23 Settembre 2022

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    PNRR, ok della Commissione Ue a seconda rata da 21 miliardi

    (Teleborsa) – La Commissione europea, a seguito di un’analisi approfondita di ogni misura, ha dato il via libera alla richiesta della seconda rata da 21 miliardi prevista dal PNRR. A riportarlo è Ansa che cita fonti qualificate della Commissione che “sta finalizzando il suo parere positivo” in queste ore. LEGGI TUTTO

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    Italgas, Moody's conferma rating Baa2 con outlook negativo

    (Teleborsa) – Moody’s ha confermato il merito di credito a lungo termine di Italgas a Baa2, con outlook negativo. L’attestazione del rating si basa sul posizionamento di Italgas all’interno di un settore caratterizzato da un framework regolatorio stabile e sulla dimostrata capacità di generare efficienza operativa e rispettare gli impegni di investimento previsti dal Piano Strategico.L’outlook riflette l’esposizione del gruppo quotato su Euronext Milan – il più importante operatore in Italia nel settore della distribuzione del gas naturale – alle pressioni associate alla qualità del credito sovrano italiano.L’agenzia di rating evidenzia il track record della di Italgas nell’ottimizzazione dei costi, conseguito grazie all’innovazione tecnologica e alle iniziative di digitalizzazione, oltre alla capacità di esecuzione degli investimenti programmati e il mantenimento di un costo del debito estremamente contenuto, grazie ai quali è in grado di supportare la propria redditività e una robusta capacità di generazione di cassa.Moody’s sottolinea anche l’importanza strategica dell’acquisizione della greca DEPA Infrastructure per diversificare la propria impronta geografica al di fuori dell’Italia. LEGGI TUTTO

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    Arera, delibera urgente su servizio default gas. Intanto prezzo cala

    (Teleborsa) – Le grandi difficoltà delle utility, con decine di piccole e media imprese che si trovano in una situazione di grossa difficoltà finanziaria, spinge l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) a pubblicare una delibera contenenti “disposizioni urgenti in materia di servizio di default trasporto e di conferimento della capacità di trasporto”. Il provvedimento riguarda il servizio con cui Snam rifornisce il gas alle utility che hanno difficoltà con l’approvvigionamento della materia prima, e che quindi potrebbero ritrovarsi senza gas da vendere agli utenti finali.L’Autorità ha ritenuto opportuno integrare la disciplina in materia di default trasporto prevedendo che “in via transitoria ed eccezionale, e comunque limitatamente al periodo 1 ottobre 2022 – 31 marzo 2023, Snam Rete Gas possa approvvigionare i quantitativi di gas necessari all’espletamento del servizio di default trasporto anche tramite acquisti in anticipo rispetto al giorno gas e secondo modalità dalla medesima definite e approvate dall’Autorità”.Inoltre, viene ritenuto opportuno “aggiornare conseguentemente il corrispettivo applicato per tener conto del costo finanziario connesso al periodo che intercorre fra il momento di pagamento delle risorse approvvigionate e quello di scadenza delle fatture ai beneficiari del servizio di default trasporto”.Sempre nella giornata odierna, ARERA ha anche incrementato di 800 milioni di euro, da 2,5 miliardi a 3,3 miliardi, le risorse destinate a Snam per l’esecuzione del servizio di riempimento di ultima istanza.I provvedimenti di ARERA arrivano in un momento in cui i prezzi del gas in Europa sono diminuiti per la quarta settimana consecutiva, con i paesi del Vecchio Continente che stanno accumulando gas e stanno adottando misure di emergenza prima dell’inverno. Ad aiutare a riempire gli stoccaggi sono anche le forniture di GNL che arrivano dal Nord America.Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, ha terminato la giornata in diminuzione del 2,97% a 181,9 euro/MWh. Nonostante le quotazioni siano lontano dai 350 euro/MWh raggiunti a fine agosto, il prezzo rimane oltre cinque volte più elevato rispetto alle stesso periodo dello scorso anno. LEGGI TUTTO

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    De Nora e ThyssenKrupp confermano partnership su idrogeno verde

