17 Novembre 2022

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    FED, Bullard: effetti limitati da rialzi tassi, non ancora sufficientemente restrittivi

    (Teleborsa) – La banca centrale statunitense ha ancora molto lavoro da fare prima di riportare l’inflazione sotto controllo, secondo James Bullard, presidente della Federal Reserve Bank of St. Louis. Le misure attuata fin qui dal Federal Open Market Committee, ovvero aumenti significativi del tasso ufficiale e un programma di riduzione del bilancio, “sembrano aver avuto solo effetti limitati sull’inflazione osservata, ma i prezzi di mercato suggeriscono che la disinflazione è prevista nel 2023”, ha detto durante un evento a Louisville.Bullard ha osservato che l’ultima dichiarazione del FOMC fa riferimento a continui aumenti del tasso ufficiale per raggiungere un livello “sufficientemente restrittivo” e ha offerto alcune considerazioni sulla questione di quale sarebbe un tasso ufficiale sufficientemente restrittivo per l’attuale contesto macroeconomico.Usando gli standard fissati dal professore di economia di Stanford John Taylor, Bullard ha insistito sul fatto che le mosse che la FED ha fatto finora sono insufficienti. “Mentre il tasso ufficiale è aumentato notevolmente quest’anno, non ha ancora raggiunto un livello che potrebbe essere giustificato come sufficientemente restrittivo, secondo questa analisi, anche con ipotesi generose – ha affermato – Per raggiungere un livello sufficientemente restrittivo, il tasso di riferimento dovrà essere ulteriormente aumentato”.Bullard ha quindi discusso alcuni avvertimenti e problemi correlati. Uno di questi è se la zona obiettivo per il tasso ufficiale possa diminuire. Secondo l’importante funzionario della FED, questa zona potrebbe diminuire con l’arrivo di nuovi dati, in particolare se l’inflazione diminuirà nei mesi e nei trimestri a venire.La presentazione di Bullard ha sostenuto che il 5% potrebbe fungere da fascia bassa per il range a cui i funds rate devono essere portati, e che il limite superiore potrebbe essere più vicino al 7%. Ciò è ben differente da quelle che attualmente il mercato si aspetta.La prudenza è giustificata, tuttavia, poiché sia ??i mercati finanziari che le proiezioni economiche del FOMC hanno previsto un calo dell’inflazione proprio dietro l’angolo negli ultimi 18 mesi, ha affermato Bullard.(Foto: @ Shutterstock) LEGGI TUTTO

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    Tlc, Labriola: “Manca politica industriale. Taglio IVA sosterrebbe profittabilità”

    (Teleborsa) – Il numero uno di TIM Pietro Labriola torna sul problema dell’assenza di una politica industriale per il settore delle telecomunicazioni, sottolineando che in Italia c’è “un’assenza di politica industiale” e che “oggi il nostro paese non è in grado di avere 5 operatori mobili, non perché il management dei 5 operatori mobili non è in grado di gestire ma c’è un tema di economie di scala”. Lo ha detto l’Ad della compagnia telefonica, intervenendo all’evento “Molto Futuro” del Messaggero, dove ha ribadito “se io proietto il trend degli anni passati e lo porto al 2024, tutto il comparto sarà EBITDA meno Capex negative. Abbiamo un oggettivo problema”per quanto riguarda gli investimenti.Per Labriola occorre “rivedere alcune norme” e valutare la cosiddetta market consolidation, per individuare il numero di operatori che può stare sul mercato e le regole di merger.Il manager è apparso critico rispetto alla scelta di non includere le tlc nel regime di IVA agevolata, ricordando “oggi l’IVA per il gas e la luce è al 10 e al 5%. Le tlc sono trattate come un servizio di lusso, come una pallina da golf, al 22%”, ma “se vogliamo recuperare profittabilità e non vogliamo impattare sulle tasche dei consumatori, probabilmente bisogna ridurre l’IVA”. Non poteva mancare un accenno alla Rete Unica. “Non mi sembra che nessuno tra vecchio governo e nuovo governo nelle varie esternazioni stia dicendo una cosa diversa dal fatto che la rete unica è importante”, ha sottolineato Labriola, aggiungendo che al momento “non c’è una divergenza sul risultato finale, c’è una discussione su come arrivarci ed il contradditorio è sempre importante”.A proposito di un’eventuale OPA sulla rete unica, l’Ad di TM ha affermato “non sono io che devo definire se è meglio un’OPA o meno. Io devo fare affidamento sulle decisioni che l’azienda può prendere in favore di tutti quanti gli azionisti” e quindi “il piano che abbiamo presentato ha un determinato percorso che stiamo portando avanti”. LEGGI TUTTO

