello di lavoratori e lavoratrici, che spesso arrivano alla diagnosi proprio a seguito della certificazione del disturbo dei propri figli. Per questo motivo – si legge nella nota – è importante conoscere le diversità invisibili e, ancora più importante, cogliere l’opportunità di valorizzare le potenzialità di queste persone sia attraverso una maggiore consapevolezza di tutti, sia tramite l’adozione di prassi inclusive e supportive, già a partire dalle fasi di selezione.”Il processo di certificazione dyslexia friendly iniziato a gennaio 2022 – ha spiegato Alessia Ruzzeddu, responsabile Welfare Diversity & Inclusion Management di Aspi – ha visto una revisione dei processi di reclutamento e selezione, con l’obiettivo di garantire una profilazione bias free, utilizzando strumenti compensativi e strategie per migliorare il lavoro quotidiano e mettere a valore l’unicità di ciascuno. Abbiamo bisogno di rimuovere qualunque barriera e garantire opportunità per tutti, riscoprendo talenti nascosti anche da diversità invisibili come i disturbi del neurosviluppo. La capacità dell’impresa di creare valore, passa dalla capacità di rendere il capitale umano una risorsa centrale e strategica per il nostro sviluppo, con un programma coerente e sostenibile che metta ciascuno nella condizione di esprimersi e contribuire al meglio con le proprie potenzialità. Questa certificazione rappresenta per Autostrade per l’Italia solo il primo tassello di un percorso più ampio di trasformazione culturale”.”Il riconoscimento della certificazione di Dyslexia Friendly Company ad Autostrade per l’Italia rappresenta un significativo passo avanti per l’inclusione nelle imprese delle lavoratrici e dei lavoratori con disturbi specifici dell’apprendimento – ha dichiarato Susanna Marchisi, presidente del Comitato DSA e Lavoro di AID –. Autostrade per l’Italia ha potuto sperimentare metodologie di selezione dyslexia friendly attraverso simulazioni live di test e colloqui con candidate e candidati con DSA, un’attività tanto più importante oggi che una legge dello Stato, la 25/2022, garantisce alla lavoratrice e al lavoratore con DSA che ne facciano richiesta, l’uso degli strumenti compensativi in azienda e nei colloqui per le assunzioni. Ringrazio Autostrade per l’Italia per la forte sensibilità sul tema dei DSA e l’impegno concreto nel garantire processi non discriminanti, valorizzando così le potenzialità di candidate e candidati”. LEGGI TUTTO

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    Amadori, fatturato sale del 10% nel 2021. Obiettivo 1,7 miliardi nel medio termine

    (Teleborsa) – Amadori, gruppo agroalimentare leader nel settore avicolo, ha chiuso il 2021 con un fatturato pari a 1.362 milioni di euro, in crescita del 10,5% (o 130 milioni) rispetto all’anno precedente. L’EBITDA si è assestato a 86 milioni di euro, il patrimonio netto a 296 milioni di euro, gli investimenti a 95 milioni di euro e l’utile netto a 18,7 milioni di euro.”Il trend positivo è stato guidato dalle vendite nel canale moderno (+4,7%) e da una ripresa (+0,6%) del canale tradizionale, che tuttavia non è ancora tornato ai numeri pre-pandemia – ha commentato l’AD Francesco Berti – Il fuoricasa ha registrato una importante accelerazione (+16,9%), anche se non ha recuperato il ritardo accumulato nel periodo delle chiusure 2020″.Da sempre specialista del settore avicolo, con una quota di mercato di circa il 30% sul totale carni avicole in Italia, Amadori sta estendendo la propria offerta a tutto il campo delle proteine: bianche, rosa e verdi. Nel 2021 ha presentato importanti novità di prodotto, entrando nel segmento della colazione e della merenda con i nuovi impasti freschi per pancake, e rafforzando la sua leadership nel segmento degli impanati snack con il lancio delle nuove Birbe Pops.Per i prossimi anni, il gruppo conferma le linee guide strategiche di ampliamento dell’offerta di prodotti a base proteica e il conseguente piano strategico di investimenti con l’obiettivo di medio periodo di raggiungere gli 1,7 miliardi di fatturato, consolidando il modello di filiera 100% italiana, integrata e sostenibile.Rispetto alle previsioni, “il 2022 mostra diverse incognite, dall’aumento generalizzato dei costi di produzione all’emergenza aviaria”, si legge in una nota. Nonostante ciò il gruppo di Cesena conferma gli obiettivi di crescita anche attraverso maggiori investimenti in comunicazione. LEGGI TUTTO

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    Family office aumentano investimenti in private equity per migliorare rendimenti