    (Teleborsa) – Industrie De Nora, società quotata su su Euronext Milan e specializzata nell’elettrochimica e nella filiera dell’idrogeno verde, e Thyssenkrupp, gruppo industriale specializzato nella lavorazione dell’acciaio, hanno firmato un patto parasociale che conferma la partnership tra le due società per Nucera, primo fornitore al mondo di tecnologie a membrana cloro-soda (usate per produrre idrogeno). Nucera è una joint venture stipulata nel 2013 tra la tedesca Thyssenkrupp (66%) e l’italiana De Nora, ed è leader tecnologico globale per le soluzioni di impianti a idrogeno verde.Il patto parasociale resterà in vigore fino al 4 novembre 2038 e sarà automaticamente rinnovato per ulteriori cinque anni salvo risoluzione anticipata. Le disposizioni principali relative alla governance, al trasferimento delle azioni e ai diritti di exit sono in linea con la descrizione già fornita nel Prospetto Informativo di De Nora pubblicato il 22 giugno 2022.”Grazie al rinnovo dell’accordo con Thyssenkrupp si rafforza il rapporto con un partner commerciale di lunga data – ha commentato Paolo Dellachà, amministratore delegato di De Nora – Questa collaborazione supporta il percorso di crescita previsto nel mercato dell’idrogeno verde e accresce ulteriormente la nostra leadership tecnologica. La nostra partnership strategica con Thyssenkrupp Nucera e Thyssenkrupp è per noi un fattore chiave di successo e intendiamo portarla avanti”. LEGGI TUTTO

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    Crisi energetica, Fitch: impatto sulle finanze pubbliche frenerà la crescita post Covid

    (Teleborsa) – “Le risposte dei governi dell’Europa occidentale alla crisi energetica comporteranno ingenti costi fiscali, frenando la ripresa post-pandemica delle finanze pubbliche”. È quanto si legge in un rapporto pubblicato da Fitch Ratings. Nello specifico, l’impatto sui livelli di disavanzo e debito rifletterà le risposte politiche e i punti di partenza, che variano ampiamente da Paese a Paese. Le previsioni macroeconomiche di Fitch hanno stimato che una chiusura quasi completa del gasdotto russo scatenerà recessioni nell’eurozona e nel Regno Unito, con contrazioni del PIL rispettivamente dello 0,1% e dello 0,2% nel 2023.In base alle stime sull’inflazione della zona euro e del Regno Unito l’agenzia di rating ha calcolato inoltre ulteriori aumenti del 30%-35% dei prezzi al dettaglio di gas ed elettricità oltre a quelli già registrati del 50%-60% da aprile 2021. Il documento sottolinea che la natura e l’entità delle risposte politiche e dei relativi finanziamenti rifletteranno il percorso dei prezzi all’ingrosso e la dipendenza del mix energetico di ciascun paese dal gas e dalla dipendenza dalle importazioni russe, nonché le scelte politiche, compreso fino a che punto i responsabili politici si sentano vincolati dal bilancio e dal debito esistenti. Le finanze pubbliche nella maggior parte dei paesi dell’Europa occidentale hanno performato estremamente bene nel 2022 grazie alla crescita eccezionale delle entrate, facilitando la spesa iniziale relativa all’energia senza revisioni significative degli obiettivi di disavanzo dei governi per il 2022. Il colpo alla crescita impedirà però che questa forte performance delle entrate si ripeta nel 2023, mentre l’indicizzazione delle prestazioni sociali (comprese le pensioni) farà pressione sulla spesa pubblica.Inoltre l’elevata inflazione ha eliminato la capacità di allentare la politica monetaria per compensare l’impatto su famiglie e imprese, in contrasto con l’inizio della pandemia di Covid-19. La BCE non assorbirà ulteriori emissioni di debito, quindi l’espansione fiscale avverrà in un contesto di costi di finanziamento marginali molto più elevati. Ciò potrebbe limitare le risposte fiscali, in particolare in alcuni paesi ad alto debito, sebbene i responsabili politici soppeseranno le pressioni sociali e politiche contro i rischi di reazioni avverse del mercato.Il rapporto di Fitch guarda alle soluzioni che saprà proporre la Commissione europea, soprattutto con la revisione del Patto di stabilità e crescita e la possibilità di nuovi schemi comuni di prestito che metterebbero in comune i costi fiscali ma che non sembrano abbiano accolto lo stesso sostegno del programma NextGenerationEU durante la pandemia. Anche la possibilità di tassare gli extra profitti delle società energetiche sembra poco chiara per l’agenzia di rating visto che la misura potrebbe non essere applicata da tutti gli Stati membri e coprirebbe solo una piccola parte dei costi di protezione dei consumatori e delle imprese.”L’impatto sulle finanze pubbliche dipenderà anche dalla durata della crisi energetica. Le nostre previsioni macroeconomiche presuppongono che la produzione e il consumo di energia si adeguino e che nuove infrastrutture di importazione diventino operative entro il 2024. Ciò consentirebbe di ridurre il sostegno fiscale”, conclude il rapporto. LEGGI TUTTO

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    Giornata drammatica a Wall Street su timori recessione