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    USA, Philly FED novembre peggiora a -19,4 punti

    (Teleborsa) – Peggiora, contro attese per un miglioramento, l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia (Stati Uniti). A novembre 2022, l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto FED di Philadelphia (Philly FED) è sceso a -19,4 punti dai -8,7 di ottobre. Il dato è inferiore alle attese degli analisti, che indicavano un aumento fino a -6,2 punti. Va detto che un indice superiore allo zero indica che all’interno del distretto di Philadelphia ci sono nel settore manifatturiero più imprese ottimiste che pessimiste.Fra le componenti dell’indice, quello dei nuovi ordini è sceso a -16,2 punti da -15,9 punti, quello sulle condizioni di business si porta a -7,1 da -14,9 e quello sulla spesa per investimenti (capex) è salito a 6,4 da 4,4, mentre l’indice sull’occupazione si attesta a 7,1 da 28,5 punti e quello sui prezzi a 35,3 da 36,3 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione scendono a 222 mila

    (Teleborsa) – Scendono leggermente più delle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 12 novembre 2022, i “claims” sono risultati pari a 222 mila unità, in diminuzione di 4.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 226.000 (rivisto da un preliminare 225.000). Il dato è migliore delle attese degli analisti che erano per richieste stabili a 225 mila unità. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 221.000 unità, in crescita di 2.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 219.000 (rivisto da un preliminare di 218.750). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 5 novembre, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.507.000, in crescita di 13 mila unità rispetto alle 1.494.000 unità della settimana precedente e alle 1.500.000 unità attese. LEGGI TUTTO

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    USA, permessi edilizi ottobre -2,4% apertura cantieri -4,2%

    (Teleborsa) – Segnali negativi giungono dal mercato edilizio USA a ottobre 2022. Secondo il Dipartimento del Commercio statunitense i nuovi cantieri avviati hanno registrato un calo del 4,2%, attestandosi a 1,425 milioni di unità, dopo la diminuzione dell’1,3% registrata a settembre (dato rivisto da -8,1%). Le attese degli analisti avevano previsto un numero di cantieri in calo a 1,410 milioni. Il dato è più basso dell’8,8% rispetto allo stesso mese del 2021.I permessi edilizi rilasciati dalle autorità competenti hanno registrato nello stesso periodo un decremento del 2,4% a 1,526 milioni di unità, dopo il +1,4% registrato il mese precedente. Le attese degli analisti erano per una diminuzione dei permessi a 1,512 milioni. Rispetto a ottobre 2021, il calo è del 10,1%. LEGGI TUTTO

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    Saes Getters, Equita aumenta target price dopo conti 3° trimestre