    (Teleborsa) – Nel 2021 l’asset allocation strategica dei family office è rimasta stabile, sostanzialmente invariata dal 2019, anche se sono attesi cambiamenti in futuro. Circa un terzo (32%) dei portafogli è stato allocato alle azioni, circa un settimo (15%) al reddito fisso e il 12% al settore immobiliare. La liquidità era al 10% e gli hedge fund al 4%, con il 2% nel private debt e l’oro e le materie prime entrambi all’1%. Il private equity ha rappresentato un’eccezione, continuando il suo costante aumento da un’allocazione del 16% nel 2019 al 21% nel 2021.È quanto emerge dall’UBS Global Family Office Report 2022, che ha analizzato le scelte di 221 singoli family office, che nel complesso gestiscono un patrimonio di 493 miliardi di dollari e hanno un patrimonio medio in gestione di 2,2 miliardi di dollari. Il family office è una società che gestisce il patrimonio di una o più famiglie facoltose.Alla domanda sulle loro preoccupazioni principali, emergono tre timori: aumento dell’inflazione (secondo il 25%), geopolitica globale (21%) e valutazioni (20%). “I livelli di ansia per ciascuno di questi fattori aumentano e diminuiscono a seconda di dove si trova il family office”, si legge nella ricerca di UBS. I latinoamericani sono i più preoccupati per l’inflazione (50%), mentre la geopolitica globale è nelle menti degli uffici svizzeri e mediorientali (entrambi al 36%). Negli Stati Uniti, le valutazioni elevate degli asset (31%) sono al secondo posto dopo l’inflazione.Lo studio sottolinea che i family office stanno riducendo le allocazioni fixed income e aumentando gli investimenti in private equity, real estate e private debt, sacrificando la liquidità in cambio di rendimenti. Il 42% delle società prevede di aumentare le allocazioni dirette in private equity, mentre il 38% intende aumentare gli investimenti in fondi di private equity e fondi di fondi.Aumentano gli investimenti in private equity, i family office cercano principalmente di aumentare i rendimenti: quasi tre quarti (74%) di coloro che potrebbero aumentare i propri investimenti di private equity in tre o cinque anni si aspettano che il private equity superi i public markets in futuro. Tuttavia, oltre la metà (52%) di loro sta anche investendo per ampliare il proprio set di opportunità, accedendo a tipologie di investimento non disponibili sui public markets.”Anche per quanto riguarda i family office italiani si confermano i principali trend osservati a livello globale – ha commentato Paolo Federici, Market Head di UBS GWM in Italia – Anche nel nostro paese assistiamo ad un interesse crescente verso le soluzioni di private equity e in generale di private markets, certamente favorito dal fatto che molti di questi family office fanno riferimento a famiglie imprenditoriali con grande esperienza nella gestione aziendale”. “Inoltre, le tensioni sui tassi di interesse hanno favorito l’allungamento dell’orizzonte temporale adottato dalle famiglie benestanti italiane nella gestione del proprio portafoglio, incrementando la componente azionaria e ricercando crescente diversificazione negli strumenti, più in linea con la media dei family office internazionali”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in aumento di 2 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate, contro attese per un calo, le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 3 giugno 2022, sono aumentati di circa 2 milioni di barili a 416,8 MBG, contro attese per un decremento di circa 1,9 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 2,6 milioni a 109 MBG, contro attese per una crescita di 1,1 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 0,8 milioni a quota 218,2 MBG (era atteso un aumento di 1 milione).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 7,3 milioni a 519,3 MBG. LEGGI TUTTO

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    Credit Suisse balza dopo indiscrezione su potenziale takeover da State Street

    (Teleborsa) – Credit Suisse annulla le perdite che stava registrando dopo il profit warning e sale in Borsa dopo l’indiscrezione di un giornale svizzero sul fatto che State Street sia pronta a fare un’offerta per acquisirla. Inside Paradeplatz ha riferito che Credit Suisse potrebbe essere prossima alla fine dei suoi 166 anni di storia come banca svizzera indipendente, con State Street pronta a offrire 9 franchi per azione.L’offerta di State Street è “imminente”, secondo la fonte citata dal giornale di Zurigo. “Ciò presuppone che l’offerta non sia un’acquisizione ostile, ma che gli americani abbiano agito in modo amichevole”, si legge nell’articolo.State Street è leader a livello mondiale nella fornitura di servizi finanziari per investitori istituzionali, tra cui investment servicing, investment management, investment research e trading. Ha 41.700 miliardi di dollari di asset in custodia e amministrazione e 4 miliardi di dollari di asset in gestione al 31 marzo 2022.A un’ora dall’uscita dell’articolo, Credit Suisse si attesta a 6,936 franchi, in aumento del 3,37%. Prima dell’indiscrezione scambiava a quota 6,21 franchi. Questa mattina la banca svizzera ha comunicato che probabilmente registrerà una perdita a livello di gruppo nel secondo trimestre, a causa della volatilità che ha colpito la divisione investment banking. LEGGI TUTTO