    (Teleborsa) – Pioggia di vendite sul listino USA, che scambia con una pesante flessione dell’1,88% sul Dow Jones, proseguendo la serie di quattro ribassi consecutivi, iniziata martedì scorso; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sull’S&P-500, che continua la giornata a 3.682 punti, in forte calo del 2,02%. Pessimo il Nasdaq 100 (-1,82%); sulla stessa tendenza, in forte calo l’S&P 100 (-2%). Le azioni delle banche centrali hanno innescato nuove perdite per gli asset di rischio a livello globale, con gli investitori sempre più preoccupati dalle prospettive di recessione.L’unica nota positiva di giornata arriva dai dati macroeconomici, con gli indici PMI per il mese di settembre che sono risultati superiori alle attese degli analisti. Le aziende del settore privato statunitense hanno registrato un calo più contenuto della produzione nel mese di settembre, con le contrazioni dell’attività nei settori manifatturiero e dei servizi si sono attenuate, secondo l’analisi di S&P Global.Risultato negativo a Wall Street per tutti i settori dell’S&P 500. Tra i peggiori della lista del paniere S&P 500, in maggior calo i comparti energia (-6,61%), materiali (-2,74%) e beni di consumo secondari (-2,51%).Giornata negativa per tutte le Blue Chip del Dow Jones, che mostrano una performance negativa.Le più forti vendite si manifestano su Chevron, che prosegue le contrattazioni a -5,95%.Scende Boeing, con un ribasso del 5,75%.Crolla Caterpillar, con una flessione del 4,37%.Vendite a piene mani su Goldman Sachs, che soffre un decremento del 4,01%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Dollar Tree (+1,05%), Regeneron Pharmaceuticals (+0,93%) e Idexx Laboratories (+0,51%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Pinduoduo Inc Spon Each Rep, che prosegue le contrattazioni a -5,17%.Pessima performance per Lululemon Athletica, che registra un ribasso del 4,42%.Sessione nera per Tesla Motors, che lascia sul tappeto una perdita del 4,29%.In perdita Docusign, che scende del 4,06%. LEGGI TUTTO

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    Arera, altri 800 milioni di euro a Snam per stoccaggi gas

    (Teleborsa) – L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha incrementato di 800 milioni di euro, da 2,5 miliardi a 3,3 miliardi, le risorse destinate a Snam per l’esecuzione del servizio di riempimento di ultima istanza, ovvero adeguare il valore di remunerazione degli stoccaggi alla crescita del prezzo del gas. Lo si legge in una delibera dell’Autorità presieduta da Stefano Besseghini, che va a modificare quanto previsto lo scorso 24 giugno e modificato una prima volta il 21 luglio.A giugno, nella prima delibera, ARERA aveva definito le disposizioni per il riempimento degli stoccaggi gas, come previsto dal decreto del Ministero della transizione ecologica (MITE), che aveva attribuito a Snam il compito di fornire il servizio di ultima istanza.Con la delibera odierna è stata anche spostata, dal 30 settembre 2022 al 31 ottobre 2022, la data entro quale l’Autorità può stabilire, in base alle esigenze di liquidità che si manifesteranno, modalità e tempistiche di reintegrazione delle risorse destinate a Snam. LEGGI TUTTO

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    Covid, il 30 settembre via l'obbligo di mascherina su treni e bus

    (Teleborsa) – A partire dal 30 settembre decadranno quasi tutte le restrizioni che erano state introdotte per la pandemia. La prima limitazione a cadere saranno le mascherine su bus, metro e treni, ma anche dentro ospedali, ambulatori medici e Rsa. La seconda scadenza arriverà invece il 31 ottobre quando cesseranno i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro, che tra le altre cose prevedono in alcuni casi la misurazione della temperatura all’entrata e l’uso delle mascherine al chiuso quando non si può mantenere il distanziamento.Resta fino al 31 dicembre il Green Pass per operatori sanitari, ricoverati e visitatori negli ospedali e nelle residenze per anziani, e che di fatto comporta la necessità di fare il tampone prima di entrare in una struttura sanitaria.Sono 21.085 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore secondo i dati del Ministero della Salute (ieri erano stati 22.527). Le vittime sono 49, in calo rispetto a ieri (quando erano state 60). Il tasso di positività è al 13,9% in lieve aumento rispetto al 13,6% di ieri.Il totale dei casi di Covid rilevati dall’inizio della pandemia in Italia è di 22.262.452. Sono 134 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 4 in meno di ieri nel bilancio tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri sono 15. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 3.313, in calo di 37 rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono 416.766, rispetto a ieri 4.031 in più. Dimessi e guariti sono 21.668.862 (+17.003) mentre il totale dei decessi dall’inizio della pandemia è di 176.824. LEGGI TUTTO