    (Teleborsa) – Equita ha aumentato a 32 euro per azione (da 27 euro) il target price sulle azioni ordinarie di SAES Getters, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti e sistemi per applicazioni industriali e medicali. Il prezzo obiettivo sulle azioni risparmio è stato portato a 22 euro per azione (da 19 euro), mentre il giudizio sul titolo è stato confermato a “Buy”. La revisione della raccomandazione arriva dopo che la società ha comunicato i risultati del terzo trimestre 2022, che ha spinto gli analisti a rivedere al rialzo le loro stime.”L’azienda vanta una leadership nel settore delle leghe a memoria di forma utilizzate principalmente per applicazioni medicali e dei materiali getter con alcuni mercati finali interessanti (alto vuoto, sicurezza e difesa) e ha un portafoglio prodotti interessante nel settore chimico (zeoliti) e degli imballaggi innovativi avanzati”, si legge nella ricerca.Equita evidenzia anche che “l’attuale struttura finanziaria è inefficiente, con una posizione di cassa netta pari a circa il 20% della capitalizzazione di mercato che potenzialmente potrebbe essere utilizzata per buyback o operazioni di M&A”. La valutazione viene descritta come “interessante soprattutto per le azioni di risparmio”.Saes Getters registra una flessione dell’1,05% rispetto alla vigilia, e si attesta a 23,5 Euro. Operativamente ci si attende un’estensione all’ingiù della curva con area di supporto vista a 23,33 e successiva a quota 23,17. Resistenza a 23,73. LEGGI TUTTO

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    Macy's alza le previsioni sugli utili nonostante 3° trim in calo

    (Teleborsa) – Macy’s, storica catena della grande distribuzione statunitense, ha registrato vendite nette di 5,2 miliardi di dollari nel terzo trimestre 2022, in calo del 3,9% rispetto al terzo trimestre del 2021 e in aumento dell’1,1% rispetto al terzo trimestre del 2019 (l’ultimo anno pre-pandemia). Le vendite online sono diminuite del 9% rispetto al terzo trimestre del 2021 e aumentate del 35% rispetto al terzo trimestre del 2019. Le vendite fisiche sono diminuite dell’1% rispetto al terzo trimestre del 2021 e del 9% rispetto al terzo trimestre del 2019. Le vendite comparabili sono state in calo del 3,1% su “owned basis” e del 2,7% su “owned-plus-licensed basis”.L’utile netto è stato di 108 milioni di dollari, in calo dai 239 milioni di dollari dello stesso periodo del 2021. L’utile per azione è stato di 0,39 dollari e l’utile rettificato per azione di 0,52 dollari. Gli analisti, secondo dati Refinitiv, si aspettavano un utile per azione di 0,19 dollari su ricavi per 5,2 miliardi di dollari.”Operiamo da una posizione di solida solidità finanziaria, con adeguati livelli di inventario, un solido bilancio con ampia liquidità, metriche di credito investment grade e debito a tasso fisso in un contesto di tassi di interesse in aumento – ha commentato il CFO Adrian Mitchell – Abbiamo gli strumenti, i processi basati sui dati e i team di talento per gestire questo periodo di incertezza e ci impegniamo per una crescita redditizia a lungo termine”.La società ha confermato la sua guidance annuale sulle vendite per il 2022 e aumentato la sua stima sugli utili. Macy’s ha dichiarato di aspettarsi un utile rettificato per l’anno fiscale 2022 compreso tra 4,07 e 4,27 dollari per azione, rispetto alla precedente previsione di 4-4,20 dollari. LEGGI TUTTO

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    TIM, dimissioni Cadoret da CdA sono per “ragioni personali”

    (Teleborsa) – Le dimissioni di Frank Cadoret dal consiglio di amministrazione di TIM “sono motivate da ragioni personali”. Lo si legge in una nota del gruppo, che ha voluto precisare la motivazione dell’uscita del CdA del francese dopo che ieri non erano state fornite informazioni al riguardo.Cadoret era rappresentante di Vivendi nel board. L’altro rappresentante del gruppo francese, principale azionista di Telecom Italia, è l’amministratore delegato del conglomerato mediatico francese, Arnaud de Puyfontaine.A fine settembre erano arrivate anche le dimissioni di Luca de Meo, CEO di Renault. Il CdA di TIM non lo ha ancora sostituito. LEGGI TUTTO